giovedì 31 luglio 2014

EBOLA, L’ALLARME DI MEDICI SENZA FRONTIERE: “EPIDEMIA SENZA PRECEDENTI FUORI CONTROLLO. RISCHIO PER ALTRI PAESI.


Bart Janssens è il direttore di Medici Senza Frontiere e sta mattina ha rilasciato un virgolettato piuttosto inquietante. "L'epidemia di Ebola in Africa occidentale è senza precedenti, assolutamente fuori controllo e la situazione non fa che peggiorare. Si sta nuovamente estendendo, soprattutto in Liberia e Sierra Leone, con focolai molto importanti". Per il momento sono 1.201 i casi accertati e le vittime 672. Il primo caso è stato registrato in Guinea, si è poi rapidamente estesa in Liberia e Sierra Leone. Nei giorni scorsi è morto per il contagio uno dei medici esperti che stava coordinando la battaglia al virus.
In Gran Bretagna - Nell'intervista rilasciata a Libre Belgique, Janssens ha poi aggiunto: "Se la situazione non dovesse migliorare abbastanza rapidamente, c'è il rischio reale di vedere nuovi paesi colpiti". A questo proposito in Gran Bretagna, il governo è stato costretto ad annunciare un Cobra Meeting, e cioè un tavolo interministeriale per decidere come affrontare l'urgente pericolo.
In Italia - Da noi la situazione pare sotto controllo, almeno per il momento, come sembra confermare il ministro Lorenzin all'Huffington Post: "In Italia il pericolo non c'è. Il livello di allerta è già alto fin dal principio dell'epidemia. Negli aeroporti e nei luoghi di transito vengono già effettuate visite mediche nei casi che vengono ritenuti necessari". Il che ci tranquillizza, ma è chiaro che non si tratta del solito. L'autorevolezza di chi parla non è assolutamente in discussione. Medici Senza Frontiere si occupa da anni, come organizzazione internazionale privata di portar soccorso sanitario ed assistenza medica nelle zone del mondo disagiate e non ha perciò alcun interesse ad alimentare focolai o peggio, far del terrorismo psicologico. A questo proposito è difficile pure far previsioni. Chiosa Janssens: "Proprio perché non abbiamo mai visto una tale epidemia, è uno scenario difficile da prevedere".

mercoledì 30 luglio 2014

IL MODELLO REGIONALE STA CROLLANDO SCOMPARSE 7.500 IMPRESE IN 5 ANNI IN REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Dal 1993 gli occupati delle Pmi calati di 11.OOO.  Dal 2008 al 2013 l'Emilia-Romagna ha perso quasi 7.500 imprese artigiane con dipendenti. Il 20%  in meno, mentre gli occupati in  quelle stesse imprese anno calati di quasi 34.000 unità, un meno 22%, diminuzione di quasi un  quarto dell'occupazione totale dell'artigianato. Sono i numeri che il presidente di Confartigianato Emilia-Romagna. Marco Granelli, snocciola per offrire un quadro d'insieme sulla crisi economica nella nostra regione.  A quelli già citati vanno aggiunte le 1.418 imprese scomparse solo tra il 2012 e il 2013, si tratta di aziende artigiane con dipendenti che hanno visto cancellarsi una cosa come 6.111 posti di lavoro. Tanto per rendere un'idea di come è stato stravolto il sistema economico regionale negli ultimi vent’anni, dall'associazione fanno notare che nel 1993 - primo anno in cui è stato costituito l'osservatorio  occupazionale presso liber in Emilia-Romagna erano presentì 5.282 imprese  artigiane con dipendenti in più di quelle di fine 2013 (ferme a 32.248). mentre il numero degli occupati di quelle stesse imprese superano di oltre 11.000 unità il dato del 2013 (che si è assestato a 124.523).

martedì 29 luglio 2014

IL DOPPIO GIOCO IRRITA BERLUSCONI CHE LASCIA RENZI SULLA GRATICOLA.


Il Cavaliere non ha gradito l'apertura del premier alla minoranza anti riforme. Voci su un faccia a faccia oggi in Senato poi smentite: il leader Fi indisposto. Rivedere le soglie di sbarramento all'Italicum? No. E comunque non ora. E comunque non con quella sicumera dimostrata dal premier nella sua lettera ai senatori.

lunedì 28 luglio 2014

LA GRIGIA ESTATE DI RENZI. RIFORME E CRESCITA AL PALO

Ha promesso molto e combinato poco. E anche i poteri forti si sono stufati. Ora rischia di fare la fine di Monti. Dal nuovo Senato alla crisi economica, il premier non si aspettava un percorso così pieno di ostacoli. Chi gli batteva le mani è già pronto a brindare al fallimento
VITTORIO FELTRI: ECCO PERCHE’ MATTEO RENZI E’ A FINE CORSA
Il "bacio della morte" a Matteo RenziVittorio Feltri lo dà alla riga dieci del suo editoriale odierno su Il Giornale. Dove il fondatore di Libero paragona il premier in carica a Mario Monti. Roba da far toccare ferro e pure qualcos'altro anche a uno baldanzoso come l'ex sindaco di Firenze. Secondo Feltri, a soli cinque mesi dalla salita "al trono" dell'ex Rottamatore, il vento su Palazzo Chigi ha già cambiato direzione e il presidente del Consiglio si trova nei guai. La sua parabola, scrive l'editorialista, appare sempre più simile a quella percorsa dal bocconiano: lodi sperticate, "pennini intinti nella saliva" quando "salì" in politica (come piaque poi dire a lui), quando Napolitano gli conferì l'incarico. "Ecco il professore che cambierà i destini della sonnacchiosa Italia" ricorda Feltri, che continua: "Monti era considerato un dio maggiore, ma la luna di mile edurò appena sei mesi. All'improvviso, il popolo si accorse che il bocconiano , sprovvisto di bacchetta magica, era uno qualsiasi, non attrezzato a compiere miracoli. E principiò a mandarlo al diavolo". Poi, prosegue il fondatore di Libero, "fu la volta di Renzi. Che bel ragazzo, quanto è simpatico. Un grande comunicatore, svelto, deciso, abile a intortare l'uditorio. Lo volevano fare santo subito, come un Papa qualsiasi. Era febbraio. Siamo a fine luglio e il signorino ha già rotto l'anima a parecchia gente. L'ex sindaco di Firenze sarà mica un bluff? La domanda è sempre più pressante". Il suo problema "è che è convinto di avere in mano le leve del potere, mentre quelle leve non esistono più. Si sono mangiati ancche quelle, le hanno vendute alla Merkel o a De benedetti o a qualche banca. E così il premier, pur desiderando comandare, non riesce neppure a dirigere il proprio pisellino nella direzione giusta e fa la pipì fuori dal vaso".Segue, nell'editoriale, racconto delle tante promesse (e dei continui rinvii) fatte dal premier in questi cinque mesi, dalle riforme alla legge elettorale, dalla spending review all'abbassamento delle tasse, alla ripresa dell'occupazione. Ma è nelle ultime righe che Feltri rivela il perchè, secondo lui, Renzi potrebbe essere già a fine corsa: "Caro Renzi, sa perchè glielo dico (che lei è alle corde, ndr)? Ieri ho letto il fondo del Corriere della Sera scritto da Antonio Polito, in cui si afferma che lei non ha compreso un tubo. Se certe cose le dice il Corriere, significa che lassù, in alto, i padroni hanno il pollice verso. Si riguardi"

sabato 26 luglio 2014

LA GERMANIA SFORA I CONTI: SGAMATA LA MERKEL


Fate quel che dico, non fate quel che faccio. E’ secondo questo “schema collaudato” che la locomotiva d’Europa cerca di tenere tutti sono controllo. Un controllo a doppio filo che trova, proprio nella decisione con la quale Berlino mette le questioni sul tavolo, il suo punto di forza. Sì, perché dietro l’aspetto “duro e puro”, dietro i continui richiami ai Paesi membri affinché rispettino le stringenti regole economiche messe nero su bianco da Bruxelles, la Germania bara. E quel che è peggio è che nei palazzi che contano se ne sono accorti tutti. Ma tutti fingono di non saperlo. Un po’ come chi è seduto al tavolo da Poker con uno che nasconde tre assi nella manica, ma non dice nulla perché sa che lo stesso personaggio ha un revolver in tasca. Così, per paura di essere messi al muro dalle accuse della banca centrale tedesca, i responsabili economici degli altri Stati fanno finta di nulla e passano avanti. Ma se le leggi e le regole sono uguali per tutti lo devono essere anche per la Germania. Tanto più in questo caso, perché lo “sforamento” tedesco ha un solo e chiaro effetto: aumentare quel divario economico che la stessa Berlino poi chiede a tutti di ripianare. Il gatto che si morde la coda? Più cornuti e mazziati.  Ma che cosa succede? Tutto ha origine con la crisi economica. Non credendo ai loro occhi, davanti alla possibilità di introdurre nuove norme che potessero mantenere ancora più sotto controllo l’economia degli Stati, i funzionari di Bruxelles hanno dato vita al cosiddetto “Six Pack”, un sistema di norme di nuova generazione sugli “squilibri macroeconomici”.  Davanti a una situazione di

giovedì 24 luglio 2014

UN PAESE NORMALE: RENZI E BOLDRINI MANDANO IN GALERA UN UOMO MALATO E (FORSE) INNOCENTE.


Il premier Renzi ci spieghi perché il condannato ERRANI (PD) e’ libero e l’ex ministro GALAN indagato è in cella. Caro Renzi puoi spiegarci la differenza tra Vasco Errani e Giancarlo Galan? Non è una domanda polemica. Galan è indagato, Errani è stato condannato. Galan viene arrestato con il lasciapassare della Camera. Errani, gridano il governo e il PD, non dovrebbe neppure dimettersi, perché è un uomo al di sopra di ogni sospetto: Galan è presunto colpevole. Errani è un galantuomo. Galan è cattivo perché di destra, mentre Errani è buono perché è di sinistra. E’ questo Renzi, la cultura politica della sua Italia? E’ questo il garantismo?

mercoledì 23 luglio 2014

TASI E TARI UNA “MAZZATA” PER LE FAMIGLIE E L’ECONOMIA RAVENNATE. IN CORSO INTERPELLANZA IN PROVINCIA DI FORZA ITALIA


Ancora una volta gli italiani sono stati presi in giro da una politica assente, lontana e fedifraga,
Grazie alla Tasi ed ai diversi regolamenti della IUC che i Comuni italiani stanno in questi giorni approntando, finalmente si diradano le nubi e si vede il cielo! Detta così, eufemisticamente, non ha molto senso, ma chi non ricorda l’Alfano nazionale, che ha preso il posto nella politica italiana del suo mentore, il Silvio nazionale e che nel governo Letta, come una “Marianne” sulle barricate, a petto nudo e con in mano il tricolore, urlava che loro, i fuoriusciti di Forza Italia/Pdl, mai sarebbero stati in un governo in cui si sarebbero mantenute tasse odiose, come l’Imu, o ne sarebbero state introdotte di nuove? Chi non lo ricorda, ancora, sin dai primi passi del governo Renzi con il solito refrain del non governo delle tasse, a cui ha fatto da sponda Del Rio, sia nel precedente governo Letta che in questo, confermando prima che non vi sarebbero state nuove tasse, poi che in ogni caso (la Tasi) non sarebbe stata un’ulteriore tassa e quindi che lo sarebbe stata, ma in misura molto, molto ridotta, rispetto all’Imu? Ebbene, tenetevi forte, ecco ancora una volta il vero volto di una politica perennemente smentita dai fatti e con in mano un mazzo di carte da baro. In questi giorni si stanno approntando i pagamenti per la famosa Tasi, acronimo di Tassa sui Servizi Indivisibili, voluta con la legge di stabilità 2014 e riguardante i servizi comunali, come ad esempio la manutenzione stradale o l’illuminazione comunale, etc. e che già avevamo visto fare capolino con il pagamento della Tares 2013, lo scorso anno, e per cui si pagavano solo 30/40 centesimi per mq. direttamente allo Stato centrale.

martedì 22 luglio 2014

LETTERA DI BERLUSCONI A TUTTI GLI ELETTORI DI FORZA ITALIA

Caro Vincenzo,
sono profondamente commosso: solo coloro che mi sono stati vicini in questi anni sanno quello che ho sofferto per un’accusa ingiusta e infamante.
Per questo il mio primo pensiero oggi va ai miei affetti più cari, che hanno sofferto con me anni di aggressione mediatica, di pettegolezzi, di calunnie, e che mi sono stati accanto con serenità e affetto ineguagliabili.
Un pensiero di rispetto va poi alla Magistratura, che ha dato oggi una conferma di quello che ho sempre asserito: ovvero che la grande maggioranza dei magistrati italiani fa il proprio lavoro silenziosamente, con equilibrio e rigore ammirevoli.
Penso anche ai tanti, tantissimi amici, collaboratori, sostenitori, e soprattutto ai milioni di italiani che hanno continuato a credere nelle nostre battaglie politiche e a starmi vicino nonostante tutti i tentativi di infangare il mio nome e la mia onorabilità.
E’ grazie a loro che ho potuto resistere, sul piano umano e sul piano politico.
E infine un caloroso ringraziamento ai miei avvocati, al prof. Coppi, all’avv. Dinacci, all’avv. Ghedini e all’avv. Longo che hanno saputo fare il loro lavoro non soltanto con altissima professionalità e competenza, ma anche con quella passione civile, con quella sensibilità umana, con quella sete di verità che hanno dato ancora più valore al loro eccellente lavoro.  

Da oggi possiamo andare avanti con più serenità. Il percorso politico di Forza Italia non cambia.  Credo che questo sia nell’interesse dell’Italia, della democrazia, della libertà. 

sabato 19 luglio 2014

INNOCENTE!


E ADESSO COMMISSIONE D'INCHIESTA SUI FATTI OSCURI CHE HANNO STRAVOLTO CON UN GOLPE LA DEMOCRAZIA IN ITALIA. QUESTA SENTENZA IMPONE DI RISCRIVERE LA STORIA DI QUESTI ANNI. ED URGE, COME MINIMO RISARCIMENTO, LA GRAZIA SUBITO PER SILVIO BERLUSCONI, SE ESISTE UN PO' DI DECENZA
Non ci sono incertezze nel dispositivo della sentenza, nessun rimando a formule dubitative. É stata una panzana immensa, ciclopica. Un masso che ha schiacciato la reputazione di per anni, e con lui quella Berlusconi dell'Italia. Una frana ignobile che ha mutato il corso della storia del nostro Paese, dirigendola verso il baratro dove sappiamo di essere con la sequenza di Monti, Letta e Renzi.
Respiriamo. Respira l'Italia. Esistono giudici a Milano. Esiste questa benedetta giustizia sempre invocata e così spesso tradita. Il risarcimento è impossibile. Esistono cose che non hanno prezzo. E qui siamo di fronte a un castello cementato meticolosamente, fatto di menzogne ideologiche, pedinamenti e intercettazioni costati decine di milioni, invasivi dell'intimità delle persone.
Ma questo è niente: il danno è incalcolabile per il nostro popolo.
La giustizia ha invaso la politica. Ha messo in mano l'Italia alle potenze straniere, determinando un golpe. Basti dire che l'operazione per cacciare Berlusconi da parte di Sarkozy e Merkel si è appoggiata, secondo la testimonianza di Tim Geithner, sull'impossibilità di collaborare con l'uomo del “Bunga Bunga”. Il bunga bunga vergognoso l'ha ballato la procura con la sinistra italiana, in associazione esterna e interna con i nemici del nostro Paese.
Ora – bisogna dirlo – la giustizia rimette a posto le cose. Vuol dire che il totalitarismo giudiziario ha trovato anticorpi proprio tra le toghe, sottoposte a chissà quali pressioni (concussione?) per non assolvere, perché questo avrebbe delegittimato l'eroica Boccassini e il suo gran visir Bruti Liberati.

venerdì 18 luglio 2014

PERCHE’ IL PROCESSO RUBY NON DOVEVA NEMMENO INIZIARE


Parla l'avvocato Dinacci. “Rispetto per toghe e leggi, ma la norma non è un potere, è un limite: contro il Cav. è stato usato il Diritto morale”. Domani la sentenza d’Appello. “Il Cav. è il migliore avvocato di se stesso, ma per fortuna serviamo pure noi”.

giovedì 17 luglio 2014

LE TASSE SULLA CASA SONO INCOSTITUZIONALI. E ADESSO CHE FARA’ IL GOVERNO RENZI?. DIMOSTRERA’ CHE LA NOSTRA COSTITUZIONE NON CONTA NULLA

La rivelazione che rischia di far saltare l’intero sistema fiscale in Italia: tassare la prima abitazione, a meno che non sia di lusso, va contro i principi costituzionali e addirittura conto i dettami della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. E ora come se la caverà il nostro premier non eletto?
Sorpresa: è stato dimostrato che le tasse sulla casa (almeno sulla prima) sono illegittime e anticostituzionali. La tesi ormai dimostrata e sostenuta da numerosi giuristi rischia di far saltare l’intero sistema di tassazione italiano. Eppure non serviva un genio per scoprire che le tasse sulla casa sono illegittime: c’è scritto nientemeno che nella Costituzione italiana.
A partire dall’art. 2 Cost. che dispone: “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale”.
La Costituzione sancisce che “è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e la uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”. E protegge la famiglia naturale:
Art. 31 Cost.: “La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l’adempimento dei compiti relativi con particolare riguardo alle famiglie numerose”.

mercoledì 16 luglio 2014

BERLUSCONI RICHIAMA I FRONDISTI ALL’ORDINE. “I PATTI VANNO RISPETTATI”


Silvio Berlusconi richiama i suoi all'ordine e al rispetto degli accordi presi con Matteo Renzi. "Basta con le polemiche, i patti vanno mantenuti e lo faremo anche questa volta", poiché l'iter riformatore concordato con il Pd, pur non essendo l'ideale "è al momento l'unico possibile". Nella riunione tenuta nella sede di Forza Italia a Roma, dedicata al tema delle riforme, il Cav. è stato chiaro con i suoi deputati e senatori. Il patto del Nazareno andrà avanti e i frondisti devono rientrare nei ranghi, perché "in questo momento Forza Italia ha bisogno di unità". L'ex premier avrebbe citato una metafora calcistica: abbiamo perso tanti voti alle europee perché i nostri tifosi non hanno capito tutti i litigi nello spogliatoio. Berlusconi avrebbe inoltre sottolineato come, grazie agli emendamenti presentati in commissione, siano stati fatti grandi passi avanti rispetto al testo presentato dal governo.
 Dalla riunione sarebbe inoltre arrivata l'investitura di Berlusconi a Brunetta per coordinare l'opposizione di Forza Italia in tema di politica economica.
 Al termine della riunione, secondo quanto raccontato da alcuni presenti, il senatore del gruppo Gal, Vincenzo D'Anna, non avrebbe nascosto il suo malumore per la strada intrapresa da Forza Italia, criticando le parole dell'ex premier, che avrebbe commentato irritato: "Conosco tutte le tue critiche basta leggere i giornali ogni giorno". Il Cav. avrebbe invitato il senatore ad attenersi alle direttive del partito in quanto il processo riformatore è una necessità e va attuato sia per il bene di Forza Italia, sia, soprattutto, del paese. © FOGLIO QUOTID

lunedì 14 luglio 2014

PALMIZIO: “FORZA ITALIA SENZA GUIDA MA STAVOLTA FAREMO LE PRIMARIE”


«Primarie o congressi per rinnovare il partito. In Forza Italia manca una linea politica». In un’intervista rilasciata a La Stefani, Massimo Palmizio, deputato e coordinatore regionale di Forza Italia, parla del suo partito, del post Errani, di matrimoni gay e altro. E sul “rottamatore” Bignami dice: «E’ più vecchio di me».
Cosa pensa dei rottamatori di Forza Italia, capitanati da Bignami? «Più che di rottamatori, parliamo di persone che predicano un rinnovamento della classe dirigente, Ma il cambiamento dovrebbe essere una prerogativa di chi si è occupato di politica per poco tempo e credo che come anzianità di servizio politico Bignami sia più vecchio di me. Ad ogni modo, è giusto rinnovare. Bisogna decidere lo strumento. C’è un dibattito in tutto il partito se optare per le primarie o i congressi. Penso che l’ufficio di presidenza deciderà entro il mese di luglio. Io propongo di farli entrambi, dando un peso diverso ai congressi, in quanto ci sono gli iscritti che hanno anche messo la faccia e investito nel movimento, rispetto alle primarie, dove chi vi partecipa spende senza impegno un paio di euro, firma una lettera di intenti e basta».
Forza italia, tuttavia, non ha una propria segreteria. A Bologna quando sorgerà? «Ho nominato il sindaco di Sant’Agata bolognese, Giuseppe Vicinelli, come responsabile per il percorso di attivazione della città metropolitana. Questo è il primo passo, consapevole che Vicinelli lavorerà bene, per nominarlo in seguito coordinatore di Bologna, insieme a me».
Per il post Errani come vi organizzerete? «Intendiamo fare le primarie di coalizione. L’esperienza piemontese ci insegna che andare divisi significa regalare la regione all’avversario. Quindi, troveremo dei nomi che tasteremo con le primarie. Io auspico che la coalizione sia costituita da noi, Fratelli d’Italia, Ncd e Lega Nord».
Passa Istituzione Scuola grazie all’alleanza, definita “anomala”, tra Pd, Forza Italia e Lega Nord. Crede che su altri temi convergeranno in futuro? «Io non ho condiviso la scelta di votare contro, ad eccezione di un consigliere (Daniele Carella, ndr), e non ho ben capito perchè lo abbiamo fatto. Nel momento in cui si punta a stabilizzare il precariato, anche se non è chiaro se il contratto che verrà fatto sarà comunale o quello standard della scuola, credo sia positivo. Il fatto poi che Sel e i sindacati di base si siano opposti, mi aveva fatto pensare fosse opportuno votassimo a favore anche noi. Ad ogni modo, nel momento in cui una forza di maggioranza vota contro e quella di opposizione a favore è evidente ci sia un piccolo problema».
Berlusconi ha manifestato un’apertura nei confronti delle coppie gay. Cosa ne pensa?
«Il Cavaliere non ha mai avuto problemi su questi temi né mai ha dato indicazioni al partito su come votare. Sono stati depositati dei ddl, uno anche a mia firma, su diritti civili delle coppie omosessuali. L’unico problema che creerà dibattito è il tema delle adozioni. Io penso sia opportuno discutere del tema globalmente, con una legge condivisa, magari combattuta in Parlamento, ma definitiva».
Il suo rapporto con Dell’Utri? «Vado tutte le settimane a trovarlo. Non posso parlare con lui di problemi legati alla giustizia, considerando come lo trattano. Ha avuto finalmente altri libri, ma per lui non sono mai abbastanza. Ho anche visitato l’area in cui può svagare, lunga 15 metri e larga 7, con mura di quasi 5. Tristissimo. Tuttavia, fisicamente sta benissimo».

venerdì 11 luglio 2014

RENZI: SCUOLE, ECCO IL PIANO DA UN MILIARDO, COME QUELLO DELLA GELMINI DEL 2010, QUANDO PARTIRA’ IN PROVINCIA DI RAVENNA.

SONO STATI ULTIMATI I LAVORI PER LA MESSA IN SICUREZZA DEI FINANZIAMENTI PRECEDENTI: INTERROGAZIONE DI GALASSINI
Il governo Renzi il 4 luglio con un comunicato ha presentato il piano di edilizia scolastica, annunciato nel discorso di fiducia alle Camere del 24 febbraio 2014. Un piano, composto di tre principali filoni, che coinvolgerà complessivamente 20.845 edifici scolastici per investimenti pari a 1miliardoe94milioni di euro con nuove identificazioni per avere scuole nuove, più sicure e (sic!) scuole più belle, nel comunicato non parla se è un decreto o solo per ora solo un’ annuncio dettagliato, di certo per le nuove scuole il piano riguarda il 2014 e 2015. Andando in dietro con la memoria, quanto annunciato è forse il solito finanziamento  che il ministro Gelmini istituiva nel 2009 per un miliardo per  lavori di sicurezza nelle scuole (dopo la tragedia alla scuola provinciale di Torino) che porto finanziamenti nel 2010 in Provincia di Ravenna per 2.028.000. ed altri nel 2012 e 2013 e per questo ho presentato interpellanza  per sapere se i lavori anticipati dal Governo Renzi con il comunicato del 4 luglio ’14 sono quelli inseriti nelle graduatorie a conoscenza della Provincia di Ravenna e se i lavori ammessi a finanziamento saranno cantierabili nel mese di luglio 2014 come dichiarato dal presidente Renzi, o diventati 1000 giorni come afferma ultimamente  Inoltre visti i lunghi tempi per iniziare completare i lavori, se quelli  ammessi a contributo, dal consiglio provinciale con le delibere del: 2010 per n. 11 scuole, quelli del 2013 per n. 15 scuole sono pronti per l'appalto; quelli per il 2014 per n. 3 scuole sono iniziati e terminati nei tempi previsti.
LEGGI INTERROGAZIONE E LE PROPOSTE D’INTERVENTO IN PROVINCIA DI RAVENNA
provincia di Ravenna - Consiglio Provinciale - GRUPPO  FORZA ITALIA Ravenna:  9 luglio 14
"La Provincia di Ravenna il 24 settembre 2013 aveva approvato una serie d'interventi per la messa in sicurezza delle scuole dell'intero territorio provinciale di proprietà comunale Altri contributi è pervenuto dal Ministero delle infrastrutture nel 2013 senza passare dal consiglio provinciale, un groviglio di finanziamenti senza una linea precisa, anche perché non si conosce l'esatta necessità dell'intera Provincia, il sottoscritto in merito aveva già presentato un’interpellanza chiedeva quanti erano gli interventi e le somme necessarie per la messa in sicurezza di tutte le scuole della provincia e dei comuni della provincia di ravenna.
Per l'Anno 2014, 15 i progetti ammessi al finanziamento che dovevano essere  appaltati dopo il decreto di assegnazione delle risorse agli enti locali da parte del Ministero dell'Istruzione , il mancato affidamento dei lavori entro il 28 febbraio 2014 comportava la revoca del finanziamento stesso.  I contributi assegnati ai comuni erano 13 ( €. 330.848 (Ravenna per la Scuola Pascoli 95.000 euro per i lavori di sicurezza e bonifica manti copertura, per la scuola Garibaldi 35.000 per la prevenzione incendi, Alfonsine 25.000 euro per la manutenzione straordinaria, Fusignano per la scuola Battaglia 6.900- euro per adeguamento alle norme antincendio come pure Massa Lombarda scuola Quadri e Torchi 20.000 euro, Lugo "Baracca" 39.254, Faenza per la scuola Carhidio-Strocchi 150.000 euro per la manutenzione straordinaria, come Cervia per la scuola Marchi €. 25.000, Russi per la "Fantozzi" €. 10.143 oppure come Castelbolognese €. 17.130 per la scuola Pascoli bonifica dei manti copertura;  Brisighella per la scuola dell'infanzia di S. Martino in Gattara 6.394 € per l'adeguamento sismico; Riolo Terme per la scuola Giovanni da Riolo 5.000 € per la manutenzione straordinaria e Casola Valsenio per la scuola infanzia Lo scoiattolo 25.000.). n. 2 alla Provincia di Ravenna per  €. 220.751.  (68.000 € per la manutenzione straordinaria e bonifica del coperto in eternit per il liceo Artistico Nervi e idem 190.000 €. per l'Istituto Perdisa, Curbastro e Compagnoni). Importo complessivo di €. 551.600;
Nel 2010 (Ministro Gelmini) con approvazione del Consiglio Provinciale, interventi per la messa in sicurezza  €. 2.028.000 euro per 11 interventi. (4 per la Provincia di Ravenna per € 806.000 - 2 per il Comune di Ravenna per € 247.000 - 3 per San Pietro in Campiano per € 689.000 - 1 per Ponte Nuovo € 195.000 - 1 per il Comune di Conselice per € 91.000).
Nel 2012 il Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti con Decreto 2 ottobre 12 stanzio altri 500.000 euro per tre interventi. Lugo Istituto San Giuseppe  P.za Marsala, 4 €. 100.000   Brisighella Scuola Materna Caduti Cefalonia €. 300.000   Ravenna Istituto Savelli  €. 100.000)
CHIEDO
  1. I lavori anticipati dal Governo Renzi con il comunicato del 4 luglio ’14 sono quelli inseriti nelle graduatorie a conoscenza della Provincia di Ravenna,
  2. I lavori amessi a finanziamento saranno cantierabili nel mese di luglio 2014 come dichiarato dal presidente Renzi o nei successivi 1000 giorni come afferma ora per cambiare l’Italia.
  3. I lavori ammessi a contributo dal consiglio provinciale con le delibere del: 2010 per n. 11 scuole sono terminati e liquidati; quelli del 2013 per n. 15 scuole sono pronti per l'appalto; quelli per il 2014 per n. 3 scuole sono iniziati e terminati nei tempi previsti;
Il Consigliere Provinciale FORZA ITALIA Vincenzo Galassini

mercoledì 9 luglio 2014

SENTENZA ERRANI


Attendavamo il giudizio della Magistratura. La sentenza pronunciata dalla Corte d’appello di Bologna, deliberando la condanna ad anno per il Presidente Vasco Errani e a un anno e due mesi per i due funzionari regionali che si occuparono della relazione della Regione per il caso Terremerse, Filomena Terzini e Valtero Mazzotti, accusati di concorso nel falso e favoreggiamento, ci fa comprendere la gravità della situazione: la Magistratura ha confermato, al di là di ogni dubbio, la truffa ai danni dell’erario pubblico per il finanziamento da un milione di euro concesso in modo illegittimo dalla Regione alla cooperativa agricola Terremerse, presieduta nel 2006 dal fratello di Errani, Giovanni.
In aula non ho mai fatto sconti al Presidente Errani, intervenendo per primo su questa delicata vicenda. Nonostante avessi ricevuto pressioni in senso contrario, decine sono stati gli atti ispettivi presentati alla Giunta sul caso Terremerse. I responsabili dovranno risarcire i contribuenti per il danno procurato, apprezziamo la scelta dimissionaria del Presidente Errani, per noi unica strada percorribile.

Conosco Errani da tanti anni, umanamente dispiace che sia finita in questo modo, ma da oggi in Emilia Romagna si volta pagina. Fabio Filippi

giovedì 3 luglio 2014

LA CAMPAGNA ESTIVA DI SILVIO BERLUSCONI

 (di Danilo Quinto) A furor di popolo e sulla scia dell’iscrizione della sua fidanzata, Francesca Pascale e dell’editorialista del “Giornale”, Vittorio Feltri, all’Arcigay, Silvio Berlusconi si è lanciato in dichiarazioni a difesa della lobby omosessuale. In contemporanea con lo svolgimento del gay-pride in dieci città, ha dichiarato: «Quella per i diritti civili degli omosessuali è una battaglia che in un paese davvero moderno e democratico dovrebbe essere un impegno di tutti. Da liberale, ritengo che attraverso un confronto ampio e approfondito si possa raggiungere un traguardo ragionevole di giustizia e di civiltà». È la campagna estiva del leader di Forza Italia. Dopo aver consegnato il paese a tre Governi nominati e non eletti dal popolo – Monti, Letta e, da ultimo, Renzi, che ha lanciato come Presidente del Consiglio, sancendo il patto delle riforme – Berlusconi si è accorto che solo l’apertura all’ideologia dominante avrebbe scongiurato la sua fine politica. Spiana così la strada agli intendimenti inequivoci di Renzi, che ha già annunciato il varo di un provvedimento che si occuperà delle unioni tra gli omosessuali, in attesa, entro l’anno, dell’approvazione della legge Scalfarotto sulla transfobia e sull’omofobia.
Le parole di Berlusconi non vengono dal nulla. Già nel 2006 aveva nominato suo portavoce l’ex segretario dei radicali, Daniele Capezzone, che qualche mese prima – sulle pagine di “Eva Tremila” – alla domanda «È mai stato sedotto da un uomo?», rispondeva: «Credo a una cosa che ha detto lo scrittore Jorge Luis Borges, “bisogna avere una mente ospitale”. Ho avuto rapporti di amicizia e oltre con ragazze e ragazzi».

mercoledì 2 luglio 2014

MATTEO CI VUOLE ROTTAMANRE CON 25 MILIARDI DI TASSE”


È ufficiale: Carlo De Benedetti è passato all’opposizione del governo Renzi. Il magnate con la tessera numero uno del Pd non si è ancora iscritto a Forza Italia, ma secondo i ben informati si tratterebbe di questione di giorni. Del resto non si spiegherebbe diversamente la clamorosa inversione ad U dei giornali posseduti dall’imprenditore. Dopo essersi invaghiti per mesi del presidente del Consiglio, tanto da rischiare l’adulazione, nei giorni scorsi gli organi del gruppo Espresso hanno compiuto una clamorosa virata. Ha cominciato il settimanale che dà il nome alla casa editrice, pubblicando come abbiamo riferito ieri una copertina dal titolo inequivocabile: «Cinque miliardi di tasse in più». Un’accusa senza sconti al governo di aver fatto il contrario di quanto promesso. Poteva sembrare una stecca nel coro da parte del periodico, ma invece ecco che ieri il quotidiano gemello ha rincarato la dose. Prima pagina di Repubblica, taglio basso: «Gli 80 euro rimangono nel portafoglio, dal bonus impatto zero sui consumi». Una notizia introvabile sugli altri giornali, ma che in pratica decreta il fallimento dell’operazione simpatia dell’ex Rottamatore.

martedì 1 luglio 2014

FONDAZIONE CASSA RAVENNA, INTERVENTI A BRISIGHELLA, RIOLO, CASOLA, CASTEL BOLOGNESE, SOLAROLO


La Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, presieduta da Lanfranco Gualtieri, ha approvato, nel bilancio relativo all'esercizio 2013, interventi sociali per varie iniziative relative ai territori dei Comuni di Brisighella, Casola Valsenio, Castel Bolognese, Riolo Terme e Solarolo, finanziando complessivamente 29 specifici progetti, con oltre centoquarantaduemila euro erogati nel 2013. Di rilievo l'impegno complessivo degli ultimi dodici anni per questi Comuni, 2001 - 2013, con 309 progetti complessivamente sostenuti e oltre 1.528.000,00 € di erogazioni. Nel dettaglio a Brisighella gli interventi per la valorizzazione dell'olio Brisighella D.O.P. con il Consorzio produttori e l'acquisto di un pulmino per il settore giovanile dell'Associazione sportiva dilettantistica Val Lamone.
A Casola Valsenio importante il sostegno per la rassegna teatrale Casola è una favola e il contributo alla Onlus Fraternità Misericordia. A Castel Bolognese la Fondazione ha erogato, tra gli altri, sostegni al volontariato per la Casa di Accoglienza San Giuseppe e Santa Rita Onlus e un contributo molto rilevante all'Azienda Pubblica di Servizi alla Persona "Solidarietà Insieme" per l'adeguamento alle norme di sicurezza delle strutture di Casola Valsenio e Fognano.
Interventi sempre nel campo del volontariato, dell'istruzione all'Istituto Comprensivo G. Pascoli e all'Istituto professionale Pellegrino Artusi e per l'attività sportiva dilettantistica a Riolo Terme e nel campo dello sviluppo locale per la Pro Loco di Solarolo, nello stesso Comune sostenuta l'Associazione Volontari Solarolo, la locale Associazione Calcio e in campo culturale il Solarolo Festival 2013.
La Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna ha sviluppato così nei territori di questi Comuni fini di alta utilità sociale, elemento al contempo di attiva partecipazione e di solidarietà alle aspettative sociali e di crescita del territorio di riferimento.