sabato 28 luglio 2012

IL CONSIGLIO PROVINCIALE APPROVA UN ORDINE DEL GIORNO PER LA PROVINCIA ROMAGNA


GALASSINI NON HA PARTECIPATO AL VOTO ED E’ USCITO DALL’AULA

Il consiglio provinciale ha approvato a maggioranza un ordine del giorno per l’accorpamento della Provincia di Ravenna in ambito romagnolo presentato dai capigruppo Tiziana Bandoli (Pd), Massimo Mazzolani (Pdl) e dal consigliere Paolo Pirazzini (Pd). Contraria la Lega Nord. Astenuti i gruppi Fds e Sel. Non ha votato il presidente del consiglio provinciale Gabriele Rossi (Idv), e Vincenzo Galassini (Pdl) è uscito dall’aula. Il presidente della Provincia Claudio Casadio ha aperto la seduta: «È opportuno e istituzionalmente corretto che il consiglio si pronunci sull’ipotesi di riordino territoriale delle Province. Questa è la posta in gioco adesso. I tempi sono davvero stretti. Siamo dunque chiamati a compiere una scelta storica alla quale non possiamo e non dobbiamo sottrarci. Tutto il resto – quante e quali funzioni, governo di primo o secondo grado, potrà essere discusso poi e potrà cambiare in corso d’opera – ma il riordino territoriale su cui dobbiamo pronunciarci oggi disegnerà il profilo dei nostri territori per i prossimi decenni. La massa critica delle nostre politiche ha come riferimento l’area vasta romagnola; i Sindaci e tutte le forze economiche e sociali che abbiamo consultato nei giorni scorsi hanno espresso consenso unanime all’ipotesi di accorpamento delle province romagnole. Un passaggio, questo, che non è ostativo rispetto all’idea di una regione Romagna. Abbiamo registrato una grande coesione che non è un dato scontato e che ci deve indurre a non subire il cambiamento ma a governarlo. La revisione degli ambiti provinciali si farà comunque, giusto o sbagliato che la si giudichi, dobbiamo esserne protagonisti, trasformando un vincolo in un’opportunità di cambiamento positivo».

venerdì 27 luglio 2012

TUTTI IN PIAZZA PER TIMONCINI E SCOZZOLI


RIOLO TERME SI STA ATTREZZANDO CON MAXISCHERMI  PER ASSISTERE ALLE GESTE DEI DUE ATLETI OLIMPICI
ROMAGNA - E' già febbre olimpica nelle piazze romagnole. Riolo Terme e Forlì si stanno attrezzando per vivere le avventure degli atleti Daigoro Timoncini e Fabio Scozzoli, impegnati nei prossimi giorni a Londra. Nella città riolese verrà allestito un maxischermo ella Sala San Giovanni martedì 7 agosto, dando così la possibilità a tutti i cittadini di assistere dalle 13.30 alle gesta di Timoncini, mentre a Forlì in piazza Saffi verrà allestito un maxischermo in occasione della finale dei 100m Rana di Scozzoli, in programma domenica sera. 

TURISMO DATI IN CALO NEL MESE DI GIUGNO E NEL PRIMO TRIMESTRE: C’ERA D’APETTARSELO


CRESCITA A BRISIGHELLA E CASOLA VALSENIO E NELLA BASSA ROMAGNA. CHE TURISMO PUO’ ESSERCI NELLA BASSA ROMAGNA?
Giugno in frenata per quanto riguarda il turismo sul territorio provinciale: si conferma dunque, spiega la Provincia, "la difficoltà di questo primo semestre  2012 anche per il settore  sia a pure con elementi di diversificazione all'interno del territorio". Rispetto al dato nazionale di giugno, diffuso da Federalberghi, che segnava un - 8,2% sul mercato straniero e un - 7,1% su quello italiano, la nostra provincia registra un calo più contenuto pari al - 6,35. Il dato provinciale mensile è di 1.199.329 presenze, inferiore al giugno dello scorso anno, quando il dato beneficiò della Pentecoste che mobilita il mercato straniero, in particolare di lingua tedesca. Il dato periodo gennaio-giugno registra un calo del 4,68%, significativo comunque il dato delle presenze del semestre: 2.112.655. Gli arrivi, in giugno, sono stati 237.342 ( - 3,58% sul giugno dell’anno scorso).   Cervia registra una lievissima crescita dello 0,90% nel dato arrivi ma si abbassa il numero complessivo dei giorni di vacanza. Di conseguenza, il dato presenze registra una flessione mensile intorno al 4%. Il dato periodo, in  flessione sul 2011, registra un - 3,70% con un totale di 1.107.235 presenze nel primo semestre 2012.  Il Comune di Ravenna totalizza 872.000 presenze nel primo semestre 2012. E’ questa la realtà che ha più risentito del deflusso estero. Cede, nel periodo, il 4,70% di presenze nella città d'arte e il 5,54% nel comparto lidi.  La Bassa Romagna, con numeri assoluti più ridotti, si segnala per un primo semestre 2012 positivo: + 5,75% sia negli arrivi che nelle presenze.  Flessione anche nelle Terre di Faenza, dove però si registrano incrementi a Casola Valsenio e a Brisighella, che chiude il periodo gennaio-giugno 2012 con oltre 1.700 presenze in più sullo stesso semestre 2011 e una crescita pari al 13,08%.  Per quanto concerne il tipo di alloggio scelto dai turisti, i dati registrano la frenata delle strutture alberghiere tradizionali, e la crescita di bed and breakfast, agriturismi, campeggi. Dato positivo per gli alloggi turistici con +22,89 % di presenze nel semestre grazie all’impennata di giugno (+ 94,85%).

mercoledì 25 luglio 2012

STORICO SI DEL SENATO AL SEMIPRESIDENZIALISMO. ORA AVANTI ALLA CAMERA. BENE LA PROPOSTA DI BERLUSCONI


UNA GRANDE RIFORMA E’ A PORTATA DI MANO, NONOSTANTE I TENTATIVI UN POCO ISTERICI DI NEGARLA E MARGINALIZZARLA E LO SPAVENTO DI POTER DARE VOCE E PAROLA AL POPOLO. IL SEMIPRESIDENZIALISMO PUO’ DIVENTARE REALTA’-
E’ bastato che quattro gatti del PdL votassero a favore del semipresidenzialismo e del Senato federale per far uscire dai sepolcri tutti gli zombie della vecchia Repubblica che di cambiare qualcosa nei riti settecenteschi del nostro vivere politico non hanno alcuna intenzione. Il voto di oggi è inutile: buone intenzioni che rimarranno sulla carta. Le elezioni sono vicine, Berlusconi pensa agli aquiloni e alla campagna elettorale, Bersani a come ammazzare (politicamente, sia chiaro) Renzi, la Lega a chi sbianchettare dalle foto ufficiali. Il semipresidenzialismo interessa meno del menù di un ristorante da prenotare per la cena, in questo momento. Eppure, tre minuti dopo il sì del Senato già le agenzie battevano toni guerreschi e dichiarazioni di fuoco delle mummie nostrane. Pisanu, il vecchio e tremebondo Pisanu, si dissociava: eh sì, lui è legato alla Dc, al torbido, ai governi creati e disfatti in Parlamento, alle manovre di palazzo. Impossibile che votasse a favore lui, “la voce autorevole del PdL”, come l’ha definito Anna Finocchiaro. Pure la capa dei senatori piddini non ne vuol sapere di riscrivere qualche articolo della Costituzione e accusa Alfano e Gasparri di “mentire, perché questa riforma non vedrà mai la luce!”. Ovvio, a quelli come lei piace fare vertici notturni per decidere chi candidare al Quirinale. L’importante è che il prescelto sia o un senatore a vita del proprio gruppo o un ministro del proprio governo. La storia insegna, i fatti parlano chiaro. Ma gli ululati non finiscono qui: anche la Cgil, il sindacato degli scioperi e della lotta partigiana, non ci sta e parla addirittura di “inammissibile stravolgimento dell’ordinamento della Repubblica”, quasi che tutto fosse destinato all’immutabilità perpetua. La muffa al comando, per sempre. Rassegniamoci.

martedì 24 luglio 2012

CE LA FAREMO AD ELIMINARE LE PROVINCE: ABOLIREMO LE PROVINCE LA PROMESSA DI BERLUSCONI NEL 2008 E (DEL PD)



Repetita iuvant dicevano gli antichi, ma ripetere alcune cose potrebbe non giovare, anzi addirittura potrebbe fare arrossire. E’ il caso dell’abolizione delle province: durante la campagna elettorale del 2008 Silvio Berlusconi e la sua coalizione hanno promesso agli italiani di abolire le province per recuperare ben dieci milioni di euro, oggi gli stessi che nel 2008 erano i paladini di questo provvedimento dovranno approvare il decreto Monti che ne sopprimeremo solo 50 e le altre le fa accorparle. A dire il vero anche il PD, allora guidato da Veltroni, si sbracciava per l’abolizione delle province; ma anche loro per salvare il Governo Monti sono ad accettare il nuovo progetto. In questo periodo ne vedremo delle belle. Certi il partito del mantenimento della spesa pubblica ne fare di tutto per non cambiare nulla

lunedì 23 luglio 2012

MONTI E IL VERGOGNOSO NON ACCORDO CON LA SVIZZERA PER INCASSARE 50 MILIARDI DI EURO


Da quando si è insediato il governo Monti, abbiamo assistito a numerosi proclami sull’evasione fiscale, tra mirabolanti proclami e operazioni mediatiche, passando per leggi “ammazza privacy”, con il fisco che setaccerà non solo i nostri conti correnti, ma persino la bolletta del telefono. Ma i soldi della VERA EVASIONE, i MILIARDI DI EURO esportati all’estero dai “grandi evasori” (e probabilmente, in parte provento di altre attività illecite) non li vuole toccare!!! Potrebbe recuperare facilmente 50.000.000.000 di euro, che non aspettano altro che essere prelevati, come spiega l’articolo di seguito. C’è l’accordo con la Svizzera, altre nazioni europee lo hanno già fatto… ma il nostro governo, evidentemente, NON VUOLE QUEI SOLDI! Preferisce purgare i deboli. 50 miliardi sono una bella somma: avrebbero permesso di non aumentare la pressione fiscale, o quantomeno di evitare le tasse che più hanno colpito le fasce deboli della popolazione, generando l’ondata di suicidi alla quale stiamo assistendo. Ma Mario Monti non vuole saperne. E le FALSE “opposizioni” COLLUSE, tacciono…

sabato 21 luglio 2012

LA SICILIA E’ FALLITA PRIMA DELLA GRECIA. RINGRAZIAMO LOMBARDO PER I DEBITI CHE CI HA LASCIATO.


Dopo il blocco dei fondi Ue arrivano pesanti le parole di Lo Bello vicepresidente di Confindustria che chiede aiuto a Monti. Forse in molti lo sanno già. Nei mesi scorsi sono stati tanti gli allarmi lanciati a qualsiasi livello. L’ultimo in ordine di tempo, quello del Sindaco di Catania Stancanelli, che richiedeva soldi alla Regione per gli stipendi dei comunali di maggio. Sono situazioni già viste e riviste, soprattutto per chi è posto nei gradini più bassi della scala gerarchica, che come sempre, paga per primo le conseguenze. Non è la prima volta che i dipendenti comunali ricevono il loro stipendio in ritardo, ed in alcuni casi, questi ritardi si protraggono per mesi interi. Oggi, a parlare di scenario drammatico è Ivan Lo Bello, vicepresidente di Confindustria, che dalle pagine del Corriere della Sera lancia l’allarme di un possibile fallimento della Sicilia. “Va ripensata anche l’autonomia e occorre avviare un’operazione-verità. Scuotere dal torpore i siciliani, dai dipendenti regionali ai pensionati della stessa Regione che saranno i primi a trovarsi senza stipendi in caso di crollo. Ma il governo Monti – aggiunge – deve subito mettere mano ai conti, controllando un bilancio reso non trasparente da poste dubbie e residui inesigibili”. Chiaro il riferimento al cattivo governo della Regione Sicilia, che già negli ultimi mesi ha pensato alla campagna elettorale con assunzioni choc e sperpero di denaro a destra e a manca. Non a caso, l’Unione Europea ha bloccato i 600 milioni di euro destinati alla regione Sicilia. “La Sicilia – continua Lo Bello – rischia di diventare la Grecia del Paese e il Paese deve intervenire anche superando gli ostacoli di una autonomia concessa nel dopoguerra, in condizioni storiche e politiche ormai lontanissime, ma utilizzata da scriteriate classi dirigenti per garantire a se stesse l’impunità”.

venerdì 20 luglio 2012

DIMENTICATE NAPOLITANO, PENSATE SEMPRE E SOLO A BERLUSCONI.ONI.ONI.ONI.


 Come sono prevedibili. Napolitano finisce nel tritacarne in merito alla trattativa Stato-mafia, scoppia una violenta polemica sull’uso delle intercettazioni riguardanti il Presidente della Repubblica, e che succede? Che agli italiani viene fatta immediatamente una operazione-memoria: dimenticate Napolitano, ecco a voi il vero mostro. Ecco a voi il mafioso. Eccolo: è Silvio Berlusconi. E così i pm di Palermo vogliono ascoltare il Cavaliere in merito ai rapporti con Marcello Dell’Utri, e pare in merito ad una casa acquistata ad un prezzo “gonfiato” (così dicono). Che ci volete fare, così funziona. Mettete insieme “Berlusconi” e un’inchiesta sulla “mafia” (una qualsiasi) e il gioco è fatto. Cari italiani, eccolo lì, il mafioso. Ecco Berlusconi. Concentratevi su di lui, e non pensato ad altro. A nessuno

giovedì 19 luglio 2012

LE PROVINCE VANNO ELIMINATE.


ORA IL PD SCOPRE LA PROVINCIA ROMAGNA, PER CONTINUARE LO SPERPERO DI SPESA. COERENZA! LE PROVINCE VANNO TOLTE TUTTE COME HA SEMPRE CHIESTO IL PDL.

Il molloc del PD ha deciso di fare la provincia Romagna, dopo avere combattuto da sempre la Regione Romagna. Prendiamo atto che molte cose sono cambiate in sette mesi. Berlusconi e il Pdl hanno sempre sostenuto che le Provincie andavano eliminate. Ora che un primo passo il Governo Monti l’ha abbozzato, il Pd, e forse la Regione Emilia Romagna  prendono posizione per fare una provincia unica da Rimini, Forli-Cesena a Ravenna, il solito modo di mantenere enti e sedie da sempre come hanno fatto con le Comunità Montane, i Parchi, trasformate ma mantenute accampando tante tesi. Il decreto  prevede che le competenze delle province siano solo due, potranno anche diventare 3 o 4. ma non cambia niente sulla nullità delle Province. Vanno tolte tutte! . Ricordo la storia delle Province. Già il ministro Minghetti -Destra Storica- nel 1861 (Governo Cavour) provò a presentare due disegni di legge che nella neonata nazione identificavano a livello territoriale unicamente due livelli di governo: Comuni e Consorzi di Comuni ad area vasta (Regioni) . Fin da allora gli oppositori di destra e sinistra (sembra di raccontare la storia dei ns. giorni) si opposero all’abrogazione delle Province, opperbacco!!! Costituite le Regioni nel 1970, ci provò il PRI di Ugo la Malfa che presentò un ddl costituzionale che mirava allo stesso scopo, DC e PCI fecero melina ed il tutto si arenò…..more solito. Registro che dal 1861 sono trascorsi 151 anni e dal 1970, 42 anni e le Province nel frattempo sono perfino aumentate. Adesso ci prova il Governo Monti, più modestamente, puntando ad una riduzione….ho i miei dubbi che possa raggiungere il traguardo. Come nel gioco dell’oca si torna alla casella di partenza, ovvero alla situazione del 1861. Chissà perché all’estero fanno fatica a capire perché l’Italia non risolve mai i suoi problemi ??!!! secondo me dipende dalla Merkel !!! come dicono i buontemponi. Questa è la storia, spero che nel 2013 con Monti si arrivi se non ad eliminarle tutte ma almeno il 50%, sarà difficile. Non credo che la Provincia unica della Romagna serva qualcosa quando dovrà gestire solo due o 4 competenze. Coraggio, tagliamo, almeno noi diamo il buon esempio rispettando quanto ha sempre dichiarato il presidente Berlusconi! Vincenzo Galassini consigliere provinciale Pdl Ravenna

mercoledì 18 luglio 2012

FIERA DELLO SCALOGNO DI ROMAGNA


Dal 19 all 22 luglio Riolo Terme ospita la Fiera dello Scalogno di Romagna I.G.P. La storia dello scalogno racconta che sia stato portato dai popoli che migrarono dal Medio Oriente verso l’Europa, tra questi le popolazioni celtiche, molto presenti anche nelle nostre zone. Lo Scalogno di Romagna ha un sapore suo particolare, più forte e profumato della cipolla e più dolce di quello dell’aglio. Una curiosità: lo Scalogno di Romagna non è mai stato trovato allo stato selvatico per un singolare motivo: non fa fiori per cui non c’è possibilità di scambio di pollini tra infiorescenze di più piante, perciò è fondamentale conservare una parte dei bulbi dell’anno da poter piantare per ottenere una nuova produzione, altrimenti il tipico Scalogno di Romagna scomparirebbe.

martedì 17 luglio 2012

VOLEVAMO, VOLEVAMO


Roma, 9 novembre 1999, primo Congresso di Forza Italia: 
  • volevamo che tutti i dipendenti pubblici e privati potessero pagare in maniera autonoma le tasse senza subire, come oggi avviene, il prelievo forzato dalle buste paga; 
  • volevamo detassare gli utili delle aziende;
  • volevamo passare dalle cento tasse esistenti a otto tasse principali; 
  • volevamo ridurre a una le quattordici tasse sulla casa, a una le sei sull’automobile, 
  • volevamo arrivare un giorno a poter dire: tutte le norme fiscali vigenti sono abrogate, esiste un solo codice con norme chiare e comprensibili
Volevamo, volevamo.  Certo che volevamo. E lo vogliamo ancora

lunedì 16 luglio 2012

IL DESTINO DELLA NOSTRA TERRA E’ NELLE NOSTRE MANI, I ROMAGNOLI DIMOSTRINO CONCRETEZZA E CAPACITA’ DI FARE


“Non possiamo accettare supinamente il nuovo quadro istituzionale disegnato dal Governo, proprio adesso che sembra prendere slancio l’idea della Provincia unica romagnola.”- Afferma il Consigliere Bazzoni del PdL a proposito del dibattito che si è aperto sulla stampa e continua:-“Il Governo prevede di individuare per tutta l’Emilia-Romagna solamente un’Area Metropolitana per Bologna ed una sola Provincia a Parma, cancellando così tutte le Province romagnole e facendo sparire completamente l’identità di una terra che è provincia dal tempo dei Romani e dei Bizantini. Si può dire che la Romagna è addirittura l’unico territorio italiano che ha sempre avuto questo nome e questa identità culturale e territoriale. Per scongiurare un tratto di penna burocratico che cancellerebbe 2000 anni di storia è necessario che, senza sconfessare la necessità di razionalizzazione e risparmio, si individui una proposta che possa essere accettata per la sua logica stringente. La Regione Emilia-Romagna è l’unica composta da due toponimi separati da un trattino; questo rappresenta bene la situazione reale che tutti conoscono, a partire dai Padri Costituenti. La mia proposta è che si istituzionalizzi questo con la seguente articolazione: Bologna città metropolitana e capoluogo di regione, una Provincia Romagna ed una Provincia Emilia. Il disegno può sembrare semplice e quasi banale, ma non si concretizzerà se tutto il mondo politico-istituzionale romagnolo non lavorerà all’unisono ed in fretta  per questo obiettivo, lasciando da parte massimalismi o reticenze, campanilismi e diffidenze. Invito i Sindaci dei maggiori Comuni a prendere urgentemente l’iniziativa di formulare un ordine del giorno da portare e far approvare in tutti i Comuni, per poterlo inviare alla Regione ed al Parlamento. Mai come ora il destino della Romagna è nelle mani dei Romagnoli! Un grande patto per dare forza alla nostra terra!”-




giovedì 12 luglio 2012

FELICITA’, FELICITA’, FELICITA’…..



Grandi novità sotto il cielo del PdL. Lo grida forte il Corriere della Sera e l’aveva spiegato nel dettaglio il Foglio sabato scorso. Il candidato dell’ex partito più grande d’Italia alle elezioni politiche del 2013 sarà Silvio Berlusconi. Ma, sia chiaro, con una squadra di giovani (trentenni e quarantenni) e tutte le promesse, annunci. Torna la riforma liberale, l’ottimismo che è il profumo della vita, la salvezza nazionale e via discorrendo. D’altronde, nessuno più di lui può rimettere insieme i voti dei rinnovatori. Addirittura, spiega il Corriere della Sera, il Cavaliere si è deciso a tornare dopo aver fatto qualche sondaggio con i leader internazionali. Ora, invece, come forse era prevedibile, tutto cambia ancora. Berlusconi candidato per la sesta volta, con lo stesso programma della discesa in campo del 1994 e…….. tutti noi disponibili a scendere in campo a fianco del Presidente, dopo esserci liberati di tanti uomini politici che hanno sempre remato contro da Fini a Casini (ricordarsi le nefaste tre punte……)!. Forza  Berlusconi, Forza Italia.

mercoledì 11 luglio 2012

ANCORA SULLE PROVINCE


Tanto rumore per nulla: un taglio parziale con effetti minimi sulla spesa pubblica. Non hanno avuto il coraggio di dare vera potestà fiscale ai municipi, così ci si perde in tentativi per razionalizzare dall’alto un sistema che invece saprebbe autocorreggersi assai più efficacemente se gli attori locali (municipi, sindaci, comunità locali) venissero responsabilizzati


Deludente su più fronti, in tema di taglio delle Province la spending review del governo sembra particolarmente insoddisfacente e promette ben poco di positivo: per più di una ragione. Innanzi tutto, sarebbe stato importante eliminare finalmente e in maniera definitiva questi centri di spesa, che da tempo hanno perso una vera ragion d’essere in quanto vuotati di competenze rilevanti. Mentre bisogna agire con coraggio ed eliminare l’ente provincia in quanto tale, ci si è perduti in arbitrari distinguo (numero degli abitanti, dimensioni del territorio, almeno 50 Comuni) che non soltanto mantengono in vita più della metà di queste strutture, ma aprono la strada a una marea di conflitti e contenziosi. Un’autentica abolizione delle Province che avesse trasferito a Comuni e Regioni l’insieme del personale avrebbe fatto risparmiare due miliardi di euro. Al contrario, secondo la stessa previsione del governo questo taglio solo parziale potrà ridurre le uscite unicamente di 500 milioni e a giudizio dell’economista Andrea Giuricin (dell’Istituto Bruno Leoni) tale stima ufficiale appare eccessivamente ottimistica. Oltre a ciò, mentre un’eliminazione in toto avrebbe definito un quadro istituzionale chiaro, una simile scelta pasticciata aprirà a molte controversie con dipendenti e sindacati, rischiando di rendere ancor più complicata una situazione già ora piuttosto confusa. Per giunta, la riforma elimina sì una quarantina di piccole Province, ma introduce una decina di città metropolitane, dando attuazione alla riforma costituzionale del 2001 e attribuendo rango di città metropolitana non solo a Roma o Milano (come è

martedì 10 luglio 2012

MILLS, NESSUNO FA RICORSO SENTENZA CONFERMATA BERLUSCONI E’ PROSCIOLTO.


QUANTA STRUMENTALIZZAZIONE, NESSUNO PAGA. FORZA ITALIA, FORZA BERLUSCONI!
Definitiva la sentenza con cui il 25 febbraio scorso il tribunale di Milano ha prosciolto per prescrizione Silvio Berlusconi nel processo Mills in cui l’ex premier era imputato per corruzione in atti giudiziari. Alle 13 di oggi sono scaduti i termini per presentare ricorso e nessuna delle parti, compresa la Procura, lo ha fatto. Il Cavaliere era accusato di aver corrotto l’avvocato inglese David Mills con 600 mila dollari in cambio di testimonianze reticenti ai processi milanesi per le tangenti alla Gdf e All Iberian. La polemica sulle date: Secondo i calcoli del presidente del collegio della decima sezione penale del Tribunale Francesca Vitale che ha dichiarato il "non luogo a procedere" nei confronti dell’ex premier, la prescrizione del reato è intervenuta lo scorso 15 febbraio mentre per la Procura sarebbe caduta o il 3 maggio qualora il reato sia stato commesso l’11 novembre del ’99 o tra pochi giorni e cioè alla metà di luglio nel caso in cui il reato sia stato commesso il 29 febbraio 2000. Il peso della ricusazione: Per il giudice, come ha poi scritto nelle motivazioni, è intervenuta anche per via della "dichiarazione di ricusazione" del collegio presentata dall’ex capo del governo il 27 gennaio e respinta il 23 febbraio. La ricusazione "ha costituito l’ostacolo finale - aveva osservato Francesca Vitale - alla tempestiva definizione, almeno in primo grado, del processo". Come hanno riferito i legali di Berlusconi, nessuna parte processuale ha proposto appello, e dunque la sentenza di proscioglimento per prescrizione è diventata definitiva.

lunedì 9 luglio 2012

ADDIO PROVINCIA E PREFETTURA?


CANCELLATE LE SEDI DISTACCATE DEI TRIBUNALI DI FAENZA E LUGO
di Francesco Monti. RdC- PROVINCIA addio. Sembra essere davvero arrivata l’ultima ora per questi enti, da sempre duri a morire: il decreto sulla revisione di spesa prevede il taglio di 60 province su 110, e anche se i criteri da applicare (popolazione e superficie) devono ancora essere definiti, è praticamente certo che sotto la mannaia finiscano anche Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, esplicitamente citate dal ministro della Funzione pubblica Patroni Griffi in un’intervista televisiva. L’unica speranza di ‘sopravvivenza’, a questo punto, è l’accorpamento in un’unica provincia romagnola. VIALE del tramonto anche per la Prefettura: l’intenzione del governo è mantenere questi organi solo nei capoluoghi di regione. Salvo modifiche da parte del Parlamento in sede di conversione in legge (possibilità sempre aperta, visti i travagli dei vari partiti di maggioranza), da piazza del Popolo dovrebbero migrare 75 dipendenti e sei dirigenti, prefetto compreso. A proposito di personale statale: come sarà messo in pratica il taglio previsto dal governo (10% dei dipendenti, 20% dei dirigenti) è ancora tutto da stabilire. In provincia di Ravenna i dipendenti di ministeri e uffici tributari sono circa 1.500, e un decimo di questi ricoprono una posizione dirigenziale. Impossibile, per ora, prevedere quanti di questi posti salteranno, per mobilità o pensionamenti anticipati: in primo luogo perché non è detto che i tagli saranno lineari (ovvero con la stessa percentuale applicata uniformemente su tutto il territorio e a tutti i settori), ma soprattutto perché l’articolazione territoriale dei ministeri non segue necessariamente i confini delle attuali province.  Sul fronte del personale, in questi anni, qualche risparmio è stato fatto: il Comune di Ravenna è passato dai 1.245 dipendenti del 2006 ai 1.171 di fine 2011 (-5,9%), e prevede di ridurre ulteriormente l’organico nel corso dell’anno, non sostituendo chi andrà in pensione. I dirigenti sono scesi da 38 a 25 in cinque anni. La spesa di Palazzo Merlato per il personale ammonterà, per il 2012, a 45,5 milioni, circa 850 mila euro in meno dell’anno scorso. La Provincia conta invece 468 dipendenti e 12 dirigenti.

mercoledì 4 luglio 2012

E IO PAGO: LA NOTTE ROSA, QUANTO COSTA AGLI ENTI PUBBLICI, DI NOSTRI EURO?


A CERVIA UN SOLO SPETTACOLO QUASI 100.OOO EURO.

La Notte Rosa di Milano Marittima lo spettacolo pirotecnico e acquatico presentato dalla compagnia francese Ilotopie, Fous de Bassin. Appuntamento di richiamo internazionale, unico nel suo genere, che trasporterà il pubblico in una realtà incantata. A mezzanotte, come ogni anno, i fuochi d’artificio illumineranno tutta la costa lungo 100 km di spiagge, un'esplosione di luci, suoni, immagini, colori. A Ravenna, sarà la Rocca Brancaleone lo scenario della notte più lunga dell'estate con il concerto, alle ore 21.30, di Egberto Gismonti e Nana Vasconcelos in Brasil jazz, un evento speciale del Ravenna Festival per la Notte Rosa 2012 che verrà replicato anche la sera del 7 luglio

martedì 3 luglio 2012

A SINISTRA NESSUNO RIMANE DISOCCUPATO: ELIO GASPERONI E’ IL NUOVO PRESIDENTE DI LEGACOOP RAVENNA



Da sx Zannoni, Cottignoli, Gasperoni (da Ravenna Holding), Monti (ex consigliere Provinciale), Solaroli (Ex Sindaco Riolo)
Elio Gasperoni è il nuovo presidente di Legacoop Ravenna: è stato eletto questa mattina, 2 luglio 2012, dalla Direzione provinciale (composta da circa 90 membri provenienti dalle cooperative associate) organismo a cui spetta l'elezione del Presidente.

lunedì 2 luglio 2012

SPRECO DI SOLDI PROVINCIALI NEL TRASPORTO: SPENDING REVIEW DA OLTRE 40 ANNI MANCA LA PALESTRA NELL’ISTITUTO PER L’AGRICOLTURA DI PERSOLINO E LA PROVINCIA PAGA IL TRASPORTO.



L'Istituto professionale di Stato per l'Agricoltura e l'Ambiente di Persolino a Faenza è sprovvisto di palestra, da oltre 40 anni! Le lezioni di educazione fisica vengono svolte nelle strutture comunali di Faenza poste a 4 Km, dall'Istituto. La spesa che la Provincia sostiene per il servizio di trasporto scolastico è a carico della Provincia, che non ha realizzato in 40 anni la necessaria palestra. La Provincia è quindi costretta di avvalersi, per l'esecuzione del servizio di trasporto predetto, di una ditta specializzata nell'attività di trasporto persone. Il servizio per il solo anno scolastico 2011-2012, dopo una gara d'appalto informale tra ditte specializzate, è stata assegnata, dalla Giunta Provinciale (n. 3113 del 13/09/2011), in base a un preventivo di 23.727 euro!  La Provincia di Ravenna ha nelle proprie competenze la manutenzione delle scuole superiori come quella di Persolino  CHIEDO
  • Perché la Provincia non ha realizzato in 40 anni all'Istituto professionale di Stato per l'Agricoltura e l'Ambiente di Persolino la necessaria palestra, obbligatoria per la scuola superiore?;
  • Quanto ha speso in 40 anni per il trasporto scolastico da Persolino a Faenza (circa 8 Km)?;
  • Quali sono le giustificazioni adottate nei confronti dell'Istituto scolastico per non realizzare la palestra?;
  • Qual è il costo per l'appalto del trasporto in quasi 40 anni?;
  • Di conoscere il parere dei responsabili della Provincia in merito all'attuazione dell'appalto, invece che la costruzione di una palestra.
  • Quanto costa una modesta palestra, considerato che per un periodo il servizio alternativo è stato svolto a Faenza anche in una palestra provvisoria (ex scuola elementare "Don Milani" presso il Convento dei Frati Cappuccini in via Canal Grande)?
  • Perché la Provincia, che ha contribuito alla realizzazione della rotonda e della pista ciclabile da Faenza a Errano, non ha utilizzato i fondi propri per realizzare la palestra di sua competenza, eliminando così gli inconvenienti sopra denunciati ed evitando sperpero di denaro anche per i prossimi anni?
  • Come si inserisce questa spesa quarantennale con lo "spending review".
Il consigliere provinciale Vincenzo Galassini (Pdl)