martedì 31 dicembre 2013

SILVIO BERLUSCONI: CAMBIARE L’ARCHITETTURA ISTITUZIONALE. RIFLESSIONI


 Il Presidente Berlusconi, al telefono con giovani militanti campani, ha detto che a fine maggio andremo a votare anche per le politiche. Ma non ci si va a zonzo, quasi a cogliere i frutti del disastro di Letta & c. Occorre il massimo sforzo da parte di tutti (tutti!) per riconquistare i consensi degli indecisi e di coloro che hanno votato Grillo. Un compito. Insegnare agli italiani come si vota: solo per i partiti grandi, solo ottenendo il 50 per cento più uno dei consensi (seggi) l'Italia sarà davvero governabile e si potrà cambiare. Memento per tutti. E intanto...
Domandina – Ma non erano tutte e tre di scuola democristiana? Solo che il sindaco di Firenze è il più sveglio di tutti: capito che il duo Letta&Alfano è perdente ha deciso di mollarli, di lasciarli al loro destino per non pagare il prezzo di una parentela evidente per tutti.
Rimpasto – Altro che rimpasto per salvarsi. Più che altro "fiero pasto", Renzi se li vuole mangiare, per ora gioca come un gatto con il topo. Vedremo se è conseguente o è solo tattica del tipo: Renzi tanto miagolò che lasciò vivere il topolino nel formaggio
Governo di scopo – La proposta di Silvio Berlusconi, espressa già a novembre, è chiara. Via Letta subito. Governo di scopo. Due cose da fare. 1) Legge elettorale maggioritaria, da discutere in primis tra Berlusconi, Grillo e Renzi (ordine alfabetico) in vista di elezioni da tenersi insieme con le europee il 25 maggio; 2) La casa degli italiani brucia. Oltre che la questione della democrazia, cui si rimedia con il voto, c'è la tragedia del lavoro. Non è che in attesa di elezioni non si fa nulla. Visto che Letta con Saccomanni si è dimostrato incapace a tutto salvo le marchette, avanti con un nuovo governo, breve, pochi mesi. Provvedimenti sul lavoro. La base di proposta di Renzi è interessante, noi abbiamo la nostra che lo è di più. Lo abbiamo già dimostrato.
Alfalassie – Angelino, è la grande occasione per tornare e vincere insieme. Prima che a staccare la spina sia Renzi, che oggi ti ha sbertucciato come berlusconiano, quasi fosse un insulto, riscattati e molla teatro e burattini. Torna a casa, e da' a Forza Italia il tuo importante contributo. Non credere a chi dice che le porte sono già chiuse. Vogliamo riconquistare i grillini, figurati se lasciamo per strada nostro fratello... W Berlusconi, W il berlusconismo, W i berlusconiani, alla faccia di Renzi.
Coniglione – S'ode il ruggito sinistro del coniglione (grande coniglio). Mario Monti dà manforte a Renzi, e lo fa da sinistra. Si era collocato al centro per rubare voti a Berlusconi, farlo perdere, come si è vantato, e trasferirli contro natura a sinistra. Coniglione (grande coniglio) a vita.
Mps – Che farà Renzi con il Monte dei Paschi di Siena? Il sindaco di Siena è un renziano. Che fa? Obbedirà alla linea? E quale linea? O nessuna linea? Il silenzio di Renzi sul tema è "operoso"? Avanti rispondi, mostra che non sei D'Alema, togli le zampe della politica dalla banca, e taglia le unghie dei tuoi che lo fanno... Se ci sei batti un colpo.

venerdì 27 dicembre 2013

VERGOGNA, DUE PESI E DUE MISURE: ROMA HA 800 MILIONI DI DEBITO E TUTTI GLI ITALIANI DEBBONO PAGARE INVECE DEI LORO SINDACI RESPONSABILI.

Il governo Letta, a fine ottobre, aveva varato il decreto salva Roma e ritirato per Natale per impedire il fallimento del Comune capitolino che vanta 800 milioni di debito: se fosse scoppiato prima lo scandalo dei biglietti Atac a Roma, non so con quale faccia il Consiglio dei ministri si sarebbe accollato l’onere non solo politico ma anche etico di finanziare una realtà che appare essere fin troppo marcia. Non si può andare avanti con due pesi e due misure, cioè imporre alla maggioranza delle Regioni, dei Comuni delle Provincie e dei cittadini norme di austerità assurde, incongruenti e sempre più pericolose per la nostra economia e società civile, per poi tamponare dirottando centinaia di milioni le falle del malgoverno e della corruzione a Roma. Ricordo quando il sindaco Marino, commentando l’ultimo decreto Salva Roma del Consiglio dei Ministri, parlò del nodo del Trasporto pubblico locale e oggi quelle parole e quelle cifre, se proiettate sullo sfondo dello scandalo dell’Atac, assumono una valenza molto singolare. Lo scandalo Atac esplode proprio nei giorni in cui parte il festival del Cinema capitolino, incredibile e costoso doppione, rispetto a manifestazioni consolidate come il Festival di Venezia o anche solo quello di Torino: ve lo immaginate in Francia se Parigi volesse fare concorrenza a Cannes? Scoppierebbe una rivolta, una rivolta ancor più motivata vista la situazione economica-finanziaria della capitale italiana. Lo scorso anno questa manifestazione, come ebbe a dire lo stesso Zingaretti, vuota di contenuti e ricca solo di tanta apparenza, costò attorno ai 12 milioni e mi chiedo se in una città che ha più di 800 milioni di debito e situazioni di fallimento etico come quella dell’Atac abbia senso spendere i soldi pubblici in questo modo. Insomma, c’è chi vive ancora immerso nella Dolce Vita, chi se la gode tanto poi arriva il governo con il decreto salvatutti mentre la maggioranza dei cittadini sono immersi nei problemi. Tutto ciò sembra un insulto a tutta quella parte del paese, romani compresi, che stanno vivendo giorni veramente drammatici. No ad un altro decreto salva Roma, comincino i romani a risparmiare ma in modo particolare  fare pagare ai responsabili del fallimento cominciado da alemanno, Rutelli, Veltroni, ciccio Bello, altrimenti saremo sempre da capo. 

lunedì 23 dicembre 2013

SILVIO BERLUSCONI: L’ITALIA RISCHIA IL CAOS


"Sottovalutare il movimento dei Forconi, sintomo di una crisi profonda, sarebbe sbagliato", ha commentato Silvio Berlusconi secondo cui l’Italia "rischia di precipitare nel caos sotto gli effetti della crisi economica, oltre a quella della credibilità della politica". Parlando telefonicamente a una platea di giovani di Area Centrodestra a Catania il Cavaliere ha messo in guardia dalla "rivolta dei Forconi che non è da prendere sotto gamba perché è un sintomo grave di un crisi vera con ragioni profonda".



sabato 21 dicembre 2013

LA LEGGE DI STABILITA’ E’ UN ORRORE CHE IMPONE LA CACCIATA DI LETTA E ALFANO. E ALLORA IN FRETTA LEGGE ELETTORALE E VOTO A MAGGIO


Mara Carfagna.  Questo governo ha dimostrato con una Legge di stabilità oscena, con marchette spudorate, con incrementi di tasse e confusione su tutto, che deve andarsene. Subito. Finish, come diceva una volta Renzi. E s’ha da votare. Election Day.  A questo punto la questione della legge elettorale non è un problema di forma, ma di sostanza. Le ragioni per le quali Forza Italia non ha votato la fiducia posta su questo provvedimento, modesto, timido, inadeguatosono le stesse che hanno determinato il nostro passaggio all'opposizione.  Più che una legge di stabilità coraggiosa avete costruito un mostro per elargire prebende e mancette e qualche sconto fiscale agli amici che contano. Soprattutto quelli del Pd.   Avete, di fatto, preso coscienza dei limiti di questa esperienza di governo. Solo che alle dimissioni onorevoli avete preferito la questua. E se qualche penitente riceverà quanto richiesto, la stragrande maggioranza degli italiani non otterrà quanto dovuto. Un obiettivo così ambizioso non si raggiunge con un'azione di governo così mediocre.  Il governo ha tradito l'impegno preso con il Paese. Questa legge di stabilità tradisce l'interesse generale.  Gli italiani a questo governo chiedevano coraggio. Forza decisionale. Spinta propulsiva e innovazione. Invece, si ritrovano con una finanziaria, vecchio stampo, che inasprisce il carico fiscale di tutte le categorie e fasce sociali e che scontenta tutti.  Dov'è la tanto declamata discontinuità? Forse nel fatto che l'Italia ha riconquistato prestigio in Europa? Noi vogliamo contare

non per la capacità di fare gli interessi altrui, ma per la cocciutaggine con cui perseveriamo nel realizzare i nostri. A proposito, se veramente abbiamo riconquistato prestigio perduto, come da mesi ci dite, perché non lo avete utilizzato per portare a casa i nostri Marò
Esiste una similitudine tra l'Italia di oggi e l'Inghilterra di fine anni '70. Era considerata 'il malato d'Europa'. Così come l'Italia di oggi. La Gran Bretagna di allora ha avuto però un Premier, Margareth Thatcher, che seppe leggere la realtà del suo Paese e attuò una ricetta economica efficace e profondamente liberale L'Italia di oggi ha invece un Premier che non è né in grado di avere una visione oggettiva e obiettiva del Paese, né attuare una politica economica adeguata e incisiva.
L'esecutivo, proprio perché non è in sintonia con la Nazione, preferisce il limbo. Il galleggiamento fra le nuvole. Preferisce il panettone. Siamo lieti che lo riesca a mangiare.
Governare? Una parola troppo grande per voi, un'ambizione che lei e il suo governo non siete in grado di realizzare. Credevamo molto in questo governo. Ci consola solo sapere che i giovani italiani non sono tutti come voi. E con loro e per loro noi ricostituiremo questo Paese. Voi consolatevi con il panettone.
MARIA ROSARIA CARFAGNA 20 dicembre 2013

venerdì 20 dicembre 2013

QUANDO LO STATO E I COMUNI FAVORISCONO LA CONCORRENZA SLEALE: DANNI ALLE IMPRESE E MANCATO GETTITO


Il giro d'affari delle attività 'agevolate' costa 1 miliardo al Fisco, difficoltà per gli imprenditori e di conseguenza per i dipendenti. A fine settembre 2013 oltre 150 chiusure tra bar e ristoranti nella nostra provincia

Sono questi i numeri (elaborati dall'osservatorio su concorrenza sleale e abusivismo di Confesercenti) della distorsione della concorrenza nel commercio e nel turismo favorita dalle norme dello Stato: attività imprenditoriali - come farmer markets, mercatini hobbistici, agriturismo, circoli privati che in realtà sono pubblici esercizi - che non devono sottostare alle regole seguite dalle altre imprese. E che godono di agevolazioni sul piano normativo, burocratico e fiscale sia per la tassazione nazionale che locale (vedi tariffa sui rifiuti). "In questo modo si favorisce una forma di concorrenza sleale che sta mettendo in seria difficoltà le altre imprese, soprattutto in un momento di crisi come questo", spiega Roberto Manzoni, presidente provinciale di Confesercenti Ravenna e vicepresidente di Confesercenti Nazionale. "Alcune leggi dello Stato distorcono in modo incomprensibile il mercato di commercio e turismo: le attività agevolate devono sopportare meno oneri burocratici e fiscali degli altri, e hanno quindi meno costi di avvio dell'attività e di esercizio. Un danno anche per lo Stato: se queste imprese venissero sottoposte allo stesso regime degli altri, l'Italia guadagnerebbe 992 milioni di euro l'anno di gettito fiscale". "A soffrire in maniera particolare questa situazione sono gli esercizi della somministrazione" dichiara Danilo Marchiani, preside provinciale pubblici esercizi di Confesercenti "basta guardare i dati ufficiali della Camera di Commercio che al 3° trimestre 2013 fotografano una situazione preoccupante in provincia, con 67 chiusure di Ristoranti e 88 Bar. Il saldo tra aperture e chiusure per il settore conta -65 imprese. Con questo trend il rischio è che a fine anno il settore sfiori le 200 chiusure."  In controtendenza invece il dato per Agriturismo e per le giornate di somministrazione all'interno di Sagre o Feste, che sono in continua crescita. E' palese inoltre come queste ultime siano in diversi casi organizzate con caratteristiche imprenditoriali e senza alcun aspetto di valorizzazione del territorio o coinvolgimento degli operatori esistenti. I dati parlano da se e forte è la preoccupazione in vista della chiusura dell'anno, che se non dovesse riservare sorprese positive concluderà con numeri impietosi. Confesercenti Ravenna in continuità con le proprie iniziative e a seguito delle numerose richieste di aiuto dalle imprese associate ha avviato un rapporto di confronto periodico con le forze dell'ordine dedite al controllo del territorio, al fine di segnalare abusi e

mercoledì 18 dicembre 2013

domenica 15 dicembre 2013

A BOLDRI’, FACCE RIDE! – IN VIAGGIO COL MOROSO? “ARRETRATEZZA SESSISTA. NESSUNO SI SOGNA DI CONTESTARE LA PRESENZA DELLE MOGLI A VIAGGI ISTITUZIONALI



Ma un conto è imbucarsi nel viaggio ufficiale di Letta, per “esserci” e twittare emozionata un paio di foto dallo stadio. Un altro è portarsi dietro anche il portavoce, il responsabile della comunicazione, la consigliera per le relazioni internazionali, la scorta e pure il “first boyfriend” a spese di palazzo Chigi…

venerdì 13 dicembre 2013

RICORDO DI ANGELO GALLI COMPIANTO SINDACO DI BAGNARA DI ROMAGNA. INTITOLATA LA NUOVA ALA SCOLASTICA ALLE MEDIE

La moglie Antonietta e il figlio di Angelo Galli tagliano il nastro della nuova ala della scuola media di Bagnara

E' stata inaugurata a Bagnara la nuova ala della scuola media, in viale Matteotti 14. Il nuovo comparto è stato intitolato ad Angelo Galli, ex sindaco di Bagnara, scomparso prematuramente lo scorso anno.
Alla cerimonia erano presenti il sindaco di Bagnara Riccardo Francone, il presidente dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna Raffaele Cortesi, il prefetto della provincia di Ravenna Bruno Corda e il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo di Bagnara Alda Barbi. Il taglio del nastro è stato fatto dalla moglie e dal figlio di Angelo Galli. A seguire, nella sala consiliare della Rocca sforzesca, si è tenuta la consegna dei riconoscimenti a tutti gli studenti del Comune che hanno ultimato con esito positivo il ciclo scolastico di competenza e si accingono a percorrere una nuova esperienza di studio o lavorativa.

giovedì 12 dicembre 2013

LA QUESTIONE DELLA “DANNATA MODA” DELLE ELEZIONI. STRANA ABITUDINE DEMOCRATICA. LA QUESTIONE NAPOLITANO E LA QUESTIONE LETTA-ALFANO.


Ieri il Presidente Napolitnano si è pronunciato contro le elezioni.Siccome oggi Forza Italia le sta chiedendo con vigore, e con motivazioni morali e costituzionali, ci permettiamo una replica. Non per ottemperare alla moda, ma per ricordare che se c’è una moda dannata è quella delle esternazioni che un Presidente della Repubblica non dovrebbe permettersi, specie quando, come oggi, interferiscono in modo lampante con il dibattito sulla fiducia. Non si fa.  Non è che lo diciamo noi. Lo facciamo dire dall’onorevole Napolitano del 1991 a lui stesso diventato Capo dello Stato. Scrisse: “Il precipitare della grave questione costituita dai comportamenti sempre più abnormi e inquietanti del Presidente della Repubblica non è che l’ultimo anello della spirale involutiva che sta stringendo il Paese”.  Ancora: “Si è totalmente smarrito il senso della misura al Quirinale”. Non si interviene alla vigilia di un voto grave e decisivo per umiliare una parte politica, confinandola nel settore della “moda” e pure “dannata”.
Pubblichiamo oggi il testo dello sconvolgente articolo scritto da Napolitano per “Repubblica” dove si schierava apertamente per la messa in stato d’accusa del Presidente Cossiga. Un errore di gioventù, come gli articoli scritti per l”Unità” a favore dei carri armati sovietici in Ungheria? Be’, ieri, il Presidente della Repubblica chiamando una “dannata moda” chiedere le elezioni è un terzo errore,

mercoledì 11 dicembre 2013

SIAMO CONTRO LA FINTA ABOLIZIONE DELLE PROVINCE


Altro duro colpo inferto ieri al governo Letta dalle opposizioni in capigruppo alla Camera dopo la richiesta, avanzata dall’esecutivo, di accelerare sul ddl per l’abolizione delle province, fissando il voto finale ad oggi. Il provvedimento “Città metropolitane, province, unioni e fusioni di Comuni”, meglio noto come ddl Delrio, prevede un modello “sindaco - centrico” che svuota le province di funzioni, senza abolirle, cosa che ha portato la deputata azzurra Elena Centemero a rassegnare le dimissioni da relatrice.
Nella giornata di ieri, Forza Italia, insieme a Sel, Lega, M5s e Fratelli d'Italia, ha sottolineato che un anticipo delle votazioni sul ddl Province rallenterebbe i lavori sulla legge di stabilità, visto che la commissione Bilancio non potrebbe riunirsi con votazioni in corso in aula.
Pd, Ncd, Scelta Civica e Udc si sono schierati invece con il governo, accusando le opposizioni di voler rallentare il ddl Province. Il Presidente della Camera Laura Boldrini ha deciso di rinviare la questione ad una nuova capigruppo, prevista per domani alle ore 15, giorno in cui il premier Letta parlerà alle Camere per la questione di fiducia. Questa “maggioranza”, ormai trasformatasi in un monocolore Pd, ha fretta di votare il provvedimento prima della pausa natalizia, per avere un quadro completo in vista delle prossime elezioni amministrative. Il concetto è stato chiaramente ribadito dal ministro ai Rapporti con il Parlamento Dario Franceschini: ci limitiamo a prenderne atto, anche se non avevamo dubbi. Ciò che interessa alla sinistra, mai sazia di poltrone, è occupare tutte le casematte del potere; e utilizza il ddl Delrio per raggiungere tale obiettivo. Forza Italia, da sempre favorevole ad un reale ammodernamento dello Stato, non consentirà che avvengano simili giochetti.

lunedì 9 dicembre 2013

FORZA ITALIA, NEL FAENTINO NATI ALTRI OTTO CLUB “FORZA SILVIO”


Si è svolta oggi a Faenza una conferenza stampa durante la quale Vincenzo Galassini, Riccardo Minardi, Raffaella Ridolfi, Luciano Spada hanno informato sulla nascita nei comuni del faentino dei primi 8 club "Forza Silvio" (Bagnara, Brisighella, Casola, Castelbolognese, Cotignola, Riolo, Russi, Solarolo) dopo quello di Faenza. I Club parteciperanno domani, domenica 8 dicembre all'Auditorium della Conciliazione a Roma alla Convention nazionale voluta da Silvio Berlusconi per presentare i primi mille club. Fra i compiti e le funzioni dei nuovi Club "Forza Silvio" l'individuazione per ogni Sezione elettorale del Comune di appartenenza di 4/6 persone in grado di garantire la correttezza delle operazioni di voto e di scrutinio e segnalare all'ufficio centrale le eventuali difficoltà e carenze. I club parteciperanno e organizzeranno seminari, corsi di formazione politica e convegni sia su questioni di rilevanza nazionale che di interesse locale e ogni mese promuoveranno almeno un'iniziativa pubblica invitando dirigenti e parlamentari di Forza Italia a svolgere relazioni sulle proposte del movimento e sull'attività amministrativa e legislativa. Nelle biblioteche o nelle sale pubbliche del proprio Comune saranno proposte la presentazione di discorsi, libri e saggi del Presidente Berlusconi, saggi dei principali esponenti ed intellettuali del centro-destra. I Club saranno anche impegnati a promuovere e partecipare a iniziative di volontariato presenti sul proprio territorio favorendo la partecipazione e il controllo dei cittadini sull'attività dei Comuni e delle amministrazioni locali. "In questa prima conferenza stampa dopo la rinascita di Forza Italia, scrivono i promotori, confermiamo che ritornare a Forza Italia significa guardare al futuro, recuperare lo spirito delle sue origini e rilanciare la sfida del nostro movimento sul terreno delle riforme. Le scelte sbagliate di questo Governo basate solo sulla logica del "tassa e spendi", dei continui rinvii e del galleggiamento, il naturale naufragio delle larghe intese e il conseguente abbandono di alcuni esponenti del PDL hanno solo accelerato una svolta che molti di noi auspicavano da tempo. Forza Italia è il nome a cui milioni di italiani hanno legato una speranza di

sabato 7 dicembre 2013

TURISMO IN COLLINA: CRESCE RIOLO, EXPLOIT DI CASOLA, CROLLA BRISIGHELLA


Tratto da Sette Sere- I dati turistici da gennaio ad ottobre parlano chiaro: Riolo Terme cresce, Casola Valsenio ottiene un exploit (grazie al raduno speleologico) e Brisighella crolla. A destare maggiore preoccupazione tra gli operatori del settore è soprattutto l’ultimo dato. La performance comparata tra il 2012 ed il 2013 attesta, infatti, come il borgo medievale della collina faentina ottenga un pesante segno meno sia negli arrivi che nelle presenze. Nei primi dieci mesi del 2012 gli arrivi sono stati quasi 13mila, quest’anno invece hanno appena superato quota 11mila (-11,6%). Le presenze sono state oltre 36mila nel 2012 mentre si riducono a 32mila nel 2013 (-10,3%). «Un dato negativo - commenta Chiara Venturi della Confesercenti - che credo possa essere riconducibile soprattutto alla questione molto negativa del ponte Lungo. Lavori che non hanno agevolato in questi ultimi mesi l’arrivo di turisti nel borgo faentino». Sull’analisi dei flussi turistici la Venturi ci tiene a sottolineare come «il settore alberghiero a Brisighella stia attraversando un periodo molto difficile. Nel solo mese di ottobre, rispetto allo stesso mese del 2012, gli arrivi si sono ridotti del 40,5% erano 452 l’anno scorso sono state 370 quest’anno e le presenze sono passate dalle 1.081 alle 643 di quest’anno». Un segno «evidente che qualcosa si è inceppato, pur rimanendo una meta molto ambita dai turisti, nella capacità attrattiva di Brisighella». Una considerazione, per le cause di questa débacle turistica, che Alberto Mazzoni della Confartigianato concorda con riserva. «Sicuramente i lavori sul ponte hanno influito anche se altre possono essere le concause». Per il responsabile faentino della Confartigianato «una grossa colpa della pesante contrazione turistica deve però essere ricondotta alla crisi. Le famiglie hanno meno risorse e i primi tagli vengo effettuati sul comparto ferie soprattutto se non ci sono importanti feedback e stimoli». Stimoli che a Riolo Terme non sembra siano mancati viste le performance positive. Per gli osservatori grande merito è da ricondurre oltre a manifestazioni come Halloween anche all’offerta qualitativa messa in campo dallo stabilimento termale. Nei dieci mesi del 2013, rispetto allo stesso  periodo di dodici mesi fa, la percentuale di incremento turistico ha segnato un +21,4% (erano 7.680 sono stati 9.321). Le presenze sono invece passate dalle 50.185 del 2012 alle 49.917 del 2013. In questo caso la contrazione è del -0,5%. Infine per il paese delle erbe e dei frutti dimenticati le statistiche di quest’anno risentono positivamente del raduno internazionale di speleologia. Un boom di arrivi a Casola Valsenio che ha portato le statistiche turistiche a segnare un +62,5% (gli arrivi nel periodo gennaio-ottobre 2012 erano 1.395 nello stesso arco temporale del 2013 questi sono arrivati a quota 2.266). Stesso discorso vale per le presenze che nei dieci mesi del 2012 sono state 3.588 per diventare nello stesso arco temporale di quest’anno 5.024 (+40%).

giovedì 5 dicembre 2013

FORZA ITALIA: “AL VOTO, E’ DECADUTO ANCHE NAPOLITANO”


Il Porcellum è incostituzionale: questa l'attesa sentenza della Corte Costituzionale. Di conseguenza abbiamo un Parlamento abusivo, in cui siedono onorevoli che non ne hanno la legittimazione: la Suprema Corte, infatti, ha indicato come contrario alla Carta lo "sproporzionato" premio di maggioranza. Il caos istituzionale, ora, è totale: il Parlamento è chiamato a riformare la legge elettorale, altrimenti la strada che porta al voto è preclusa. Ma, di contro, viene blindato il governo Letta, che dovrà necessariamente restare in carica fino a quando non si troverà un accordo per riformare il Porcellum.
"Al voto, al voto" - In questo contesto monta la protesta di Forza Italia. Prima della decisione della Corte Costituzionale nel mirino ci sono finiti i Senatori a vita, per i forzisti privi degli "altissimi meriti" conferiti loro da Giorgio Napolitano per giustificarne la nomina. Pochi minuti dopo ecco la decisione della Consulta, a cui segue il nuovo grido di Forza Italia: "Al voto, subito". Renato Brunetta ricorda: "La sentenza, dichiarando incostituzionale il Porcellum delegittima politicamente chi siede oggi in Parlamento. Nessuno escluso. I nominati sono delegittimati una volta, chi poi siede al Senato e alla Camera grazie al premio di maggioranza è delegittimato due volte". L'ex ministro si riferisce al fatto che la Corte ha bocciato sia la mancanza delle preferenze sia il premio di maggioranza. "Conseguenza moralmente impegnativa per sanare il contrasto tra realtà di fatto e diritto costituzionale - conclude Brunetta -, sono le elezioni da indire il prima possibile, con una nuova legge elettorale da approvare al più presto, limitandosi a dare esecuzione alla sentenza". Il "Mattinale" di Forza Italia, il cui ideatore è sempre Brunetta, ha poi ricordato su Twitter che "in Parlamento gli abusivi sono 148, e così gli onorevoli del Pd calerebbero da 240 a 192". Ci si riferisce agli eletti tra le fila democratiche che, di fatto, vengono privati della loro funzione dalla sentenza della Consulta. Quindi Mariastella Gelmini rincara: "In attesa di conoscere le motivazioni della sentenza della Consulta, una considerazione si deve fare sul merito del suo contenuto: se il Porcellum è considerato incostituzionale sia per le liste bloccate sia per l'eccessivo premio di maggioranza, è allora vero che una volta riformata la legge elettorale, e in

mercoledì 4 dicembre 2013

REGALO DI NATALE RITORNA UNA PARTE DI IMU, RIDOTTA LA SPESA MA CARA PER LE SPESE PER IL CONTEGGIO!


Il Governo si immagina quanti sono i contribuenti che non ricevono informative o non hanno la struttura amministrativa per seguire tutti questi cambiamenti?

Se qualcuno ha dei dubbi sul motivo per cui Forza Italia è uscita dal governo, basterà spiegare agli italiani come il governo delle larghe intense di fatto sia il governo delle larghe approssimazioni e delle tasse. Porto a dimostrazione quanto è capitato alle nostre società ed a tutte le altre presenti sul suolo nazionale. Avevamo calcolato a giugno tutti gli acconti per la  scadenza del 30/11, ad agosto il Governo ha cambiato gli acconti dal 100 al 101%.  Li abbiamo così rifatti, ma due settimane fa, venerdì 29 novembre (con scadenza 2 dicembre) è uscita una nuova circolare con la proroga degli acconti al 10/12, questo unicamente perché c'è stato un aumento dell'acconto sino al 102,5%.La Circolare suggerisce di non rifare l'F24 perché è probabile che verrà chiesto un aumento sulle tasse del 2014 addirittura sino al 128%. Ovvero si pagherà un anticipo superiore al saldo di quasi il 30%. Follia pura. Ma non è finita, probabilmente tornerà l'IMU sulla prima casa, con conseguenti calcoli assurdi e con il pagamento a gennaio. Il Governo si immagina quanti sono i contribuenti che non ricevono informative o non hanno la struttura amministrativa per seguire tutti questi cambiamenti?  L'Agenzia delle Entrate poi non guarda in faccia a nessuno con la conseguente  applicazione delle sanzioni, questo porterà inevitabilmente ad ulteriori contenziosi e costi per aziende e cittadini.



BERLUSCONI CRESCE. IL PD CROLLA, E LETTA CON LUI


Mentre Napolitano riceve Letta, per individuare una strada di sopravvivenza per il governo di micro-intese, gli italiani fanno sapere che non accettano la decadenza di Silvio Berlusconi e vogliono un nuovo Parlamento con una nuova maggioranza che si ispiri al leader di Forza Italia.
La coalizione di centrodestra è oggi al 34,2 per cento contro il 30,1 per cento del centrosinistra.
Le elezioni sono l’unica strada per dare luce al destino del Paese, togliendolo dalle mani delle camarille di palazzo.


lunedì 2 dicembre 2013

GRAZIE AD ALFANO E LETTA. LA MINI-IMU SI PAGHERA’ IN TUTTI I COMUNI DELLA PROVINCIA ESCLUSO CERVIA


Il decreto legge approvato mercoledì prevede il pagamento per la quota di Imu superiore alla aliquota base fissata al 4 per mille. Ravenna, 30 novembre 2013 - Ecco i Comuni dove si paga la mini-Imu della prima casa. Il decreto legge approvato mercoledì prevede il pagamento per la quota di Imu superiore alla aliquota base fissata al 4 per mille. E sono 2375 i comuni italiani che l'hanno alzata secondo i dati del Sole 24 ore. I proprietari di abitazioni principali dovranno corrispondere ai comuni il 40% di questa eccedenza mentre il restante 60% è a carico dello Stato. Su 8.000 comuni complessivi, finora sono stati approvati circa 4.000 regolamenti Imu: c’è tempo fino al 5 dicembre. Il decreto fa scattare il prelievo extra sia per i comuni che hanno deliberato l’aumento dell’aliquota nel 2013 o devono ancora farlo sia per i comuni che hanno confermato una aliquota superiore a quella base approvata lo scorso anno. Il decreto fissa al 16 gennaio il termine per versare la mini-Imu sulla prima casa nei comuni che hanno aumentato l'aliquota standard.  ECCO I COMUNI DELLA PROVINCIA DOVE SI PAGHERA'  L'IMU (accanto, l'aliquota Imu prima casa 2013) Alfonsine 5,00; Bagnacavallo 5,00; Bagnara di Romagna 5,00; Brisighella 5,20; Casola Valsenio 4,50; Castel Bolognese 4,80; Conselice 5,00; Cotignola 5,00; Faenza 5,80; Fusignano 5,00; Lugo 5,00; Massa Lombarda 5,00; Ravenna 5,00
Riolo Terme 5,50; Russi 4,75; Sant'Agata Santerno 5,00; Solarolo 5,30.
“Le lacrime di coccodrillo” di Matteucci. "Il parlamento italiano ha 60 giorni per convertire in legge e quindi correggere il decreto del Governo secondo cui il mancato introito per l'IMU prima casa, che si era promesso di cancellare per il 2013, sarà rimborsato per intero solo ai Comuni che non avevano maggiorato l'aliquota per l'abitazione principale oltre la misura standard di legge del 4 per mille. Agli altri sarà restituito solo il 60 per cento dell'IMU non riscossa. Siccome le promesse vanno mantenute, non ho dubbi che la correzione si farà. Ma non sarà per le cannonate di fumo sollevate dai sindaci della Provincia di Ravenna , sempre pronti a mettere al rogo chi gli fa mancare delle entrate, pur di coprire le  mai tagliate spese inutili, gli sprechi e le regalie, che generano il bisogno di troppi soldi e quindi di troppe tasse."