martedì 31 luglio 2012
lunedì 30 luglio 2012
sabato 28 luglio 2012
IL CONSIGLIO PROVINCIALE APPROVA UN ORDINE DEL GIORNO PER LA PROVINCIA ROMAGNA
GALASSINI NON HA PARTECIPATO AL VOTO ED E’ USCITO DALL’AULA
Il consiglio provinciale ha
approvato a maggioranza un ordine
del giorno per l’accorpamento della Provincia di Ravenna in ambito romagnolo
presentato dai capigruppo Tiziana Bandoli (Pd),
Massimo Mazzolani (Pdl) e dal
consigliere Paolo Pirazzini (Pd). Contraria la Lega Nord. Astenuti i
gruppi Fds e Sel. Non ha votato il presidente del consiglio provinciale Gabriele
Rossi (Idv), e Vincenzo Galassini
(Pdl) è uscito dall’aula. Il presidente della Provincia Claudio Casadio ha
aperto la seduta: «È opportuno e istituzionalmente corretto che il consiglio si
pronunci sull’ipotesi di riordino territoriale delle Province. Questa è la
posta in gioco adesso. I tempi sono davvero stretti. Siamo dunque chiamati a
compiere una scelta storica alla quale non possiamo e non dobbiamo sottrarci.
Tutto il resto – quante e quali funzioni, governo di primo o secondo grado,
potrà essere discusso poi e potrà cambiare in corso d’opera – ma il riordino
territoriale su cui dobbiamo pronunciarci oggi disegnerà il profilo dei nostri
territori per i prossimi decenni. La massa critica delle nostre politiche ha
come riferimento l’area vasta romagnola; i Sindaci e tutte le forze economiche
e sociali che abbiamo consultato nei giorni scorsi hanno espresso consenso
unanime all’ipotesi di accorpamento delle province romagnole. Un passaggio,
questo, che non è ostativo rispetto all’idea di una regione Romagna. Abbiamo
registrato una grande coesione che non è un dato scontato e che ci deve indurre
a non subire il cambiamento ma a governarlo. La revisione degli ambiti
provinciali si farà comunque, giusto o sbagliato che la si giudichi, dobbiamo
esserne protagonisti, trasformando un vincolo in un’opportunità di cambiamento
positivo».
venerdì 27 luglio 2012
TUTTI IN PIAZZA PER TIMONCINI E SCOZZOLI
RIOLO TERME SI STA ATTREZZANDO CON MAXISCHERMI PER ASSISTERE ALLE GESTE DEI DUE ATLETI
OLIMPICI
ROMAGNA - E' già febbre olimpica
nelle piazze romagnole. Riolo Terme e Forlì si stanno attrezzando per vivere le
avventure degli atleti Daigoro Timoncini e Fabio Scozzoli, impegnati nei
prossimi giorni a Londra. Nella città riolese verrà allestito un maxischermo
ella Sala San Giovanni martedì 7 agosto, dando così la possibilità a tutti i
cittadini di assistere dalle 13.30 alle gesta di Timoncini, mentre a Forlì in
piazza Saffi verrà allestito un maxischermo in occasione della finale dei 100m
Rana di Scozzoli, in programma domenica sera.
TURISMO DATI IN CALO NEL MESE DI GIUGNO E NEL PRIMO TRIMESTRE: C’ERA D’APETTARSELO
CRESCITA
A BRISIGHELLA E CASOLA VALSENIO E NELLA BASSA ROMAGNA. CHE TURISMO PUO’ ESSERCI
NELLA BASSA ROMAGNA?
Giugno in frenata per quanto riguarda il turismo sul
territorio provinciale: si conferma dunque, spiega la Provincia, "la
difficoltà di questo primo semestre 2012 anche per il settore sia a
pure con elementi di diversificazione all'interno del territorio".
Rispetto al dato nazionale di giugno, diffuso da Federalberghi, che segnava un
- 8,2% sul mercato straniero e un - 7,1% su quello italiano, la nostra
provincia registra un calo più contenuto pari al - 6,35. Il dato provinciale
mensile è di 1.199.329 presenze, inferiore al giugno dello scorso anno, quando
il dato beneficiò della Pentecoste che mobilita il mercato straniero, in
particolare di lingua tedesca. Il dato periodo gennaio-giugno registra un calo
del 4,68%, significativo comunque il dato delle presenze del semestre:
2.112.655. Gli arrivi, in giugno, sono stati 237.342 ( - 3,58% sul giugno
dell’anno scorso). Cervia
registra una lievissima crescita dello 0,90% nel dato arrivi ma si abbassa il
numero complessivo dei giorni di vacanza. Di conseguenza, il dato presenze
registra una flessione mensile intorno al 4%. Il dato periodo, in
flessione sul 2011, registra un - 3,70% con un totale di 1.107.235 presenze nel
primo semestre 2012. Il Comune di Ravenna
totalizza 872.000 presenze nel primo semestre 2012. E’ questa la realtà che ha
più risentito del deflusso estero. Cede, nel periodo, il 4,70% di presenze
nella città d'arte e il 5,54% nel comparto lidi. La Bassa Romagna, con numeri assoluti più ridotti, si segnala per un
primo semestre 2012 positivo: + 5,75% sia negli arrivi che nelle presenze. Flessione anche nelle Terre di
Faenza, dove però si registrano incrementi a Casola Valsenio e a Brisighella,
che chiude il periodo gennaio-giugno 2012 con oltre 1.700 presenze in più sullo
stesso semestre 2011 e una crescita pari al 13,08%. Per quanto
concerne il tipo di alloggio scelto dai turisti, i dati registrano la frenata
delle strutture alberghiere tradizionali, e la crescita di bed and breakfast,
agriturismi, campeggi. Dato positivo per gli alloggi turistici con +22,89 % di
presenze nel semestre grazie all’impennata di giugno (+ 94,85%).
giovedì 26 luglio 2012
mercoledì 25 luglio 2012
STORICO SI DEL SENATO AL SEMIPRESIDENZIALISMO. ORA AVANTI ALLA CAMERA. BENE LA PROPOSTA DI BERLUSCONI
UNA GRANDE RIFORMA E’ A PORTATA DI MANO, NONOSTANTE I TENTATIVI
UN POCO ISTERICI DI NEGARLA E MARGINALIZZARLA E LO SPAVENTO DI POTER DARE VOCE
E PAROLA AL POPOLO. IL SEMIPRESIDENZIALISMO PUO’ DIVENTARE REALTA’-
E’ bastato che quattro gatti del PdL votassero a
favore del
semipresidenzialismo e del Senato federale per far uscire dai sepolcri tutti gli
zombie della vecchia Repubblica che di cambiare qualcosa nei riti
settecenteschi del nostro vivere politico non hanno alcuna intenzione. Il voto di oggi è inutile: buone intenzioni che
rimarranno sulla carta. Le elezioni sono vicine, Berlusconi pensa agli aquiloni
e alla campagna elettorale, Bersani a come ammazzare (politicamente, sia
chiaro) Renzi, la Lega a chi sbianchettare dalle foto ufficiali. Il
semipresidenzialismo interessa meno del menù di un ristorante da prenotare per
la cena, in questo momento. Eppure, tre minuti dopo il sì del Senato già le
agenzie battevano toni guerreschi e dichiarazioni di fuoco delle mummie nostrane. Pisanu, il vecchio e tremebondo
Pisanu, si dissociava: eh sì, lui è legato alla Dc, al torbido, ai governi
creati e disfatti in Parlamento, alle manovre di palazzo. Impossibile che
votasse a favore lui, “la voce
autorevole del PdL”, come
l’ha definito Anna Finocchiaro.
Pure la capa dei senatori piddini non ne vuol sapere di riscrivere qualche
articolo della Costituzione e accusa Alfano e Gasparri di “mentire, perché questa riforma non vedrà
mai la luce!”. Ovvio, a quelli come lei piace fare vertici
notturni per decidere chi candidare al Quirinale. L’importante è che il
prescelto sia o un senatore a vita del proprio gruppo o un ministro del proprio
governo. La
storia insegna,
i fatti parlano chiaro. Ma gli ululati non finiscono qui: anche la Cgil, il sindacato degli
scioperi e della lotta partigiana, non ci sta e parla addirittura di “inammissibile stravolgimento
dell’ordinamento della Repubblica”, quasi che tutto fosse
destinato all’immutabilità perpetua. La muffa al comando, per sempre.
Rassegniamoci.
martedì 24 luglio 2012
CE LA FAREMO AD ELIMINARE LE PROVINCE: ABOLIREMO LE PROVINCE LA PROMESSA DI BERLUSCONI NEL 2008 E (DEL PD)
Repetita iuvant dicevano gli antichi, ma ripetere
alcune cose potrebbe non giovare, anzi addirittura potrebbe fare arrossire. E’
il caso dell’abolizione delle province: durante la campagna elettorale del 2008
Silvio Berlusconi e la sua coalizione hanno promesso agli italiani di abolire
le province per recuperare ben dieci milioni di euro, oggi gli stessi che nel
2008 erano i paladini di questo provvedimento dovranno approvare il decreto
Monti che ne sopprimeremo solo 50 e le altre le fa accorparle. A dire il vero
anche il PD, allora guidato da Veltroni,
si sbracciava per l’abolizione delle province; ma anche loro per salvare il
Governo Monti sono ad accettare il nuovo progetto. In questo periodo ne vedremo
delle belle. Certi il partito del mantenimento della spesa pubblica ne fare di
tutto per non cambiare nulla
lunedì 23 luglio 2012
MONTI E IL VERGOGNOSO NON ACCORDO CON LA SVIZZERA PER INCASSARE 50 MILIARDI DI EURO
Da quando si è insediato il governo Monti, abbiamo assistito a
numerosi proclami sull’evasione fiscale, tra mirabolanti proclami e operazioni
mediatiche, passando per leggi “ammazza privacy”, con il fisco che setaccerà
non solo i nostri conti correnti, ma persino la bolletta del telefono. Ma i soldi della VERA
EVASIONE, i MILIARDI DI EURO esportati all’estero dai “grandi evasori” (e
probabilmente, in parte provento di altre attività illecite) non li vuole
toccare!!! Potrebbe recuperare facilmente 50.000.000.000 di euro, che non aspettano altro
che essere prelevati, come spiega l’articolo di seguito. C’è l’accordo con la Svizzera, altre nazioni europee lo
hanno già fatto… ma il nostro governo, evidentemente, NON VUOLE QUEI SOLDI! Preferisce purgare i
deboli. 50 miliardi sono una bella somma: avrebbero permesso di non aumentare
la
pressione fiscale, o quantomeno di evitare le tasse che più hanno colpito le
fasce deboli della popolazione, generando l’ondata di suicidi alla quale stiamo
assistendo. Ma Mario Monti non vuole saperne. E le FALSE “opposizioni”
COLLUSE, tacciono…
sabato 21 luglio 2012
LA SICILIA E’ FALLITA PRIMA DELLA GRECIA. RINGRAZIAMO LOMBARDO PER I DEBITI CHE CI HA LASCIATO.
Dopo il blocco dei fondi Ue arrivano pesanti le parole
di Lo Bello vicepresidente di Confindustria che chiede aiuto a Monti.
Forse in molti lo sanno già. Nei mesi scorsi sono stati tanti gli allarmi
lanciati a qualsiasi livello. L’ultimo in ordine di tempo, quello del Sindaco di Catania
Stancanelli,
che richiedeva soldi alla Regione per gli stipendi dei comunali di maggio. Sono
situazioni già viste e riviste, soprattutto per chi è posto nei gradini più
bassi della scala gerarchica, che come sempre, paga per primo le conseguenze.
Non è la prima volta che i dipendenti comunali ricevono il loro stipendio in
ritardo, ed in alcuni casi, questi ritardi si protraggono per mesi interi. Oggi,
a parlare di scenario drammatico è Ivan Lo Bello, vicepresidente di
Confindustria, che dalle pagine del Corriere della Sera lancia l’allarme di un
possibile fallimento della Sicilia. “Va ripensata anche l’autonomia e occorre
avviare un’operazione-verità. Scuotere dal torpore i siciliani, dai dipendenti
regionali ai pensionati della stessa Regione che saranno i primi a trovarsi
senza stipendi in caso di crollo. Ma il governo Monti – aggiunge – deve subito
mettere mano ai conti, controllando un bilancio reso non trasparente da poste
dubbie e residui inesigibili”. Chiaro il riferimento al cattivo governo della Regione Sicilia, che già negli ultimi
mesi ha pensato alla campagna elettorale con assunzioni choc e sperpero di denaro a
destra e a manca. Non a caso, l’Unione Europea ha bloccato i 600 milioni
di euro destinati alla regione Sicilia. “La Sicilia – continua Lo Bello – rischia
di diventare la Grecia del Paese e il Paese deve intervenire anche superando gli
ostacoli di una autonomia concessa nel dopoguerra, in condizioni storiche e
politiche ormai lontanissime, ma utilizzata da scriteriate classi dirigenti per
garantire a se stesse l’impunità”.
venerdì 20 luglio 2012
DIMENTICATE NAPOLITANO, PENSATE SEMPRE E SOLO A BERLUSCONI.ONI.ONI.ONI.
Come sono prevedibili. Napolitano finisce
nel tritacarne in merito alla trattativa Stato-mafia, scoppia una violenta polemica
sull’uso delle intercettazioni riguardanti il
Presidente della Repubblica, e che succede? Che agli italiani
viene fatta immediatamente una operazione-memoria: dimenticate Napolitano, ecco
a voi il vero mostro. Ecco a voi il mafioso. Eccolo: è Silvio
Berlusconi. E così i pm di Palermo
vogliono ascoltare il Cavaliere in merito ai rapporti
con Marcello Dell’Utri, e pare in merito ad una casa
acquistata ad un prezzo “gonfiato” (così dicono). Che ci volete fare, così
funziona. Mettete insieme “Berlusconi” e un’inchiesta sulla “mafia”
(una qualsiasi) e il gioco è fatto. Cari italiani, eccolo lì, il
mafioso. Ecco Berlusconi. Concentratevi su di lui, e non pensato
ad altro. A nessuno
giovedì 19 luglio 2012
LE PROVINCE VANNO ELIMINATE.
ORA IL PD SCOPRE LA PROVINCIA ROMAGNA, PER CONTINUARE LO
SPERPERO DI SPESA. COERENZA! LE PROVINCE VANNO TOLTE TUTTE COME HA SEMPRE
CHIESTO IL PDL.
Il molloc del PD ha deciso di fare la provincia Romagna, dopo avere combattuto da sempre la Regione Romagna. Prendiamo atto che molte cose sono cambiate in sette mesi. Berlusconi e il Pdl hanno sempre sostenuto che le Provincie andavano eliminate. Ora che un primo passo il Governo Monti l’ha abbozzato, il Pd, e forse la Regione Emilia Romagna prendono posizione per fare una provincia unica da Rimini, Forli-Cesena a Ravenna, il solito modo di mantenere enti e sedie da sempre come hanno fatto con le Comunità Montane, i Parchi, trasformate ma mantenute accampando tante tesi. Il decreto prevede che le competenze delle province siano solo due, potranno anche diventare 3 o 4. ma non cambia niente sulla nullità delle Province. Vanno tolte tutte! . Ricordo la storia delle Province. Già il ministro Minghetti -Destra Storica- nel 1861 (Governo Cavour) provò a presentare due disegni di legge che nella neonata nazione identificavano a livello territoriale unicamente due livelli di governo: Comuni e Consorzi di Comuni ad area vasta (Regioni) . Fin da allora gli oppositori di destra e sinistra (sembra di raccontare la storia dei ns. giorni) si opposero all’abrogazione delle Province, opperbacco!!! Costituite le Regioni nel 1970, ci provò il PRI di Ugo la Malfa che presentò un ddl costituzionale che mirava allo stesso scopo, DC e PCI fecero melina ed il tutto si arenò…..more solito. Registro che dal 1861 sono trascorsi 151 anni e dal 1970, 42 anni e le Province nel frattempo sono perfino aumentate. Adesso ci prova il Governo Monti, più modestamente, puntando ad una riduzione….ho i miei dubbi che possa raggiungere il traguardo. Come nel gioco dell’oca si torna alla casella di partenza, ovvero alla situazione del 1861. Chissà perché all’estero fanno fatica a capire perché l’Italia non risolve mai i suoi problemi ??!!! secondo me dipende dalla Merkel !!! come dicono i buontemponi. Questa è la storia, spero che nel 2013 con Monti si arrivi se non ad eliminarle tutte ma almeno il 50%, sarà difficile. Non credo che la Provincia unica della Romagna serva qualcosa quando dovrà gestire solo due o 4 competenze. Coraggio, tagliamo, almeno noi diamo il buon esempio rispettando quanto ha sempre dichiarato il presidente Berlusconi! Vincenzo Galassini consigliere provinciale Pdl Ravenna
mercoledì 18 luglio 2012
FIERA DELLO SCALOGNO DI ROMAGNA
Dal 19 all 22 luglio Riolo Terme ospita la Fiera dello Scalogno di
Romagna I.G.P.
La storia dello scalogno racconta che sia stato portato dai popoli che
migrarono dal Medio Oriente verso l’Europa, tra questi le popolazioni celtiche,
molto presenti anche nelle nostre zone. Lo Scalogno di Romagna ha un sapore suo
particolare, più forte e profumato della cipolla e più dolce di quello
dell’aglio. Una curiosità: lo Scalogno di Romagna non è mai stato trovato allo
stato selvatico per un singolare motivo: non fa fiori per cui non c’è
possibilità di scambio di pollini tra infiorescenze di più piante, perciò è fondamentale
conservare una parte dei bulbi dell’anno da poter piantare per ottenere una
nuova produzione, altrimenti il tipico Scalogno di Romagna scomparirebbe.
martedì 17 luglio 2012
VOLEVAMO, VOLEVAMO
Roma, 9 novembre 1999, primo Congresso di Forza
Italia:
- volevamo che
tutti i dipendenti pubblici e privati potessero pagare in maniera autonoma
le tasse senza subire, come oggi avviene, il prelievo forzato dalle buste
paga;
- volevamo
detassare gli utili delle aziende;
- volevamo
passare dalle cento tasse esistenti a otto tasse principali;
- volevamo
ridurre a una le quattordici tasse sulla casa, a una le sei
sull’automobile,
- volevamo
arrivare un giorno a poter dire: tutte le norme fiscali vigenti sono abrogate,
esiste un solo codice con norme chiare e comprensibili
Volevamo, volevamo. Certo che
volevamo. E lo vogliamo ancora
lunedì 16 luglio 2012
IL DESTINO DELLA NOSTRA TERRA E’ NELLE NOSTRE MANI, I ROMAGNOLI DIMOSTRINO CONCRETEZZA E CAPACITA’ DI FARE
“Non possiamo accettare supinamente il nuovo quadro istituzionale disegnato dal Governo, proprio adesso che sembra prendere slancio l’idea della Provincia unica romagnola.”- Afferma il Consigliere Bazzoni del PdL a proposito del dibattito che si è aperto sulla stampa e continua:-“Il Governo prevede di individuare per tutta l’Emilia-Romagna solamente un’Area Metropolitana per Bologna ed una sola Provincia a Parma, cancellando così tutte le Province romagnole e facendo sparire completamente l’identità di una terra che è provincia dal tempo dei Romani e dei Bizantini. Si può dire che la Romagna è addirittura l’unico territorio italiano che ha sempre avuto questo nome e questa identità culturale e territoriale. Per scongiurare un tratto di penna burocratico che cancellerebbe 2000 anni di storia è necessario che, senza sconfessare la necessità di razionalizzazione e risparmio, si individui una proposta che possa essere accettata per la sua logica stringente. La Regione Emilia-Romagna è l’unica composta da due toponimi separati da un trattino; questo rappresenta bene la situazione reale che tutti conoscono, a partire dai Padri Costituenti. La mia proposta è che si istituzionalizzi questo con la seguente articolazione: Bologna città metropolitana e capoluogo di regione, una Provincia Romagna ed una Provincia Emilia. Il disegno può sembrare semplice e quasi banale, ma non si concretizzerà se tutto il mondo politico-istituzionale romagnolo non lavorerà all’unisono ed in fretta per questo obiettivo, lasciando da parte massimalismi o reticenze, campanilismi e diffidenze. Invito i Sindaci dei maggiori Comuni a prendere urgentemente l’iniziativa di formulare un ordine del giorno da portare e far approvare in tutti i Comuni, per poterlo inviare alla Regione ed al Parlamento. Mai come ora il destino della Romagna è nelle mani dei Romagnoli! Un grande patto per dare forza alla nostra terra!”-
venerdì 13 luglio 2012
giovedì 12 luglio 2012
FELICITA’, FELICITA’, FELICITA’…..
Grandi novità sotto il cielo del PdL. Lo grida forte
il Corriere della Sera e l’aveva spiegato nel dettaglio il Foglio sabato
scorso. Il candidato dell’ex partito più grande d’Italia alle elezioni
politiche del 2013 sarà Silvio Berlusconi. Ma, sia chiaro, con una
squadra di giovani (trentenni e quarantenni) e tutte le promesse, annunci.
Torna la riforma liberale, l’ottimismo che è il profumo della vita, la salvezza
nazionale e via discorrendo. D’altronde, nessuno più di lui può rimettere
insieme i voti dei rinnovatori. Addirittura, spiega il Corriere della Sera, il
Cavaliere si è deciso a tornare dopo aver fatto qualche sondaggio con i
leader internazionali. Ora, invece, come forse era prevedibile, tutto
cambia ancora. Berlusconi candidato per la sesta volta, con lo stesso
programma della discesa in campo del 1994 e…….. tutti noi disponibili a
scendere in campo a fianco del Presidente, dopo esserci liberati di tanti
uomini politici che hanno sempre remato contro da Fini a Casini (ricordarsi le
nefaste tre punte……)!. Forza Berlusconi,
Forza Italia.
mercoledì 11 luglio 2012
ANCORA SULLE PROVINCE
Tanto rumore per nulla: un taglio parziale con effetti minimi
sulla spesa pubblica. Non hanno avuto il coraggio
di dare vera potestà fiscale ai municipi, così ci si perde in tentativi per
razionalizzare dall’alto un sistema che invece saprebbe autocorreggersi assai
più efficacemente se gli attori locali (municipi, sindaci, comunità locali)
venissero responsabilizzati.
Deludente su più fronti, in tema
di taglio delle Province la spending review del governo sembra particolarmente
insoddisfacente e promette ben poco di positivo: per più di una ragione.
Innanzi tutto, sarebbe stato importante eliminare finalmente e in maniera
definitiva questi centri di spesa, che da tempo hanno perso una vera ragion
d’essere in quanto vuotati di competenze rilevanti. Mentre bisogna agire con
coraggio ed eliminare l’ente provincia in quanto tale, ci si è perduti in
arbitrari distinguo (numero degli abitanti, dimensioni del territorio, almeno
50 Comuni) che non soltanto mantengono in vita più della metà di queste
strutture, ma aprono la strada a una marea di conflitti e contenziosi. Un’autentica
abolizione delle Province che avesse trasferito a Comuni e Regioni l’insieme
del personale avrebbe fatto risparmiare due miliardi di euro. Al contrario,
secondo la stessa previsione del governo questo taglio solo parziale potrà ridurre
le uscite unicamente di 500 milioni e a giudizio dell’economista Andrea
Giuricin (dell’Istituto Bruno Leoni) tale stima ufficiale appare eccessivamente
ottimistica. Oltre a ciò, mentre un’eliminazione in toto avrebbe definito un
quadro istituzionale chiaro, una simile scelta pasticciata aprirà a molte
controversie con dipendenti e sindacati, rischiando di rendere ancor più
complicata una situazione già ora piuttosto confusa. Per giunta, la riforma
elimina sì una quarantina di piccole Province, ma introduce una decina di città
metropolitane, dando attuazione alla riforma costituzionale del 2001 e
attribuendo rango di città metropolitana non solo a Roma o Milano (come è
martedì 10 luglio 2012
MILLS, NESSUNO FA RICORSO SENTENZA CONFERMATA BERLUSCONI E’ PROSCIOLTO.
QUANTA STRUMENTALIZZAZIONE, NESSUNO PAGA. FORZA ITALIA, FORZA
BERLUSCONI!
Definitiva la sentenza con cui il
25 febbraio scorso il tribunale di Milano ha prosciolto per prescrizione Silvio Berlusconi nel processo Mills
in cui l’ex premier era imputato per corruzione in atti giudiziari. Alle 13 di
oggi sono scaduti i termini per presentare ricorso e nessuna delle parti,
compresa la Procura, lo ha fatto. Il Cavaliere era accusato di aver corrotto
l’avvocato inglese David Mills con 600 mila dollari in cambio di testimonianze
reticenti ai processi milanesi per le tangenti alla Gdf e All Iberian. La polemica sulle date: Secondo i
calcoli del presidente del collegio della decima sezione penale del Tribunale
Francesca Vitale che ha dichiarato il "non luogo a procedere" nei
confronti dell’ex premier, la prescrizione del reato è intervenuta lo scorso 15
febbraio mentre per la Procura sarebbe caduta o il 3 maggio qualora il reato
sia stato commesso l’11 novembre del ’99 o tra pochi giorni e cioè alla metà di
luglio nel caso in cui il reato sia stato commesso il 29 febbraio 2000. Il peso della ricusazione: Per il
giudice, come ha poi scritto nelle motivazioni, è intervenuta anche per via
della "dichiarazione di ricusazione" del collegio presentata dall’ex
capo del governo il 27 gennaio e respinta il 23 febbraio. La ricusazione
"ha costituito l’ostacolo finale - aveva osservato Francesca Vitale - alla
tempestiva definizione, almeno in primo grado, del processo". Come hanno
riferito i legali di Berlusconi, nessuna parte processuale ha proposto appello,
e dunque la sentenza di proscioglimento per prescrizione è diventata
definitiva.
lunedì 9 luglio 2012
ADDIO PROVINCIA E PREFETTURA?
CANCELLATE
LE SEDI DISTACCATE DEI TRIBUNALI DI FAENZA E LUGO
di Francesco Monti. RdC- PROVINCIA addio. Sembra essere davvero
arrivata l’ultima ora per questi enti, da sempre duri a morire: il decreto
sulla revisione di spesa prevede il taglio di 60 province su 110, e anche se i
criteri da applicare (popolazione e superficie) devono ancora essere definiti,
è praticamente certo che sotto la mannaia finiscano anche Ravenna, Forlì-Cesena
e Rimini, esplicitamente citate dal ministro della Funzione pubblica Patroni
Griffi in un’intervista televisiva. L’unica speranza di ‘sopravvivenza’, a questo
punto, è l’accorpamento in un’unica provincia romagnola. VIALE del tramonto
anche per la Prefettura: l’intenzione del governo è mantenere questi organi
solo nei capoluoghi di regione. Salvo modifiche da parte del Parlamento in sede di
conversione in legge (possibilità sempre aperta, visti i travagli dei vari
partiti di maggioranza), da piazza del Popolo dovrebbero migrare 75 dipendenti
e sei dirigenti, prefetto compreso. A proposito di personale statale: come sarà
messo in pratica il taglio previsto dal governo (10% dei dipendenti, 20% dei
dirigenti) è ancora tutto da stabilire. In provincia di Ravenna i dipendenti di
ministeri e uffici tributari sono circa 1.500, e un decimo di questi ricoprono
una posizione dirigenziale. Impossibile, per ora, prevedere quanti di questi
posti salteranno, per mobilità o pensionamenti anticipati: in primo luogo
perché non è detto che i tagli saranno lineari (ovvero con la stessa
percentuale applicata uniformemente su tutto il territorio e a tutti i
settori), ma soprattutto perché l’articolazione territoriale dei ministeri non
segue necessariamente i confini delle attuali province. Sul fronte del personale, in questi anni,
qualche risparmio è stato fatto: il Comune di Ravenna è passato dai 1.245
dipendenti del 2006 ai 1.171 di fine 2011 (-5,9%), e prevede di ridurre
ulteriormente l’organico nel corso dell’anno, non sostituendo chi andrà in
pensione. I dirigenti sono scesi da 38 a 25 in cinque anni. La spesa di Palazzo
Merlato per il personale ammonterà, per il 2012, a 45,5 milioni, circa 850 mila
euro in meno dell’anno scorso. La Provincia conta invece 468 dipendenti e 12
dirigenti.
mercoledì 4 luglio 2012
E IO PAGO: LA NOTTE ROSA, QUANTO COSTA AGLI ENTI PUBBLICI, DI NOSTRI EURO?
A CERVIA UN SOLO SPETTACOLO QUASI 100.OOO EURO.
La Notte Rosa di Milano Marittima
lo spettacolo pirotecnico e acquatico presentato dalla compagnia francese
Ilotopie, Fous de Bassin. Appuntamento di richiamo internazionale, unico
nel suo genere, che trasporterà il pubblico in una realtà incantata. A
mezzanotte, come ogni anno, i fuochi d’artificio illumineranno tutta la costa
lungo 100 km di spiagge, un'esplosione di luci, suoni, immagini, colori. A Ravenna, sarà la Rocca Brancaleone lo scenario della notte più
lunga dell'estate con il concerto, alle ore 21.30, di Egberto Gismonti e Nana
Vasconcelos in Brasil jazz, un evento speciale del Ravenna Festival per la Notte
Rosa 2012 che verrà replicato anche la sera del 7 luglio
martedì 3 luglio 2012
A SINISTRA NESSUNO RIMANE DISOCCUPATO: ELIO GASPERONI E’ IL NUOVO PRESIDENTE DI LEGACOOP RAVENNA
Elio Gasperoni è il nuovo presidente di Legacoop
Ravenna: è stato eletto questa mattina, 2 luglio 2012, dalla Direzione
provinciale (composta da circa 90 membri provenienti dalle cooperative associate)
organismo a cui spetta l'elezione del Presidente.
lunedì 2 luglio 2012
SPRECO DI SOLDI PROVINCIALI NEL TRASPORTO: SPENDING REVIEW DA OLTRE 40 ANNI MANCA LA PALESTRA NELL’ISTITUTO PER L’AGRICOLTURA DI PERSOLINO E LA PROVINCIA PAGA IL TRASPORTO.
L'Istituto professionale di Stato per
l'Agricoltura e l'Ambiente di Persolino a Faenza è sprovvisto di palestra, da
oltre 40 anni! Le lezioni di educazione fisica vengono svolte nelle strutture
comunali di Faenza poste a 4 Km, dall'Istituto. La spesa che la Provincia
sostiene per il servizio di trasporto scolastico è a carico della Provincia,
che non ha realizzato in 40 anni la necessaria palestra. La Provincia è quindi
costretta di avvalersi, per l'esecuzione del servizio di trasporto predetto, di
una ditta specializzata nell'attività di trasporto persone. Il servizio per il
solo anno scolastico 2011-2012, dopo una gara d'appalto informale tra ditte
specializzate, è stata assegnata, dalla Giunta Provinciale (n. 3113 del
13/09/2011), in base a un preventivo di 23.727 euro! La Provincia di Ravenna ha nelle proprie
competenze la manutenzione delle scuole superiori come quella di Persolino CHIEDO
- Perché la
Provincia non ha realizzato in 40 anni all'Istituto professionale di Stato
per l'Agricoltura e l'Ambiente di Persolino la necessaria palestra,
obbligatoria per la scuola superiore?;
- Quanto ha
speso in 40 anni per il trasporto scolastico da Persolino a Faenza (circa
8 Km)?;
- Quali
sono le giustificazioni adottate nei confronti dell'Istituto scolastico
per non realizzare la palestra?;
- Qual è il
costo per l'appalto del trasporto in quasi 40 anni?;
- Di
conoscere il parere dei responsabili della Provincia in merito
all'attuazione dell'appalto, invece che la costruzione di una palestra.
- Quanto
costa una modesta palestra, considerato che per un periodo il servizio
alternativo è stato svolto a Faenza anche in una palestra provvisoria (ex
scuola elementare "Don Milani" presso il Convento dei Frati
Cappuccini in via Canal Grande)?
- Perché la
Provincia, che ha contribuito alla realizzazione della rotonda e della
pista ciclabile da Faenza a Errano, non ha utilizzato i fondi propri per
realizzare la palestra di sua competenza, eliminando così gli
inconvenienti sopra denunciati ed evitando sperpero di denaro anche per i
prossimi anni?
- Come si
inserisce questa spesa quarantennale con lo "spending review".
Il consigliere provinciale Vincenzo Galassini
(Pdl)
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