mercoledì 25 giugno 2014

LA PROVINCIA RISPONDE ALL’INTERROGAZIONE DI FORZA ITALIA SU: MARE NOSTRUM QUANTI PROFUGHI NEL RAVENNATE.


Il consigliere di Forza Italia Galassini, il 13 maggio, aveva chiesto alla Provincia con un’interrogazione, l’esatta situazione dei profughi in Provincia di Ravenna in base ai continui flussi conseguenti agli sbarchi nelle coste italiane dei naufraghi raccolti in mare dalla missione «Mare Nostrum», per conoscere; ”se con la convenzione MARE NOSTRUM fra la Prefettura di Ravenna, la Provincia di Ravenna e i diciotto comuni, quanti sono i profughi previsti per i prossimi mesi e in quali Comuni, della Provincia saranno distribuiti; se esistono già altri profughi nei vari comuni della Provincia; La spesa prevista nei bilanci pubblici, per l’assistenza dei profughi e il costo giornaliero, a carico dei ravennate”.  Ieri in consiglio provinciale Francesco Rivola assessore alla Formazione Professionale, Mercato del Lavoro, Servizi per l’Impiego, Politiche Abitative, Immigrazione, Protezione
Civile, Parchi a così risposto:
1) Per quanto concerne l'operazione Mare Nostrum non ci sono convenzioni in essere fra la Prefettura di Ravenna la Provincia di Ravenna e i Comuni della nostra provincia ma tutta l'operazione è stata passata dal Governo direttamente alle prefetture, dove il tavolo di regia regionale è gestito dal Prefetto di Bologna.
2) Nella ripartizione regionale sulle province alla Provincia di Ravenna sono destinati al momento come quota massima 115 persone, la ripartizione regionale è fatta sulla percentuale degli abitanti lasciando fuori i comuni coinvolti nel terremoto. Saranno distribuiti sul territorio provinciale dove ci sono strutture in grado di effettuare attività di accoglienza.
3) Sui profughi e la loro presenza c'è una evoluzione continua sia per quello che riguarda i numeri che per quello che riguarda i luoghi in quanto molti di loro, come il consigliere ricordava nella premessa, arrivano e partono in tempi brevi. Al momento ne sono presenti 82.
4) Per quanto riguarda i costi sono a carico del governo e il tutto passa attraverso la Prefettura.
5) Per quanto riguarda il Nostro ruolo di Ente, è quello di fare attività di coordinamento con i nostri
comuni per trovare le strutture necessarie all'accoglienza sui vari territori, ma sempre di supporto e di collaborazione con la Prefettura.
Ne prendo atto, anche se non è possibile conoscere i costi perché tutto è passato alla Prefettura, come la decisione della sistemazione nei vari Comuni.
Una riflessione “Renzi il nuovo”, che ha il 41%, aveva detto che le Prefetture andavano eliminate, in pratica hanno ricevuto nuovi compiti, ugualmente come le Province che sono rimaste come prima esclusa l’elezione dei rappresentanti.
Non ero convinto dell’operazione Mare nostrum voluta dal ministro Alfano e Renzi rimango della stessa idea.

martedì 24 giugno 2014

MERKEL RICONOSCE LA VISIONE DI FORZA ITALIA


“Il Presidente Berlusconi fu il primo a contrastare in Europa la politica del rigore e dell’austerità. Adesso la Cancelliera Merkel apre, seppure con molta cautela, a una maggiore flessibilità nell’interpretazione del Patto di Stabilità. Cominciamo a raccogliere i frutti della battaglia pro-crescita che costò al Governo Berlusconi la scomunica della Ue e dei poteri forti.  È gioco facile ora dire che il merito é di Renzi e del suo appeal in Europa. La realtà é che una maggiore flessibilità in questo momento conviene anche alla Germania visto che la crisi fa traballare persino la sua economia. Ecco quindi che Merkel cambia strategia. Forza Italia aveva visto lontano e adesso speriamo che si continui nella direzione intrapresa anche dalla Germania. Ma sia chiaro: dovrà essere una virata decisa, senza timidezze. Privilegiare politiche di sviluppo é l’unico modo per superare la crisi, creare occupazione, preparare per le prossime generazioni un futuro di benessere”.

sabato 21 giugno 2014

NAPOLI, SILVIO BERLUSCONI DOPO L’ATTACCO ALLE TOGHE RISCHIA LA REVOCA DEI SERVIZI SOCIALI

"Magistratura incontrollabile. E impunita". Un duro sfogo, quello di Silvio Berlusconi, ascoltato come testimone a Napoli sulla tentata estorsione dell'ex direttore dell'Avanti Valter Lavitola ai danni di Impregilo. Uno sfogo che, stando alle indiscrezioni, è stato "stuzzicato" dalla presidente di corte, Giovanna Ceppaluni. In partiicolare da una domanda, quella in cui ha insistito chiedendo al Cavaliere perché lui, all'epoca capo del governo italiano, accettasse di offrire a Massimo Ponzellini, ex amministratore di Impregilo, informazioni importanti solo sulla base di una richiesta piovuta da Lavitola. Su questa insistenza Berlusconi ha sbottato. E ora, lo sfogo, gli può costare caro. Dopo il diverbio in Aula, le toghe sfruttano l'occasione per riportare Silvio Berlusconi alla sbarra. La procura di Napoli infatti valuterà lunedì, avendo ricevuto per quel giorno la trascrizione completa dei verbali di udienza del processo a carico di Valter Lavitola in cui ieri l’ex premier ha testimoniato, se aprire un procedimento a carico di Silvio Berlusconi su un’ipotesi di reato di oltraggio a magistrato, dopo lo scambio di battute con il presidente della sesta corte penale Giovanna Ceppaluni. 
Cosa rischia - A valutare l'episodio sarà pure la procura di Mpresidente della sesta corte penale Giovanna Ceppaluni.  Cosa rischia - A valutare l'episodio sarà pure la procura di Milano, e non quella di Napoli che potrà invece valutare autonomamente se con quella frase l'ex premier abbia commesso il reato di oltraggio alla corte (ipotesi piuttosto improbabile, ma che se fosse riscontrata si tradurrebbe in un nuovo fascicolo e in un nuovo possibile processo nei suoi confronti). A Milano, invece, si valuterà la "condotta" del leader di Forza Italia, attualmente in affidamento ai servizi sociali per la condanna Mediaset. Il pool meneghino era stato chiaro: basta attacchi alle toghe. Ma Silvio si è ribellato. E ha picchiato giù duro. Così i giudici di milano hanno già fatto sapere che i servizi sociali "sono a rischio". Se venissero revocati, per il Cavaliere si spalancherebbero le porte degli arresti domiciliari, e il conteggio della pena da scontare riprenderebbe dall'inizio".

venerdì 20 giugno 2014

IL GOVERNO RENZI VUOLE OBBLIGARE I COMUNI AD ACCOGLIERE CLANDESTINI: CERCANO 100MILA POSTI LETTO


Un decreto urgente per affrontare l’emergenza che si è creata con la famigerata operazione Mare Nostrum.. Il decreto obbligherebbe i Comuni di tutta Italia che si stanno rifiutando di sobbarcarsi pericolosi criminali ad accogliere i clandestini e aumenterebbe il già enorme stanziamento dei fondi necessari a garantire l’assistenza delle migliaia di clandestini già arrivati e di quelle che nelle prossime settimane continueranno ad approdare sulle nostre coste. Perché non c’è un piano di difesa, ma di proseguire nella folle politica a novanta gradi. Soprattutto per trovare adeguata sistemazione alle centinaia di presunti minori giunti negli ultimi mesi. Non avete soldi per le vacanze? Ci pensa Mare Nostrum.
DENUNCIA CHOC DAL COMUNE DI FAVARA: ‘CI INVIANO CENTINAIA DI CLANDESTINI INFETTI SENZA ALCUN CONTROLLO E SENZA MEDICI’
L’impegno di questo decreto, sarebbe stato preso dal presunto ministro dell’Interno Angelino Al Fano con i sindaci siciliani Enzo Bianco di Catania e Leoluca Orlando di Palermo, che ieri sono tornati a invocare misure immediate di fronte a una situazione che hanno definito ‘fuori controllo’. Ma le misure sono, per questi criminali, non i respingimenti, ma la requisizione di edifici comunali per ospitare i clandestini da stipendiare a 45€ al giorno. Un altro genio del governo, uno di quelli probabilmente incontrati da Della Valle, il presunto ministro della Difesa Roberta Pinotti piange: «tutto il peso dell’operazione “Mare Nostrum” ricade sulle spalle del dicastero, ma noi non ce la facciamo più, quindi se deve continuare bisogna inserirla nel decreto Missioni». Le ‘loro spalle’, sono le nostre. Sono tutti soldi delle nostre tasse.

giovedì 19 giugno 2014

PRESIDENZIALISMO ADESSO. BERLUSCONI INDICA LA DIREZIONE FUTURA DEL PATTO DEL NAZARENO


Il Cav.: "Forza Italia resta all'opposizione ma dialoghiamo". E su Napolitano dice: "E' andato al di là della funzione prevista dalla Costituzione".
Questa mattina, Silvio Berlusconi ha presentato alla Camera la nostra proposta per l'elezione diretta del Presidente della Repubblica e la connessa campagna, che si fonda su tre azioni parallele:
A) Abbiamo presentato al Senato emendamenti al progetto di riforma ora in esame.
B) Da settembre raccoglieremo le firme per una proposta di legge di iniziativa popolare.
C) Proponiamo un referendum propositivo, per il quale presenteremo una proposta di legge di riforma costituzionale.
Come ha ribadito stamattina Berlusconi, noi vogliamo la governabilità e le riforme che la rendono possibile. Per questo rilanciamo questo nostro antico cavallo di battaglia.
Puoi dire cosa pensi della proposta lasciando il tuo commento qui: https://forzasilvio.it/comunita/approfondimento
Sarà per noi utile avere il tuo feedback su questa prima iniziativa politica dopo le elezioni.
Ti ringrazio per l'attenzione. Buon pomeriggio, on. Antonio Palmieri responsabile internet Forza Italia
Sostieni Forza Italia, dona adesso! Grazie per il tuo aiuto.

lunedì 16 giugno 2014

CARO DELL’UTRI, GRAZIE DI TUTTO

EDITORIALE DALLA “LA VOCE” DI DAVIDE BRULLO”. FA RIFLETTERE
Dico solo grazie . Amo i perdenti e i perduti, mi piace quella frase di Brecht secondo cui “poiché dalla parte della ragione tutti i posti erano occupati, ci siamo seduti dalla part edel torto” Ho conosciuto Marcello Dell’Utri nel 2002. Fui assunto come redattore del “Il Domenicale” . Ricordo che aveva gli occhi sfuggenti. Prima di allora, sapevo tutto di Rilke o di Conrad e ignoravo chi fosse dell’ Utri, si dileguarono come foglie al vento, imparai  a conoscere Dell’Utri. Non mi pareva particolarmente intelligente. Eppure, sponsorizzava la Mostra del libro antico di Milano, aveva creato la mirabile Biblioteca di via Senato, il cuore di una  rivista di pregio, “l’Erasmus”, diretta dal luminare Carlo Carena (uno che ha sempre lavorato per Einaudi), su cui scrivevano penne emerite. Foraggiava 7na collana editoriale che ha pubblicato Karl Marx e  Thomas S. Eliot, Giordano Bruno e Giovanni Papini.
L’Italia è il Paese che appende a testa in giù chi era adorato l’attimo prima, che lapida con granate di monetine Bettino Craxi, fino ad allora un divo. Ostinatamente, allora, dico  grazie a Marcello Dell’Utri, perché è facile, oggi rinnegare  tre volte come fatto Pietro. Dell’Utri va in carcere per “concorso esterno in associazione mafiosa”. Cesare Battisti, che quest’anno compie sessant’anni, è stato condannato all’ergastolo per aver concorso all’opera di quattro omicidi. Ma in carcere non va. E’ stato pubblicato da Einaudi, e ha goduto della solidarietà di moltissimi intellettuali nostrani, anche di Robeto Saviano. Adesso è in Brasile, libero. Forse si guarda i Mondiali. Davide Brullo La Voce

domenica 15 giugno 2014

ALTRO CHE BONUS DI 80 EURO, LA TASI NE COSTA IN MEDIA 231


Lunedì scadono i termini per pagare la Tasi. Per un italiano su due il conto sarà più salato: con l'aliquota al 2,5 per mille la media nazionale a 231 euro. L'imposta estesa a 5 milioni di famiglie in più. Le associazioni di consumatori: "Rischia effetto devastante"
Un coccolone per chi, incassato il bonus di 80 euro in busta paga, adesso deve far fronte a una serie di rincari e nuovi balzelli che non lasciano fiato. Secondo uno scrupoloso studio del servizio politiche territoriali della Uil, che ha incrociato oltre 75mila combinazioni diverse, per il 52,8% delle famiglie italiane la Tasi sarà più pesante dell'Imu.
Una famiglia su due pagherà di più. Ma quanto salata? Per Adusbef e Federconsumatori si tratterà addirittura di una vera e propria stangata generalizzata. "Le detrazioni, laddove applicate, sono inferiori a quelle che si pagavano precedentemente con l’Imu", fanno notare le associazioni di consumatori sottolineando che la nuova imposta sugli immobili "si attesterà nella media nazionale a 231 euro qualora sia fissata al 2,5 per mille". Ma quel che è peggio è che la Tasi dovrà essere pagata anche da 5 milioni di famiglie che prima, grazie alle detrazioni sulla prima casa e alle basse rendite catastali, non pagavano affatto l'Imu. Di queste, infatti, la metà che beneficerà di una minima detrazione passerà dal non pagare affatto a una media di 118 euro. L'altra metà senza detrazione arriverà addirittura a sborsare 183 euro. "Una condotta scandalosa e inaccettabile quella delle amministrazioni comunali, che non sono state in grado di tutelare le fasce più deboli della popolazione definendo detrazioni adeguate", affermano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti. Secondo i dati pubblicati dalle associazioni dei consumatori, l'impatto della nuova imposta voluta dall'ex premier Enrico Letta rischia di essere devastante. Soprattutto per i nuclei famigliari più in difficoltà.
Da qui l'appello al governo Renzi a intervenire per rimettere mano alle detrazioni. Mentre Renzi va in giro per l'Italia a vantarsi di aver dato un bonus di 80 euro alle famiglie in difficoltà, quelle stesse famiglie lunedì dovranno sborsare in media 231 euro per far fronte alla nuova imposta. Una stangata fiscale che va a sommarsi alla pioggia di tasse, balzelli e bollette che, come un imbuto soffocante, vanno in scadenza tra giugno e luglio.

venerdì 13 giugno 2014

DUE PER MILLE A FORZA ITALIA DELLE TASSE PERSONALI: IO L’HO FATTO! FALLO ANCHE TU.


Caro Vincenzo,
quest'anno, per la prima volta, è possibile destinare il due per mille delle tasse personali al sostegno di una forza politica Destina il tuo due per mille a Forza Italia!
Anche questo è un modo per diventare "azionista della libertà" e sostenere l'impegno del presidente Berlusconi per ricostruire un centrodestra competitivo con la sinistra e con Grillo e per continuare il rinnovamento di Forza Italia. Qui puoi trovare le indicazioni e la modulistica necessaria per compiere questo gesto "piccolo" ma che produce un grande sostegno per Forza Italia:
http://sostieni.forzaitalia.it/notizie/due-per-mille.php
Usalo tu e fallo conoscere ai tuoi amici. E' davvero importante.  Grazie per quello che farai.
Cordialmente, on. Antonio Palmieri responsabile internet Forza Italia

giovedì 12 giugno 2014

CHIACCHERE E MEDAGLIE


Se si potesse appuntare al petto, come i vecchi ufficiali dell’Armata Rossa, una mostrina per ogni battaglia sostenuta e vinta, a Renzi non basterebbe il davanti della giacca e dovrebbe utilizzare anche la schiena. Proviamo ad elencarne alcune, pur rendendoci conto che la lista è largamente incompleta, chiedendo scusa in anticipo per le mancanti.
Fine dell’immigrazione clandestina. Operazione Mare Nostrum.
Eliminazione della disoccupazione generale e giovanile.
Soluzione del problema della spesa bisettimanale con 80 Euro lordi.
Stop ai suicidi di imprenditori e di disoccupati.
Apertura di migliaia di nuove aziende. Rientro di imprese dall’estero.
Boom di investimenti stranieri.
Finalmente più tasse nazionali, regionali, comunali. Mancano notizie sulle provinciali.
Euforici giudizi di Enti internazionali (Bce, Fmi, Standard & Poors, Commissione Europea) e nazionali (Confindustria, Confcommercio, Confartigianato, ecc.).
Sanzioni alla Russia, in ossequio ai desiderata di Frau Merkel e del Premio Nobel Obama, dopo il trionfo della Primavera Araba. Per risolvere così il problema del gas.
Par condicio nella Televisione di Stato. Con ampio spazio sul TgRenzi (ex Tg1) anche per Bonafè e Serracchiani.
Drastica riforma della giustizia. Spacciatori finalmente in libertà.
Ad onor del vero bisogna assegnare qualcuna delle mostrine anche ai suoi due predecessori  Monti e Letta, anche loro come lui, eletti dal Popolo Sovrano.
Un problema sarà poi se qualcuno gli chiederà spiegazione di ciascuno di questi trofei: ma la sua fantastica abilità nell’intortare di chiacchiere il volgo, tanto da convincerne undici milioni a votare per lui (peraltro in una elezione europea senza riscontri pratici), riuscirà con nuove promesse a far dimenticare quelle elencate qui sopra.

mercoledì 11 giugno 2014

LETTERA DEL COORDINATORE REGIONALE EMILIA-ROMAGNA

Presidenza Comitato Regionale Emilia Romagna

 Cari amici,  Forza Italia è stata partecipe a  6 ballottaggi su 9
 Sassuolo (Mo); Vignola (Mo) ; Fidenza (Pr) ; Molinella (Bo) ; Savignano sul Rubicone (Fc) ; Riccione (Rn)
 Abbiamo perso tre amministrazioni uscenti: Sassuolo, Fidenza , Molinella.
 Abbiamo perso Savignano sul Rubicone che per la prima volta affrontava il doppio turno ed ha comunque ottenuto un eccellente risultato.
 Abbiamo conquistato Riccione con la lista Forza Italia – Berlusconi per Tosi .
 Il centrodestra ha conquistato Vignola con una lista civica capeggiata dal Sindaco Smeraldi
I motivi degli scarsi successi sono :  Poca affluenza generale ; Scandali vari  (Expo – Mose etc ) ; A Sassuolo ha trainato la visita di Renzi; A Fidenza avevamo rotto la maggioranza per colpa del sindaco uscente ed è stato difficile riconquistare fiducia.  A Molinella ci ha penalizzati la spaccatura nel PSDI , Forza Italia ha tenuto comunque il 17% dei consensi
 Nei fatti si può parlare di una “Costa Azzurra” dove abbiamo aggiunto Riccione a Bellaria Igea Marina, Cesenatico e Gatteo. Un modello vincente che dovremo approfondire e prendere ad esempio.
Per il prossimo futuro è aperta la dialettica su congressi e primarie, strumenti che offrono una maggiore partecipazione democratica della base.
Il presidente Berlusconi ha già espresso parere favorevole alle primarie di Coalizione. Un po’ più controversa la questione interna a Forza Italia. In attesa dell’Ufficio di Presidenza e di linee guida precise, ripartirò con gli incontri sul territorio per salutare sindaci e consiglieri confermati e conoscere i nuovi. Ringrazio tutti per l’attività svolta in condizioni oggettivamente difficili.
A tutti auguro buon lavoro e resto a disposizione per portare a Roma le istanze del territorio.  On. E.M. Palmizio

martedì 10 giugno 2014

NON VOGLIO ALLONTANARE NESSUNO MA DOBBIAMO RINNOVARCI LE DIVISIONI DISORIENTANO IL NOSTRO ELETTORATO E FAVORISCONO L’ASTENSIONISMO


 “Le ultime elezioni amministrative hanno dimostrato che un italiano su due non ha votato e una diminuzione dei voti all’attuale centrodestra.  Certo l’onda lunga di Renzi alle Europee non dico che si sia arrestata, ma si é arenata. Il Paese, con questa astensione, richiede cambiamento, ma soprattutto trasparenza. Insomma, ci vuole una classe politica nuova. Le risorse ’elettorali’ di Renzi, che ha disposto 80 euro per persone che in realtà non ne hanno bisogno, dovevano andare soprattutto alle imprese. Per quanto riguarda il centrodestra, Forza Italia da sola non ce la può fare e c’é bisogno di nuove alleanze, ma su basi nuove. La figura del politico deve essere una figura di esempio, di trasparenza e di umiltà Il centrodestra propone cinque anni di sviluppo, ma ci vuole una ricetta credibile. Tre grandi opere, Tav, Expo e Mose, invece che essere un volano per l’economia, sono diventate, per colpa della corruzione, tre esempi di malapolitica”.

lunedì 9 giugno 2014

NUOVO CENTRO DESTRA SENZA AMMUCCHIATE

Manuela Repetti invita Forza Italia a concentrsi sui problemi del Paese: "alla gente non importa delle primarie o della nostra organizzazione interna". Frecciate a FdI e Ncd.

Semmai avesse ragione chi descrive Forza Italia come un esercito spaccato in due - da un lato i berlusconiani di ferro, fedeli all’ex Cavaliere, e dall’altro i sostenitori di Raffaele Fitto, che preferirebbero affidare la leadership del partito a colui che ormai si fregia della medaglia di mister preferenze - Manuela Repetti presidierebbe strenuamente un caposaldo dell’armata lealista. La compagna di Sandro Bondi che confessò di aver saputo, a busta spedita, della lettera che l’illustre consorte inviò a Berlusconi criticando la linea politica del Cavaliere   – “l’avessi saputo gli avrei consigliato di non farlo” -  non usa la penna d’oca per mettere nero su bianco che per lei «le primarie non sono affatto una priorità. In un momento così difficile per il nostro Paese un partito come il nostro deve occuparsi di questioni più importanti per la gente che non sono certo le primarie o l’organizzazione interna del partito stesso». Già, perché se pur concede un flebile viatico alle consultazioni aperte cui sta lavorando Laura Ravetto e chieste a gran voce dai fittiani, «non sono contraria, se ci saranno le si userà, ma – dice - non sono un punto cruciale, né risolutivo dei nostri problemi»,  ripete come un mantra che «la leadership di Silvio Berlusconi è fuori discussione. I voti presi sono voti presi grazie a lui». E se ne sono arrivati assai meno del previsto «dobbiamo fare autocritica, capire dove abbiamo sbagliato». Lei qualche idea in proposito ce l’ha: «alleanze, quasi ammucchiate che non hanno funzionato, e che ci hanno impedito di fare quella rivoluzione liberale che gli italiani si aspettavano da noi».
 Non gli scappa, perché lo ripete, un «bravo Renzi perché ha saputo convincere gran parte del Paese che poteva avere fiducia in lui. Noi non ci siamo riusciti, questo è il punto. E cosa c’entrano le primarie e l’organizzazione interna del partito con questo? Niente». Per la Repetti negli italiani è ormai calata la fase della rabbia, «quella che faceva pensare a un grande successo di Grillo e invece poi si è visto com’è andata», lasciando spazio al quella della speranza, della fiducia intercettata dal premier «e che noi dobbiamo riuscire a riconquistare con le idee, le proposte per il Paese non certo con la nostra organizzazione interna che pure è importante, ma non preminente». Quanto alle primarie per le candidature, il suo pensiero non cambia: «Se in Piemonte si fossero fatte le primarie di coalizione il centrodestra sarebbe andato meglio? Ma non scherziamo. Assolutamente no. E poi basta guardare il risultato ottenuto da chi faceva il diavolo a quattro per farle queste primarie».  La frecciata al curaro va dritta al doppio bersaglio, Guido Crosetto ed Enrico Costa, a quei Fratelli coltelli e quegli alfaniani che Manuela Repetti vede ancora lontani da una possibile ricomposizione del centrodestra: «Non sono contraria a un percorso comune, ma niente ammucchiate frettolose. Abbiamo già dato e si sono visti i risultati». Ricordiamo anche il caso del giovane Sindaco Cattaneo, il più amato degli italiani, che a suo tempo voleva fare il “rottamatore” Berlusconi, e voleva l’ICI per la prima Casa, mandato a casa dai suoi cittadini!!! Riflettiamo bene amici, riflettiamo………

venerdì 6 giugno 2014

LUGO: DOMENICA SI PUO’ FINALMENTE REALIZZARE L’ALTERNANZA



Appello al voto per il ballottaggio di Forza Italia

Donatella Donati candidata a Sindaco Domenica scorsa 25 maggio che non è arrivata al ballottaggio invita ad andare a votare Domenica prossima 8 giugno, sottolineando la possibilità di poter finalmente dar vita anche a Lugo all'alternanza alla guida del Comune
  

LA VIA GIUDIZIARIA ALLA CORRUZIONE


Arturo Diaconale Prima l'Expo, ora il Mose. Così riparte la linea del “più galera per tutti”. A rilanciarla con l'antico vigore è il redivivo Antonio Di Pietro, del tutto inconsapevole che la sua rivoluzione giudiziaria degli anni '90 si è risolta nel fallimento testimoniato dai successivi vent'anni di nuovi e più clamorosi scandali. A sostenerla all'insegna del “cacciamoli tutti” (quelli delle larghe intese”) è Beppe Grillo, alla ricerca di una facile rivalsa sulla sconfitta elettorale alle europee. E ad avallarla, a nome del ‘partito’ dei media virtuosi di proprietà di banche, finanzieri ed imprenditori che usano i mezzi d'informazione per tutelare i propri interessi, è il fustigatore principe della stampa nazionale Gian Antonio Stella, che invoca la galera a tutto spiano ricordando significativamente che solo lo 0,4 per cento dei detenuti si trova dietro le sbarre per reati economici e fiscali, tra cui la concussione e la corruzione. Ma la soluzione del tangentismo nazionale passa sul serio attraverso l'allargamento delle porte delle carceri? Basta una nuova e più rigorosa legge anticorruzione, destinata ad aumentare le pene per i singoli colpevoli, a dipanare la matassa del malaffare pubblico e privato? E' sufficiente caricare di nuove competenze il Commissario Raffaele Cantone e creare la super-Autority destinata a controllare le altre Autority, le Amministrazioni locali, le Procure e quant'altro per estirpare il cancro che deturpa l'immagine del Paese e fiacca la sua economia? Ciò che i fautori del “più galera per tutti” chiedono è semplicemente di seguire la strada aperta da Mani Pulite. Cioè quella della sola risposta giudiziaria ad un fenomeno che non riguarda solo la responsabilità personale delle persone ma che dipende soprattutto dai difetti genetici e dalla distorsione progressiva delle strutture istituzionali ed amministrative dello Stato.

La risposta giudiziaria al malaffare e alla corruzione può servire ( ma l'esperienza ha dimostrato il contrario) a curare il sintomo. Ma lascia intatte le cause più profonde della malattia, facendo in modo che il morbo rispunti nel tempo in maniera diversa e più virulenta di prima. Non a caso il Procuratore di

RENZI: ILLUDERE GLI ITALIANI


Marcia indietro – 18 aprile 2014 (prima delle elezioni europee), Matteo Renzi, annuncia in pompa magna l'abolizione della norma che prevede l'obbligo di pubblicare sui quotidiani gli avvisi di bandi e gare. "E' la #svoltabuona" abbiamo pensato tutti, considerato che in tanti ci hanno provato nel passato, tutti sconfitti dalle lobby dei giornali. Matteo Renzi si era mostrato sicuro: "Sono solo 120 milioni di euro, ma è un segnale". 3 giugno 2014 (dopo le elezioni europee): le Commissioni Bilancio e Finanze del Senato approvano un emendamento presentato dal Pd, vale a dire dal partito del Presidente del Consiglio, che "cassa" la norma voluta da Renzi. E' la regola degli annunci: basta conclamarli, inutile realizzarli. E' la regola di Matteo: illudere gli italiani.
POVERI NOI: IMU – TASI - TARI
 “Il combinato mal disposto di Imu-Tasi-Tari potrebbe essere letale per le imprese italiane”. Lo ha detto questa mattina Sangalli, Presidente di Confcommercio, ribadendo quello che noi sosteniamo da tempo. “Non soltanto c’è il rischio di un incremento di pressione fiscale, nonostante la buona volontà e le condivisibili dichiarazioni d'intenti di questo governo, c’è anche un problema di crescente incertezza su quanto, quando e come pagare questi complicatissimi tributi”. Peccato che la buona volontà e le dichiarazioni di intenti non bastano, e a pagare, nemmeno si sa quanto e quando, saranno sempre gli italiani tutti, famiglie, liberi professionisti, aziende e imprese.

giovedì 5 giugno 2014

RENZI PROMETTE MIRACOLI MA AUMENTA LE TASSE


 “Ci troviamo davanti all’ennesimo provvedimento che promette miracoli ma che, in realtà, aumenta le tasse.  Sono tanti i punti critici su cui abbiamo proposto, inascoltati, delle modifiche. Tra questi il pagamento anticipato delle imposte sulla rivalutazione dei beni delle imprese: una misura penalizzante, che dimostra l’assenza di una visione di ampio raggio da parte del governo. Così come l’IMU: una tassa odiosa che viene allargata ai terreni agricoli collinari, estendendo la platea dei soggetti tassati in un settore, l’agricoltura, che avrebbe invece bisogno di sostegno. E poi c’è la più iniqua e sbagliata delle norme: l’aumento della tassazione delle rendite sui depositi bancari e postali dal 20 al 26%. Una scelta insostenibile che colpisce i risparmi delle famiglie e dei pensionati, paradossalmente inserita in un provvedimento che pomposamente si chiama ’misure urgenti per garantire competitività e giustizia sociale’. E la lista potrebbe continuare con l’IRAP, un segnale positivo ma troppo piccolo per essere più di uno spot, o la celeberrima questione degli 80 euro, una misura che esclude intere categorie e su cui dall’esecutivo vengono solo risposte senza cifre, senza tempi e senza prospettive”.

martedì 3 giugno 2014

RENZI FESTEGGIA LA VITTORIA IN UN RISTORANTE, POI SI UBRIACA E NON PAGA IL CONTO.


Grande gioia per il premier Renzi che ha pensato bene di festeggiare la larga vittoria ottenuta alle Elezioni Europee in un noto ristorante di Firenze insieme ad alcuni vecchi amici. Ma l’epilogo non è stato dei più lieti per il ristoratore, infatti, al termine della serata caratterizzata da lauti pasti, risate a più non posso e bottiglie di vino stappate a dismisura, il leader del Pd, in evidente stato di ebrezza, si è rifiutato di pagare il conto.
Il proprietario del locale gli ha richiesto invano il pagamento all’uscita dal locale e lui ha risposto con un laconico: “Mi spiace ma ho lasciato il portafoglio a palazzo Chigi” al che il ristoratore gli ha risposto che poteva pagare anche l’indomani o inviare un bonifico, poichè la cifra ammontava a 700 euro, ma la risposta dell’ex sindaco di Firenze è stata la seguente: “M’importa ‘na sega! Io sono il presidente del Consiglio e non pago, capito o bischero?” dopodichè è uscito dal locale e si è allontanato con i suoi amici barcollando e ridendo.
Il ristoratore, che ha provato a raggiungerlo, è stato fermato dalla scorta e quindi, ha dovuto rinunciare all’incasso. In seguito ha dichiarato di non voler sporgere denuncia per non incappare in qualche ritorsione da parte del potente politico e ha dichiarato: “Mi ripagherò e con gli interessi, vendendo alla stampa le foto che ho scattato a Renzi che lo mostrano visibilmente ubriaco”.
Noi ne abbiamo acquistata una a 300 euro (quella in alto) e crediamo siano ben spese e per una giusta causa. La regaliamo con piacere ai nostri lettori. IL GAZZETTINO WEB