martedì 30 luglio 2013

IL REQUIEM DI UGO SPOSETTI: “SE LA CASSAZIONE CONFERMA LA CONDANNA DI BERLUSCONI, IL PD NON REGGERÀ L’URTO E SALTERÀ IN ARIA COME UN BIRILLO”


’IL PD NON È PIÙ UN PARTITO. “IL PDL SI ARROCCHERÀ IN DIFESA DEL CAPO E LUI DA ARCORE SI DICHIARERÀ PRIGIONIERO POLITICO DEI MAGISTRATI COMUNISTI. BERLUSCONI DIRÀ CHE ENRICO LETTA RESTA IN PIEDI FINO A MORTE NATURALE, E NOI, PUR VOLENDOLO MANDARE A CASA, DOVREMO SOSTENERLO. COMINCERÀ ALLORA UNA FASE ANCORA PIÙ FESSA DI QUELLA ATTUALE. VIVREMO ALLA GIORNATA PER UN PO’, POI ARRIVERÀ NAPOLITANO CHE CI DIRÀ COSA DOBBIAMO FARE…” -

Senatore Sposetti, quali conseguenze prevede nel caso la Cassazione confermi la condanna di Berlusconi? «Sarà la fine di tutto, il partito non reggerà l'urto e salterà in aria come un birillo». Il Pdl pare piuttosto compatto... «Infatti non sto parlando del Pdl, ma del Pd. Siamo politicamente annientati, nessuno ha ragionato di questa vicenda sul piano politico, non la reggeremo: per noi sarà una botta tremenda e il partito imploderà». Con quali conseguenze? «Le conseguenze riguarderanno tutti, l'intero sistema politico». Il suo partito, però... «No, guardi, la fermo: ‘partito' è un termine improprio». Perché? «Lei vede un partito? Ha l'impressione che ci sia un gruppo coeso, o una leadership, o una strategia? Il Pd non è più un partito, è un insieme di persone che pensa ai propri interessi personali e cerca come può di salvarsi il... il futuro, ecco, diciamo il futuro». Sposetti, lei è uomo d'esperienza, ci spiega perché il Pd dovrebbe pagare più del Pdl la condanna di Berlusconi?
«Che vuole spiegare, le basti notare che abbiamo avuto la splendida idea di fissare una Direzione che non poteva non finire male nel giorno in cui il parlamento ha approvato un decreto del governo, il nostro governo, pieno di belle cose per il Paese...». Dunque?  «Dunque sui giornali si parla solo della spaccatura del Pd. Una cosa imbarazzante, il partito è ormai animato da persone che tra un orecchio e l'altro non hanno nulla: un grande ed inesauribile vuoto cerebrale». Come pensa che reagirà Berlusconi ad un'eventuale condanna? «Il Pdl si arroccherà in difesa del Capo e lui da Arcore si dichiarerà prigioniero politico dei magistrati comunisti». E il governo? «Berlusconi dirà che Enrico Letta resta in piedi fino a morte naturale, e noi, pur volendolo mandare a casa, dovremo sostenerlo. Comincerà allora una fase ancora più fessa di quella attuale». Con quale esito? «Vivremo alla giornata per un po', poi arriverà Napolitano che ci dirà cosa dobbiamo fare. Il governo continuerà a vivacchiare con tutta la sua evidente inadeguatezza ed io avrò tempo fare l'unica cosa sensata che mi è rimasta da quando ho capito che la politica è morta: occuparmi delle piante sul balcone di casa».


lunedì 29 luglio 2013

RIORGANIZZAZIONE AUSL DI RAVENNA, AUSL UNICA DELLA ROMAGNA.


LA RIORGANIZZAZIONE ELLA ASL DI ROMAGNA SI INNESTA IN UN PROCESSO LEGISLATIVO IN ESSERE CHE CAMBIERA’ GLI EQUILIBRI DELLA  SANITA’ DELL’INTERA REGIONE
Un processo però che ahimè nasce zoppo non essendo stati modificati i livelli istituzionali di riferimento, mi riferisco alle province, e che rischia così come è impostato di mettere in discussione il modello sanitario emiliaromagnolo fondato sulle conferenze territoriali sociosanitarie. Un modello che si vuole democratico che prevede appunto camere di compensazione dove i territori danno le linee guida e riportano le esigenze più pregnanti nei processi decisionali. Nel modello prospettato dalla bozza di legge regionale, predisposto dalla Giunta si evita di normare alcune vicende spinose come ad esempio quella di dove si dovrà collocare la direzione unica della super ASL, si cerca invece di dare un impianto rispetto alla partecipazione ai momenti decisionali di ben 75 comuni, prevedendo due livelli di confronto e spostando di fatto nella totale disposizione dei Comuni capoluogo di provincia il potere decisionale. Una bozza di legge che presenta delle contraddizioni come nel caso dei poteri affidati ai Direttori generali dove all'art. 5 comma 1 si definisce che i direttori generali operano con poteri straordinari e poi sempre all'art. 5 comma 2 recita: "i direttori generali in carica operano con funzioni limitate alla gestione e all'ordinaria amministrazione. Un progetto di legge dove sfugge persino un macro progetto della AUSL unica, onestamente mancano i riferimenti base per esprimere un giudizio compiuto sulla fattibilità e sulla sostenibilità della stessa. Non possiamo chiedere come legislatori un progetto industriale definito ma non possiamo neppure limitarci ad un progetto di pure e semplici linee guida. La fase di ristrutturazione che coinvolge gli ospedali di Ravenna è quanto di più inopportuno oggi si possa fare in una prospettiva di ASL unica, ho già avuto modo di scrivere i motivi di questa inopportunità, è un progetto fuori del tempo che scavalca un percorso in essere. Una riorganizzazione che già si pone in contrasto con quanto riportato nella bozza di legge regionale sulla ASL unica che all'art. 3 comma 7 recita: - La riorganizzazione dei servizi sul piano assistenziale avviene nel rispetto della programmazione regionale, assicurando    condizioni di equità di accesso e prossimità ai servizi nei

sabato 27 luglio 2013

SENTIERI MONTANI: “MOTO E BICICLETTE POTRANNO ANCORA ANDARE SUI SENTIERI GRAZIE AL PDL MA ULTERIORI LIMITI E DIVIETI DANNEGGIANO COMUNQUE LA MONTAGNA”


 Con i nostri interventi abbiamo impedito che prevalesse l’estremismo ambientalista vero ispiratore originario di questa legge ma non abbiamo voluto approvarla perché rimaniamo assolutamente convinti che porre ulteriori limiti e divieti ai fruitori della montagna non aiuta a rilanciarne lo sviluppo”. Con questa dichiarazione il Presidente del Gruppo Popolo della Libertà in Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, Gianguido Bazzoni, ha motivato il voto contrario del PdL alla legge regionale sui sentieri della montagna approvata ieri sera. “Non vogliamo prenderci la responsabilità di un provvedimento che con ogni probabilità ridurrà il turismo nelle zone montane dove tale attività è uno dei pochi veri motori di sviluppo – ha quindi proseguito Bazzoni – Siamo comunque soddisfatti perché abbiamo evitato che divenisse legge la totale interdizione ai sentieri montani per motoristi e ciclisti che era stata prevista nella prima bozza di questa legge e aveva giustamente suscitato preoccupazione in tanti frequentatori oltre che negli amministratori delle terre alte. Oltre a questo con i nostri emendamenti abbiamo ottenuto: il riconoscimento del ruolo fondamentale dei comuni nella definizione e nella gestione dei percorsi oltre che nell’imposizione dei divieti, e il ridimensionamento delle Guardie Ecologiche Volontarie non consentendogli di attribuire le sanzioni”.



venerdì 26 luglio 2013

STEPRA: PORTARE I LIBRI IN TRIBUNALE


Questa mattina la Provincia ha incaricato il proprio rappresentante che parteciperà, domani all’assemblea ordinaria e straordinaria della STEPRA (Società Consortile ARL. Sviluppo Territoriale della Provincia di Ravenna) di proprietà della Camera di Commercio e della Provincia di Ravenna  e di tutti gli altri comuni ravennati (100% del capitale), di aderire alla “messa in liquidazione della società” che non comporta maggiori oneri per la Provincia di Ravenna.
La STEPPRA ha un elevato indebitamento di tipo oneroso pari a 29,2 milioni di euro al quale si aggiungono altri debiti verso i fornitori, liquidità non sufficiente per far fronte al pagamento dei debiti e delle altre spese, presenza di elevati costi fissi con particolare riferimento agli interessi passivi, ha cinque dipendenti e un direttore (costo annuo 200.000 euro).
 Un consiglio di amministrazione di qualsiasi azienda privata porterebbe subito i libri in tribunale per le decisioni in merito. Considerata la situazione finanziaria precedente, i libri andavano portati alcuni anni fa!
La contrarietà di Forza Italia, denunciata dal 2001, per questo tipo di società partecipate pubbliche (nostri euro) che non di competenza istituzionale della Provincia, della Camera di Commercio, dei Comuni in particolare come in questo caso, di una società che realizza urbanizzazioni, nella norma, è di competenza privata con tutti i benefici rischi e utili. La sinistra ravennate ha insistito in questo metodo in tante altre partecipate anche se oggi ne sta uscendo .
 La liquidazione della STEPRA non è la soluzione per la comunità ravennate perché le banche potrebbero essere influenzate dal potere amministrativo per salvare la società pubblica, e togliere eventuali risorse alle tante altre aziende in crisi nella Provincia di Ravenna.
Per Forza Italia è giunta l’ora, nella Provincia di Ravenna di togliere ogni tabù e ferreo controllo  pubblico sull’economia, e  continuerà  la denuncia, affinché i responsabili rispondano del buco che sembra superi 30 milioni di euro. Il consigliere provinciale (Forza Italia Gruppo Misto) Vincenzo Galassini

giovedì 25 luglio 2013

BAZZONI:”LEGGE REGIONALE DI RIORDINO SULLE ASP”


IL PD DI CASTEL BOLOGNESE E CASOLA HANNO FATTO IL DOPPIO GIOCO
Le legge sulle ASP è una grande occasione buttata al vento, potevamo andare a riformare un sistema di welfare che nei 10 anni da quando è entrato in funzione ha mostrato enormi lacune e criticità: troppa burocrazia, troppe poltrone, troppe spese, pochissima sussidiarietà. Non si supera l'idea sbagliata di fondo della legge 2/2003 lo statalismo accentratore che a scendere crea tutti i problemi appena accennati. Ci voleva il coraggio di cambiare strategia come hanno fatto in altre regioni del nord, dando spazio alla pluralità delle forme gestionali incentivate (anche fondazioni) ed alla sussidiarietà, consentendo un maggior coinvolgimento del privato sociale. È inoltre inaccettabile che la Regione cerchi sempre più di scaricare oneri sulle amministrazioni comunali le quali, in molti casi, già con la legge 2/2003 si sono viste addossare carichi di spesa per gestire servizi che prima avevano a costo zero con le IPAB ed ora li vedranno ulteriormente aumentare in virtù dell'ulteriore accentramento e aziendalismo pubblico delle strutture cui sono stati obbligati ad aderire. Come PdL avevamo proposto una progetto di legge equilibrato che voleva azzerare gli oneri del sociale per i comuni che, oggi, gravano per oltre il 50% sui bilanci. Si è preferito invece dare qualche contentino all'estrema sinistra, vedi l'articolo 3 rispetto ai divieti di assunzione di personale, creando così il rischio di nuovi bacini di dipendenza pubblica fuori del tempo con il dubbio che siano utili a creare bacini di consenso. Le stesse organizzazioni che si collocano a sinistra e qualche anno fa esultavano rispetto alla creazione delle ASP oggi criticano aspramente questa soluzione perché troppo spostato a sinistra tanto da scavalcarle. Un

mercoledì 24 luglio 2013

martedì 23 luglio 2013

BERLUSCONI: “FORZA ITALIA? UN PARTITO PER GIOVANI E IMPRENDITORI


“SPERO CHE A SETTEMBRE SI VOGLIANO AGGIUNGERE A NOI MIGLIAIA DI ITALIANI
I sondaggi lo premiano, ma Silvio Berlusconi è certo che il futuro è Forza Italia. Un futuro per nostalgici, insomma. Il Cav ribadisce le ragioni del prossimo cambio di nome in un intervento telefonico a un evento organizzato dall'Esercito di Silvio: "Abbiamo deciso di tornare a Forza Italia per un motivo che riguardava il nome Popolo della Libertà, fatto di due belle parole, ma in realtà mai usate". Una ragione, quella del nome storpiato, che l'ex premier ha più volte citato motivando il cambio della "ragione sociale" del partito. Berlusconi aggiunge: "Con Forza Italia, come ci riuscì 20 anni fa, vorremmo rivolgerci ai giovani e ai protagonisti del mondo del lavoro per chiedere di interessarsi al nostro comune destino". Il Cav continua: "Non è giusto che solo alcuni si interessino del nostro Paese e gli altri guardino da lontano criticando chi invece si impegna. Spero che con il lancio di Forza Italia nel mese di settembre - ha concluso - possano aggiungersi a noi tanti italiani con il loro entusiasmo e la loro passione".


lunedì 22 luglio 2013

LA MEMEORIA DEI GESSI, COME SI VIVEVA NELLA VENA DE L GESSO 50 ANNI FA


Domenica 21 luglio 2013 alle ore 21 presso il Centro Culturale "M. Guaducci" a Zattaglia di Brisighella è stata  presentazione del documentario "La Memoria dei Gessi" esito del progetto "L'Arca della Memoria"alla presenza del regista Thomas Cicognani e del curatore scientifico, Stefano Piastra. La banca dati dell'Arca della Memoria ha permesso al Parco della Vena del Gesso Romagnola di salvare e tramandare alle future generazioni la testimonianza diretta di chi ha vissuto nel passato sulla Vena, territorio aspro e difficile del primo Appennino, a cavallo tra l'Imolese e il Faentino, tra gli anni '20-'30 e gli anni '60 circa del Novecento, a cavallo della seconda Guerra Mondiale, in epoca precedentemente al generale spopolamento delle montagne. Da sempre, la Vena del Gesso ha rappresentato un territorio in cui vivere era più difficile che altrove, e dove le comunità locali hanno dovuto necessariamente sviluppare, nel tempo, specifiche forme di adattamento ai forti condizionamenti ambientali qui presenti: si va dalle difficoltà di un'agricoltura difficile e di sussistenza, allo sfruttamento artigianale del gesso come materiale da costruzione, al problema dell'approvvigionamento idrico nelle aree carsiche, alla vita quotidiana nelle case sparse sulle pendici di monte Mauro o nel piccolo, affascinante borgo ormai abbandonato dei Crivellari. I racconti, dalla viva voce dei protagonisti, che hanno vissuto una realtà ormai apparentemente così lontana nel tempo, ma in realtà vecchia poco più di 50 anni, rendono le testimonianze vive e vibranti, talvolta addirittura commoventi. Dalla banca dati è stato ricavato questo gradevole documentario, raffinato e piacevole da seguire grazie alla regia di Thomas Cicognani e al curatore scientifico, Stefano Piastra.



venerdì 19 luglio 2013

IL VENTAGLIO DELLA REALTA’


UN GRAN NAPOLITANO SPIEGA QUAL E’ L’UNICA STRADA POSSIBILE PER PD E PDL
Ineccepibile, il discorso di Giorgio Napolitano alla stampa parlamentare in occasione della tradizionale Cerimonia del ventaglio ha ripreso il filo di un ragionamento politico, morale e, come abbiamo avuto modo di sostenere, di “teologia politica” che il presidente della Repubblica va conducendo dal giorno della sua rielezione e del suo mirabile discorso al Parlamento: il principio di realtà. “Non ci si avventuri a creare vuoti, a staccare spine, per il rifiuto di prendere atto di ciò che la realtà politica post elettorale ha reso obbligato e per un’ingiustificabile sottovalutazione delle conseguenze cui si esporrebbe il paese”, ha ripetuto ieri chiudendo il suo intervento.


martedì 16 luglio 2013

VAI A FIRMARE PER I REFERENDUM NEL COMUNE DELLA TUA RESIDENZA E INVITA AMICI A FARE ALTRETTANTO.



CONSIGLIO DEI MINISTRI: NEGATO IMPIANTO EOLICO NEL COMUNE DI BRISIGHELLA A MONTEROMANO, UNA BUONA NOTIZIA!


Dal sito del GOVERNO ITALIANO, comunicato stampa relativo al Consiglio dei Ministri del 12/07/2013 :"...Il Consiglio inoltre, a norma dell’articolo 14 quater della legge n. 241 del 1990, a tutela del paesaggio e per la salvaguardia del territorio interessato, ha negato l’autorizzazione alla realizzazione di un impianto eolico nel Comune di Brisighella (Ravenna  Sarà la volta buona? Avranno capito gli speculatori che Monte Romano NON SI TOCCA ?  Speriamo che quest'ultimo atto finalmente apra gli occhi a tutti coloro che hanno perorato incautamente e senza troppe remore la causa di chi voleva speculare sul territorio della Romagna a sfregio dei sui suoi panorami e, non ultimo, in evidente e completo sgarbo dell'esistente Osservatorio Astronomico giudicandolo indegno di alcuna attenzione in quanto gestito da "semplici" appassionati e volontari. E' una felicità amara quella che stiamo gustando perchè questa vicenda ha messo in evidenza i rischi che corriamo ogni giorno di perdere di vista la buona amministrazione del territorio in assenza di adeguata vigilanza dei cittadini. Speriamo però che ora l'Osservatorio venga sostenuto e non combattuto! In questa occasione non possiamo fare altro che elogiare invece il lavoro di analisi svolto dai responsabili della Soprintendenza dell'Emilia Romagna, i quali hanno preso in grandissima considerazione tutti gli atti e soppesato con grande oculatezza e anche lungimiranza l'importante questione che stava per mettere a repentaglio uno dei luoghi panoramici più stupendi della Romagna e sicuramente della provincia di Ravenna. Speriamo quindi che la richiesta di vincolo ambientale possa essere apposta quanto prima per mettere la parola fine ad ogni eventuale tentativo di attentare ai preziosi valori che da tanti anni stiamo cercando di far riscoprire a tutta la comunità. State con noi e venite numerosi a trovarci all'osservatorio domani sera!!! Antares

domenica 14 luglio 2013

TERZA CONVENTION REGIONALE DI “AZZURRI ‘94”, GRANDE SUCCESSO A RIMINI

Regionale Azzurri 94: da sx Cataliotti, Agogliati, Bettamio,Ridolfi

Una sala veramente gremita fino all’inverosimile, ieri sera al ristorante. pizzeria “Rimini Key” per la terza convention dell’associazione fondata da Rodolfo Ridolfi nel novembre dello scorso anno, per sostenere il ritorno della candidatura del Presidente Berlusconi. Azzurri ’94 voleva essere anche l’avanguardia per un ritorno agli ideali ed i programmi di Forza Italia e sembra che finalmente stia giungendo l’ora, perché il Presidente Berlusconi ha annunciato che a Settembre verrà ricostituito il movimento  che tante speranze aveva dato agli italiani. Gli azzurri dell’Emilia Romagna sono anche impegnati nella raccolta firme per i referendum sulla giustizia.
La Terza riuscita e affollata Convention Regionale di AZZURRI ’94 ha quindi fatto il punto della situazione politica ed organizzativa. Dopo il saluto della responsabile provinciale Gabriella Bianchi sono intervenuti fra gli altri Rodolfo Ridolfi Coordinatore Regionale dell’Emilia Romagna di Azzurri ’94, il sen Giampaolo Bettamio V.Coordinatore regionale Pdl, Antonio Agogliati ex senatore di Piacenza, Liborio Cataliotti Capogruppo Comune di Reggio Emilia,  Gianguido Bazzoni capogruppo in Consiglio Regionale, Fabio Filippi, consigliere regionale, Luciano Tancini capo gruppo in Consiglio Provinciale (Ferrara), Angela Labanca V. Presidente dell’Associazione “Marco Biagi” di Bologna, Vincenzo Galassini Consigliere Provinciale Forza Italia Ravenna e Monica Fornari Presidente Regionale di Donne di Mare Adesioni sono arrivate anche da Sandro Bondi, Anna Maria Bernini e Massimo Palmizio. Una quarta Convention si terrà sicuramente all’inizio di agosto in località da definire.
Convenzione Regionale Azzurri 94: da sx  Agogliati, Ridolfi, Bettamio, avv. Cataliotti



venerdì 12 luglio 2013

PROVINCIA RAVENNA PIANO CLIMA 2020: VOTO CONTRARIO, NECESSARIO PIUTTOSTO TOGLIERE LACCI E LACCIUOLI


Nella seduta odierna del consiglio provinciale è stato approvato a maggioranza, astensione PDL, Lega Nord, UDC e voto contrario del gruppo misto FORZA ITALIA il Piano Clima fino al 2020!.
Un piano, l’ennesimo voluto dalla Regione e dalla Provincia di Ravenna, nell’ottica europea, un piano che supera le richieste europee come ha affermato l’assessore che spazia in quasi tutti i settori, anche se la Provincia non ha un soldo e deve essere eliminata!
Ennesimi vincoli per chi deve operare, invece di eliminare ogni laccio o lacciolo che contribuiscono a frenare l’economia. In pratica non c’è un finanziamento locale per i noti motivi di “commissariamento” delle Province italiane. Conosciamo bene come la Provincia di Ravenna sia stata capace di spendere negli milioni di euro negli ultimi dieci onni senza ottenere risultati concreti.
 Se la Provincia di Ravenna e i suoi Comuni vogliono risparmiare energia per difendere il clima invece di prevedere interventi in tantissimi settori, con l’energia elettrica a un costo notevolmente  superiore agli altri paesi europei, potevano prevedere una sola cosa impegnarsi ad adeguare l’illuminazione pubblica, così vasta e costosa, con un piano decennale arrivando  ad un’illuminazione nuova a led con riduzione notturna graduale  e controllo centralizzato in ogni comune.
Un vero risparmio per le tasche dei ravennati, ma le cose semplici e di buon senso non sono per la sinistra che preferisce questi costosi piani. Il consigliere provinciale (Forza Italia Gruppo Misto) Vincenzo Galassini


giovedì 11 luglio 2013

MOBILITATI CON SILVIO



da questa mattina i gruppi parlamentari del Popolo della Libertà di Camera e Senato sono riuniti in assemblea, per ragionare su come reagire all'ennesimo sfregio giudiziario cui ieri è stato sottoposto Silvio Berlusconi.   Dopo quanto successo ieri, siamo oramai alla vigilia di una decisione che potrebbe cancellare per via giudiziaria vent'anni di storia politica e privare di rappresentanza decine di milioni di italiani che dal 1994 hanno votato Berlusconi leader dei moderati. Non è in questione solamente il destino di una persona che pure ha messo in gioco tutto se stesso vent'anni fa, invece di cercare un comodo accordo con i previsti vincitori:  sono in gioco i nostri valori, la democrazia, la libertà, la possibilità per i cittadini del nostro Paese di scegliere da chi vogliono essere governati.
 E' come se fossimo tornati all'autunno del 1994. Allora un articolo del Corriere della Sera recapitò a Berlusconi il suo primo avviso di garanzia, senza che lui ne fosse informato prima dai magistrati e mentre presiedeva a Napoli l'assemblea Onu contro la criminalità organizzata.  Ieri un pezzo dello stesso quotidiano ha "messo in guardia": se la Cassazione avesse rispettato i normali tempi di giudizio, dopo la condanna definitiva a Berlusconi (ovviamente l'assoluzione non è ipotesi contemplata) si sarebbe perso almeno un anno perché parte della pena sarebbe stata prescritta e dunque sarebbe stato necessario un altro processo in appello per rideterminarla.
 Poche ore dopo l'uscita del pezzo, la decisione della Cassazione di anticipare al 30 luglio la sentenza.  In questa situazione, siamo mobilitati, tutti insieme.
Dobbiamo essere consapevoli delle nostre ragioni e così essere capaci di farle conoscere a tutti i cittadini, compresi coloro che non ci votano ma che non sono accecati dall'odio contro Berlusconi. Aiutaci. Grazie per quello che farai!  on. Antonio Palmieri responsabile internet PDL

martedì 9 luglio 2013

ROMA I CARABINIERI STACCANO L’ACQUA CORRENTE AGLI ZINGARI “SONO PIU’ RICCHI DEGLI ITALIANI”


I Carabinieri contro gli zingari del campo nomadi di Roma: “Possiedono Ferrari e Porsche, il Comune la smetta di concedere loro benefici”. Si dice che la Kyenge, appena saputa la notizia, sia diventata nera… di rabbia. I Carabinieri di Roma infatti, hanno deciso di effettuare maggiori controlli al campo nomadi di Castel Romano, ultimamente teatro di incendi, risse e aggressioni. E hanno scoperto che tanti zingari che di giorno mendicano e chiedono l’elemosina poi tornano a casa con macchine di lusso. Addirittura alcuni sono stati visti tornare al campo rom con Porsche e Ferrari. E così sono subito scattati i provvedimenti per contrastare un andazzo che stava andando avanti da troppo tempo. Per prima cosa, visto che gli zingari non pagavano le bollette dell’acqua, è stato staccato al campo l’allaccio per disporre dell’acqua corrente. Ma altri provvedimenti sono in cantiere: è stato infatti chiesto al Comune di valutare se davvero esistono ancora i presupposti per concedere alle famiglie di nomadi le case prefabbricate, dato che molte di loro hanno cospicue risorse finanziare e vivono meglio di molti italiani che avrebbero davvero bisogno di aiuto. Inoltre, per contrastare i continui episodi di criminalità (in poco tempo è stato speso oltre un milione di euro proprio a causa di vandalismi e danneggiamenti al campo rom), ci saranno accertamenti sulla situazione penale degli “ospiti”: tanti infatti sarebbero i pregiudicati, alcuni addirittura con decreto di espulsione dall’Italia, che stanno tranquillamente perpetrando i loro crimini nella zona.

lunedì 8 luglio 2013

domenica 7 luglio 2013

TARES: SONO ARRIVATE LE BOLLETTE PER IL PAGAMENTO. ALLA FACCIA DELLA CHIAREZZA!


In questi giorni i cittadini dei vari comuni della Provincia di Ravenna stanno ricevendo il “documento per il pagamento della TARES”, senza alcuna precisazione e spiegazione. Ecco alcuni chiarimenti anche se non completi, mentre invitiamo i Comuni, con il prossimo documento  ad essere precisi ed applicare “la trasparenza”. Dal 1 gennaio 2013 la Tia, tariffa per il servizio di igiene ambientale, è stata sostituita dalla Tares, tassa sui rifiuti e servizi indivisibili legge del governo Monti “Salva Italia”. Si tratta a tutti gli effetti di un tributo comunale che  verrà però ancora riscosso da Hera  sulla base delle delibere dei consigli comunali che hanno autorizzato il gestore del servizio ad emettere con propria bollettazione le due rate in acconto relative al primo e secondo quadrimestre del 2013, a cui seguirà una terza da versarsi entro il 31 Dicembre 2013 a saldo, comprendente anche la maggiorazione per i servizi indivisibili. Le rate del tributo Tares riscosse da Hera saranno successivamente riversate da questi nel conto Tesoreria del Comune. I Comuni dovrebbero poi corrisponderà ad Hera il costo del servizio di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti urbani, sulla base di un piano finanziario già approvato in sede si Agenzia Regionale. L’importo delle prime due rate è stato calcolato sulla base della Tia applicata nel 2012. La prima rata in acconto viene recapitato in questi giorni, con scadenza di pagamento 31 Luglio  2013, mentre la seconda rata sarà recapitata ad agosto/settembre, con scadenza di pagamento 30 Settembre 2013. Un comme: Controllore e controllato sono sempre gli stessi  o almeno non danno una chiara “trasparenz”  i comuni sono proprietari di Hera, Hera  applica i costi!

venerdì 5 luglio 2013

GIOCO D’AZZARDO, BAZZONI (PDL): “BENE NUOVA LEGGE MA NON GRAVIAMO DI COSTI ECCESSIVI GLI ESERCENTI”


“Abbiamo approvato con convinzione una legge che riteniamo giusta ed opportuna per prevenire e curare il malessere sempre più diffuso nella nostra società della dipendenza patologica da gioco d’azzardo”. Questa la dichiarazione rilasciata dal presidente del Gruppo PdL in Emilia-Romagna, Gianguido Bazzoni, dopo l’approvazione definitiva della legge regionale "Norme per il contrasto, la prevenzione, la riduzione del rischio della dipendenza dal gioco d'azzardo patologico, nonché delle problematiche e delle patologie correlate".
“Come PdL abbiamo voluto far sì che, anche al di là della giustezza di principio di meglio regolamentare in Emilia-Romagna l’accesso a slot machine e videolottery, si tenessero in considerazione gli interessi di tutti i soggetti coinvolti – ha quindi sottolineato Bazzoni – In particolare abbiamo voluto che si potesse tenere conto della diversità tra le vere e proprie sale gioco, dove vi sono numerosi apparecchi e i piccoli esercenti che ne hanno 1 o al massimo 2 i quali, non possono, a nostro parere, sovraccaricarsi di costi e burocrazia aggiuntiva per avere un esercizio molto limitato in questo settore del gioco. Nel futuro regolamento, sarà importante, non solo mantenere l’impegno di non far sostenere i corsi ai piccoli esercenti, ma anche cercare di gravare il meno possibile, con i costi del corso da tenere, sugli altri esercenti. Inoltre necessiterà far si che tali corsi siano programmati in sinergia con le associazioni di categoria degli esercenti e le associazioni di promozione sociale cui i circoli aderiscono”.



martedì 2 luglio 2013

VINCENZO GALASSINI RIPORTA FORZA ITALIA NEL CONSIGLIO PROVINCIALE

Sandro Bondi e Vincenzo Galassini Ravenna 2006

Sarà Vincenzo Galassini uno dei padri fondatori di Forza Italia in provincia di Ravenna con Rodolfo Ridolfi, Luciano Spada e Gianguido Bazzoni a ricostituire il gruppo Forza Italia in Consiglio Provinciale. Lo ha comunicato formalmente al Presidente della Provincia. Da più di un anno Vincenzo Galassini che è stato anche candidato Presidente della Provincia per Forza Italia si era schierato per il ritorno al movimento di Berlusconi non nascondendo la sua insofferenza per le posizioni partitiche del PDL come il tentativo delle primarie ed il modello di un PDL pesante.  La decisione di Silvio Berlusconi è stata accolta da Galassini che è fra i fondatori di Azzurri del ’94 con Silvio Berlusconi con entusiasmo e soddisfazione da qui l’immediata decisione di riportare il tricolore di Forza  Italia nel Consiglio Provinciale di Ravenna.