domenica 31 gennaio 2016

DAVIDE ZACCHERINI TENORE DI RIOLO TERME


Davide Zaccherini  al Regio di Parma

Davide Zaccherini - Il giovane riolese : apparirò in diversi recitativi  a e anche in un quintetto e un sestetto.   Prima di approdare al - conservatorio parmense,   Zaccherini ha conseguito il diploma di ragioniere all'Istituto Oriani di Faenza, e contemporaneamente ha seguito i  corsi alla scuola di musica Sarti, con la maestra  Maria  Claudia Bergantin. Ha avuto esperienze  nel coro "Città di Faenza" e ha partecipatoco ad opere, quali "Elisir d'amore", "Traviata", "Rigoletto", "Cavalleria rusticana", alla "Forza del destino", la "Messa in sol maggiore" di Schubert, principalmente al teatro Masini. Come solista si è esibito con il gruppo "Musicale che sempre giovani", di se cui fanno parte altri talenti e musicisti del territorio faentino,  «Per la mia vocalità al momento mi concentro e finissimo tenore: debutterà a Parma, Davide Zaccherini,  che mette tra l'altro  Allievo al conservatorio "Arrigo Boito" della  città emiliana, il tenore riolese interpreterà Don  Eusebio nell'opera di  Gioacchino Rossini L'occasione fa il ladro": una delle cinque farse il scritte dal compositore  pesarese per il teatro  Mosè di Venezia, Si tratta di un'opera la più riuscita e matura delle cinque, assieme a "Signor Bruschino", nella quale Rossini inizia  a dare le prime avvisaglie del genio che diventerà in futuro, ad iniziare dal ritmo coinvolgente del temporale con cui si apre la recita (lo stesso che diventerà poi celeberrimo nel "Barbiere di Siviglia'"). Un  malinteso dello scambio di valigia è uno dei  frangenti più -piacevoli del repertorio lirico, capace di toccare le corde  del tenero e del comico.    Un debutto impegnativo quindi ma che ben si addice a Zaccherini.  «Inizierò le prove il 26 gennaio - afferma il cantante - poi il debutto sarà a febbraio, quando sono previste quattro recite: il •18, 19, 20 e 21. L'edizione  che andrà in scena è quella critica della Ricordi, la produzione è del  teatro Regio in collaborazione con il Conservatorio. Direttore d'orchestra sarà il maestro D'Agostini., mentre la regia è affidata ad Andrea Cini  Cantanti e orchestra sa  ranno tutti allievi de conservatorio che frequento nella classe di  canto lirico, con la maestra Donatella Sacca:  Don Eusebio non è un ruolo facile.«Vorrei girare ed  esibirmi nei più grandi teatri dei mondo»  affronto  un repertorio da camera che va da Bellini a Verdi, alla liederistica  tedesca - spiega il tenore -. Per seguire gli studi mi sono trasferito a Parma, a Riolo torno solo nel fine  settimana». Sono molti i giovani che scelgono la carriera della lirica? «Tenori siamo pochi, ci sono soprattutto voci femminili». Ma  come è nata questa  passione, quando si è accorto di avere talento?  «In prima media ci hanno portato al teatro Alighieri di Ravenna ad ascoltare "Così fan tutte" di Mozart: sono rimasto  folgorato, poi piano piano mi sono approcciato  alle tecniche vocali nel campo leggero e successivamente a quelle del canto lirico». Obiettivo? «Vorrei girare ed esibirmi nei più  grandi teatri del mondo.  11 mio idolo è Cavaradossi nella "Tasca"». Francesco Donati

CONFRATERNITA DELAL TAGLIATELL: PREMIATO L’AGRITUSISMO RIO MANZOLO DI VILLA VEZZANO



LE STRADE DELLA PROVINCIA DI RAVENNA LE PIU’ PERICOLOSE, E’ MANCATA LA VOLONTA’ POLITICA DI ADEGUARE LE INFRASTRUTTURE COME SOSTENUTO DA FORZA ITALIA IN 15 ANNI. SPERPERO NELLE PARTECIPATE


giovedì 28 gennaio 2016

GIORNO MEMORIA “FORZA ISRAELE, NOI DI FORZA ITALIA SIAMO CON TE”


 “La giornata della memoria è il modo migliore per guardare il presente. La Shoah ci guarda ancora con gli occhi delle sue vittime e ci fa vergognare non del passato ma dell’oggi. L’antisemitismo non è un rischio, ma un’evidenza di queste ore. Esso si esprime certo nella volontà di taluni Stati e dei loro leader di annientare Israele e di alimentare l’odio verso gli ebrei, ma ha focolai vivi e minacciosi in Europa e in Italia. Non basta puntare il dito contro le cellule dell’Isis o certi movimenti di estrema destra o di estrema sinistra, ma va denunciata l’acquiescenza che determina il clima intollerabile respirato dagli ebrei italiani, in pericolo per il solo fatto di farsi riconoscere come tali. Oggi va denunciato e combattuto con le armi della cultura e dell’informazione un antisemitismo da zona grigia di tanta opinione pubblica, ‘moderato’, pigro, che non muove le mani e non tira coltellate, condanna Auschwitz, e ci mancherebbe, ma guarda ai coltelli dell’Intifada a Gerusalemme o a Milano con indifferenza o giustificazionismo. In tanti devono farsi oggi l’esame di coscienza, e uscire dall’ambiguità. Forza Israele, noi di Forza Italia siamo totalmente con te”.
Così in una dichiarazione congiunta, a nome di tutto il gruppo di Forza Italia alla Camera, il presidente dei deputati azzurri, Renato Brunetta, e la portavoce dei parlamentari a Montecitorio, Mara Carfagna, che oggi interverrà in Aula in occasione della giornata della memoria.


martedì 26 gennaio 2016

AVVISO PUBBLICO PER L'INDIVIDUAZIONE DI SOGGETTI QUALIFICATI DISPONIBILI A CONCORRERE AD UNA COPROGETTAZIONE E COATTUAZIONE DELL'ACCOGLIENZA NELL'AMBITO TERRITORIALE DELLA ROMAGNA FAENTINA.


Accoglienza cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale e servizi connessi
AVVISO PUBBLICO PER L'INDIVIDUAZIONE DI SOGGETTI QUALIFICATI DISPONIBILI A CONCORRERE AD UNA COPROGETTAZIONE E COATTUAZIONE DELL'ACCOGLIENZA NELL'AMBITO TERRITORIALE DELLA ROMAGNA FAENTINA
ARRIVANO ANCHE NEL COMPRENSORIO FAENTINO

lunedì 25 gennaio 2016

DISCARICA TRE MONTI TRA RIOLO TERME E IMOLA, VALENTI: “SEPPELIRE RIFIUTI NEI CALANCHI E’ UNA PAZZIA”


Il consigliere della lista civica parla di "silenzio assordante" dell'amministrazione comunale

"È inspiegabile "l'assordante silenzio" della nostra amministrazione, Sindaco in testa su ciò che sta accadendo sulla vicenda allargamento discarica dei rifiuti al confine tra Imola e Riolo Terme, nonostante i quotidiani locali e nazionali ne diano ampio risalto, visto l'evolversi della vicenda, alla quale ogni giorno si aggiungono nuovi capitoli piuttosto inquietanti" lo afferma il consigliere riolese Vincenzo Valenti della Lista civica Insieme per Riolo Terme
"Il paese termale - prosegue Valenti - vive come sotto anestesia, sembra non vedere, non sentire, non ne parla; nulla sono valsi i volantinaggi informativi nelle giornate di mercato, l'incontro pubblico del 2 dicembre nella sala S.Giovanni, le interrogazioni e le mozioni presentate in Consiglio Comunale.
L'assemblea pubblica tenutasi all'autodromo di Imola, presenti Con.ami, Hera e Regione, per presentare osservazioni da parte dei cittadini è stata tenuta quasi nascosta, indetta in un orario di lavoro, non pubblicizzata se non sul sito del Comune. Di fatto si e' preclusa la possibilita' di sapere, di conoscere, di agire da parte della popolazione Riolese.
La Regione dopo aver visionato la documentazione presentata da Con.Ami ed Herambiente , valutazione di impatto ambientale , progetto ecct, sentito il parere di tutti gli organi preposti ,Asl, Arpa ecct, ha richiesto ben 141 integrazioni per poter dare via libera al progetto!! Tutto il garantismo e la sicurezza che hanno voluto farci credere sembra proprio non ci sia, troppe lacune da colmare.La piu' grave la VIS, valutazione di impatto sanitario sulle persone che vivono a ridosso dell'impianto e nel raggio di 2 a 5 km. Questo tema ha scatenato anche la reazione dell'ordine dei medici della provincia di Bologna, lapidario il commento del presidente: l'aria ve l'hanno già inquinata, se vi fate inquinare anche il sottossuolo è finita! Altra incongruenza emersa, la decisione di operare l'ampliamento senza
presentare un'alternativa.

DISCARICA DI RIOLO TERME: l CONSULENTI DI TERRA' RICORRERANNO IN CASO DI OK DELLA REGIONE


«Impugneremo la valutazione d'impatto ambientale»!  «SE LA REGIONE, al termine del procedimento di valutazione di impatto ambientale, dovesse esprimere parere positivo, noi impugneremo in qualsiasi sede questa decisione», anticipa Marco Stevanin, amministratore unico di Terra, società veneta di consulenza ambientale coinvolta da ambientalisti imolesi. Per l'architetto veneto, viale Aldo Moro la sua risposta l'avrebbe già dato: «Ben 141 punti in cui non si avanzano semplici integrazioni al progetto,  ma richieste sostanziose. È come se chiedessero un nuovo studio ambientale. E m 90 giorni...». Terra e ambientalisti  imolesi restano quindi alla finestra, sull'ampliamento della discarica che interesserà anche il territorio di Riolo Terme. Nel caso di impugnazione scenderà in campo anche  l'avvocato Matteo Ceniti.  Che idea si è fatto del caso Tre Monti?  «Il progetto presentato contiene due significative carenze.  La prima: manca la valutazione in merito alle soluzioni alternative  all'ampliamento e questo potrebbe portare a una  bocciatura. È già successo in passato che il giudice amministrativo annullasse tutto proprio per questo motivo».  Seconda carenza? ^ . ...... «A mio avviso c'è una sit sanitaria che dovrebbe portare a scelte diverse rispetto  all'ampliamento. Di certo nell'ambito della Via ci deve essere anche una valutazione d'impatto sanitario, è un contenuto fondamentale».  Come dovrebbe comportarsi l'amministrazione imolese?  «La discarica di Imola è, per sua natura, un impianto industriale insalubre di prima classe. In presenza di questi impianti il sindaco ha compiti di prevenzione dei rischi sanitari e, secondo il Regio decreto 1265 del 1934 ancora vigente, il primo cittadino deve indicare le prescrizioni da adottare rispetto alle quali l'attività dell'impianto è subordinata. Nel procedimento di Via il sindaco ha l'ultima parola».

CONSUNTIVO TURISMO (ARRIVI E PRESENZE) ANNO 2015: MALE BRISIGHELLA, NONOSTANTE I TANTI SERVIZI TELEVISIVI, CASOLA VALSENIO E FAENZA, BENE RIOLO TERME.



Nonostante la promozione televisiva il turismo a Brisighella e nella collina della Romagna Faentina non decolla anzi a Brisighella continua a diminuire. Il Parco della Vena del Gesso, dal notevole costo finanziario, sempre in primo piano, porta solo turisti di passaggio non si fermano sono turisti “fuggi” nei percorsi fuori di Brisighella. A Brisighella i musei chiusi attrezzati solo con pannelli pubblicitari (vedi torre Orologio)  o il guado della Moreda, nonostante i notevoli costi finanziari della Regione, non rilanciano il turismo, ma i nostri amministratori sono felici e sorridono…………
Vincenzo Galassini consigliere provinciale Forza Italia Ravenna

sabato 23 gennaio 2016

QUALITA’ DELL’ARIA: SCADENTE, SOLO LA COLLINA ACCETTABILE

E’ letteralmente precipitata la qualità dell’aria in tutta la provincia di Ravenna e Faenza non è immune dalla situazione di disagio. In città sono stati registrati ben 38 ng/mc di PM10, praticamente il triplo di inizio settimana, e per oggi Faenza è attesa un’aria definita “scadente”. Per poter respirare bene e trovare la prima aria ‘accettabile’ occorre salire sulle colline almeno sopra Brisighella.

mercoledì 20 gennaio 2016

RIOLO TERME DEVE RICEVERE DA IMOLA PER LA DISCARICA I DANNI AMBIENTALI


Il consigliere PD Zoffoli colloca la discarica a Faenza!, non sa nemmeno dove s itrova



GALASSINI FI: AREA VASTA ROMAGNA, FAENZA CON RAVENNA MEGLIO FORLI. IL PRESDIENTE CASADIO ACCETTA LA PROPOSTA, SE NE PARLERA’ NEL PROSSIMO CONSIGLIO PROVINCIALE CON LA PRESENZA DEL DIRETTORE ASL AREA VASTA!


            La sinistra sta  cambiando tutta la politica istituzionale e infrastrutturale decisa da decenni con la proposta Delrio di eliminare l’importante opera dell’E55 e la riforma istituzionale,
La proposta di una vasta area Romagna per le Camere di Commercio sembra svanire dopo la proposta che le due Camere di commercio di  Ravenna e Ferrara contro la fusione  con Forli/Cesena e Rimini. 
Nella scelta ravennate forse c’è una logica: Ravenna e  Ferrara sono sull'asse dell’ Adriatica e Comacchio intende allearsi istituzionalmente! I  Comuni della Romagna Faentina hanno come loro perno l'asse della  via Emilia e di questo non possono  fare a meno.  Infatti è nato un progetto di sviluppo turistico tra Faenza  e Imola con la costituzione di una società parapubblica fra le due realtà. L'Unione dei Comuni della Romagna Faentina fa perno sulla  via Emilia.  Quindi la Romagna Faentina non  può non fare riferimento alla Camera di Commercio Forli-Rimini. Anche gli studi istituzionali per le elezioni dei deputati prevede che Faenza sia legato a Bologna, disminunendo il valore aggiunto faentino;
In questa logica  una riflessione sull’ dell’ area  vasta Romagna.  Sono state create 3  subaree, Ravenna  (comprendente Lugo e Faenza); Cesena-Forli, Rimini a senso che Faenza,  debba continuare ad andare a Ravenna? Scomodo sotto tutti gli aspetti non sarebbe meglio  a Forlì-Vecchiazzano che si raggiunge  con 15 minuti di auto! Pur non condividendo la politica istituzionale del Pd ravennate che ha vinto le elezioni regionali con il 40% dei votanti e il 40% dei consensi che rappresenta solo il 18% degli aventi diritto , CHIEDO: Viste le modifiche del PD sulle politiche istituzionali, il consiglio provinciale di Ravenna faccia una RIFLESSIONE  per l’interesse dei cittadini per un migliore utilizzo dei servizi erogati per il turismo, istituzionale, Camere di commercio e  in particolare per la Sanità da inserire con Faenza,  nell’asse della via Emilia con Forli investendo nella discussione i consigli comunali delle zone interessate. Vincenzo Galassini Consigliere Provinciale Ravenna FORZA ITALIA




martedì 19 gennaio 2016

SILENZIO DEL PD SUL CASO CTF

Continua il silenzio del PD e del Sindaco sulla vicenda dello scalo merci, dopo il crac della CTF, su cui poggiava tutto il progetto. Il problema é grave perché occorre trovare un altro soggetto attuatore, al posto della CTF, che sia anche in grado di rispettare le varie scadenze previste dagli atti con il Comune e, soprattutto, con le Ferrovie. E poi ci sono i debiti della società CSM che verranno scaricati sui cittadini, con qualche alchimia ancora da studiare. E già, le Ferrovie: per dieci anni NESSUNO le aveva contattate per chiedere di entrare nel progetto (che le FS NON VOLEVANO, perché c'è già quello di Lugo), poi le hanno convinte a far passare il binario sui terreni e in contemporanea, guarda i casi della vita come sono strani, Casadio rese edificabile il terreno del vecchio scalo merci a lato della stazione per una idonea "valorizzazione" con abitazioni e uffici.  Nel frattempo che il PD/Malpezzi trovi la soluzione i carri escono da via Filanda Nuova, con danno per tutti gli abitanti della zona. Inoltre alcuni privati espropriati dei loro terreni hanno fatto causa al Comune per chiedere i danni: nessuna opera pubblica ? allora mi devi risarcire.
Insomma:-nessuna impresa di trasporto faentina è interessata allo scalo merci
-la CTF non c'è più
-il CSM ha debiti milionari
-non si trova un nuovo soggetto attuatore
-le FS vogliono cementificare/vendere il terreno del vecchio scalo merci
-ci sono cause in tribunale
-quelli della Filanda Nuova sono incazzati
-scadono i vari termini previsti dagli accordi.
Ah dimenticavo: con la crisi hanno chiuso molte aziende, riducendo i volumi ed i margini per il trasporto dei prodotti, il terminal di Lugo va benissimo, quelli di Forlì hanno aperto un loro scalo merci.
Sono curioso di vedere la soluzione di Malpezzi: o fa intervenire Ravenna Holding o il Conami, ma in cambio di cosa ?
Nel frattempo tutti noi dovremo mettere da parte qualche soldo perché per pagare il disastro ci aumenteranno le tasse oppure ci ridurranno ancora qualche servizio.
La situazione è grave, ma non è seria.

sabato 16 gennaio 2016

SILVIO BERLUSCONI IN VISITA A CASA SGARBI PER FESTEGGIARE I 95 ANNI DEL PADRE.


ESTENSE. Com di Daniele Modica Sono le 12.30 quando tre lussuose berline nere saettano negli occhi stupiti di un passante nel centro del paese di Ro. In una di quelle auto, l’Audi con i vetri oscurati, c’è Silvio Berlusconi, scortato da agenti e guardie del corpo. Il presidente è arrivato nella tarda mattina di oggi per una visita di cortesia all’amico Vittorio Sgarbi, che lo ha invitato a pranzo a villa Cavallini-Sgarbi, a fianco alla farmacia. I motivi della visita sono molteplici: intanto visitare l’amico Sgarbi che si è da poco ripreso da un intervento al cuore; poi festeggiare i 95 anni del padre di Vittorio, senza scordare il recente lutto dovuto alla scomparsa della mamma, Rina Cavallini.
Già dalle dodici si era radunata di fronte alla casa del critico ferrarese una piccola folla di fotografi, forze dell’ordine, invitati, tra cui una bella ragazza, tal Carlotta, forse una modella, amica di Vittorio, all’apparenza poco più che maggiorenne . Poi si è presentato lui, Sgarbi, avvolto in una mantella di feltro, ha salutato gli amici, tra cui lo chef. Dopo l’arrivo di Elisabetta Sgarbi, pian piano ecco i vari invitati, compresi i direttori dei giornali, i generali e i comandanti, e finalmente le tre berline nere e l’ospite d’onore, Silvio Berlusconi. Mentre i bodyguard serrano i ranghi per non far passare nessuno che non sia autorizzato, Sgarbi va ad aprire la portiera dell’Audi e scende il presidente, con il suo celebre sorriso e in tenuta sportiva, quasi da casa, tuta e scarpe da ginnastica. Sgarbi fa gli onori di casa e le presentazioni. Berlusconi si sofferma solo su uno degli invitati: la bella ragazza di cui si è accennato. Il presidente sembra rispettare il suo copione. “Ti voglio dare subito un insegnamento – dice e il corteo si zittisce, aspettando la battuta che li faccia sganasciare tutti -: quando saluti un uomo, non stringere la mano così forte, altrimenti si impaurisce e scappa e poi non ti sposi più”. Risate generali. Poi tutti verso l’ingresso principale della casa. Sgarbi accompagna il presidente, mostrandogli cose, indicandogli persone, tutto in un’atmosfera di piacevole distensione: “Vedi – dice il critico – questo è più ricco di te”, “Questo albero ha i miei stessi anni”, e intanto arriva l’arcivescovo di Ferrara, Luigi Negri, accompagnato dal vescovo di un’altra diocesi. “Questo è l’arcivescovo di Ferrara, è uno che nella Chiesa è proprio di sinistra”, ironizza il padrone di casa. “Vieni Carlotta, fai vedere il paradiso al presidente”. Sgarbi scherza, Berlusconi racconta barzellette e il gruppetto di invitati assistono e partecipano con allegria, aspettando che sia pronto il pranzo. Primo di tortellini, almeno a giudicare dall’odore. La sala da pranzo è inaccessibile a causa delle guardie del corpo che la blindano. Appena pronto da mangiare è il momento della benedizione del pasto da parte degli alti prelati presenti e poi si inizia, ma a porte chiuse. Quando il pasto è iniziato arriva anche il noto gionalista Nicola Porro (Virus, Rai 2).

giovedì 14 gennaio 2016

FORZA ITALIA IN LUTTO: E’ MORTA LA CONSIGLIERA TERRITORIALE FRANCESCA VI


Addio Francesca !!!
Gli Azzurri del '94 e Forza Italia piangono la scomparsa di Francesca Vico. con Giovanna Benelli e stata una storica militante e dirigente azzurra sin dalla prima ora. Francesca grande organizzatrice è stata una protagonista delle migliori stagioni di Forza Italia e mentre la ricordiamo con affetto esprimiamo il nostro dolore e abbracciamo i suoi famigliari in questi giorni di immenso dolore. Resterà sempre nei nostri cuori e nelle nostre menti e ci mancherà tantissimo
Francesca si è spenta lunedì, dopo una breve malattia, Francesca Vico, capogruppo di Forza Italia nel consiglio territoriale del Mare. La ricorda Alberto Ancarani, capogruppo azzurro in consiglio comunale: "Storica esponente azzurra sin dalla prima ora, Francesca era stata un'anima entusiasta sia di Forza Italia sia del Popolo della Libertà, oltrechè esponente di rilievo del Club Argentario". "Piango un'amica e una collega di tante battaglie sempre attenta alle esigenze dei più deboli e a quelle del suo territorio di residenza, che era Lido Adriano - aggiunge -. Francesca lavorava spesso dietro le quinte, ma con estremo entusiasmo. Tutta Forza Italia la ricorda con affetto e commozione e si stringe attorno alla famiglia in questo momento di grande dolore".

Ciao, grande e brava Francesca, vincenzo 



CALDO IN EMILIA ROMAGNA 10 GENNAIO 2016: PICCHI DI +20 SULLE COLLINE ROMAGNOLE


Di Peppe Caridi - 10 gennaio 2016 - Caldo incredibile oggi in Emilia Romagna a causa dei venti di garbino che generano un intenso effetto favonio soprattutto nei settori più orientali della Regione. Le temperature massime sono state assurde soprattutto sulle colline romagnole: +20°C a Castellina, frazione del Comune di Brisighella, +17°C a Santarcangelo di Romagna, Mercato Saraceno e Verucchio, +16°C a Imola, Rimini, Riccione, Predappio, Lugo, Saludecio, Sogliano al Rubicone e Fontanelice, +15°C a Ravenna e Cesena, +14°C a Forlì, Cesenatico e Faenza, +10°C a Bologna, Modena e Reggio Emilia.
Continua a fare molto caldo anche adesso, in piena notte: alle ore 23:10 la temperatura è di +15°C a Cesena e Riccione, +15°C a Imola, +14°C a Rimini e Cesenatico, +13°C a Ravenna, +12°C a Forlì e Faenza, +6°C a Bologna, Modena, Parma e Ferrara, +5°C a Carpi e Reggio Emilia.
Temperature elevatissime anche in montagna con +9°C ai 1.060 metri di Sestola, dove la massima è stata di +11°C. Sono temperature assurde, folli, senza precedenti nella storia per il mese di gennaio. E domani saranno ancora più elevate, con temperature minime incredibilmente a doppia cifra e poi molte massime ben oltre il muro dei +20°C a causa del garbino che si intensificherà soprattutto nel pomeriggio di un lunedì 11 gennaio destinato a rimanere archiviato negli annali della meteorologia italiana come uno dei giorni più caldi di sempre a gennaio.
Ma dopo metà mese anche in Emilia Romagna arriverà il grande gelo polare, e le temperature in alcune località che adesso stanno assaporando un clima quasi estivo con picchi di +20°C, potranno piombare a -10°C e oltre


martedì 12 gennaio 2016

PER RILANCIARE IL TURISMO ARRIVANO 800MILA EURO DALLA TASSA DI SOGGIORNO.


AUMENTARE LE TASSE PALLINO DELLA SINISTRA

Fra pochi giorni la sinistra Imolese e Faentina dovrebbero  formalizzare la ripartizione delle quote, ed entro fine mese sì dovrebbe sapere con esattezza quali sono i soci che faranno parte della nuova società. La quale sarà privato-pubblica: i privati non dovranno scendere sotto il 51%, il resto sarà pubblico, in mano al Con.Ami* il consorzio che comprende 23 comuni, fra i quali quelli dell'Unione Faentina, ripartizione come ex Terra di Faenza, ma dove il pubblico domina.  Il progetto è auspicato dalla Città Metropolitana di Bologna e !a Regione Emilia Romagna e parte del  sostentamento. La nuova società non dovrebbe essere un'appendice degli uffici turistici ma sostenersi economicamente autosufficiente  con i proventi della tassa di soggiorno», già varata nell'Imolese e in procinto di esserlo in quelli del Faentino. Dai calcoli della sinistra la tassa dovrebbe valere 5OOmila euro l'anno nell'Imolese e potrebbe andare dai 230mila ai 300mila euro nel Faentino. «Il cda sarà nominato a marzo  costituito da sette o nove membri: in parti eguali Faenza e Imola (manuale Cencelli?), più il rappresentante del Con.Ami, che avrà il ruolo predominate II presidente sarà scelto a rotazione. Tra i soci pubblici, escono i Comuni e subentra loro il Con.Ami. Resta una presenza di altri soggetti pubblici, il Circondarlo Imolese e l'Unione della Romagna Faentina come nel fallimentare società Terre di Faenza che ha ceduto le quote al Con.Ami. In un momento di crisi turistica del Faentino crediamo che l’applicazione della tassa di soggiorno sia negativa e non faccia aumentare i turisti, considerato che la mgggiore parte è extraalberghiero e legato principalmente a turisti legati al Parco della Vena del Gesso, di passaggio. Vincenzo Galassini consigliere provinciale Forza Italia Ravenna

* Con.Ami ha rilevato le quote di proprietà del comune di Marradi, Brisighella e Faenza dell’ex acquedotto consorziale e delle sorgenti per andare a sostenere prima l’autodromo di Imola e ora il turismo,


NUOVA SOCIETA’ PER GESTIRE IL TURISMO, IN SOSTITUZIONE DI TERRE DI FAENZA, ANNESSIONE AD IMOLA


Dal Resto del Carlino Maurizio Marabini - E' ormai realtà la fusione tra le due società di promo-commercializzazione turistica di Imola (Stai) e Faenza (Terre di Faenza). A fine mese dovrebbero conoscersi il nome e il numero dei soci dell'ente il cui nome viene tenuto per ora nascosto. E' molto interessante andare a vedere su cosa la nuova società opererà. Il punto di partenza dei due territori, che presentano indubbiamente diverse e importanti analogie strutturali, è l'autodromo. «Sarà il valore aggiunto», spiega Giorgio Sagrini, membro del cda di Con.Ami, socio pubblico della futura società. Il circuito è in posizione baricentrica rispetto a Faenza e Imola, e attraverso un progetto di rilancio in chiave commerciale - è il progetto - potrà sempre più esercitare quel ruolo di volano che il territorio reclama. NEL DOCUMENTO preliminare di Stai e Terre di Faenza si scrive a chiare lettere che la proposta turistica «prevederà visite guidate in  autodromo e annesso Museo, utilizzo dei simulatori, giro di pista con navetta e alla guida di auto, corsi di guida sicura». Ma intorno al circuito c'è moltissimo: il turismo naturalistico (con la Vena del Gesso), quello sportivo (con il cicloturismo e la componente golf, presente a Castel San Pietro e Riolo Tenne), il turismo termale e del benessere (oltre ai due centri appena citati c'è anche Brisighella); il turismo enogastronomico, dall'Enoteca Regionale di Dozza, al Museo all'aperto dell'olio Brisighello Dop, dalla patria dello scalogno Igp (Riolo) al Giardino delle erbe di Casola Valsenio; poi bisogna tenere presente il turismo dei motori, che oltre al circuito imolese comprende la sede faentina della scuderia di FI Toro Rosso; poi il turismo legato alla cultura e alla ceramica (dall'industria ai musei, in particolare il Mic). Il tutto tenendo come interlocutori la Romagna intera e la Città Metropolitana, ben sapendo poi che la Motor Valley (di cui Imola a Faenza fanno ovviamente parte) si estende ben oltre Bologna (la Ferrari è a Maranello) e tocca l'Adriatico con il circuito di Misano. A Imola la ricettività è concentrata nel settore alberghiero, con 37 strutture su un totale di 151; i posti letto complessivi sono 3359.  La ricettività del Faentino si appoggia sopratutto sull'extraalberghiero, con 137 strutture e 22 alberghi. I posti letto complessivi sono 3094, in linea con quelli dell'Imolese (1670 sono nell'extraalberghiero, ovvero b&b e agriturismi). Le presenze turistiche sono state 278.988 nel'Imolese nel corso del 2014, e 222.477 nello stesso anno nel Faentino. Numeri analoghi. L'obiettivo è farli crescere, presto e bene. Maurizio Marabini 

domenica 10 gennaio 2016

RENZI, FORZA ITALIA E IL VOTO. IL RILANCIO DI BERLUSCONI


L'intervista al Cavaliere: "Con Renzi la democrazia è sospesa, torniamo alle urne. Forza Italia porterà il centrodestra al 40%"
Alessandro Sallusti - Silvio Berlusconi ci accoglie sulla soglia di casa sua ad Arcore: «Grazie della visita e buon anno a lei e ai lettori del Giornale». Sul tavolino del salotto ci sono ancora le carte di una riunione appena conclusa.
Presidente, che cosa si aspetta lei dal 2016?
«Sarà l'anno della battaglia contro il regime della sinistra che ha sospeso la democrazia».
La sua è un'affermazione molto grave, che lei ripete con frequenza, eppure l'attuale governo ha i voti del Parlamento italiano.
«È proprio questo il paradosso. Le formalità della Costituzione sono state rispettate, ma la sostanza è stata profondamente tradita, fin dal suo primo presupposto. L'art. 3 dice che la sovranità appartiene al popolo: eppure l'ultimo governo scelto dal popolo italiano è stato il nostro nel 2008. Poi, solo manovre di palazzo, complotti internazionali e processi politici a sostegno della sinistra che non ha mai avuto dalla sua la maggioranza dai cittadini. Quando mai gli italiani, anche gli elettori di sinistra, hanno votato Monti, Letta o Renzi? Per questo ho parlato di due colpi di Stato recenti, quello che ha abbattuto il mio governo e quello che ha portato Renzi a governare grazie al voto di eletti del centrodestra che hanno tradito i loro elettori e a un premio di maggioranza che la stessa Corte costituzionale ha dichiarato illegittimo. Con il risultato di un governo non solo non votato dal popolo ma contro il voto del popolo. E come se tutto questo non bastasse...».
Perché, c'è di peggio?
«C'è che il candidato premier del centrodestra, che ha sempre raccolto, dal 1994 a oggi, i voti di molti milioni di italiani, è stato cacciato dal Parlamento prendendo a pretesto una sentenza politica infondata e addirittura paradossale e applicando in modo retroattivo una legge incostituzionale come la Severino. Questo non è mai accaduto in nessuna democrazia occidentale. E quello che sconcerta di più è che nessuno sembra avere consapevolezza di questa situazione non democratica. La coltre di silenzio e di conformismo della politica, della cultura, dell'informazione, è pressoché assoluta».
Come pensa si possa uscire da uno scenario così grave?
«In un solo modo: con lo scioglimento delle Camere e con nuove elezioni. Anche il referendum sulla riforma costituzionale, sarà un banco di prova per Renzi e dimostrerà che la maggioranza degli elettori non vota a sinistra».Ne è davvero certo, Presidente? Se è così, perché Forza Italia nelle elezioni amministrative della prossima primavera non vuole correre con il suo simbolo? È una scelta che sembra dettata dalla paura, dalla voglia di non contarsi.«L'idea che Forza Italia non presenti il suo simbolo è semplicemente assurda. Mi chiedo se qualcuno possa davvero aver pensato una sciocchezza come questa. Ovviamente il nostro simbolo ci sarà e ci sarà per vincere. Il mio impegno è riportare Forza Italia sopra il 20% per vincere le elezioni con il centrodestra superando al primo turno il 40% dei voti».
Pensa di ottenere questo risultato con lei rintanato tra Arcore e Palazzo Grazioli?
«Nei mesi scorsi mi ero autoimposto il silenzio in attesa che la Corte europea, con la sentenza che mi riguarda, facesse finalmente giustizia, annullando una sentenza politica, paradossale e vergognosa della magistratura italiana. Mi era sembrata una questione di stile e di rispetto per le istituzioni».
E ora invece?

venerdì 8 gennaio 2016

NUOVA SEDE DELLA GIOIELLERIA ERRANI IN FAENZA INSTALLATI GIGANTI PANNELLI DI PIETRO MELANDRI


Faenza. Dicembre 2015. I lavori per la nuova sede della Gioielleria Errani, da poco inaugurata a Faenza, con accesso e affaccio diretto su C.so Mazzini, hanno richiesto alcuni mesi. Un risultato di esito così rilevante era inimmaginabile sia per gli strabilianti pannelli che per l’effetto ottico della luce artificiale della sera che fa apparire, per chi guarda dalla Piazza, una seconda vetrina prospiciente il Corso.
L’installazione scenografica, quale sfondo di ogni vetrina, di questi meravigliosi pannelli ceramici risalenti alla metà del secolo scorso (1950), dopo il loro inatteso recupero che ha commosso meravigliati passanti, mostrano l’impareggiabile maestria di Pietro Melandri, il maggiore Ceramista faentino del Novecento
I Faentini attratti dal fascino dalla Ceramica di Faenza, onorati da queste scelte che serrano per sempre false asserzioni pubblicate negli ultimi anni, entusiasti per queste eccellenti testimonianze poste nella zona di maggior pregio della Città, ringraziano per tanta generosità volta a riscontro della priorità della Ceramica di Faenza. Voci Romagnole