mercoledì 30 ottobre 2013

SPIATI E OCCUPATI.


Gli americani in Italia hanno tracciato 46 milioni di telefonate solo tra il 10 dicembre 2012 e l’8 gennaio 2013. Gli Usa si difendono: “non abbiamo intercettato, solo monitorato”.
Per forza, con tutte le telefonate che già intercettano i nostri magistrati, gli 007 americani hanno sempre trovato occupato.

martedì 29 ottobre 2013

FAMIGLIA, IMPRESA E LIBERTA’: FORZA ITALIA RIPARTIRA’ DA QUI. ECCO IL MANIFESTO DEL PARTITO CHE VUOLE TORNARE ALLA RIVOLU-ZIONE DEL ’94. SI ALLA FIDUCIA AL GOVERNO, BASTA CON I DIKTAT PD SU ECONOMIA E GIUSTIZIA

Renato Brunetta Il percorso di transizione verso Forza Italia è cominciato. Il passo compiuto dall'Ufficio di presidenza di venerdì sera non è stato uno strappo, come hanno incredibilmente ritenuto alcuni nostri amici, e non ha subito un colpo di freno dal voto di fiducia, che non è a prescindere dai contenuti, ma subordinato a perseguire la pacificazione nazionale e la ripresa economica del Paese.
E questo impone una convinta azione di riforma della giustizia dopo le procedure d'infrazione contro l'Italia per la responsabilità civile dei magistrati e dopo la richiesta di amnistia ed indulto del presidente Napolitano. Pesa enormemente la decisione sulla decadenza di Berlusconi da senatore, basterebbe un rigo di decreto legislativo che impedisse l'applicazione retroattiva della Severino...

La memoria rivoluzionaria

La ripresa di Forza Italia rappresenta la ripresa del «sogno ad occhi aperti» del 1994. Quel nocciolo incandescente di sentimento, ragione, valori si trasformò con rapidità sorprendente in un programma liberale e insieme solidale i cui capisaldi - nelle mutate condizioni storiche - sono attualissimi.

Definizione di Forza Italia

Forza Italia è un'associazione di cittadini che si riconoscono negli ideali propri delle tradizioni democratiche liberali, cattolico-liberali, laiche e riformiste europee. Essi ispirano la loro azione politica ai valori universali di libertà, giustizia e solidarietà, per lo sviluppo di una moderna economia di mercato e per una corretta applicazione del principio di sussidiarietà.

Le otto parole chiave

Libertà, in tutte le sue forme molteplici e vitali: di pensiero e di opinione, di espressione, di culto, di associazione, libertà d'impresa e di mercato, regolata da norme certe, chiare e uguali per tutti.
Persona, intesa come il diritto di ciascuno di realizzare se stesso, di aspirare al benessere e alla felicità, di costruirsi con le proprie mani il futuro e di poter educare i figli liberamente.
Famiglia, individuata come nucleo fondamentale della nostra società e centro dei nostri affetti principali. Impresa, che è istituto principe cui è demandato il grande valore sociale della creazione del lavoro, del benessere e della ricchezza.
Stato, deve essere al servizio dei cittadini.
Valori della cultura italiana, che il mondo ammira e invidia.
Valori della tradizione cristiana, vita, bene comune, libertà di educazione e di apprendimento, pace, solidarietà, giustizia e tolleranza.
Rispetto e amore per chi è più debole: malati, bambini, anziani, emarginati.

sabato 26 ottobre 2013

BERLUSCONI SI LIBERA

TORNIAMO A FORZA ITALIA
L'Ufficio di Presidenza del Popolo della Libertà, riunito a Roma oggi, venerdì 25 ottobre 2013:
1. Denuncia la persecuzione politica, mediatica e giudiziaria in corso da vent’anni contro il Presidente Silvio Berlusconi eletto liberamente e democraticamente da milioni di cittadini italiani. Un attacco che colpisce al cuore la democrazia, lo Stato di diritto, e il diritto alla piena rappresentanza politica e istituzionale di milioni di elettori.
2. Ritiene assolutamente inaccettabile la richiesta di estromissione dal Parlamento italiano del leader del centro-destra, sulla base di una sentenza ingiusta ed infondata e sulla base di una applicazione retroattiva di una legge penale (altresì contestata da numerosi e autorevoli giuristi), palesemente contraria ai principi della Costituzione italiana (art. 25) e della “Convenzione europea dei diritti dell’uomo” (art. 7).
3. Ribadisce l’impegno assunto solennemente dinanzi agli elettori, nella scorsa campagna elettorale, a battersi per un rilancio vero della nostra economia, in primo luogo attraverso una significativa riduzione della spesa pubblica e una corrispondente forte riduzione della pressione fiscale che grava su famiglie, imprese e lavoratori. In tal senso, i nostri rappresentanti di governo, governo a cui continueremo a dare il nostro sostegno, nel rispetto degli impegni programmatici assunti al momento dell’insediamento, i nostri deputati e i nostri senatori sono impegnati a contrastare ogni iniziativa che vada nella direzione opposta e a proporre efficaci misure per la ripresa della nostra economia in sintonia con le altre economie dei Paesi membri dell’Unione europea.
4. Ribadisce l’impegno per una riforma indifferibile della giustizia italiana, sia civile che penale, l’impegno per una riforma presidenzialista delle nostre istituzioni e l’impegno per un limpido bipolarismo, che veda un centrodestra liberale e riformatore alternativo alla sinistra italiana, come accade in tutti i Paesi dell’Occidente avanzato.
5. Ribadisce l’adesione alla grande famiglia della democrazia e della libertà in Europa, il Partito Popolare Europeo, con cui condivide la carta dei valori e di cui fa parte dal 1999.
6. Delibera la sospensione delle attività del Popolo della Libertà, per convergere verso il rilancio di “Forza Italia” già pubblicamente annunciato dal Presidente Berlusconi con un appello a tutti gli italiani che amano la libertà e vogliono restare liberi.
“Forza Italia” è il Movimento a cui tanti italiani hanno legato e legano tuttora la grande speranza di realizzare una vera rivoluzione liberale e di contrastare l’oppressione giudiziaria, l’oppressione burocratica, l’oppressione fiscale 7. Ricorda che “Forza Italia” non è una parte, ma è un’idea, un progetto nazionale che unisce tutti e difende i valori della nostra tradizione cristiana, il valore della vita, della famiglia, della solidarietà, della tolleranza verso tutti a cominciare dagli avversari.
8. Affida al Presidente Berlusconi pieno mandato politico e giuridico per attivare le necessarie procedure, anche attraverso le convocazioni degli organi statutari, per l’attuazione di questa Deliberazione Politica e gli conferisce le responsabilità connesse alla guida del Movimento per definire obiettivi, tempi e modi della nuova fase di attività secondo lo Statuto di “Forza Italia”.

venerdì 25 ottobre 2013

BOCASSINI NEI GUAI: I COLLEGHI LA DENUNCIANO AL CSM.

ILDA LA ROSSA DISSE CHE LE TOGHE DI PROVINCIA “NON CAPISCONO NULLA. ESPOSTO DEI “PROVINCIALI AL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA

"I giudici di provincia non capiscono nulla di mafia". Le considerazioni di Ilda Boccassini, espresse l'11 ottobre scorso durante un convegno su una ricerca della Bocconi dedicata alla criminalità organizzata, non sono assolutamente piaciute ai colleghi. Tanto che hanno lasciato passare due settimane e alla fine hanno deciso di intervenire con un esposto al Consiglio Superiore della Magistratura.  La rivolta - Gli autori del documento inviato al Csm sono i giudici penali del Tribunale di Busto Arsizio, giudici "di provincia" appunto, (Bossi, Bovitutti, Frattini, Guerrero, Lualdi, Novick, Zoncu) che chiedono all'organo di autogoverno delle toghe, secondo quanto rivelato dal Corsera, di valutare le affermazioni a loro avviso "gratuite", "denigratorie" e "generiche" pronunciate da Ilda la rossa. I magistrati di Busto vogliono sapere dal Csm, da un lato "se esse siano deontologicamente corrette" per un pm, e dall'altro "se non deleggittimano i giudici" proprio mentre costoro, riporta l'articolo di Luigi Ferrarella, trattano processi con detenuti di criminalità organizzata nei quali l'accusa è rappresentata dal pool milanese di Boccassini.  Colleghi ignoranti - Secondo il pm il fatto che "non siano mai stati istituiti i tribunali distrettuali rappresenta un problema serio". Boccassini, al convegno, aveva spiegato che "le indagini sono accorpate dalla Dda mentre il processo viene polverizzato". "Dobbiamo andare a fare i processi a Pavia, a Como, a Lecco, a Busto Arsizio e a Palmi - ha osservato -: non si può dare in mano un processo a giudici di provincia che, con tutto il rispetto, non sanno nulla" di questi argomenti. "Questo è un problema molto serio", aveva concluso non immaginando che quelle parole sarebbero diventate un problema molto serio. Ma per lei

mercoledì 23 ottobre 2013

CI VOGLIONO UCCIDERE BERLUSCONI, AMMAZZARE IL CETO MEDIO, E PURE CREARSI UNA LEGGE ELETTORALE AD SINISTRAM. AVVISO A LETTA


La questione della politica è oggi più semplice che mai. Usiamo tre date come fari sulla realtà e si capiranno parecchie cose. 12 novembre o dintorni. È quello il giorno in cui il Senato, in assemblea plenaria, deciderà sulla decadenza o meno di Silvio Berlusconi, è chiaro che cosa sta accadendo: il Partito democratico vuole chiudere la partita. Non si accontenta di dare indicazioni ai propri parlamentari, ma invia moniti preventivi alle altre forze politiche. Sostenendo che la legge Severino si applica e basta così. Perché tanto attivismo? Elementare, Watson. Si tratta di inibire il consiglio dei ministri ad agire nella maniera legale e sensata che sarebbe nella logica giuridica di uno Stato di diritto e in quella politica di una maggioranza di larghe intese. Se il vice-premier Angelino Alfano, sostenuto dai nostri ministri e non solo, ufficializzasse la richiesta di una riga di decreto legislativo che fornisse l’interpretazione autentica della legge Severino, negandone la valenza retroattiva, e con ciò impedendone l’applicazione nel caso di Berlusconi, il 12 novembre non esisterebbe più. Non ci sarebbe questa fossa delle Marianne in cui sprofonderebbe la nostra democrazia, trascinando con sé qualsiasi ipotesi di pacificazione.
Per questo il Pd adotta la tattica della guerra preventiva. Vuole praticare la deterrenza, dice: non provateci. E perché? Non si era detto che lo schema dell’aut aut è da cancellare? Noi del Pdl/Forza Italia non ne accettiamo, specie su temi in cui si gioca l’essenza della nostra presenza.
15 novembre. L’Europa darà un giudizio sulla Legge di Stabilità, approvandola o meno. Ridisegnandola oppure benedicendola. Non sono cose da nulla. Questo governo, con la Legge di Stabilità che ci propone, ha spostato il suo asse a sinistra. Non è questione nominalistica. Diciamo che va a sinistra perché penalizza il ceto medio, aumentando le tasse sulla casa, punendo i pensionati. Per noi così è inaccettabile. Va contro il patto stabilito con i nostri elettori. Ci rendiamo conto. Siamo in un governo di coalizione. Ma noi pretendiamo, anche in forza dei nostri voti numericamente identici a quelli del Pd, pari dignità. Ora il giochino è quello di dire che finora in economia Letta fa rima con Brunetta. Magari.
In realtà si tratta anche qui di sbarrare la strada a qualsiasi miglioramento di una legge che oggi è conservatrice, inadeguata, e di fatto rischia di far piombare sulle case un fardello più pesante dell’Imu di Monti.
Chiaro? Vogliono arrivare, Il Pd e la sinistra, al 15 novembre con Berlusconi decaduto, una Legge di Stabilità che accarezzi e nutra l’elettorato della sinistra, attaccato alle mammelle dello Stato,

martedì 22 ottobre 2013

LA MORALITA’ POLITICA PER NOI E’ MANTENERE GLI IMPEGNI, CIOE’ ABBASSARE LE TASSE.


IL DEP, APPROVATO DA MINISTRI DEL PDL, REALIZZA UNA REDISTRIBUZIONE DEL REDDITO TUTTO A DANNO DELL’ELETTORATO DI CENTRO DESTRA E TUTTO A VANTAGGIO DELL’ELETTORATO DI SINISTRA. IL CORAGGIO DI CAMBIARLA.
Ci siamo. Qui ci siamo noi. C’è la nostra essenza come forza di governo. C’è la nostra qualità politica. E che cos’è moralità politica in teoria e in pratica. Il tema è quello della Legge di Stabilità. Critichiamo, ma non ci limitiamo alla pars destruens, e indichiamo allora soluzioni chiare. Entrambe le fasi svolgono in linea diretta la nostra idea di Italia, dove protagonista dello sviluppo è la società, fatta di individui liberi, che allo Stato chiede di farsi più in là, togliendo la mano morta dalla voglia di lavorare, e farsi più vicino, con servizi efficaci. Ecco allora due documenti, di dieci punti ciascuno.  Nel primo esprimiamo le critiche. La Legge di Stabilità così come è uscita dal ministero dell’Economia ha gravi carenze sia sui modi di reperire risorse (tasse sulla case nuove o comunque mascherate non ci vanno bene), sia sui modi di spenderli. Non ci va il tassa-e-spendi. Ecco allora le nostre dieci proposte, basate su tagli di spese improduttive e vendite di immobili e partecipazioni non strategici, ed anzi veri e propri fardelli che invece messi nelle mani di privati possono diventare un volano di crescita. Questi sono i nostri punti. Questa è la nostra maniera di intendere la partecipazione a un governo di larghe intese. Ovvio che ci sono elementi di critica e di proposta cui non possiamo rinunciare. Ne andrebbe della nostra moralità.
La moralità in politica è per noi mantenere fede alle promesse elettorali, cercare in ogni modo di realizzare i programmi in nome dei quali abbiamo chiesto consensi e grazie ai quali abbiamo ottenuto voti. Non esiste per noi margine al cinismo dei furbi, che svendono ideali e interessi dei propri elettori per conservare posizioni di potere o guadagnarne di nuove.
I nostri valori sono semplici anche in questo mondo complicato: primato della persona e della sua iniziativa economica, rispetto per il lavoro, sostegno a chi è meno fortunato, non secondo le tabelle fornite dal sindacato, ancorato a privilegi antichi, ma così come emergono dalla realtà di oggi.
Dunque, in pratica: nessuna tassa sulla casa che superi quelle pagate nel 2013, in cui l’Imu sulla prima casa è stata abolita. Non accettiamo aggiramenti di questo principio, qualunque sigla si adotti come paroletta magica per infilare la mano nelle tasche dei cittadini, diciamo di no.
In questo non esistono falchi, colombe, lealisti, innovatori, mediatori, ponti, dissidenti: c’è Forza Italia unita intorno a Berlusconi, la freschezza della cui intuizione originaria è una risorsa adesso. Non ieri o domani. Domani è troppo tardi: ora, subito. La politica è questa.

lunedì 21 ottobre 2013

LA SOLITUDINE DEI NUMERI DUE

IL “DIVERSAMENTE BERLUSCONIANO” SCANDITO DA ALFANO, PER CHI A HA MEMORIA CORTA, E’ RISUONATO COME UN’ ECO DEL MOTTO DI MARTELLI, “RESTIRUIRE L’ONORE AI SOCIALISTI”. MA NON CI SONO STATE PER BRUTO
E’ nell’anticamera di Palazzo Grazioli, a notte fonda, che Silvio Berlusconi ritrova un tono quasi paterno, imperiosamente sentimentale, “quando sarai il numero uno mi capirai meglio”. E dunque il Cavaliere adesso cerca di salvare Angelino Alfano da se stesso e dal demone del gregario, quell’ansia e quell’ambizione tragica che sempre avvolgono i numeri due, sottoposti alla faticosa disciplina del padrinato, uomini che magari riescono a dominare servendo, eppure mai riescono a diventare loro stessi Domine.

domenica 20 ottobre 2013

RUSSI :SABATO 26 OTTOBRE 2013: TRADIZIONALE INCONTRO PDL-FORZA ITALIA


 Come ogni anno gli amici di Russi organizzano il tradizionale incontro all' HOTEL MORELLI alle ore 20. Oltre alla cena come tradizione sorteggio premi gratuiti per tutti i partecipanti. Costo cena 23 euro.

Prenotarsi al n. 338 184 7739. Partecipate come sempre numerosi

venerdì 18 ottobre 2013

IL SEGNALE TERRESTRE RAI NELLA VALLATA DEL LAMONE NON ARRIVA: UNA VERA VERGOGNA I SOLDI A FAZIO E NON UN EURO PER IL DIGITALE TERRESTRE!


Nei mesi scorsi con amici abbiamo aderito alla “class action”, promossa dall’avv. Maestri di Ravenna, al fine di ottenere dalla Rai la possibilità di vedere tutti i canali Rai nella vallata del Lamone.
A Brisighella da quando è stato attuato il “Digitale Terrestre”, si vede solo Rai 1, Rai 2; Rai 3 e Rai New, mentre di tutti gli altri canali, super pubblicizzati tutti i giorni, non se ne vede uno. Nella parte più alta di Brisighella da Casale a San Martino in Gattara non si vede nulla e i cittadini si sono dovuti attrezzare con ripetitori o con parabola a loro spese!.  Ora con la nuova programmazione non vediamo più lo “sport”, che interessa tanti utenti e viene negato un servizio così importante non ultima la mancata visione dei mondiali di ciclismo che ha tanti appassionati!  La Rai risponde che è colpa dell’antenna e tutti abbiamo speso soldi per adeguarsi, ma il segnale non arriva e dobbiamo continuare a pagare il canone…..
Una Vergogna targata RAI, perché gli undici canali di Mediaset si vedono tutti e non si versa come dice la pubblicità di questi giorni un “bollettino postale”, come si giustifica tutto questo!. Una Vergogna, un sopruso targato,  RAI, che spende 5,5milioni di euro per Fazio, Crozza o altri giochi, a mio parere controproducente culturalmente come quello dei “pacchi”, mentre potrebbe investirne una modesta somma , per risolvere il problema della vallata del Lamone.  La battaglia contro la Rai continua, vedremo insieme all’avv. Maestri per il ricorso in Cassazione, il colmo per difendere i nostri interessi, ma intanto denunciamo pubblicamente la RAI per il sopruso nei confronti dei cittadini della vallata Lamone.
       Avrà forse ragione la RAI con la sentenza TAR, ma per il mancato servizio riscuote il canone e non da il servizio rispetto alle tante televisioni private.  VERGOGNA!!!.
                                                  Vincenzo Galassini consigliere Provincia Ravenna Forza Italia



martedì 15 ottobre 2013

BERLUSCONI IL SOLO CAPO


Azzurri del ’94 con Silvio Berlusconi


Bologna, 14 ottobre 2013
Alle Redazioni in indirizzo
COMUNICATO STAMPA
La stragrande maggioranza degli italiani di centro destra, che sono maggioranza nel Paese, sanno che non servono primarie e neppure vecchi riti partitocratici perché non appartengono alla nostra storia. Come affermammo nell’autunno del 2012 non dobbiamo individuare un nuovo leader perché è già in campo nonostante la intollerabile persecuzione giudiziaria. Crediamo che se Berlusconi continua a guidare il movimento dei cittadini che si riconoscono negli ideali propri delle tradizioni democratiche liberali, cattolico liberali, laiche e riformiste, la nostra iniziativa politica e la nostra rete così radicata fra la gente, centrerà il suo secondo obbiettivo, il primo era quello di ricostruire dal basso una politica fondata sui valori di Forza Italia il secondo è quello di riprenderci lo spazio politico che ci appartiene per contrastare la politica dell’alleanza PD-poteri forti. Uniti sotto la regia di Silvio Berlusconi offriremo agli italiani e soprattutto alle giovani generazioni una prospettiva ispirata ai valori universali di libertà, di giustizia e solidarietà, di difesa del primato della persona in ogni sua espressione per lo sviluppo di una economia oggi in recessione e per una riappropriazione della nostra sovranità nazionale fortemente pregiudicata da una classe politica subalterna agli interessi dei poteri forti delle banche e della Germania. Il nostro Movimento, nato il 9 novembre 2012 scorso per chiedere il ritorno in campo di Silvio Berlusconi, ha avuto ragione: Con Berlusconi si determinò una immediata inversione di tendenza nel voto degli italiani nei confronti del PDL dopo mesi di assoluto declino. Oggi insieme all’immediato ritorno ai valori ed ai programmi di Forza Italia, invitiamo tutti a marcare le ragioni dell’unità del centro destra intorno a Silvio Berlusconi e Forza Italia per un’alternativa programmatica, politica, di valori, alla sinistra. Convinti che la politica di Berlusconi sia l’unica risposta ad una crisi senza fine, ad un Paese bloccato che non lavora più, dove Il tasso di disoccupazione continua ad aumentare. Un governo delle sinistre provocherebbe una ulteriore insopportabile penalizzazione delle famiglie e delle imprese. Per questo è necessario diminuire drasticamente la pressione fiscale invertendo la disastrosa e dannosa politica recessiva.
Rodolfo Ridolfi Coordinatore di Azzurri ’94, Gianguido Bazzoni Presidente gruppo Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna, Luca Finotti Capogruppo in Consiglio provinciale (Bologna), Adolfo Morandi Capogruppo in Consiglio comunale (Modena), Liborio Cataliotti Capogruppo in Consiglio comunale (Reggio Emilia) Francesca Gambarini Presidente Consiglio comunale Fidenza (Parma), Cesarino Soldati (Forlì), Sen. Antonio Agogliati (Piacenza), Gabriella Bianchi (Rimini), Luciano Tancini Capogruppo in Consiglio provinciale (Ferrara), Vincenzo Galassini Capogruppo in Consiglio provinciale (Ravenna).

lunedì 14 ottobre 2013

L'UNICO LEADER RESTA SILVIO.



Tutte le chiacchere sui moderati, sul modello Partito popolare europeo, sulla destra moderna hanno scarsa  credibilità. Intanto perchè sono chiacchere di sinistra, desideri e invocazioni che vengono dalla classe discutitora, patemi d'animo degli antiberlusconiani che non si limitano a voler mandare in galera l'Arcinemico, vogliono anche impossessarsi della sua eredita'. Programma un po' troppo vasto, viste le effettive condizioni in cui versa la sinistra. E poi perchè manca un attrezzatura di idee e programmi che abbia un fondo di intransigenza sul modello di società e di  Stato che l'esercito elettorale di Berlusconi, per quanto disorientato e confuso, sa bene dove stia di casa. Sta a casa di Berlusconi, la cui leadership nel bene e nel male e' stata per vent'anni, personale con tutti i difetti che questa soluzione ha comportato, al servizio di una prassi politica, e critica della politica, che scuote le istituzioni e le vecchie certezze istituzioniali.

martedì 8 ottobre 2013

Fiducia a Berlusconi

Tanti commenti in questi giorni difficili. Rimango convinto che i ministri non ricordino che lo sono diventati per Berlusconi, come pure il senatore emiliano Giovanardi e Pizzolante da oltre trent'anni, non abbiano memoria. Non fa nulla io ripongo la fiducia in Berlusconi e solo in Forza Italia. Attendo fiducioso Le sue decisioni e sono convinto, come sempre, che continuerà la battaglia contro questa sinistra comunista. Grazie Silvio e la massima solidarietà per quanto dovrai subire nei prossimi giorni per la magistratura rossa. Vincenzo Galassini consigliere provincia Ravenna Forza Italia.

sabato 5 ottobre 2013

Giunta: Berlusconi decada, Bondi: "E' problema governare insieme"

Brunetta: 'Pervicacia Pd grave ma il boia si illude: la testa non cadrà'
Roma, 4 ott. (TMNews) - Il Pd "defenestra" Silvio Berlusconi, è un "problema" governare insieme. Lo ha detto il coordinatore del Pdl Sandro Bondi, dopo il voto in Giunta al Senato sulla decadenza da senatore del leader Pdl. "Io pongo oggi e porrò anche in futuro, finché avrò voce, un problema morale. Il problema morale che pongo - ha spiegato Bondi - è il seguente: come possiamo assistere alla defenestrazione del presidente Silvio Berlusconi da parlamentare per mano di un partito, il Pd, con il quale collaboriamo in parlamento e al governo? Oltretutto con un comportamento che calpesta non solo ogni forma di rispetto per la nostra storia e la nostra dignità politica, ma anche uno dei principi essenziali del diritto e della giurisdizione italiana ed europea. Per me questa questione morale è fondamentale e ispirerà d'ora in avanti tutti i miei comportamenti politici".

Duro anche l'altro "falco" del Popolo delle Libertà, Renato Brunetta: "Un'offesa alla democrazia e al diritto. Tanto più grave perché perseguita con rancorosa pervicacia dal partito Democratico, nostro alleato nella maggioranza di governo. Solo il senso di responsabilità e la testimonianza di Silvio Berlusconi, che ha anteposto a tutto il bene comune, ci convince ad andare avanti nel nostro lavoro di rappresentanti degli italiani in una istituzione che sta tradendo se stessa. Diciamolo: si è rifiutata la strada del diritto e del buon senso", ha dichiarato il presidente dei deputati del Pdl.

"È stato chiaramente - ha denunciato - un atto politico, si è deciso di far fuori per via giudiziaria il leader del centrodestra italiano. Per la prima volta nella storia della nostra Repubblica un parlamentare, in questo caso il senatore Berlusconi, non ha avuto la possibilità di difendersi fino in fondo, consentendo alla Corte costituzionale di pronunciarsi. Non si illuda il boia. Sta rotolando il titolo di senatore, non la testa dell'uomo e del politico Berlusconi, che resta il leader e il riferimento di metà degli italiani. Ci sarà pure un giudice in Europa".


Quello che sta succedendo in Italia mi riporta indietro e mi ricorda come fu per molti inquietante che una infima parte dei socialisti negli anni '90 si alleassero con quei comunisti italiani ed i loro eredi che hanno lasciato morire Craxi in esilio per cancellare la storia del socialismo democratico e far dimenticare gli errori e gli orrori dei comunisti. Chi si è potuto battere allora e può con...tinuare oggi a battersi per la giustizia e la libertà grazie a Silvio Berlusconi non può permettere che quella storia si ripeta, non si può continuare ad essere alleati con chi dopo vent'anni di persecuzione vuole eliminare l'ultimo baluardo di libertà. La storia di Forza Italia e di Berlusconi deve essere difesa da chi la vuole infangare. Le larghe intese potevano essere una occasione di pacificazione e di riconoscimento delle ragioni dei moderati italiani e l'apertura di una nuova stagione ma il Pd oggi come il PCI PDS DS ieri ha dimostrato anche in questi mesi di conoscere una sola politica: quella dell'odio e della verità che conviene al Partito. Si possono promuovere, esaltare e riciclare, a tutti i livelli, personaggi che hanno espresso solidarietà agli stalinisti che schiacciavano nel sangue chi reclamava libertà nei paesi dell'Est, ma si devono perseguitare in tutti i modi i grandi democratici che si sono battuti per un Italia migliore ed hanno realizzato cose importanti per il bene comune come Craxi e Berlusconi soprattutto se hanno impedito che la sinistra illiberale conquistasse il potere.
Per questo le misere divisioni di oggi fra coloro che hanno lavorato per l'affermazione di Forza Italia vanno, se è possibile superate, per riconsegnare a Berlusconi la effettiva guida dei moderati da parlamentare o da perseguitato. Facciano tutti un passo indietro e chiedano a Berlusconi di fare un passo avanti proprio in questo momento. Chi lavorasse per operazioni di basso profilo e di mero opportunismo convenienti solo al PD che è minoranza nel Paese, farebbe un pessimo servizio all'Italia e si renderebbe responsabile di consegnare ai conservatori della sinistra, ormai succube di egoistici poteri antipopolari e di interessi antinazionali, il futuro del nostro paese facendolo precipitare verso un regime assolutamente illiberale fatto di vessazioni fiscali e di assoluto impoverimento economico.

I DEMOCRISTIANI E LA NUOVA FORZA ITALIA

Quello che sta succedendo in Italia mi riporta indietro e mi ricorda come fu per molti inquietante che una infima parte dei socialisti negli anni '90 si alleassero con quei comunisti italiani ed i loro eredi che hanno lasciato morire Craxi in esilio per cancellare la storia del socialismo democratico e far dimenticare gli errori e gli orrori dei comunisti. Chi si è potuto battere allora e può con...tinuare oggi a battersi per la giustizia e la libertà grazie a Silvio Berlusconi non può permettere che quella storia si ripeta, non si può continuare ad essere alleati con chi dopo vent'anni di persecuzione vuole eliminare l'ultimo baluardo di libertà. La storia di Forza Italia e di Berlusconi deve essere difesa da chi la vuole infangare. Le larghe intese potevano essere una occasione di pacificazione e di riconoscimento delle ragioni dei moderati italiani e l'apertura di una nuova stagione ma il Pd oggi come il PCI PDS DS ieri ha dimostrato anche in questi mesi di conoscere una sola politica: quella dell'odio e della verità che conviene al Partito. Si possono promuovere, esaltare e riciclare, a tutti i livelli, personaggi che hanno espresso solidarietà agli stalinisti che schiacciavano nel sangue chi reclamava libertà nei paesi dell'Est, ma si devono perseguitare in tutti i modi i grandi democratici che si sono battuti per un Italia migliore ed hanno realizzato cose importanti per il bene comune come Craxi e Berlusconi soprattutto se hanno impedito che la sinistra illiberale conquistasse il potere.




Per questo le misere divisioni di oggi fra coloro che hanno lavorato per l'affermazione di Forza Italia vanno, se è possibile superate, per riconsegnare a Berlusconi la effettiva guida dei moderati da parlamentare o da perseguitato. Facciano tutti un passo indietro e chiedano a Berlusconi di fare un passo avanti proprio in questo momento. Chi lavorasse per operazioni di basso profilo e di mero opportunismo convenienti solo al PD che è minoranza nel Paese, farebbe un pessimo servizio all'Italia e si renderebbe responsabile di consegnare ai conservatori della sinistra, ormai succube di egoistici poteri antipopolari e di interessi antinazionali, il futuro del nostro paese facendolo precipitare verso un regime assolutamente illiberale fatto di vessazioni fiscali e di assoluto impoverimento economico.

giovedì 3 ottobre 2013

I DEMOCRISTIANI E LA NUOVA FORZA ITALIA


di Arturo Diaconale. - Se è vero ciò che diceva Rino Formica, che “la politica è sangue e merda”, non si può non rilevare che negli ultimi giorni abbiamo visto solo merda. Può essere che il sangue si veda in seguito. Ovviamente in senso metaforico. Ma, di sicuro, il tentativo dell’asse Napolitano-Letta di eliminare una volta per tutte Silvio Berlusconi con il sostegno della “quinta colonna” guidata da Angelino Alfano presente nel Pdl fin dai tempi del governo Monti, non fa parte della politica fatta con il sangue e la passione. L’operazione era diretta a spezzare il Cavaliere aggiungendo al calvario giudiziario che lo aspetta l’umiliazione della sconfitta sul terreno politico-parlamentare per mano del suo “delfino”.Ma Berlusconi, per nulla disposto a fare la fine di Cesare che si avvolse nella toga per non vedere le pugnalate dei suoi, si è piegato e non si è spezzato. Alfano-Bruto ha inferto il suo colpo. La “quinta colonna” dei diversamente democristiani è uscita allo scoperto. Ma Silvio-Cesare ha capito che la sollevazione guidata dal figlioccio lo avrebbe liquidato politicamente prima ancora della eliminazione per via giudiziaria. E ha compiuto il colpo di teatro: spiazzato i congiurati annunciando la fiducia al governo di chi lo voleva e lo vuole cancellare dalla scena politica. Neppure quella di Berlusconi è stata una scelta di passione. La politica alta non c’entra nulla in questa vicenda.
 È stata una decisione dettata solo dalla esigenza di ridurre al massimo i danni. Che gli consente di rimanere, sia pure ammaccato e claudicante, sulla scena politica. E gli dà il tempo per avviare una strategia non tanto diretta all’impossibile ricomposizione di un partito ormai spaccato in maniera irreversibile, quanto di intraprendere un percorso diretto a dare vita a un soggetto politico completamente nuovo e diverso rispetto all’attuale Pdl.
Non si tratta di un’operazione facile. Perché, all'indomani dello sgambetto compiuto ai suoi danni dai cortigiani, la tendenza naturale sarebbe di costruire il nuovo soggetto sulla base del solo criterio della fedeltà personale. Ma serve al Cavaliere e all’Italia un partito composto solo dai falchi non traditori? La risposta è scontata. Così come appare fin troppo evidente, alla luce di quanto avvenuto nelle ultime ore, che in politica la fedeltà personale è sempre relativa e mai assoluta.
 Lo sforzo di Berlusconi, proprio perché tra non molto avrà un’agibilità politica ridotta e una libertà personale sicuramente compressa, dovrebbe essere quello di bilanciare la fedeltà con la capacità. Gente nuova, espressione non solo di interessi ma anche di idee, capace di mescolarsi con i falchi e con i fedelissimi rimanendo però assolutamente distinta e separata dagli uni e dagli altri.
Se l’obiettivo è contribuire con questo nuovo partito alla formazione di una forza di centrodestra simile a quella rappresentata in Europa dal Partito Popolare, è bene tenere presente che nei popolari europei non ci sono solo i cattolici e i democristiani ma anche i moderati e i conservatori ispirati ai valori della laicità e delle libertà individuali. I “diversamente democristiani” andranno con Casini, Monti e Cesa? Berlusconi faccia il partito liberale e conservatore italiano!



mercoledì 2 ottobre 2013

MENO MALE CHE SILVIO C’E’


Come già è avvenuto nell'autunno del 2012 confermiamo la  piena e convinta adesione alle decisioni indicate dal Presidente Berlusconi di votare contro la fiducia a Letta, che non è stato capace di togliere un euro dalla  spesa corrente e non mantenere i patti Iva, IMU, che rimane il catalizzatore della maggioranza degli italiani stanca di subire gli interessi dei poteri forti intrecciati con la sinistra che perseguono una politica di oppressione fiscale e umiliano la sovranità nazionale agli interessi della Germania e delle banche.
I traditori oggi sono saltati fuori e li vediamo in faccia anche nella nostra Regione. Non  ci dimenticheremo. Grazie Silvio.


martedì 1 ottobre 2013

BERLUSCONI: VOTIAMO STABILITA’ IMU E IVA. POI ALLE URNE


Il Cavaliere alla riunione dei gruppi: "Ho deciso io le dimissioni. Esperienza di governo finita". Adesso si approvino provvedimenti economici e poi elezioni". "Tutto chiarito, polemiche rientrate". Silvio Berlusconi silenzia il dissenso nel Pdl durante il suo discorso ai gruppi parlamentari. E chiude il sipario sul governo Letta: "E' una esperienza finita". Il Cavaliere si assume la piena responsabilità delle dimissioni dei ministri. "Ho deciso da solo. Forza Italia non è una forza estremista e nessuno mi ha costretto". C'è unità d'intenti, loro temono che le dimissioni facciano perdere consenso: hanno ragione, ma ora è superato. Dobbiamo restare uniti, non dobbiamo dare all'esterno l'impressione che sta dando il Pd".
Provvedimenti economici in 7 giorni, poi voto.
Infine l'affondo sul governo Letta. Con l'ex premier che esclude ogni ipotesi di 'governicchi' e conferma soltanto la disponibilità a votare alcuni provvedimenti in materia di economia. In particolare "l'approvazione in 1 settimana" del decreto Iva, dell'abolizione della seconda rata Imu, con emendamento, e della legge di stabilità "senza aumento delle tasse. Poi - avrebbe aggiunto - si chiude e si va a votare
". Forza Italia Ravenna, esulta, chi ci vuole male rimarrà deluso, tutti uniti con il presidente Berlusconi.