giovedì 30 maggio 2013

INTERCETTAZIONE AGLI ZINGARI. “VENITE IN ITALIA, TUTTI RUBANO”


In Toscana 18 persone di etnia rom sono stati tratti in arresto dagli uomini della Questura di Pistoia, durante l’operazione sono stati ritrovati circa 1,4 chili di oro e centinaia di pietre preziose. Potremmo dire che non si tratti di nulla di nuovo, ma, la cosa sconvolgente proviene da alcune intercettazioni telefoniche in cui gli zingari arrestati, telefonando all’estero, avrebbero invitato parenti ed amici a raggiungerli in Italia perchè “Qui girano i soldi e tutti rubano”. Gli inquirenti sono rimasti stupiti nel sentire quanto sia alto il livello di impunità percepito da queste popolazioni, che a quanto pare, qui si possono permettere di commettere qualsiasi tipo di reato senza grossi problemi penali. In conclusione, mentre i ragazzi italiani sorpresi con un pezzetto di “fumo” o altri reati minori simili sono ancora in galera, i 18 zingari saranno presto scarcerati in attesa di giudizio con l’obbligo di “firma” (?!?).


martedì 28 maggio 2013

BAZZONI FUSIONI BANCARIE: VOGLIAMO PROPRIO PERDERE UN’ALTRA BANCA LOCALE?


Gianguido Bazzoni, consigliere regionale PDL, interviene sulla questione delle fusioni bancarie in Romagna. "In questa congiuntura economica così sfavorevole i patrimoni del nostro territorio vanno salvaguardati con tutte le forze. La riunione di un consiglio d'amministrazione, un laconico trafiletto su un quotidiano locale e nulla più. Così abbiamo appreso della decisione della Cassa di Risparmio di Cesena di incorporare con una fusione la Banca di Romagna." commenta polemico Bazzoni. "Organizzazioni sindacali, associazioni imprenditoriali, professionisti, dopo un primo momento di sconcerto, stanno prendendo sempre più posizione, anche sulla stampa, contro questa sciagurata imposizione, ma la dirigenza della Cassa di Risparmio di Cesena sembra fare orecchie da mercante, così come anche la Fondazione omonima. - continua il consigliere PDL - Si parlerà di risparmi, di sinergie, ma in realtà un altro Istituto locale scomparirà definitivamente, in un momento in cui gli imprenditori avrebbero bisogno di sentire la loro banca vicina. La tutela del territorio, la salvaguardia dei nostri patrimoni, ovvero le piccole e medie imprese, sarà fondamentale per la ripresa ed il successivo nuovo sviluppo economico. Non mi pare questo il modo di assecondarlo." 
Bazzoni pone una serie di domande cruciali: "Quali sono le vere ragioni nascoste che spingono la Cassa di Risparmio di Cesena, socio di maggioranza della Banca di Romagna, a forzare una fusione chiaramente controproducente per gli interessi e le prospettive del nostro territorio? Come mai la Fondazione della Cassa di Risparmio di Cesena, che ha la maggioranza relativa della Cassa, non si oppone ad un'operazione che porterà alla scomparsa della Banca di Romagna, con la conseguente grave perdita di relazioni? Qual è l'interesse a compromettere la fiducia conquistata nel corso di tanti anni dalla Banca di Romagna? Che vantaggio avrà la Fondazione di Cesena dall'inevitabile forte deprezzamento della propria partecipazione, a seguito di un'operazione alla quale le altre due Fondazioni di Faenza e Lugo si sono dette chiaramente contrarie?" 

lunedì 27 maggio 2013

IMOLA: PIZZAROTTI DA SINDACO A ULTRA’, CONTESTA IL CANDIDATO PDL, E LA POLIZIA LO PORTA VIA


Federico Pizzarotti contesta, la polizia lo allontana. E' successo a Imola. La tensione è salita quando il candidato sindaco Pdl Simone Carapia stava terminando un comizio in Piazza caduti per la Libertà. Carapia ha criticato il primo cittadino di Parma che era presente a Imola per sostenere il candidato del M5S. Pizzarotti è transitato in "zona Pdl". Dopo aver ascoltato le critiche che Carapia gli rivolgeva, Pizzarotti è andato sotto il palco del candidato sindaco e ha protestato vivacemente. La situazione si stava riscaldando quando sono intervenuti gli agenti di polizia, che hanno allontanato Pizzarotti. Le critiche del candidato del Pdl riguardavano soprattutto l'inceneritore di Parma e le tasse che con la gestione grillina sono aumentate. Pizzarotti è andato su tutte le furie. E dopo essere stato allontanato si è pure vantato della sua contestazione che di civile aveva ben poco: "Siamo passati vicino al piazzale dove stava facendo il comizio il candidato del Pdl e sento che dice: ‘Perchè inceneritore l’hanno acceso e le tasse le hano alzate!’. Stanno parlando di me?Allora glielo vado a dire". Ma non ha fatto i conti con la polizia. (I.S)


venerdì 24 maggio 2013

BAZZONI: RISOLUZIONE SUL TERMALISMO IN CONSIGLIO REGIONALE


Il consigliere PDL Gianguido Bazzoni ha presentato all'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna una risoluzione sul termalismo. In tale documento si considera che il termalismo emiliano romagnolo rappresenta oltre un terzo del settore a livello nazionale, che versa in forte crisi e che per il suo rilancio avrebbe necessità di incentivi ed agevolazioni. La proposta di Bazzoni è appunto quella di contemperare la necessità di dare una tempistica certa alla durata del ciclo di cure, con le esigenze di realtà che fondano la loro economia sulle cure termali e i servizi alberghieri e commerciali annessi, ampliando appunto l'arco temporale del ciclo di cure termali a non meno di 150 giorni. 
Questo il testo della risoluzione: "L'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, Constatato che la disposizione di cui all'Accordo nazionale per l'erogazione delle prestazioni termali per cui le cure termali a carico del S.S.N. devono essere effettuate in un arco temporale massimo di 60 giorni dall'inizio delle cure medesime, è fortemente penalizzante per il sistema economico che ruota intorno alle stazioni termali; evidenziato infatti che tale disposizione impedisce di spezzare le cure termali, il cui ciclo ordinario è di 12 giorni, in due soggiorni distinti presso la medesima stazione termale (prevalentemente uno in primavera e l'altro in autunno) disincentivando di fatto i tanti pazienti che non riescono a dedicare 12 giorni ininterrotti alle cure termali e che quindi o le accorciano o vi rinunciano completamente; considerato che il termalismo in Emilia-Romagna rappresenta oltre un terzo del settore a livello nazionale e versa in forte crisi e che per il suo rilancio avrebbe necessità di incentivi ed agevolazioni che passano inevitabilmente anche da modifiche normative; valutato che un'equa soluzione che contemperi la necessità di dare una tempistica certa alla durata del ciclo di cure con le esigenze di realtà che fondano la loro economia sulle cure termali e i servizi alberghieri e commerciali annessi, potrebbe essere quella di ampliare il suddetto arco temporale del ciclo di cure termali a non meno di 150 giorni; impegna la Giunta regionale ad attivarsi in sede di Conferenza Stato Regioni e in altri ambiti perché la suddetta disposizione sia rivista e sia possibile effettuare l'intero ciclo di cure termali anche in due diversi periodi temporali presso la stazione termale prescelta."

giovedì 23 maggio 2013

CON TUTTI I PROBLEMI CHE OGGI CI SONO LA NOSTRA REGIONE SI PREOCCUPA SOLO DI COMPLICARE LA VITA AI PROPRI CONCITTADINI.


20 mq di box per un cane, 30 mq per due cani. Chi non ha questi spazi e detiene già un cane cosa fa? Per rendere l'idea, una camera matrimoniale standard è 14 mq!!!
Tratto dal Quotidiano Il Resto del Carlino Regionale del 22 maggio 2013

mercoledì 22 maggio 2013

E IO PAGO: UN BUCO DA 350.000 EURO, CHE SUCCEDE AL CONSORZIO CO.P.A.F?

Il ministro dell’agricoltura Zaia, in visita al macello del Consorzio CO.P.A.F a Brisighella insieme al sindaco di Brisighella Sangiorgi Cesare e il dott. Cesare Dacci.

Il consigliere provinciale (Pdl) Vincenzo Galassini ha presentato un'interpellanza a proposito del consorzio CO.P.A.F., in particolare alla luce della pessima situazione finanziaria . Ne riportiamo il testo integrale. Premesso  La Provincia di Ravenna insieme all'ex Comunità Montana dell'Appennino Faentino dal 1989 aveva favorito la nascita del Consorzio CO.P.A.F fra privati, per realizzare la macellazione d'urgenza resa vacante nel Faentino.  Oltre alla macellazione è sorto poi, promosso dalla Regione Emilia Romagna, il protocollo per la valorizzazione e l'allevamento della razza suina Mora Romagnola, come razza in via d'estinzione. Il sigillo del Consorzio accompagna tutte le carni e i prodotti ottenuti dalla razza suina Mora Romagnola lungo tutto il percorso fino al consumatore finale. In questa attività importante è stato il sostegno finanziario pubblico delle istituzioni locali: Provincia di Ravenna, CCIAA di Ravenna, Comunità Montana Appennino Faentino, Comune di Brisighella; raccogliendo ingenti contributi pubblici per l'adeguamento del macello di Brisighella, all'interno del Consorzio la parte pubblica era rappresentata dal Comune di Brisighella, con il ruolo di controllore, come dimostra la tradizione politica della sinistra, e come fatto in tante altre iniziative in ambito provinciale. Nel macello di Brisighella avviene ancora la macellazione, la trasformazione in salumi e la vendita delle carni, seguite e controllate da un disciplinare di produzione, nell'impegno di produrre prodotti di qualità e di comunicare gusto, tradizioni e territorio, qui hanno trovato lavoro quattro persone.  Il Consorzio CO.P.A.F. ha sede nell'edificio di proprietà del Comune di Brisighella ottenuto in affitto fino al 2018 in Brisighella in via Masironi, 7 (RA).  Il consorzio fino al 2012 ha ricevuto annualmente contributi pubblici per l'adeguamento del macello di proprietà del comune di Brisighella ma non vi è traccia del numero degli associati. A quanto risulta dalle notizie di stampa di questi giorni, la situazione finanziaria è disastrosa, il Sindaco in una pubblica riunione ha dichiarato che esiste un "buco" che supera i 350.000 euro e si starebbe trattando per cedere la gestione ad un privato per dieci anni, non prendendo in considerazione la proposta dei dipendenti disponibili ad una gestione diretta. L'amministrazione comunale di Brisighella non ha spiegato le motivazioni che l'ha spinta a concedere al Consorzio CO.P.A.F la possibilità di sub concedere i locali di proprietà comunale, trascurando forse gli obiettivi originari che avevano portato alla costituzione del Consorzio stesso. CHIEDO: 1- Quanti contributi pubblici sono stati erogati al Consorzio CO.P.A.F dall'inizio dell'attività al 31 dicembre 2012; 2- Quali sono stati i motivi reali dell'uscita del Consorzio CO.P.A.F dalla cessione del macello e dei due laboratori per darlo in affitto ad un privato e perché non si è accolta la proposta del personale esistente per condurre il macello nello spirito originale del Consorzio CO.P.A.F e per la promozione; 3- Considerato il "buco" finanziario creato, forse dal Consorzio CO.P.A.F, come si concilia un ulteriore finanziamento "pubblico", per i prossimi dieci anni, con la gestione di un macello assegnato a un privato; 4- Quanti sono gli associati al consorzio CO.P.A:F e la quota iniziale pagata, e se è vero che non possono uscire se non pagando una quota di 5.000 euro, essendo diventati responsabili in solido finanziariamente anche se inconsapevoli del buco finanziario creato da altri; 5- Come intende la Provincia tutelare il Consorzio CO.P.A.F. e la sua attività, e tutelarsi rispetto a quanto è avvenuto; 6- Se tutte le operazioni pubbliche sono in linea con le norme vigenti, in special modo riguardo alle attività per le quali si sono raccolti ingenti contributi pubblici, 7- Se vi sono eventuali responsabilità del pubblico in merito alla gestione del Macello in uso al Consorzio CO.P.A.F. 


martedì 21 maggio 2013

TAGLIARE LE SPESE VOLERE E’ POTERE



Arriva in aula il provvedimento per la restituzione di una prima parte dei debiti della pubblica amministrazione. I fondi saranno reperiti non con una nuova tassa sulle sigarette elettroniche, ma con una "sforbiciata" ai fondi per la cooperazione e per l'editoria. Anche se la sinistra per bocca di Boccia dichiara che i fondi saranno recuperati, la sforbiciata potrebbe benissimo trasformarsi in un azzeramento. Perchè, infatti, dovremmo finanziare degli estranei quando non abbiamo il pane per noi stessi ? E i giornali devono mantenersi con le proprie gambe, con i lettori e con la pubblicità.
E se non attirano lettori e pubblicità è meglio che chiudano.
Voler tagliare significa trovare dove e cosa tagliare da una spesa pubblica tanto improduttiva quanto faraonica

lunedì 20 maggio 2013

EPIFANI PIU’ COMICO DI BERSANI: “SOSPENSIONE IMU E’ VITTORIA DEL PD”



Il Pd produce, in serie, dei personaggioni che fanno clamorosamente ridere. Epifani non è da meno (e oggettivamente non era difficile immaginarlo). Persino sull’Imu (tema chiaramente sollevato dal centrodestra) ha detto un’incredibile assurdità, come segnala Libero. Guglielmo Epifani prova a sfidare Silvio Berlusconi. Il segretario Pd rivendica come vittoria dei democratici la sospensione della rata Imu di giugno. Il Cavaliere, ha detto l’ex numero uno della Cgil, «aveva chiesto che venisse restituita l’Imu del 2012 e non è così, aveva chiesto la cancellazione e c’è invece una sospensione e una riforma. Insomma, lui può anche dire che ha vinto – è la sintesi del leader Pd, che invita il Governo di Enrico Letta a focalizzarsi su lavoro e sviluppo – ma non è così».


sabato 18 maggio 2013

BERLUSCONI: “IMU, IL NOSTRO PRIMO SUCCESSO”



Silvio Berlusconi in parte ha mantenuto la sua prima promessa elettorale: lui vuole "far fuori" l'Imu, per ora è stata sospesa. Non si pagherà a giugno, ma nel peggiore dei casi a settembre: la speranza è che il governo Letta riesca a sciogliere il nodo prima che la stangata si abbatta sulle famiglie italiane. Il Cav è soddisfatto per il decreto varato dal Consiglio dei ministri, e promette che arriveranno altre sorprese.  "Il Pd fa i conti con noi" - ''E' il nostro primo successo perché gi° a giugno non dovremo più pagarla", afferma l'ex premier in un videomessaggio pubblicato su Facebook, nel quale ricorda che nel programma del Pdl è prevista "l'abolizione dell'Imu". "La sinistra era sicura di vincere ed invece deve fare i conti con il nostro programma: abolizione dell'Imu già a giugno, non dovremo pagarla''. Isomma Silvio mette a segno il primo gol politico di questa legislatura e manda segnali ai democratici sui prossimi provvedimenti da prendere in Consiglio dei Ministri: "l'Iva non deve aumentare; dobbiamo tagliare le unghie a quel mostro chiamato Equitalia; bisogna detassare completamente le nuove assunzioni per creare lavoro; dare una scossa all'attivita' delle imprese superando il sistema delle autorizzazioni preventive". Per l'ex premier "sono questi alcuni dei provvedimenti su cui ci siamo impegnati e vogliamo portarli a casa per uscire dalla crisi e rilanciare l'economia".  Vinceremo ancora - Il Cav suona la carica e, forte degli ultimi sondaggi che danno il Pdl in netto vantaggio sugli altri partiti, lancia un appello per le prossime amministrative di Roma e di tante altre città italiane: " Nella vostra città è necessario che il Pdl abbia più forza e quindi dovete darvi da fare: fino all'ultimo minuto dell'ultimo giorno dovete cercare di convicere amici, parenti e conoscenti ad andare a votare e scegliere il candidato e il simbolo del Pdl. Sarà una bellissima sfida, una sfida determinante per il futuro della vostra città. Il Pdl deve avere più forza per vincere".

giovedì 16 maggio 2013

MOZIONE DI BAZZONI PER IL PORTO DI RAVENNA



Il prossimo 30 maggio scadrà il consigliere di nomina regionale della "Sapir Porto intermodale di Ravenna", società a "quasi totale proprietà pubblica", di cui la Regione Emilia-Romagna, con oltre il 10 per cento del capitale sociale, è il secondo socio di riferimento. Sono queste le premesse contenute in una mozione presentata dal consigliere Gianguido Bazzoni (Pdl), in cui si legge che con questa nomina, "anche a forte valore simbolico", la Giunta dovrà "dimostrare la volontà a impegnarsi fino in fondo nella definizione e gestione del futuro del Porto ravennate". Il documento impegna quindi l'esecutivo regionale a individuare per la carica di consigliere della Sapir una personalità che "possa contribuire a rafforzare il legame fra l'Emilia-Romagna e il suo porto" e che garantisca "la piena attuazione delle pari opportunità".
Nel testo si sollecita infine la Giunta a tenere uno stretto collegamento con chi sarà eletto nel Consiglio di amministrazione e a dedicare "ogni energia e risorsa possibile" allo sviluppo dello scalo.

mercoledì 15 maggio 2013

ANCARANI E SAVELLI: “CASELLO AUOSTRADALE DI CASTEL BOLOGNESE-SOLAROLO SENZA SE E SENZA MA



UN COMMENTO DA CASTELBOLOGNESE, IN ATTESA DI QUELLO DI GALASSINI

 " Domenico Sportelli Castelbolognesei   13 maggio 2013 alle ore 12:55  Da cittadino di Castel Bolognese vi dico che il casello autostradale si potrà anche fare, ma che prima deve essere assolutamente realizzata la circonvallazione di Castel Bolognese. A prescindere dal fatto che nutro fortissimi dubbi che le aziende locali, in questa fase abbiano principalmente bisogno di un casello autostradale e non di credito, ricerca, produttività, meno tasse e costi sul lavoro, penso che un casello a ridosso della città aumenterà comunque il traffico veicolare della via Emilia. Mi pare lapalissiano. Dite che la circonvallazione è un problema dell’Anas? Certo, ma non solo. E’ un problema per chi ha voglia di impegnarsi a risolverlo. Mi dite per quale ragione la Regione dovrebbe essere esclusa dalla soluzione del problema circonvallazione di Castello? E mi dite per quale ragione, se la società Autostrade ha “compensato” i comuni del bolognese e dell’imolese con “rotonde”, raccordi, ecc., per il transito della quarta corsia e per i caselli aggiunti in quel tratto, non potrebbe fare la stessa cosa per Castel Bolognese?

martedì 14 maggio 2013

PER TUTTI GLI UTENTI CHE PAGANO LA BOLLETTA PER LA FORNITURA DELL’ACQUA CORRENTE NON SERVITI DA IMPIANTI DI DEPURAZIONE. CE NE SONO ANCORA DA BRISIGHELLA A RAVENNA



 NEI PROSSIMI GIORNI IL BLOG SI ATTIVERA’  PER DARE MAGGIORI INFORMAZIONI E LE DOMANDE
Con Decreto 30 settembre 2009, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 31 dell'8 febbraio 2010, il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha individuato i criteri per la restituzione agli utenti della quota di tariffa non dovuta riferita al servizio di depurazione. Gli utenti non serviti da impianti di depurazione, ma che fino ad ora hanno pagato la quota per il servizio di depurazione, possono fin da ora richiedere il rimborso della quota di tariffa di depurazione pagata all'interno della bolletta per la fornitura dell'acqua. Occorre evidenziare che il rimborso delle somme non dovute non è automatico, indi per cui occorre attivarsi per ottenere la restituzione del denaro pagato indebitamente. Oltretutto la scadenza per effettuare la richiesta è ormai prossima, infatti chi non avanza la richiesta entro ottobre 2013 perde ogni diritto. Il Decreto prevede anche la massima diffusione informativa da parte delle società di gestione del Servizio Idrico Integrato, cosa che secondo noi non è stata propriamente effettuata, in quanto abbiamo riscontrato che molti utenti, che ne hanno diritto, non erano affatto informati di questa possibilità. L'Unione Nazionale Consumatori svolge il servizio di verifica e controllo degli utenti che hanno una fornitura idrica e che hanno diritto a tale rimborso, verificando anche l'importo spettante ad ogni utente. Nel caso in cui si ritenga di avere diritto al rimborso ma non si rientra nell'elenco degli aventi diritto si può comunque proporre domanda.
Per qualsiasi informazione ci si può rivolgere alla sede di Faenza dell'Unione Nazionale Consumatori in Via Laderchi, 3 il Lunedì ed il Venerdì dalle 17.00 alle 20.00 - Telefono 0546/22611.


lunedì 13 maggio 2013

ANCARANI E SAVELLI: “CASELLO AUOSTRADALE DI CASTEL BOLOGNESE-SOLAROLO SENZA SE E SENZA MA



ATTENDIAMO IL COMMENTO DI GALASSINI
"Il coordinamento provinciale PDL di Ravenna appoggia con convinzione la battaglia del gruppo consiliare PDL di Castel Bolognese, dell'amministrazione di Bagnara, di Solarolo e degli altri Comuni della Vallata del Senio, in favore della realizzazione di un casello autostradale tra Castel Bolognese e Solarolo."
Lo dichiarano Alberto Ancarani e Paolo Savelli, coordinatore provinciale e vice vicario del PDL di Ravenna. "Le aziende castellane (varie e di dimensioni significative, come ad es. quelle del settore ceramico, ma non solo) sono fortemente interessate ad uno svincolo autostradale vicino, facilmente e velocemente raggiungibile, visto che il grosso dei loro trasporti (sia per le forniture di materie prime, sia per le spedizioni del prodotto finito) avviene su gomma; ma l'apertura del casello sarà un'opportunità unica anche per il rilancio delle attività produttive di Solarolo, Bagnara, Mordano e di tutta la Valle del Senio, come non è da escludere anche una valorizzazione delle zone turistiche collinari (Casola Valsenio con il Parco della Vena del Gesso e Palazzuolo sul Senio) e delle terme di Riolo. Se si calcola che grazie al nuovo casello autostradale si potrebbe togliere dal tratto di Via Emilia intercluso nel Comune di Castel Bolognese anche solo il 50% del traffico pesante attuale, la cittadinanza di Castello non potrebbe che trarne giovamento, soprattutto in ragione del fatto che l'attuale progetto di circonvallazione, peraltro di competenza ANAS, difficilmente vedrà la luce a breve, con questi chiari di luna e considerando, soprattutto, le limitate risorse disponibili a tale ente per finanziare opere di simile portata.  Si aggiunga - proseguono Ancarani e Savelli - che l'ipotesi che possa svilupparsi un district artigianale / industriale nelle aree limitrofe ad un nuovo casello, a poca distanza da Castel Bolognese, da Solarolo, da Bagnara e dagli altri Comuni della Vallata del Senio, non potrebbe che essere di giovamento per un aumento dell'occupazione e dell'indotto.  Se poi si tiene conto che la parte più importante dei costi del casello, cioè l'opera principale, verrebbe pagata con risorse che la Società Autostrade è tassativamente tenuta ad investire in virtù degli impegni sottoscritti con lo Stato in base alla Convenzione vigente e che se le risorse non venissero spese per il casello di Castel Bolognese - Solarolo dovrebbero comunque essere usate per un casello in altra località, è evidente che il PDL - concludono Ancarani e Savelli - non può che auspicare la concreta fattibilità del progetto, a prescindere da chi ne potrà trarre, nel brevissimo periodo, un qualche vantaggio per la vendita dei terreni necessari alla realizzazione dell'opera.  In questo senso dunque, le dichiarazioni del Consigliere provinciale Vincenzo Galassini sono pertanto da ritenersi del tutto personali e non corrispondono con ogni evidenza alla linea e all'impegno del PDL della Provincia di Ravenna affinché vi sia un esito positivo della vicenda del casello di Castelbolognese-Solarolo."

sabato 11 maggio 2013

ASL UNICA DELLA ROMAGNA: PRIMA NON ERA MEGLIO ATTUARE L’INFORMATIZAZZIONE?



Da tempo si parla del processo di riorganizzazione dovuta alla fusione delle 4 Ausl romagnole. Prima di intraprendere questo percorso sarebbe opportuno verificare come è la situazione organizzativa delle varie ASL, per non cadere nel  di creare di nuovo “carrozzone”, che non risolverà i grandi problemi della sanità, ma neppure i semplici derivanti dal buon senso che però non sono stati affrontati da decenni. A tal proposito ricordo un incontro di oltre una anno fa, dove un alto dirigente regionale, quelli della casta dei super stipendiati con lauti premi di produttività, affermava che “entro pochi giorni ogni cittadino avrebbe ricevuto una tessera sanitaria magnetica la sanitaria” in modo che in ogni punto della sanità di Ravenna fosse possibile verificare situazione sanitaria di ognuno. Balle! ancora oggi, per esperienza personale, se vado dal medico di base scrive le mie prescrizioni sul suo computer, se vado a fare le analisi del sangue l’operatore scrive sul suo computer, se vengo ricoverato all’ospedale il medico scrive la diagnosi sul suo computer, se vado a fare un controllo specialistico il dottore scrive sul suo computer, se mi assegnano un’esenzione ticket l’incaricato lo scrive sul suo computer, se debbo prendere in modo continuativo i soliti farmaci previsti per una malattia cronica il dottore lo scrive sul suo computer. Mi fermo qui per la mia  esperienza personale, ma credo che il “ giro dell’oca” sia molto, ma molto più vasto….. Il semplice cittadino deve come una trottola seguire la situazione e andare nei vari uffici. Dopo decenni di informatizzazione degli uffici pubblici, di adeguamento del cittadino a questo servizio sia esso anziano o giovane, la nostra ASL (politica e amministrativa) non è stata capace di risolvere il problema ed ognuno va per conto suo………
Poveri noi! Nonostante i premi di produttività e gli stipendi pagati da “pantalone” continua un disservizio, una lacuna, che a detta del dirigente sembrava facile da colmare. Con questo back ground alle spalle come fidarsi in una visione di riorganizzazione dei servizi? Non si è riusciti a dare il via neppure ai nuclei di medicina primari, con un ex direttore generale che vorrebbe essere il super direttore della USL Unica Romagnola che a proposito di questi nuclei a Faenza sostiene una cosa e a Bagnacavallo un’altra. Per questo motivo ho presentato una interpellanza per sapere i motivi del grave ritardo nell’unificare i CED a livello di AUSL di Ravenna, mentre i cittadini e le aziende devono avere la posta certificata e non avere la dichiarazione dell’Inps per redditi se non hanno un compute?.  Prima di passare all’unificazione di 4 Asl non è meglio avere un sistema unico di elaborazione dati a livello provinciale che riduca veramente i tempi i costi dei servizi o si continuano a sperperare i nostri euro, come sono costretti i semplici cittadini?
Ecco il testo della interrogazione.  

FORZA SILVIO, SIAMO TUTTI CON TE!!



PULLMAN DALLA PROVINCIA DI RAVENNA PER LA MANIFESTAZIONE DI BRESCIA CON IL PRESIDENTE BERLUSCONI.
Partiranno anche dalla provincia di Ravenna i militanti PDL per sostenere sabato 11 alle 17 a Brescia il Presidente Silvio Berlusconi nella sua battaglia di libertà contro l’uso politico della giustizia. I pullman partiranno alle 12 dal Pala De Andrè di Ravenna, alle 12.30 dal parcheggio Conad di Russi e alle 12.45 dal parcheggio del centro commerciale le Maioliche di Faenza. Chi vuole partecipare alla manifestazione può chiamare il 3398628941. Sarà l’occasione per dire no all’abbattimento per via giudiziaria non solo di un leader politico, ma di milioni di italiani che ne sostengono la linea politica da anni oltre a rilanciare la battaglia del PDL per l’abolizione dell’IMU e per stimolare la crescita del paese.


giovedì 9 maggio 2013

ASFALTO SUI PARABREZZA……..CHI PAGA?



Le buche non si contano più, i rattoppi nemmeno ….
Questa in brevissima sintesi la condizione delle strade ravennati. Questa condizione mina i nostri mezzi di trasporto e in senso lato anche la nostra salute, sicuramente quella economica. Ma oltre al danno già evidente ora si aggiunge anche la beffa. Infatti dalle buche e soprattutto dai rattoppi che vengono effettuati anche più volte sulla stessa buca, partono piccoli pezzetti di asfalto di catrame o di quello che sia, che puntualmente finiscono sui nostri parabrezza.  Ancor più grave è la situazione per chi circola in motocicletta, in motorino o in bicicletta che rischia continuamente di essere colpito o distratto da questi lanci spontanei provenienti dal manto stradale o dalle gomme dei mezzi che precedono. La beffa sta nel fatto che a  differenza dei danni verificabili sul posto dalle forze dell’ordine provocati da una buca, ad una gomma un ammortizzatore ecc, per poi richiedere un eventuale rimborso, non è altrettanto possibile verificare la responsabilità del manto stradale.  A questo proposito tanti cittadini incontrandomi in questi giorni mi chiedono: “ma a questo punto, poi chi paga?” Ora questa domanda la giriamo direttamente all’amministrazione comunale

martedì 7 maggio 2013

GLI AZZURRI NEL TRADIZIONALE PRANZO PRIMAVERILE DI BRISIGHELLA COMMENTANO IL MOMENTO POLITICO


Gabriella Bianchi Pezzutto,  Gianguido Bazzoni, Vincenzo Galassini, Paolo Savelli, Rodolfo Ridolfi

Come ogni anno dal 1994 in poi il tradizionale pranzo primaverile di Brisighella degli azzurri è il momento per fare il punto sulla situazione politica a trecentosessanta gradi. I numerosi partecipanti in un clima sereno quest’anno si sono dati appuntamento all’Hotel Valverde di Brisighella. Durante il pranzo si sono susseguiti gli interventi del consigliere provinciale Vincenzo Galassini, organizzatore del pranzo, del capogruppo in Regione Emilia-Romagna Gianguido Bazzoni, del Vice coordinatore provinciale Paolo Savelli e di Rodolfo Ridolfi coordinatore regionale Azzurri ’94, graditi ospiti Gabriella Bianchi Pezzutto coordinatrice regionale dei Seniores e l’Avvocato Alessandro Letta già Presidente dei probiviri regionali.
Gli interventi dei protagonisti di Forza Italia ed oggi del Pdl nella politica romagnola non hanno mancato di sottolineare la grande capacità e lungimiranza politica dimostrata come sempre anche in questa fase politica dal Presidente Silvio Berlusconi e di come per il popolo azzurro sia una priorità dar seguito a quelle proposte programmatiche che hanno contraddistinto la campagna elettorale in tema di alleggerimento fiscale e ripresa economica. Alleggerimento fiscale che è condizione e priorità insieme alla pacificazione ed al riconoscimento della grande responsabilità del Presidente Berlusconi per mantenere il sostegno al governo Letta.
Si è inoltre accennato alle scadenze elettorali amministrative che aspettano il partito nel 2014 e di come sia necessario lavorare per farsi trovare preparati in una competizione elettorale che vedrà gli scenari completamenti mutati ed anche di difficile definizione considerando le lacerazioni, i conflitti ed  il profondo e drammatico travaglio interno del PD. Coordinamento Provinciale PDL Ravenna                               



ULTIME PAROLE FAMOSE: CASELLO DELL’A14 A SOLAROLO “LAVORI AL VIA NEL 2013”.



E’ POSSIBILE VEDERE IL PROTOCOLLO D’INTESA FIRMATO DAI COMUNI COME AFFERMAVA L’ASSESSORE REGIONALE NEL 2012? 
dal Resto del Carlino 19 aprile 2012 . «ENTRO il 2013 inizieranno i lavori anche per la realizzazione del casello autostradale di Solarolo». Lo ha annunciato, martedì sera a Solarolo, Alfredo Peri, assessore regionale alla Viabilità nel corso dell’iniziativa ‘Nuovo casello sull’A14, un’opportunità per lo sviluppo del territorio’ organizzata da Cna. Via libera dunque alla realizzazione del casello di Solarolo, che dovrebbe sorgere in località San Mauro, tra Castel Bolognese e Solarolo e rientra nel lotto dei lavori a servizio della quarta corsia ‘dinamica’ nel tratto dell’A14 tra Bologna San Lazzaro e lo svincolo di Ravenna prevedendo inoltre l’adeguamento degli svincoli di Castel San Pietro e Imola con la realizzazione di sette viadotti. L’intervento interesserà 34 chilometri con la realizzazione di 17 chilometri di barriere antirumore e 562 milioni di euro di costo; entro giugno c’è la scadenza della presentazione della relazione dell’impatto ambientale, «nel frattempo — spiega Peri — le amministrazioni interessate dovranno sottoscrivere il protocollo d’intesa con il quale blinderemo i lavori. Entro il 2013 ci sarà l’avvio del cantiere. Un’opera — continua — che servirà a far circolare meglio e in sicurezza» dati confortati dalla diminuzione, di oltre 70 per cento, in altri tratte dove esiste già la quarta corsia, Modena ad esempio, di incidenti e congestione del traffico. Il casello di Solarolo è chiesto da più parti per lo sviluppo economico del Faentino. All’incontro al quale hanno preso parte i sindaci di Solarolo, Anconelli, e Castel Bolognese, Bambi, e il presidente della Provincia Claudio Casadio che ha sottolineato quanto questo casello rappresenti sinergia di intenti dell’Unione dei comuni.

lunedì 6 maggio 2013

CASELLO AUTOSTRADALE A SOLAROLO, INTERVIENE IL SINDACO FABIO ANCONELLI



"Ritengo necessario fornire alcune informazione relative al previsto Casello Autostradale di Solarolo-Castel Bolognese in località Castelnuovo, recentemente definito dal Consigliere Provinciale Pdl Vincenzo Galassini 'un casello inutile', in modo da consentire una più obiettiva valutazione della situazione". Lo dice il sindaco di Solarolo, Fabio Anconelli, intervenendo in risposta a quanto espresso dal consigliere di Centrodestra. "Innanzitutto si continua a far confusione tra la Zona Artigianale di Solarolo e la prevista Area Industriale di Castelnuovo: la prima, in via Felisio, è stata urbanizzata da Stepra e ad oggi risulta, di fatto, completata; la seconda prevede una prima fase di "collegamento" alle diverse reti industriali da parte di Hera col concorso dei proprietari (il progetto definitivo è già depositato in Comune), per poi consentire lo svilupparsi delle singole lottizzazioni. Dunque, sono due aree di sviluppo non comparabili e non sovrapponibili". In riferimento poi alla presunta inutilità di un nuovo casello autostradale tra i già esistenti caselli di Imola e Faenza, posti a solo 14 km di distanza, Anconelli puntualizza: "È evidente che non ci si rende conto delle tempistiche e delle reali distanze che obbligano il traffico pesante proveniente dalle aree produttive di Casola Valsenio, Riolo Terme, Bagnara, Mordano, Castel Bolognese e Solarolo nel raggiungere i due attuali caselli, con l'aumento del traffico "critico" nei piccoli centri e del relativo inquinamento. Non entro invece nelle valutazioni che riguardano la storia relativa alla Circonvallazione di CastelBolognese: posso solo testimoniare l'impegno concreto e reale dell'attuale amministrazione castellana nel promuoverne la realizzazione, ma certo, se i nostri centri vedranno ridurre i camion in transito in tempi rapidi, anche la salute di tutti ne potrà trarre un immediato giovamento, in attesa di soluzioni più complesse e risolutive. Trovo anche interessante la riflessione che, allo scopo di promuovere interventi per il rilancio dell'economia locale realizzando solo "opere utili" da valutare con "i piedi per terra", si proponga di azzerare un percorso che è in dirittura d'arrivo (si è in attesa dell'autorizzazione ministeriale per produrre il progetto esecutivo e dare inizio ai lavori), in evidente contrasto con le costanti sollecitazioni che lo stesso mondo economico locale fa da tempo, proponendo alternative che favorisco altri territori".

venerdì 3 maggio 2013

LO SCULTORE GIOVANNI BERTOZZI A ROSOLINO


Opere di Giò Bertozzi e insieme al filosofo Cacciari

Rovigo - Lo scultore Giovanni Bertozzi ha trovato una dimora per una sessantina di opere in legno, bronzo, pietra e marmo. Ieri, l’artista, nato a Brisighella, che abita a Cuffiano, frazione di Riolo Terme, è stato l’assoluto protagonista dell’inaugurazione della mostra intitolata “Arte Museo” col sottotitolo “I sogni scolpiti di Giò Bert”. La chiesa sconsacrata situata nel centro del comune di Rosolina, in provincia di Rovigo è il luogo ideale per ospitare le fatiche di Bertozzi che di anni ne ha 88. Supportato dagli amici venuti da Cuffiano e Riolo, da figli, nipoti e pronipoti, Giò Bert si è commosso più volte. Lo scultore romagnolo parla del museo: “Mentre facevo i pezzi lungo il tempo pensavo a dove metterli. Non sapevo ancora che cosa era un museo. Vedevo che il pubblico era interessato e questo mi dava una grande carica. Poi quando mi è venuta in mente l’idea del museo ho scolpito dei soggetti adatti a questa dimensione, con un significato e una storia. Oggi il sogno è diventato realtà e l’ho toccato con mano. Sono molto felice e mi auguro che dalla Romea in tanti si fermino a Rosolina”. Chi è Giovanni Bertozzi Giò Bert, Giovanni Bertozzi, nasce a Brisighella (RA) nel 1924. A cinquant'anni decide di abbandonare la sua azienda di mobili per dare finalmente spazio a quello che avrebbe voluto fare fin da bambino, lo scultore, progetto che per senso del dovere e responsabilità nei confronti della sua famiglia aveva sempre rimandato. Giò Bert sceglie il pezzo di legno - la "materia" che predilige per le sue sculture - in base all'idea da eseguire. Le ispirazioni per le sue opere nascono in momenti diversi, non tutte di immediata esecuzione, alcune maturano per anni. Fin da giovane non ha mai amato le armi. Quando lo chiamarono per fare il servizio di leva era terrorizzato, non sarebbe voluto partire, ma rischiava la fucilazione per diserzione. Nell'addestramento era costretto a sparare su delle sagome, ma il semplice fatto che avessero forma umana lo ripugnava. Se l'uomo ragionasse, metterebbe tutto a posto con il dialogo, la politica, le religioni». Pierangela Ezzis

giovedì 2 maggio 2013

A14: CASELLO AUTOSTRADALE TRA CASTELBOLOGNESE E SOLAROLO CON INTORNO OLTRE 105 ETTARI DI TERRENI AGRICOLI, DEL COMUNE DI SOLAROLO, ATTRAVERSATI DALLA STRADA PROVINCIALE BORRELLO. OCCORRE UNA SERIA RIFLESSIONE MEGLIO LA “COMPLANARE DA IMOLA A CESENA E 55”. RICHIESTA ALLA PROVINCIA DI RAVENNA E AL NUOVO GOVERNO



 Da oltre vent’anni si parla della progettazione di un Casello autostradale in Comune di Solarolo. Acquisti speculativi,relativi studi, progetti di consortili, ma ancora oggi tutto è in attesa per la valutazione ambientale. Il casello (località Castelnuovo) dovrebbe rilanciare l’area produttiva della vallata del Senio, come propagandato dalla sinistra Ravennate e Regionale, e auspicato da una decina di proprietari delle aree (105 ettari) attualmente agricole, ma inserite nel Piano Strutturale Associato del 2009 (ex- Comprensorio Faentino) come aree industriali. Oggettivamente la oggettività della zona indica, quale un’unica e ineluttabile necessità, la “circonvallazione“ per il paese di Castel Bolognese. Per errate valutazioni tecniche e politiche del Pd, quali la scelta di un demenziale tracciato a valle con due ferrovie da superare, di cui una due volte, una lunghezza di quasi una decina chilometri attraverso una prestigiosa zona agricola tra le più fertili dell’Italia, per un paese che al momento della progettazione era attraversato dalla Via Emilia per circa 1200 metri, mentre il tracciato a monte, decisamente più corto e, avvantaggiato in parte dalla viabilità esistente, avrebbe assai abbattuto i costi. La situazione a tutt’oggi è quella del 1947, anno della prima delibera relativa alla circonvallazione, fatta salva una Osservazione in opposizione al Psc per la circonvallazione a monte, presentata qualche anno fa, peraltro in parte già indicata sulla viabilità esistente tra il paese e il fiume Senio, che raccorda la Casolana alla Via Emilia EST, poco dopo “Le Cupole” verso Faenza su cui gravita da sempre la vallata del Senio, e alla Via Emilia Ovest alla rotonda per Via Borrello.
In Marzo 2012 un volantino di un’Associazione Comprensoriale, da Castelbolognese annunciava un’assemblea a Solarolo il 17 aprile. Tema: “..sicurezza e qualità sociale. Nuovo Casello a Solarolo” (loc. Castelnuovo a Km.5 sia dal semaforo all’inizio della Casolana che da Solarolo) con la presenza dei Sindaci dei due Comuni, dell’Assessore Regionale Peri, del Presidente della Provincia ed ex Sindaco di Faenza Casadio.
Il 22 giugno 2012 un secondo volantino della stessa Associazione annunciava: ”Parte il nuovo Polo Produttivo di Castelnuovo. Costo complessivo € 4,5 milioni.
HERA stenderà diversi chilometri di tubature:
 Impianto idrico: Km. 5,00 – Impianto Gas: Km. 4,00 – impianto Fogne: Km non indicati: comunque l’impianto dovrà passare sotto il fiume Santerno per raggiungere il depuratore Imolese a S. Prospero.– Non indicato il costo per  l’allacciamento Enel.