venerdì 26 febbraio 2016

UNIONI CIVILI. FIDUCIA SU DIRITTI CIVILI E COSCIENZE, CINISMO SCHIFOSO

“Quello sulle unioni civili era un provvedimento di origine parlamentare, si è trasformato immediatamente in un provvedimento riscritto dal governo”. Lo ha detto Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, parlando con i giornalisti in sala stampa a Montecitorio.
“Si è messa la fiducia su un provvedimento sensibile dal punto di vista dei diritti, dei diritti civili, cosa mai vista. La fiducia al governo su un provvedimento che attiene alle coscienze. Si era detto libertà di coscienza. Libertà di coscienza sulla fiducia? Veramente siamo a una deriva aberrante, che la dice lunga su questo governo, su Renzi, su Alfano, sulle forze di maggioranza. E il merito è un pasticcio, perché in questo pasticcio tutti ci si ritrovano malamente, e tutti pensano di trovarci il proprio tornaconto”.
Non è così che si fanno i provvedimenti che attengono alla sensibilità della società civile. Opportunismo, cinismo ignobile, schifoso”, ha aggiunto Brunetta.

USA SPIAVANO BERLUSCONI, SERVE COMMISSIONE DI INCHIESTA. TUTTO SI MUOVE LENTAMENTE PERCHE’ SILVIO FA ANCORA PAURA…..

Una commissione parlamentare di inchiesta e il governo in Aula alla Camera per rispondere alle domande dei parlamentari. Lo ha chiesto Renato Brunetta intervenendo alla Camera dopo le rivelazioni sulle intercettazioni da parte dell'agenzia governativa americana Nsa durante il governo Berlusconi. "Rischia di essere uno dei più grandi scandali della nostra Repubblica e chiediamo ancora una volta una commissione di inchiesta"

martedì 23 febbraio 2016

IL DIRETTORE GENERALE AUSL UNICA DI ROMAGNA DOMANI IN CONSIGLIO PROVINCIALE A RAVENNA

       ASL della Romagna il Direttore Generale dell'Ausl Marcello Tonini

   Il presidente della provincia di Ravenna Casadio, dopo la richiesta di un ordine del giorno presentata il 19.1.2016 dal consigliere provinciale di  Forza Italia in merito ad “AREA VASTA ROMAGNA, FAENZA CON RAVENNA O MEGLIO FORLI'” , come da impegno assunto  domani alle 23 febbraio alle ore 15 il Direttore Generale Marcello Tonini nell’ ambito della presentazione della “ RELAZIONE SULLO STATO DI ATTUAZIONE DELL'AUSL UNICA DI ROMAGNA DEL DIRETTORE GENERALE MARCELLO TONINI” riferirà al consiglio provinciale.
Il consigliere Galassini chiederà chiarimenti anche per i  punti sospesi merito di altre interrogazioni fra le quali: PG. 2015/84755 - INTERROGAZIONE IN DATA 30/10/2015 AD OGGETTO: ASL LUGO: COSA NON FUNZIONA?; PG. 2016/4956 - IN DATA 15/02/2016 AD OGGETTO: ASL LUGO: CHI E' IL RESPONSABILE DELLA MEDICINA ALL'OSPEDALE DI LUGO?; PG 2015/96634 – SPERPERO NELLA SANITA? LAVOVI DI ADEGUAMENTO FUNZIONALE EX OSPEDALE DI BRISIGHELLA A RESDIENZA PSICHIATRICA, NUCLEO DELLE CURE PRIMARIE ED ATTIVITA’ AMBULATORIALI QUANTO MANCA AL TERMINE A COSA SERVONO COSTI OLTRE 2,5 MILIONI”; Evoluzione situazione sulla risposta ricevuta su ASL LUGO; AL PRONTO SOCCORSO ABITUDINE ILLEGITTIME? Vincenzo Galassini Consigliere Provinciale Ravenna Forza Italia

UN TRISTE PRIMATO DELLA PROVINCIA DI RAVENNA IN ITALIA PER FURTI IN APPARTAMENTO.

La notizia non è nuova ma oggi è stata ribadita al TG5 delle ore 13: la provincia di Ravenna ha il primato per i furti in appartamento tenendo conto del numero di denunce in rapporto al numero di abitanti (dati Istat, aggiornati al 2014). Il TG Mediaset in un servizio dedicato all'andamento dei reati in Italia ha così citato il nostro territorio in relazione, per altro, a un generico aumento di furti in tutta Italia (mentre calano rapine e omicidi).
Il primo a commentare pubblicamente il passaggio del telegiornale, l'esponente di Forza Italia Nicola Tritto che scrive: "La prima città in Italia per furti in appartamento è Ravenna. Tg5 delle 13.00. Ma non era solo percezione? Cosa è stato fatto in concertazione con Prefetto e governo centrale (stesso partito del primo cittadino ravennate) per trovare soluzioni necessarie a fermare questa criminalità dilagante? Magari una presenza maggiore delle FF.OO., riorganizzare la PM, o in ultima battuta l'Esercito in zone cruciali della città. Porto Fuori non è esente da questo dramma, lo considero tale visto che tocca intimamente la propria vita privata".

domenica 21 febbraio 2016

IL PARCO DELLA VENA DEL GESSO: NUOVO CENTRO VISITE A RIOLO TERME, NONOSTANTE I TAGL.I PARCO VENA DEL GESSO: BRISIGHELLA, INTERVENTI PER ACCESSO ALLA ROCCA E TORRE OROLOGIO, ULTERIORE COMPLETAMENTO INTERVENTO NEL CONVENTO OSSERVANZA (COMODATO), RIOLO TERME, CENTRO VISITE A RIOLO –CASA CANTONIERA- EX ANAS (COMODATO PER25 ANNI), RICHIESTA PER 15 DIPENDENTI!

FOTO
ARTICOLO

DUE ANNi BUTTATI


Alessandro Sallusti - Renzi compie due anni di governo. Spiace dirlo, ma in soli 24 mesi il premier ha dissipato un patrimonio di speranza e ottimismo che non si vedeva dai tempi della discesa in campo di Silvio Berlusconi del 1994 Ha avuto la grande occasione di aggregare le forze migliori, le più moderne, riformiste ed esperte, del Parlamento e del Paese, e forse per un momento ci ha pensato e addirittura provato davvero. Il famoso Patto del Nazareno, con il quale ha inaugurato la sua segreteria, doveva e poteva essere l'antipasto di un nuovo pranzo da apparecchiare agli italiani. L'errore è stato pensare che Renzi fosse in grado, per storia, cultura e carattere, di stare seduto a capotavola di un desco così importante. E invece è stato un disastro.I suoi coinquilini del Pd li ha relegati in cucina a lavare i piatti, l'ospite d'onore Silvio Berlusconi trattato come un cameriere, al socio Alfano ha servito gli avanzi di un pranzo consumato in allegria con gli amici di sempre, una banda di ragazzini e faccendieri catapultati di botto dai giochini bancari della Toscana alla sala dei bottoni dell'ottava potenza mondiale.Il risultato lo abbiamo sotto gli occhi. Il Parlamento è un bivacco di disperati e traditori, il Paese non cresce, la Borsa crolla e ogni giorno spunta una nuova emergenza. L'Europa se ne è accorta e sguazza nelle nostre debolezze. Lui, Renzi, tira diritto, anche se la spavalderia di un tempo è solo un ricordo. Ai suoi che cominciano a guardarlo con aria preoccupata replica deciso: tranquilli, adesso mandiamo tutti a quel paese e ci facciamo il «Partito della Nazione». Ma è solo l'ennesima bugia, un comperare tempo. Comperare tempo, ecco cosa ha fatto Renzi per due anni. Ma ora il tempo sta per scadere. È tardi anche per il «Partito della Nazione». Un conto era assemblare eccellenze, altro è raccattare come è avvenuto - scarti di altri partiti, leaderini reduci da clamorosi fallimenti, frustrati rancorosi e via dicendo. Quanto potrà resistere Renzi in queste condizioni? Qualche mese, qualcuno dice un anno. Peccato, due anni fa ci eravamo preparati a scrivere tutta un'altra storia, non fatta di prese in giro, furbate e ricatti.

RENZI CHIEDE APPLAUSO COME COMICI UN PO' GIU' DI CORDA



Al 31 dicembre 2015 sono 40.498 le imprese iscritte nel Registro delle Imprese di Ravenna, 236 in meno rispetto alla stessa data dell’anno passato.  Il calo è stato determinato da un saldo negativo tra cessazioni e nuove iscrizioni di 116 unità a cui si sono aggiunte le ulteriori cancellazioni di ufficio di posizioni inattive da anni. Al netto di queste ultime il tasso di variazione nel 2015 è risultato del -0,28%. Confrontando questo dato con quello degli ultimi anni, -0,34% nel 2014 e -1,20% nel 2013, se ne ricava un quadro che permane negativo, ma con una tendenza al miglioramento.
Rispetto al 31 dicembre 2014 gli unici settori che presentano un segno positivo nella variazione del numero di imprese registrate appartengono al terziario avanzato. Si tratta di imprese operanti nel settore turistico, creditizio e assicurativo e dei servizi alla persona, servizi all'impresa e professionali. L'incremento più rilevante interessa le imprese dei servizi alla persona (+69 unità, pari al +2,4%). A seguire le imprese turistiche (alloggio e ristorazione) crescono di 44 unità (+1,3%), quelle dei servizi alle imprese (attività finanziarie, informatiche professionali, immobiliari) di 31 unità (+0,6%) e infine quelle del credito e assicurazioni di 12 unità (+1,7%). Tra i settori maggiormente in sofferenza si segnalano l'agricoltura, le costruzioni e il commercio. L'agricoltura negli ultimi dodici mesi fa segnare -141 imprese (-1,9%). Il settore edile perde altre 117 imprese (-1,9%). Il commercio si riduce di 83 unità (-0,9%) mentre il settore dei trasporti e spedizioni diminuisce di 34 unità (-3,5%) allungando anch'esso un trend negativo in atto da tempo. Il settore industriale si riduce di 49 unità (-1,9%). Al suo interno le attività manifatturiere più colpite sono quelle della fabbricazione di prodotti in metallo, di materiali da costruzione, di altri mezzi di trasporto e quelle alimentari e delle bevande. Il settore più in salute è quello della gomma e plastica e della moda. Per quanto riguarda le aree territoriali della provincia, nel 2015 tutte sono state interessate da una riduzione del numero di imprese. Quella ravennate è interessata dalla perdita – in termini relativi – più contenuta (-0,2%) seguita dalla Romagna faentina (-0,6%) e infine dalla Bassa Romagna (-1,2%). Tra i comuni più grandi della provincia solo Cervia mostra una variazione positiva, negativi Ravenna, Faenza e Lugo. Nel comparto artigiano la flessione nel numero delle imprese registrate è risultata più pesante in termini relativi rispetto alla media generale. Al 31 dicembre 2015 le imprese artigiane registrate sono 10.777 ovvero 195 in meno nel confronto con il dicembre 2015 pari ad una diminuzione dell' 1,8%. Le imprese femminili sono invece risultate 8.249, in crescita di 18unità rispetto alla stessa data dello scorso anno (+0,2%). Appartengono per la maggior parte ai settori del commercio (il 27,2%) , segue l'agricoltura (15%), i servizi alla persona (15%) e il turismo (13,9%). Anche in questa fase si conferma positivo il saldo delle imprese con titolare straniero o a maggioranza dei soci straniera. Al 31 dicembre 2015 sono iscritte 4.223 imprese straniere nel Registro imprese di Ravenna: 59 in più rispetto alla stessa data dello scorso anno (+1,4%). I settori di attività nei quali la quota di imprenditoria straniera è più rilevante sono quelli delle costruzioni (27,8%), del commercio (16,1%) e del turismo (8,9%). Al 31 dicembre 2015 sono 2.717 le imprese giovanili registrate a Ravenna. Negli ultimi 12 mesi il loro numero ha subito una flessione di 125 unità pari al -4,4% rispetto alla stessa data dell’anno precedente, il che si giustifica principalmente con la perdita dei requisiti per la definizione di “giovanile” ovvero il superamento della soglia dei 35 anni da parte di soci e titolari. Appartengono prevalentemente ai settori del commercio dove ne sono presenti 798 (il 29,4% del totale delle imprese giovanili), delle costruzioni, 634 (23,3%) e del turismo 333 (12,3%).

venerdì 19 febbraio 2016

FORZA ITALIA, “ ALBERGHINI BUON CANDIDATO, PRONTI A SOSTENERLO”


Il Responsabile Provinciale di Forza Italia Bruno Fantinelli e il Capogruppo in Consiglio comunale Alberto Ancarani hanno dichiarato la loro piena approvazione alla scelta del candidato sindaco di Lega Nord e Lista per Ravenna ricaduta su Massimiliano Alberghini: “Massimiliano Alberghini corrisponde al profilo civico che Lega Nord e Lista per Ravenna avevano sin dall’inizio delineato e che aveva trovato da subito consenso da parte nostra – spiegano Fantinelli e Ancarani -. Restiamo in attesa di incontrarlo e di meglio conoscere la proposta programmatica che egli intende fornire alla città, fiduciosi che essa possa essere sostenuta da Forza Italia alla luce del comune sentire già dimostrato fra il nostro movimento e le due realtà che hanno lanciato il candidato, una delle quali alleato storico e naturale di Forza Italia già a livello nazionale. Il candidato sindaco Alberghini sconta probabilmente un piccolo deficit di riconoscibilità nel mondo politico, mentre è ben radicato nell’associazionismo e nel mondo delle categorie professionali – continuano -. Non vi sono dunque ostacoli che non possano essere facilmente colmati nelle numerose settimane di campagna elettorale che ci separano dalle elezioni. Poiché l’intera Forza Italia, dal nazionale al regionale al locale è unita nella volontà di perseguire l’obiettivo di un’ampia alleanza con la Lega Nord, ma anche con tutti gli alleati storici, fra cui Fratelli d’Italia, tenendo conto di un attore importante sul nostro territorio come Lista per Ravenna non sussistono più ambiguità di sorta sulla posizione del nostro movimento.
Per tutti questi motivi, una volta incontrato il candidato e condiviso il programma, sarà necessario ufficializzare l’alleanza il prima possibile per iniziare la campagna elettorale con pari dignità di tutte le forze che lo sosterranno.
Forza Italia è pronta a dare il proprio contributo.”

LISTA CIVICA”CAMBIAMO INSIEME “ PER CASTEL BOLOGNESE: “ PER IL CENTRO SERVE UN PROGETTO COMPLESSIVO”

La Lista Civica “Cambiamo Insieme” per Castel Bolognese interviene nel dibattito rigurdante le ipotesi progettuali su piazza Bernardi e piazza Fanti presentate dall'amministrazione alla cittadinanza il 5 febbraio. Scrive la Lista civica: "Per noi la riqualificazione del centro storico, ossia l’agglomerato all’interno del perimetro delle vecchie mura, deve essere complessiva e a 360 gradi. Devono essere prese in considerazione la Viabilità in senso lato, il Commercio, i Recuperi Edilizi per incentivare le persone a riabitare in centro e non solo, la riqualificazione di tutte le Piazze (Bernardi, Fanti, Borghi, Camerini, collegandole tra di loro), la riqualificazione dei Portici e di tutte le Strade, l’Illuminazione, il Verde, la Vita sociale, le Manifestazioni, gli Eventi, le Sagre, ecc…!!! La rivitalizzazione e il recupero di un centro storico deve avvenire con la sinergia di tutti questi fattori e con il loro contemporaneo sviluppo". "Tra le altre - fa sapere "Cambiamo insieme" - cose abbiamo suggerito di rivedere l’uso degli spazi al piano terra nel Chiostro Comunale; di dare incentivi e sgravi fiscali per le attività commerciali; rivedere la zona dell’ospedale, il parcheggio in piazzale Roma, il transito e la sosta delle corriere, la sistemazione del mercato, la riqualificazione di via Ginnasi. Quando si parla di Identità del Paese noi crediamo che la forza del nostro centro storico, interamente progettato sul finire del XIV secolo, consista nel recupero e nella rigenerazione del sistema delle piazze, del sistema dei portici e del sistema di aggregazione degli isolati. Riguardo la via Emilia, che divide quasi a metà il centro, da tempo e in attesa di una fantomatica circonvallazione proponiamo di adottare soluzioni alternative come quella di chiuderla sempre il sabato e/o la domenica, di farla diventare a senso unico utilizzando come senso contrario viale Umberto I, rendere gratuito il tratto autostradale tra Imola e Faenza almeno per i

martedì 16 febbraio 2016

VENA DEI GESSO, UNDICI CANDELINE PER IL PARCO


Il Parco della Vena del Gesso romagnola entra nel suo dodicesimo anno di vita - fu istituito il 15 febbraio 2005 dalla Regione - e lo fa ovviamente con entusiasmi, progetti e aspettative ottimistiche, pur senza nascondere che il perdurante momento di crisi ha coinvolto anche le aree protette dell’intero territorio italiano. «La missione principale dei parchi, il motivo stesso per cui sono stati ideati, ormai un secolo e mezzo fa - spiega il direttore Massimiliano Costa - resta la conservazione del patrimonio naturale: flora, fauna, peculiarità geologiche, paesaggio. A ciò si sono aggiunti nel tempo altri obbiettivi, come lo sviluppo delle attività sostenibili, prima fra tutte l’agricoltura, la conservazione della cultura locale e delle tradizioni, la promozione del territorio per un turismo sostenibile e per la crescita socioeconomica... Tutto sacrosanto, al punto che queste ultime finalità sembrano aver preso il sopravvento... Ma la conservazione della biodiversità deve rimanere per noi un faro e in tempi come questi cerchiamo di sopperire il più possibile alle ristrettezze economiche: ad esempio coinvolgendo volontari e ricercatori che a fronte di compensi irrisori svolgono attività di altissimo valore scientifico». Le considerazioni di Costa non sono di mero lamento e si riferiscono ad esempio alla reintroduzione di Asplenium sagittatum, una rara felce mediterranea estintasi sulla Vena negli anni ‘50 del ‘900: da spore di esemplari dell’Arcipelago Toscano, dove sopravvive ancora una discreta colonia, sono state ottenute piantine poi collocate in cinque diversi siti, tipicamente ingressi di grotta, previa verifica delle condizioni microclimatiche, ambientali, di accesso. Un lavoro lungo e non certo improvvisabile, che ha visto la collaborazione dell’Università della Tuscia, della Federazione Speleologica, del Wwf Bologna....«Certo, ma possiamo citare anche il monitoraggio dei pipistrelli in grotta - aggiunge Costa -, l’inanellamento ornitologico presso il Centro visite del Carnè, le ricerche sul lupo con fototrappole o le mappature delle specie floristiche più rare. Si tratta di attività preziosissime e che non dovrebbero esser  lasciate ai ritagli di tempo e di bilancio come invece avviene».

lunedì 15 febbraio 2016

BRISIGHELLESE RUBA ARNIE PER API.


 Ladro di miele, recuperate 65 arnie e attrezzature rubate per un valore di 20.000 euro

Denunciato per ricettazione un 64enne di Brisighella. Tutto il materiale recuperato e le api sono state restituite ai legittimi proprietari
L’indagine dei Carabinieri della stazione di Brisighella (RA) ha consentito di rinvenire nelle pertinenze dell’abitazione di un 64enne del luogo ben 65 arnie in legno (le tipiche “casette” dove le api trovano riparo e che sono utilizzati dagli apicoltori per la produzione del miele), insieme a numerosi accessori ed attrezzature apistiche risultate provento di una lunga serie di furti commessi a partire dall’anno 2006 ai danni di apicoltori del faentino.
La refurtiva recuperata, del valore complessivo di circa € 20.000, è stata tutta restituita agli increduli proprietari che ormai avevano perso le speranze di poter ritrovare la loro attrezzatura ma soprattutto di poter rivedere le loro amate api.
I militari dell’Arma di Brisighella quando hanno auto notizia del “fenomeno” predatorio che stava procurando non solo malumori ma anche un ingente danno economico agli apicoltori della zona (basti pensare che un’arnia arriva ad avere un costo compreso fra i 250 e i 300 euro a cui va aggiunto il valore del miele prodotto), hanno dato inizio ad un’indagine e soprattutto hanno cominciato a raccogliere notizie in giro per capire la portata di quei furti.
Grazie alle informazioni raccolte, i Carabinieri hanno approfondito gli accertamenti ed hanno localizzato un podere ubicato in località “Bicocca”  di Brisighella, dove vi era un allevamento di api composto da 26 arnie, per la maggior parte dipinte di verde. Effettuati ulteriori accertamenti con la collaborazione di personale del corpo forestale della locale stazione, i Carabinieri appuravano che non vi era alcuna comunicazione ufficiale di quell’allevamento di conseguenza veniva interpellato il 64enne proprietario di quell’appezzamento di terreno che riguardo il possesso di quelle arnie ha reso dichiarazioni contraddittorie. La sua versione non ha assolutamente convinto gli uomini dell’Arma che hanno dato luogo ad una meticolosa perquisizione. L’attività di ricerca ha portato alla scoperta di altre arnie nell’oliveto adiacente l’abitazione del 64enne, alcune sono state trovate in una zona boschiva sempre a ridosso dell’abitazione, altre ancora nel cortile, per un totale di 65 “casette”.
Ritrovati anche 45 “melari” (i tipici telai in legno atti alla raccolta del miele) insieme a varia attrezzatura apistica. Sul posto c’erano anche alcuni barattoli di venice di colore verde utilizzata per “ridipingere” e quindi modificare il colore originale delle singole arnie.
Al 64enne è stata contestata l’ipotesi di reato di “ricettazione” dopodichè i Carabinieri di Brisighella hanno sequstrato tutte le arnie ed il restante materiale apistico che veniva trasferito presso la caserma del luogo, grazie alla collaborazione di alcuni apicoltori che hanno messo a disposizione i loro mezzi. A quel punto i militari dell’Arma hanno dato inizio ad una scrupolosa attività di verifica sul numero matricolare impresso su ciascuna “casetta”, che ha consentito di risalire a tutti i proprietari, i quali subito convocati in caserma hanno confermato il furto delle arnie riconoscendole nonostante totalmente riverniciate. Su alcune arnie addirittura vi era ancora impresso, in un punto nascosto, il nome e cognome del proprietario apicoltore. Massima attenzione è stata prestata alle “colonie” di api trovate nelle arnie sequestrate, infatti alcune erano ormai spossate dall’incauto trattamento pertanto sono state affidate alle “cure” di apicoltori esperti appartenenti all’Associazione Romagnola Apicoltori di Bagnacavallo (RA). L’indagine ha consentito di risalire addirittura ad un furto commesso dieci anni fa anche se la maggior parte della refurtiva è riconducibile a furti commessi in più riprese fra il 2010 ed il 2015. A questi si aggiungono gli episodi più recenti risalenti al mese di gennaio di quest’anno. Oltre alla denuncia alla Procura della Repubblica di Ravenna, i Carabinieri hanno segnalato l’episodio all’AUSL di ravenna, infatti il 64enne dovrà rispondere di pesanti sanzioni amministrative per l’abusiva gestione di un allevamento apistico. Il fenomeno dei furti di arnie e degli sciami destinati al mercato nero ha una portata nazionale perché è un fenomeno segnalato continuamente in diverse regioni italiane dalle associazioni di categoria che purtroppo contano numerose sottrazioni indebite di alveari, non a caso esattamente un anno fa, alcuni quotidiani nazionali ne avevano dato ampio risalto sulle loro pagine.

MELA VERDE: BRISIGHELLA E LA MORA ROMAGNOLA NELLA PUNTATA IN ONDA IL 7 FEBBRAIO 2016


Puntata del 7 febbraio. Ellen ci porta nello Stelvio Trentino per raccontarci di un agriturismo particolare, Edoardo si trova in Romagna.. Guarda…
Il video inizia con la presentazione di Beatrice e la sua mamma che preparano le minestre e presentano i prodotti di troia romagnola fatta dal fratello –allevatore per anni responsabile della COPAF – poi si vede l’allevamento della troia mora  della fattoria  Palazzo a Zattaglia ai piedi di Monte Mauro nel Parco della Vena del Gesso,  annualmente (come dichiarato)  dal responsabile vengono svezzate e macellate 10  more romagnole alla settimana e (520  annue) allo stato brado azienda realizzata nel con finanziamento regionale (non si conosce l’importo). La lavorazione avviene nel laboratorio posto in Via Pontenono, non è indicata se la macellazione avviene nel macello della Copaf (nato con la Troia mora) in via Masironi o altrove; la lavorazione dei sughi e stinco di mora romagnola nel laboratorio officine spadoni a... A Brisighella adiacente al laboratorio in via Pontenono sorgerà una “pizzeria” i lavori sono in corso. I prodotti sono commercializzati col marchio "Officine Gastronomiche Spadoni - 100% Mora Romagnola". sono venduti in alcuni negozi specializzati e alla Cofra di Brisighella e utilizzati da alcuni ristoranti.
L’ultime notizie brisighellesi indicano che l’ex albergo ristorante Gigiolè è stato acquistato  dall’imprenditore Spadoni

NUOVO ALLARME PER I LUPI

Lupo fotografato a S. Eufemia vicinanze passaggio a livello

Attacchi alle greggi. Capi dilaniati a Riolo Brisighella e Casola
. Che il carnefice sia un lupo o un cane inselvatichito non cambia alla fine poi molto, le vittime sono spesso le greggi di ovini e caprini presentì sull'Appennino faentino, soprattutto quando si trovano allo stato brado. A pagarne le conseguenze  sono invece gli allevatori che, dalle greggi, traggono economia e fatturato per mandare avanti le proprie aziende.
Secondo la Coldiretti, «negli ultimi tempi due aggressioni si sono verificate nel Brisighellese, uno nella valle della Sintria nei pressi di Zattaglia e l'altro nella valle alta del Lamone; altrettanti nel comune di Casola, ovvero nella valle del Senio, ai confini con Palazzuolo.  E anche il territorio di Riolo Terme, pur essendo più a valle, non è immune dal fenomeno». Altri episodi non sarebbero neppure stati denunciati perché sarebbe un ulteriore danno pagare lo smaltimento della carcassa. Il fenomeno appare fuori controllo. Diverse le interpellanze e le proposte a livello regionale per la  Risoluzione sulla quale non mancano le polemiche in quanto ritenuta «un'azione di propaganda» Di certo tra i primi a sollevare la questione fu la Coldiretti. «Già nel maggio scorso ci fu una prima  mobilitazione - afferma il direttore provinciale, Walter Luchetta -: segnalammo casi di attacchi a greggi e pericoli perfino nella mobilità e viabilità. Ora è bene che qualcosa si muova e che vi sia chiarezza sulla popolazione dei lupi e dei cani inselvatichiti. Per quanto riguarda questi ultimi, siamo per la loro completa eradicazione, perché in Italia ci sono stati addirittura dei morti a causa di attacchi portati da questi predatori. Il problema è serio. Ma anche per il lupo occorrono provvedimenti r normtive adeguate.

giovedì 11 febbraio 2016

FOIBE: BERLUSCONI, RENDIAMO ONORE A ITALIANI VITTIME COMUNISMO


Roma, 10 feb. (AdnKronos) - “In questa giornata del ricordo per le vittime delle Foibe, istituita dal nostro governo di centrodestra nel 2004, rendiamo onore agli italiani che pagarono con una morte terribile il loro attaccamento alla nostra Patria. Non si piegarono alla cieca brutalità comunista, non abbassarono lo sguardo dinanzi ai loro spietati carnefici ma si immolarono per la libertà e la democrazia dell’Italia". Così in una nota il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi. "Erano, sono - prosegue l'ex premier - le nostre madri e i nostri padri, le nostre sorelle e i nostri fratelli di Fiume, dell’Istria e della Dalmazia, scacciati dalle loro case e privati di tutto ciò che possedevano. Noi oggi li ricordiamo, con riconoscenza ed emozione. Non dimenticheremo mai quella barbarie, non dimenticheremo mai i crimini del comunismo contro l’Italia e contro l’umanità”


martedì 9 febbraio 2016

IL SALTO DELLA QUAGLIA DI RENZI VOLTAGABANNA SUI VOLTAGABANNA


Nel 2010 attaccò chi cambiava casacca come Dorina Banchi: "Si dovrebbe dimettere". Ma oggi dopo l'altimo passaggio da Forza Italia a Ncd l'ha scelta come sottosegretario
Sui voltagabbana Renzi è un voltagabbana. Lo ha ricordato bene Marco Travaglio qualche giorno fa a Otto e mezzo su La7.  Come ospite c'è l'onorevole Dorina Bianchi, recordwoman del salto della quaglia. Eletta per la prima volta in Parlamento nel 2001, Dorina è passata dal Ccd all'Udc, quindi nella Margherita e nel Pd per poi tornare nell'Udc prima di approdare al Pdl. Da qui, il trasferimento nell'Ncd di Alfano e la recente promozione a sottosegretario dei Beni culturali. Vero che i Parlamentari non hanno vincoli di mandato ma da noi si esagera spesso nel pendolarismo partitico. Trasformismo, italico vizio.
Il problema è che il malcostume dei traslochi parlamentari era proprio messo alla berlina da quello stesso Renzi che oggi, per convenienza, tace. Cosa diceva l'allora sindaco di Firenze lo si può ascoltare bene su Youtube digitando «Renzi-Binetti-Porta a Porta». È il 2010: ospiti di Bruno Vespa ci sono Paolo Bonaiuti, Matteo Renzi e Paola Binetti. Quest'ultima, eletta nel Pd, ha appena deciso di sbattere la porta e aderire all'Udc assieme a Bianchi, Carra ed altri. I cosiddetti teodem. Ebbene, Matteo Renzi la infilza: «La tua posizione, di Carra e degli altri, è rispettabile ma dovevate avere il coraggio di dimettervi dal Pd e dal Parlamento. Perché non si sta in Parlamento con i voti presi dal Pd per andare contro il Pd». Ganzo. Non solo. Renzi ne fa una questione di principio e perentorio dice: «È ora di finirla con chi viene eletto con qualcuno e poi passa di là. Vale per quelli di là, per la sinistra e per tutti. Se c'è l'astensionismo è anche perché se io prendo e decido di mollare i miei... Mollo i miei, ed è legittimo farlo, per carità; però devo avere anche il coraggio di avere rispetto per chi mi ha votato perché chi mi ha votato non ha cambiato idea». Renzi dixit nel febbraio del 2010. Passa un annetto e giura: «Io non esco dal Pd nemmeno se mi cacciano. Non sono mica uno Scilipoti... Se uno smette di credere in un progetto politico non deve certo essere costretto con una catena a stare in un partito. Ma quando se ne fa deve fare il favore di lasciare anche il seggiolino». Predicava bene, il ragazzo. Salvo poi, per convenienza, calpestare le sue prediche e premiare con posti di governo e sottogoverno la pattuglia di transfughi. Il manuale Renzelli ricompensa Gennaro Migliore, eletto con Sel e poi passato nel Pd: sottosegretario alla Giustizia. Ma anche Enrico Costa, eletto nel Pdl, passato all'Ncd: neo ministro degli Affari regionali; Antonio Gentile, già sottosegretario all'Economia del governo Berlusconi IV, eletto nel Pdl, poi passato con Alfano. Gentile era già stato premiato con un sottosegretariato nell'esecutivo Renzi ma fu costretto a dimettersi per un'inchiesta poi archiviata. Ora è sottosegretario allo Sviluppo economico. Medaglia e seggiola (sottosegretario alla Giustizia) anche alla senatrice alfaniana Federica Chiavaroli.
Insomma, Renzi non soltanto non ha preteso le dimissioni dei tanti voltagabbana ora suoi amici ma li ha pure remunerati con comode poltrone. Le quali servono tutte a tenere in piedi quella a cui tiene di più: la propria

sabato 6 febbraio 2016

ASL LUGO INCOMPRENSIBILE IL MODO DI OPERARE DEL PRONTO SOCCORSO: 9 MESI PER RISPONDERE


            L’Asl della Romagna tramite la Direttrice del Presidio ospedaliero di Ravenna-Lugo - a seguito di una mia interrogazione dell’aprile 2015 nella quale chiedevo se rispondesse al vero che sarebbe stato violato il diritto dei pazienti che accedono al Pronto Soccorso e che nelle ore notturne vengono sottoposti ad esami radiologici, di ricevere risposta scritta in tempi brevi, ordinariamente sessanta minuti; il medico non presente in ospedale ma reperibile deve infatti raggiungere il posto di lavoro entro 30’ dalla chiamata e fornire tempestivamente  il referto.
 E’ evidente che se tali indicazioni non vengono rispettate, possono configurarsi non solo comportamenti illeciti, ma anche gravi rischi per i pazienti.
La risposta dell’Asl conferma purtroppo quanto temevamo quando ammette che “non si vuole negare la presenza di procedimenti disciplinari attualmente in corso che riguardano il personale medico della Radiologia su un episodio realmente accaduto di posticipo della refertazione. L’episodio deve considerarsi come una eccezione alla gestione della attività”. Ci mancherebbe solo che tali comportamenti segnalassero una routine!
Ma riteniamo che sia bene chiarire che l’episodio sarebbe connotato non solo dall’ assenza del medico reperibile durante l’esecuzione dell’esame richiesto dal Pronto Soccorso nelle ore notturne, ma anche dalla mancata contestuale refertazione dell’esame che risulterebbe stata predisposta nel mattino successivo - e dunque diverse ore dopo – da un radiologo  diverso da quello che era reperibile durante la notte. Se queste informazioni rispondessero al vero, emergerebbe una situazione che potrebbe lasciare supporre un accordo precostituito fra professionisti.
Senza approfondire la valutazione sul ritardo nella compilazione del referto (che potrebbe configurare una situazione di ritardo di diagnostica per un paziente del Pronto Soccorso) ci risulta incomprensibile come un siffatto modo di operare non abbia provocato una richiesta di chiarimenti da parte del Pronto Soccorso che aveva richiesto l’esame ed aveva la gestione clinica del paziente.
Una considerazione finale: nove mesi per rispondere ad una interrogazione come questa, forse per errore della Provincia di Ravenna (risposta consegnatami il 20 gennaio ’16),  fanno forse pensare ad una elevata inefficienza del servizio pubblico? che si protrae da molti anni e si estende fino ai vertici dell’azienda, che intenzionalmente o meno genera una tolleranza o forse una connivenza e protezione rispetto alle piccole e grandi illegalità di cui si sta occupando la magistratura, certo una risposta aggiornata ad oggi sarebbe importante insieme alla risposta ad un’altra interrogazione presentata il  30 ottobre 15 sempre sul servizio di radiologia.         
Vincenzo Galassini Consigliere Provinciale Ravenna FORZA ITALIA

giovedì 4 febbraio 2016

LA DI STABILITA’, “SARA’ BOCCIATA, MANOVRA CORRETTIVA O PROCEDURA DI INFRAZIONE” AFFERMA BRUNETTA


 “Può anche non aspettarla, il ministro Padoan, la decisione della Commissione europea sul maggior deficit (cosiddetta ‘flessibilità’) all’Italia, perché in cuor suo sa già che non potrà ottenere nulla, come lo sapeva già prima di scrivere la Legge di stabilità che tutto quel deficit contiene, ma ha dovuto piegarsi alle volontà spendaccione ed elettoralistiche del suo premier.
Ricordiamo a Matteo Renzi e al ministro Padoan, ma anche al Ragioniere generale dello Stato, nonché al presidente della Repubblica, che la richiesta di maggior deficit che l’Italia fa all’Europa – attraverso l’applicazione della cosiddetta ‘clausola delle riforme’ (per 5 decimali di Pil, pari a circa 8 miliardi di euro), della cosiddetta ‘clausola degli investimenti’ (per 3 decimali di Pil, pari a circa 5 miliardi di euro) e dell’ulteriore clausola per l’immigrazione (per 2 decimali di Pil, pari a circa 3 miliardi di euro) – appare del tutto infondata.
Quanto alla ‘clausola delle riforme’, ci sono almeno tre motivi ostativi: 1) il governo ne ha già fatto ricorso lo scorso anno, quando, proprio con questa giustificazione, il rapporto deficit/Pil relativo al

mercoledì 3 febbraio 2016

GLI ALLUVIONI DEGLI ANNI SCORSI ATTENDONO ANCORA LE RIPARAZIONI.


Notevoli ritardi regionali per gli interventi di risanamento delle esondazione dei fiumi e gli alberi caduti negli alvei, come per i ritardi degli interventi sismici nelle zone modenesi e ferrarese.

martedì 2 febbraio 2016

AMICI DEL PARCO DELLA VENA DEL GESSO. PRIMO APPUNTAMENTO CON I CITTADINI DEI COMUNI INSERITI NELL’AREA DEL PARCO


Entra nel vivo il progetto partecipato “Amici del Parco della Vena del Gesso Romagnola”. Dopo una prima fase di incontri tecnici e formativi, che ha messo intorno a un tavolo tutti i referenti dello staff di progetto, partono infatti i primi appuntamenti aperti al pubblico, che si propongono di coinvolgere i cittadini dei Comuni inseriti nell’area del Parco (Borgo Tossignano, Fontanelice, Casalfiumanese, Riolo Terme, Casola Valsenio, Brisighella) e di farne parte anche amministratori, operatori e le diverse categorie interessate alla vita del Parco stesso.
Due le date finora messe in agenda: giovedì 4 febbraio 2016, alla Sala Auditorium Polivalente di Borgo Tossignano (via Padre Luigi Zoffoli 1), dalle 20 è in programma “Diventa Amico del Parco”. Saranno presenti operatori del Parco ed esperti dello staff di progetto; sabato 13 febbraio 2016, dalle 8.30 alle 17, si svolgerà un “Educational Tour” rivolto agli amministratori dal titolo “Scopri come è bello il tuo Parco!”, i partecipanti avranno la possibilità, usando per gli spostamenti un autobus privato, di visitare le eccellenze del Parco: il Palazzo Baronale di Tossignano (con breve salita alla zona panoramica della Rocca), la Grotta del Re Tiberio a Borgo Rivola, la zona panoramica presso Monte Mauro, la Cava del Monticino di Brisighella. La comitiva si fermerà a pranzo al Rifugio Ca’ Carne. Il Progetto “Amici del Parco della Vena del Gesso Romagnola” sollecita cittadini e cittadine, residenti nel territorio del Parco e in quelli limitrofi, a partecipare attivamente alla sua  vita attraverso l’adesione all’Albo degli “Amici del Parco” ed il coinvolgimento in azioni concrete di sostegno al Parco. Esso è stato voluto e promosso dall’Ente di gestione per i Parchi e la Biodivesità “Romagna” (in qualità di ente titolare delle decisioni) e dal CON.AMI – Consorzio Azienda Multiservizi Intercomunale (in qualità di soggetto tecnico attuatore).