venerdì 30 gennaio 2015

LA CANDIDATURA DI MATTARELLA E’ UN ALTOLA’ AL PATTO DEL NAZARENO


 “Questa cosa è un altolà al patto del Nazareno”. Lo ha detto Silvio Berlusconi parlando della candidatura di Sergio Mattarella al Pd durante la riunione dei grandi elettori azzurri.
QUIRINALE: , BIANCA A QUARTO BERLUSCONISCRUTINIO, VEDIAMO SE HANNO I NUMERI
“Forza Italia voterà scheda bianca anche al quarto scrutinio. Vediamo se hanno i numeri per eleggere Mattarella da soli”.
QUIRINALE: BRUNETTA, GRANDE AMAREZZA, FORTE DISSENSO PER DECISIONE PD
"Forte dissenso, forte disappunto per la decisione del Partito democratico, del presidente Renzi, di indicare Sergio Mattarella quale candidato del Pd e della sinistra". "Questo contravviene qualsiasi convergenza che si era delineata sul piano delle riforme costituzionali e della legge elettorale.
"E’ da un anno che noi collaboriamo con Renzi alla costruzione delle riforme costituzionali e della legge elettorale. Avevamo convenuto su una candidatura condivisa, la più ampia possibile, di garanzia rispetto al futuro assetto costituzionale, ci stiamo lavorando proprio in questi giorni, in queste settimane. La decisione unilaterale di Renzi, presidente del Consiglio e segretario del Partito democratico, di candidare Mattarella senza il nostro assenso, senza la nostra condivisione, evidentemente è uno strappo difficilmente sanabile". Così Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati
RENZI NON HA MAGGIORANZA PER FARE RIFORME E PER GOVERNARE PAESE
"E’ difficile pensare che Renzi possa chiedere i nostri voti quando gli servono per compensare la sua sinistra, come recentemente sulla legge elettorale, come ad agosto, l’8 agosto, sulla riforma costituzionale, e poi quando pensa di essere autosufficiente per ricompattare il suo partito non chiedere neanche il nostro pensiero, la nostra riflessione". "Questo non è un patto, questo è un patto leonino, come tante volte ho avuto modo di dire e di scrivere. Questo non può portare da nessuna parte, perché Renzi, ricordo, non ha la maggioranza dentro il suo partito, non ha la maggioranza nel Paese, il centrosinistra ha vinto, si fa per dire,
"Renzi ha ben tre maggioranze: una maggioranza di governo, una delle riforme e una sul Presidente della Repubblica. Ha una bulimia di maggioranze". Ha aggiunto Romani che poi, alla domanda se FI si sfilerà dalla maggioranza delle riforme spiega: "Renzi può controllare il suo partito, non può controllare la maggioranza delle riforme".

giovedì 29 gennaio 2015

TRIPOLI E ISIS A UN PASSO. E IL GOVERNO NON TROVA ACCORDO SUL DECRETO SICUREZZA, PER ACCONTENTARE LA SINISTRA DEL PD.

 Doveva essere approvato pochi giorni dopo gli attentati di Parigi, invece il provvedimento antiterrorismo più volte annunciato dal governo slitta ancora e viene rinviato alla prossima settimana. Eppure l’emergenza è forte e il rischio attentati elevatissimo. Sbagliamo, o solo pochi giorni fa Obama alzava l’allerta in Italia per il rischio attentati a San Pietro? Come al solito tanti gli annunci e pochi i fatti. Il Presidente del Consiglio Renzi il 20 gennaio aveva assicurato “ il varo di un decreto” in merito. E invece ancora stallo e indecisione, soprattutto su due punti: l’organizzazione della procura antiterrorismo e i poteri da assegnare agli agenti segreti. Che, con tutto il dovuto rispetto per la lentezza parlamentare attuale, sono punti indispensabili per elaborare una riforma completa del sistema di sicurezza in Italia.  Potremmo soprassedere all’ennesimo ritardo, all’ennesima mancata presa di coscienza di fronte alle realtà del terrorismo vista la situazione politica italiana. Ma non possiamo dal momento in cui quello che il mondo riserba al di là delle nostre porte, non più tanto sicure, è uno scenario apocalittico fatto di guerre civili, attentati e colpi di Stato. I terroristi minacciano di venire in Europa con gli immigrati e “trasformarla in un inferno”, partono dalla Libia, paese ormai fuori controllo. Invece, mentre il nostro governo se ne dimentica facilmente, l’Isis ha ben chiara in mente quale sia l’importanza strategica di questo affaccio sul Mediterraneo, tant’è che ieri una cellula terroristica ha colpito nel cuore di Tripoli assaltando il Corithia Hotel, l’albergo frequentato dai diplomatici occidentali.
In sostanza, mentre noi rinviamo i provvedimenti antiterrorismo, al di là delle coste siciliane, in Libia, sventola bandiera nera. E ritardare ancora l’approvazione di un decreto in grado di garantire maggior sicurezza ai cittadini sembra una follia. Scusate, ma non c’è impasse politica che tenga, non c’è elezione del Presidente della Repubblica che valga un attentato a Roma.



Shoah È la giornata della memoria. Impossibile ripararsi da quei vortici di tragedia che raggiunsero e sconvolsero le coscienze dell’Europa 70 anni fa, e che ancora oggi rappresentato un monito di quanto la discriminazione per ragioni di etnia, cultura, religione sia pericolosa e insensata. Memoria significa mai più antisemitismo, mai più totalitarismo, sì all’amicizia con Israele, sì al dialogo interreligioso, sì al bene e alla pace tra i popoli. Capire e ricordare l’olocausto riguarda chi siamo, da dove veniamo, dove pensiamo di andare.



martedì 27 gennaio 2015

ONESTA’ TRASPARENZA E INFORMAZIONE SULLE NOMINE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELL’ASP TERRITORIALE FAENTINA (Castel Bolognese, Faenza; Brisighella)


LETTERA APERTA AL SINDACO ANCONELLI
Caro Sindaco Referente Anconelli,
In relazione alla Sua dichiarazione, che non risponde alla nostra denuncia ma che Lei con molta furbizia politica eludesulle nomine del CDA della nuova ASP territoriale,  La possiamo tranquillizzare che  conosciamo bene la diversità tra i verbi indicare e nominare. I verbi che Lei non conosce, e nemmeno il suo gigantesco staff, ben retribuito con soldi pubblici,  tutto teso a monitorare indefessamente 24H una normativa “regionale e nazionale in continua evoluzione” e “saper scegliere senza destare sospetti nell’opinione pubblica”.  Le scelte operate a livello politico, onde non destare il sospetto che “qualcuno ci provi e poi vediamo se qualcun altro dice qualcosa, altrimenti va tutto bene”, quindi la voce del verbo “indicare”, deve essere improntata alla massima onestà intellettuale e soprattutto alla conoscenza di una normativa entrata in vigore da un anno e mezzo, e nemmeno nazionale, e nemmeno in continua evoluzione. Queste sono balle, avete indicato ben tre persone, su tre, palesemente incompatibili con la legge regionale. Vogliamo parlare infine del nominativo “indicato” per la presidenza della nuova ASP, in evidente, totale, conflitto di interessi? Siate seri, caro Sindaco Anconelli, ma come fate a dire che risulteranno compatibili perché poi si dimetteranno dai loro attuali incarichi  di lavoro. Nel nostro articolo intendevamo “informare” non polemizzare, visto che di “informazione” sull’argomento ne è stata fatta pochissima e la poca è stata fatta male. Che poi Lei voglia fare passare l’impegno di testimonianza e opposizione puntuale della Lista Civica Cambiamo Insieme di Castel Bolognese per “energia spesa per nulla” la dice lunga sul modo in cui il suo partito, il PD,  per sopravvivere al fallimento della sua storia e della sua identità, si sia legato mani e piedi all’avventuriero nazareno/toscano che ben tristemente conosciamo che, tra l’altro, non ammette nemmeno un’opposizione interna,  figuriamoci nelle istituzioni.  Enzo Minardi per “Cambiamo Insieme” Castel Bolognese


domenica 25 gennaio 2015

DAMNATO MEMORIAE: LE SCELTE DI OGGI DI DRAGHI DANNO RAGIONE ALLA LOTTA CHE BERLUSCONI CONDUSSE CONTRO SARKOZY-MERKEL

Le scelte di oggi di Draghi danno ragione alla lotta che Berlusconi condusse contro la scriteriata politica di Sarkozy-Merkel. Allora, con numeri dell'economia italiana molto migliori, il QE sarebbe stato risolutivo. Ma la sinistra giocò al tanto peggio tanto meglio. Contro la damnatio memoriae

giovedì 22 gennaio 2015

GRANDE BERLUSCONI

da sempre affermiamo che, dal 1948 ad oggi, noi italiani non abbiamo mai imparato a votare. La legge in discussione al Senato può forse essere lo strumento per superare quella frammentazione endemica del quadro politico che riteniamo essere uno dei peggiori mali della nostra democrazia e che troppe volte, nei decenni passati, ha contribuito a minare l'efficacia della azione di ogni governo.
Nella cosiddetta Prima Repubblica sono stati indispensabili cinque partiti per fare una maggioranza e un governo. Col risultato che i litigi erano la regola e i governi duravano in media undici mesi. Dal '94 ad oggi la situazione è un po' cambiata. Nel Centro-Destra abbiamo cercato col Popolo della Libertà di mettere insieme sette partiti (tutti meno la Lega) ma l'esperimento ha funzionato solo in parte.
Ora con la nuova legge elettorale l'attribuzione del premio di maggioranza a una lista invece che a una coalizione può rappresentare un importante stimolo a superare egoismi e particolarismi delle forze politiche, quasi una imposizione di legge per l'unificazione del Centro-Destra. E' questo un ulteriore tentativo per raggiungere quel bipolarismo che davvero riteniamo essere la migliore soluzione per governare un Paese.
Vedremo. La nuova legge sarà applicabile solo tra un anno e otto mesi. Un periodo sufficiente per una auspicabile maturazione di tutti i movimenti moderati e magari per introdurre l'elezione diretta del Presidente della Repubblica, in modo da rendere finalmente l'Italia una moderna democrazia.

mercoledì 21 gennaio 2015

LA SOLITA SINISTRA


INDICATI DAI SINDACI DELL’UNIONE I COMPONENTI DEL CDA DELLA NUOVA ASP DELLA ROMAGNA
Venerdì 19 Dicembre 2014 - Nella giornata di ieri, i sei sindaci dell’Unione dei Comuni della Romagna Faentina (Faenza, Castel Bolognese, Brisighella, Riolo Terme, Solarolo, Casola Valsenio) hanno indicato i componenti del Consiglio d’Amministrazione della nuova “Azienda pubblica di servizi alla persona (Asp) della Romagna Faentina”. Si tratta di Massimo Caroli, Giuliana Tarozzi e Guido Mondini.
Massimo Caroli, indicato da Faenza, è un esperto di servizi sociali, attualmente dipendente del Consorzio “Fare Comunità”; Giuliana Tarozzi, indicata da Castel Bolognese e Solarolo, è una dottoressa specializzata in Ginecologia/ostetricia e Psicoterapia; attualmente opera nella Medicina di gruppo di Castel Bolognese. Guido Mondini, indicato da Brisighella, Riolo Terme e Casola Valsenio, è un ex dipendente Asl,  Tra loro, nella riunione di insediamento, come stabilito dallo Statuto, verrà scelto il Presidente del Cda del nuovo ente."La scelta di queste tre persone è stata determinata dalla volontà di coniugare competenza e rappresentanza territoriale – La nuova Asp unica distrettuale diventerà operativa dal prossimo 1° gennaio, ……… a questo progetto e che saranno chiamati a collaborare anche nella nuova realtà che si viene a costituire".
ASP UNICA DEL FAENTINO, “CAMBIAMO INSIEME” DI CASTELBOLOGNESE ALL’ATTACCO: “CONFLITTI D’INTERESSE
"Continuano tra incapacità e manifesti conflitti di interesse le manovre per l’ambita (e strapagata) poltrona di presidente dell’ASP (azienda pubblica di servizi alla persona) unica faentina e la nomina del Consiglio d’Amministrazione" lo denuncia in una nota stampa la lista civica di Castel Bolognese Cambiamo Insieme. "L’ASP unica faentina - si legge nella nota - doveva, sulla carta, partire già coi primi giorni dell’anno, ma ancora oggi è allo stallo. Prima indiscrezioni e poi articoli di stampa, come quello a firma di Riccardo Isola sul periodico Sette Sere, indicano persone in chiaro ed evidente conflitto di interessi. La Dottoressa Giuliana Tarozzi, il cui nominativo era stato indicato come membro del CDA, come subito denunciato dalla Lista Civica Cambiamo Insieme di Castel Bolognese, è stata rimossa in quanto il suo ruolo di medico di base è incompatibile con le normative regionali. Ci si interroga a questo punto sia sulla competenza che sull’onestà intellettuale delle politica che indica queste persone".   "Politici incompetenti - attacca la lista civica Cambiamo Insieme -, perché non pienamente a conoscenza delle normative o, nella peggiore delle ipotesi la seconda, dotati invece di molto pelo sullo stomaco. Come si fa a definire La Dottoressa Giuliana Tarozzi, dotata dei “requisiti politici, tecnici e di competenza” quando la sua posizione è incompatibile con le norme? Come si fa a definire con le stesse parole il presidente in pectore Massimo Caroli la cui figura è in evidente conflitto di interessi? Caroli è attualmente direttore della Cooperativa di Servizi Fare Comunità, che ha una decina di altre Cooperative associate, nomi noti come “in Cammino”, “Zerocento” per citare le più note che, guarda caso, operano nelle Asp di tutta la Provincia. A questo punto, vista la disinformazione, l’incompetenza o la disonestà intellettuale che coprono fin dall’approvazione le scelte e le nomine dell’ASP unica del faentino, chiediamo l’intervento degli organi di vigilanza regionali preposti. È davvero singolare che in zone la cui amministrazione locale, generalmente da decenni di sinistra, viene portata in tutta Italia quale esempio di “buona amministrazione” si consumino nella penombra scandali come questo ai danni di un’intera collettività, già molto provata dalla lunga crisi economica e sociale".
EX SINDACO DI CASTEL BOLOGNESE: CHE VERGOGNA LE NOMINE PER L’ASP FAENTINO
Che vergogna! Se fosse vero quanto ho appreso, sarebbe grave che i Sindaci di Castel Bolognese e Solarolo (questi anche delegato ai servizi sociali dell'Unione del territorio faentino) abbiano proposto e poi approvato dall'Assemblea dei Sindaci del faentino, la nomina di una loro rappresentante nel Consiglio d'Amministrazione della nuova ASP faentina, risultata successivamente incompatibile per legge.
Tale nomina è stata resa pubblica su vari giornali. La Deliberazione legislativa n.68 del 24/7/2013 - che disciplina le ASP - e particolarmente lo Statuto dell'ASP della Romagna Faentina - approvato dai relativi Consigli Comunali - all'art.21 "ineleggibilità e incompatibilità " al punto 2 prevede: "Non possono ricoprire la carica di componenti del Consiglio di Amministrazione coloro che versano in una delle cause di incompatibilità previste dalla vigente normativa nazionale e regionale".
Si trattava - come di dovere - di fare una semplice verifica prima di andare a scegliere la persona da proporre per la sua nomina. Attendo di vedere una pubblica smentita di questa notizia o i relativi chiarimenti sulla stessa stampa.
Franco Gaglio - ex Sindaco di Castel Bolognese (pci)

martedì 20 gennaio 2015

ISTITUTO ALBERGHIERO DI RIOLO TERME: PENSILINA PERICOLANTE


Nella sede nuova dell’Istituto alberghiero “Artusi” di Riolo Terme, sono stati realizzati alcuni lavori edilizi, ma nonostante siano formalmente terminati,  nel lato est del corpo della scuola c’è una pensilina che  si trova già in una situazione precaria, ed è  addirittura pericolante. Da almeno tre anni è stato posto un ponteggio, ma purtroppo la situazione è bloccata  e  nonostante l’istituto sia regolarmente frequentato, non s’interviene per risolvere definitivamente la questione. Si tratta di una situazione che ha sviluppi in termini di sicurezza generale, ma anche sul versante economico se si considera il noleggio del citato ponteggio con  probabili costi a carico della Provincia. Oltretutto tale situazione di non ultimazione dei lavori  tira in ballo aspetti riguardanti il  collaudo dell’opera e la  garanzia dei lavori: aspetti  che andrebbero verificati e definiti completamente per evitare, tra l’altro, possibili oneri e responsabilità a carico dell’ente.

NOMISMA: EURO CROLLERA’

Noi vi avvisiamo, cari lettori: se avete risparmi liquidi in euro, liberatevene. Comprate anche un box a Canicattì, ma liberatevene. Ormai è tardi per convertirli in CHF o USD, avreste dovuto farlo un anno fa, quando ve l’abbiamo consigliato. Ma adesso, l’euro può finire in fondo al pozzo. Cercate di non perdere tutto. http://www.ilnord.it/index.php?id_articolo=3974#.VLkrHlchT2g.facebook

lunedì 19 gennaio 2015

TWEET DAI RIBELLI: 12 MILIONI,

VERGOGNA IN QUESTO CASO E NEI PRECEDENTI.
Sui social network circolano voci – tutte da verificare – del pagamento riscatto per la liberazione delle due cooperanti italiane rapite.
Per esempio, traducendo il messaggio comparso su questo account ritenuto vicino ai ribelli siriani si legge un riferimento a Greta e Vanessa: «Liberati i due ostaggi italiani», e una cifra: «12 milioni di dollari».
جبهة النصرة تفرج عن الرهينتين الايطاليتين... 12مليون دولار... والله ما خرجنا الا لنصرة هذا الدين...دولار... يا... http://fb.me/2XVmNe7Fn 

mercoledì 14 gennaio 2015

SEMESTRE EUROPEO. L’ITALIA CON “PITTIBIMBO” E RE GIORGIO HA FATTO UN EUROFLOP


L’uomo degli annunci che restano annunci, anzi ‘balle‘.
L’uomo del ‘fare’ che non ha mai lavorato in vita sua, ha truffato per i contributi tramite l’azienda del padre, padre che lascia debiti che paghiamo noi con le tasse.
Il rottamatore che non ha rottamato, non ha tagliato, ne posti ne stipendi a politici. L’amico dai mille amici da sistemare in posti d’oro.
Unica capacità riconosciuta, quella di sparare falsità come fosse sempre in campagna elettorale, a partire dallo ‘stai sereno Enrico’.
Ha alternato sproloqui a gaffe da asilo tipo la norma salva Berluscoini Profumo Passera e via banc…ando.
Ha finito come ha cominciato: nulla eri e nulla sei rimasto (solo che prima c’era il dubbio, adesso c’è la certezza che tu sia il nulla).

La presidenza europea dell’Italia si chiude con pochi risultati, nessun fuoco d’artificio e tanti errori. Spesso nati dal protagonismo del premier.


lunedì 12 gennaio 2015

Questa è guerra, ce l’hanno dichiarata, viene dall’Islam. E la sinistra italiana al governo cieca e incompetente nega l’evidenza e ci conduce alla tragedia. Ha fallito in ogni campo. Estero, immigrazione, economia. E blocca il Parlamento parlando d’altro. Per dilettantismo e presunzione. Dinanzi alle emergenze non c'è tempo da perdere: o coesione nazionale a 360 gradi o la parola al popolo. Con il Consultellum
l rifiuto della parola guerra, dinanzi a quanto è accaduto a Parigi, quasi che il suono sia causa di sciagure, è perfetto simbolo della cultura e del sistema di governo della sinistra. Rappresenta il culmine tragico della distanza ideologica e pratica tra la sinistra intellettuale e di governo, e la realtà.
Ridurre la questione a episodio di terrorismo, senza alzare gli occhi sugli accadimenti del mondo, è cecità criminale, perché ci disarma, ci chiede calma, dice che è un fenomeno di scalmanati, e tutto-è-sotto-controllo, quando la radiografia del mondo dice “cancro” (è una parola usata persino da Obama). E il cancro assalta l'intero organismo, esige chirurgia e chemioterapia dolorosa, impone prevenzione e stili di vita congrui. Non è un sasso tirato da un cavalcavia da quattro stupidotti.Tutto questo sarebbe qualcosa cui guarderemmo con pena e persino compassione se fosse un problema loro, della classe dirigente e dell’establishment della sinistra italiana. Il fatto è che costoro hanno in mano le leve del comando.
E questo rifiuto di guardare le cose come sono, di dare il nome giusto dei problemi, determina l'impossibilità di individuare e scegliere una soluzione incisiva, e trascina il nostro Paese in una tragedia globale.
Si badi, a proposito di Islam, non si tratta qui di analizzare una religione e i suoi precetti, ma di osservare i fenomeni che al Corano si riferiscono. C'è una guerra totalitaria. L'Islam ha uno Stato, ha un esercito, ed ha quinte colonne armate e pronte a tutto dovunque: anche tra noi. Il problema non è di convivere con milioni di musulmani in Occidente, ma di sopravvivere a una minaccia totalitaria. Questo esige politica estera, politiche di sicurezza, discorsi sull’immigrazione e sull’integrazione, che tengano conto di quel fattore devastante che non è teorico, ma operativo.
Ebbene su questi punti, il governo si esercita in parole consolatorie e generiche, non ha preso nessuna decisione operativa.
Questo è un governo di sinistra, ci verrebbe da dire, e questa è la sinistra. Questa è la sinistra italiana! Figlia di comunismo e cattocomunismo, cinica da una parte e buonista dall'altra per consolidare i propri assetti di potere e i propri dogmi post-sovietici. Non è solo questa la sinistra nel mondo. Lo sappiamo. Abbiamo in mente Blair. E vediamo come la sinistra tedesca abbia accettato di guardare la realtà e abbia accettato di partecipare alla “Grosse Koalition” con la Cdu-Csu. Ma da noi? Da noi la sinistra governa disastrosamente.

venerdì 9 gennaio 2015

PROCESSI: POGGIOLINI 26 ANNI – BERLUSCONI 1 ANNO

L’infinita vicenda giudiziaria di Duilio Poggiolini (chi se lo ricorda?) che da quasi vent’anni lo Stato Italiano non processa nonostante sia accusato di aver permesso la commercializzazione di sangue infetto da HIV ed epatite C e B.
Duilio Poggiolini è stato, negli anni Novanta, diretto generale del servizio farmaceutico nazionale. È stato coinvolto anche nelle indagini su Tangentopoli e la P2.
Il caso degli emoderivati infetti non fu solo italiano, ma mondiale, scoppiato agli inizi degli anni Novanta.

giovedì 8 gennaio 2015

SVEGLIA, OCCIDENTE, SVEGLIA!

Attacco islamico al giornale satirico Charlie Hebdo, un attacco alla libertà di pensiero della Francia e dell'Europa tutta. Sveglia, Occidente, sveglia! Ci hanno dichiarato la guerra, siamo in guerra! E alla guerra bisogna combattere” (Oriana Fallaci
E da molto tempo che sosteniamo la necessità di una guerra culturale nei confronti della minaccia totalitaria che nuota tranquilla negli ambiti dell’islam delle nostre moschee a prevalenza fondamentalista ed oggi l’ attentato di Parigi ad opera di terroristi islamici ci impone il dovere di essere intransigenti nella tutela della sicurezza interna e nell’intervento esterno, senza escludere alcuna opzione, contro il pericolo rappresentato dalle varie denominazioni jihadiste. Questo è il modo migliore di esprimere profondo cordoglio per le vittime francesi. Nessuna cedevolezza e comprensione per chi professa in Italia la sharia e la sua diffusione è più ammissibile. Da tempo le condizioni dello scontro fra Islam ed Occidente sono nuovamente di drammatica attualità, Madrid 2004, Londra 2005, Tolosa 2012; è senza fine l'elenco degli attacchi dei fondamentalisti jihadisti contro il Vecchio Continente. I cristiani sono perseguitati in maniera sistematica, le vicende prima della Libia, dell’Egitto, della Siria e poi Jhadisti legati ai tagliagole del Califfato autoproclamato dell’Iraq e del Levante e fedelissimi alla guerra santa per l’Islam a casa nostra, sono lì ad attestare che siamo nuovamente in guerra forse la terza guerra mondiale come ha accennato Papa Francesco. Per questo “Sveglia, Occidente, sveglia! Ci hanno dichiarato la guerra, siamo in guerra! E alla guerra bisogna combattere” (Oriana Fallaci). Di nuovo la sua verità la sua intransigenza ed il suo insegnamento sono rimpianti da molti, anche da quella sinistra supponente e salottiera che non la sopportava anche se non ha il coraggio di intitolarle strade e piazze. Il relativismo anche in Europa ed in Italia rinnega i costumi millenari della nostra storia ma il suo insegnamento alla faccia degli ipocriti sinistri e dei catto opportunisti rimane di straordinaria attualità là dove sottolinea lo svilimento dei valori della vita, della persona, del matrimonio, della famiglia e come sia deleterio predicare l’uguale valore di tutte le culture. Si lascia senza guida e senza regola l’integrazione degli immigrati, si consente l’illegalità diffusa dei rom . Per superare questa crisi abbiamo bisogno di più impegno e di più coraggio sui temi della nostra civiltà Di fronte alla nuova aggressione dei Jhadisti, la nuova flotta islamica, gran parte dell’occidente sembra aver perso ogni riferimento all’orgoglio di appartenere ad un mondo libero. Molti di sinistra dopo l’11 settembre se la sono presa con chi difende i valori cristiani e occidentali piuttosto che con i fondamentalisti. Il Coordinatore Rodolfo Ridolfi

mercoledì 7 gennaio 2015

SI RIMANGIANO IL FISCO GIUSTO

Il governo blocca una norma di buonsenso che depenalizzava la microevasione, quella che spesso si commette per errore Il motivo? «Avrebbe aiutato il Cavaliere». Non è vero, ma così migliaia di italiani saranno colpiti in nome dell'antiberlusconismo
Alessandro Sallusti - Il problema dell'Italia non è che un ponte inaugurato alla vigilia di Natale sulla Palermo-Agrigento sia crollato a Capodanno, e neppure che i vigili urbani di Roma, così come gli spazzini di Napoli, presentino certificati medici falsi per non lavorare la notte del 31. No, il problema di questo Paese sembra essere solo uno, lo stesso da vent'anni a questa parte: impedire a Silvio Berlusconi di fare politica, bloccando con feroci operazioni mediatiche, politiche e istituzionali anche la sola possibilità che ciò possa accadere. Pure a costo di andare contro il bene di centinaia di migliaia di cittadini. È questo il senso della mobilitazione scattata ieri per fermare l'iter di una norma contenuta nel decreto sulla riforma del fisco che, di fatto, depenalizza penalmente - non dal punto di vista amministrativo, e quindi economico - le evasioni fiscali di lieve entità. Quelle, per intenderci, che stanno sotto la soglia del tre per cento rispetto all'imponibile di una azienda, o di una persona fisica, e che sono il più delle volte frutto di errori formali più che di furberie o ladrocini. Parliamo di una norma ritenuta unanimemente saggia, utile a decongestionare i carichi giudiziari, a recuperare velocemente entrate fiscali eluse, a evitare inutili peripezie sia allo Stato che agli imprenditori. Niente, non se ne farà niente - come ha annunciato ieri il premier Renzi - perché si è scoperto che potrebbe agevolare anche Silvio Berlusconi, condannato per una presunta evasione che sta ben al di sotto di quella soglia del tre per cento. Il Cavaliere, se la nuova legge venisse approvata, potrebbe infatti vedere accorciato il suo periodo di esclusione dalla vita politica attiva. Cosa che molti italiani auspicano, che lascia altri del tutto indifferenti, ma che fa gridare allo scandalo la casta che per anni si è adoperata per la sua morte civile e politica.

sabato 3 gennaio 2015

FINALMENTE SE NE VA

http://www.giampietrozanetti.it/?p=15009

Otto anni nei quali la partita della democrazia è stata giocata con un arbitro parziale come non avveniva dai tempi di Oscar Luigi Scalfaro
Alessandro Sallusti - Questa sera il presidente Napolitano - salvo colpi di scena - dovrebbe annunciare ufficialmente le sue dimissioni, che probabilmente saranno operative da metà gennaio. Si apre quindi la corsa per il nuovo inquilino del Colle, ma soprattutto si chiude una delle pagine più buie della politica italiana. Otto anni nei quali la partita della democrazia è stata giocata con un arbitro parziale come non avveniva dai tempi di Oscar Luigi Scalfaro. L'uomo in più della sinistra ce l'ha messa davvero tutta per contrastare prima e ribaltare poi la volontà popolare che aveva indicato nel centrodestra e in Silvio Berlusconi la guida del Paese. Il rispetto che si deve ai suoi non pochi anni non può fare da scudo a una presidenza dissennata e tristemente conclusa con i pm che hanno varcato per la prima volta nella storia della Repubblica il portone del Quirinale per interrogare la più alta carica sulla presunta trattativa tra Stato e mafia. E dire che per anni proprio lui, capo anche del Csm, lasciò mano libera alla magistratura nella sfrontata caccia al leader della maggioranza, ignorando gli abusi e i soprusi messi in atto dalle procure di mezza Italia.
Giorgio Napolitano, che da giovane strinse entusiasta le mani al carnefice Stalin, che da giovanotto benedì l'invasione sovietica dell'Ungheria, che da adulto e presidente della Camera spalancò le porte del Parlamento ai pm di Tangentopoli a caccia di politici, non ha mai pagato per i suoi errori ed orrori. I compagni lo hanno anzi ripagato con l'elezione al supremo soglio e lui, negli anni, ha ricambiato con gli interessi. Arrivando a negare per ben tre volte di seguito il ricorso alle urne pur di garantire alla sinistra la guida del Paese, cosa che non sarebbe mai potuta avvenire per via elettorale. I governi di Monti, Letta e Renzi sono infatti figli di intrighi nazionali e internazionali di cui Napolitano è