lunedì 30 settembre 2013

NON LASCIO IL PAESE IN QUESTE CONDIZIONI


  • Cari Amici, la stabilità di governo è un bene se si nutre di due cose: un governo capace di lavorare bene e una maggioranza unita sulle cose da fare e fondata sul rispetto reciproco.
     Invece nelle ultime settimane abbiamo avuto un governo capace solo di rinviare, di proporre il blocco dell'Iva aumentando altre tasse, di tagliare l'Imu solo a metà per ricattare il Pdl e costringerlo a stare al governo, un governo prono rispetto ai diktat dei burocrati dell'Unione europea.
  • Abbiamo avuto il nostro maggior alleato, il PD, che si vergogna di stare in un governo "contro natura" e che per bocca di tutti i suoi esponenti di vertice annuncia l'intenzione di buttare fuori dal Parlamento il leader del partito alleato, violando la Costituzione. In questo modo assecondano gli istinti della loro base, nutrita da venti anni nell'odio contro di me e pensano di chiudere una partita che dura dal 1994.
  • Abbiamo pazientemente offerto soluzioni a ogni livello istituzionale per evitare di fare precipitare la situazione. Non ci hanno voluto ascoltare.
  • Per questo ho deciso di chiedere ai ministri PDL di dare le proprie dimissioni. So bene che è una scelta dura e impopolare. Ho previsto tutte le accuse che mi stanno rovesciando addosso in queste ore e anche lo sconcerto di parte del nostro elettorato, preoccupato giustamente della situazione economica e sociale.
  • A loro dico di non credere a coloro che da vent'anni hanno bloccato le nostre riforme per cercare di eliminarmi dalla scena politica. Sono gli stessi che oggi mi dicono di non anteporre me stesso al bene dell'Italia. Ciò non è mai stato in discussione per me e per la mia forza politica, in tutti questi anni.
  • Noi siamo quelli che negli anni Novanta hanno salvato i governi della sinistra quando non avevano maggioranza sulla politica estera. Noi siamo quelli che hanno voluto Monti, Bonino, Prodi in posizioni di vertice in Europa, perché italiani. Noi siamo quelli che non abbiamo mai lavorato all'estero contro il governo italiano quando eravamo all'opposizione. Noi siamo quelli che due anni fa hanno votato contro l'arresto di un senatore del PD, nello stesso giorno in cui loro votavano per far arrestare un nostro deputato, che fu peraltro scarcerato dopo alcune settimane. Noi siamo quelli che hanno voluto il governo Monti e il governo Letta, sperando potesse essere un governo di riforme e di pacificazione.
  • So e sappiamo distinguere il reale interesse dei cittadini. Per questo motivo, se il governo proporrà una legge di stabilità realmente utile all'Italia, noi la voteremo. Se bloccheranno l'aumento dell'Iva senza aumentare altre tasse noi lo voteremo. Se, come si sono impegnati a fare, taglieranno anche la seconda rata Imu, noi voteremo favorevolmente. Noi ci siamo e ci saremo su tutte le altre misure utili, come il rifinanziamento della cassa integrazione, delle missioni internazionali, il taglio del cuneo fiscale.
  • A chi mi chiede di farmi da parte e accettare con cristiana rassegnazione la mia sorte giudiziaria, presente e futura, dico con la mia consueta chiarezza che lo farei senza esitazione, se ciò fosse utile al Paese, se il mio sacrificio significasse una svolta positiva nei rapporti tra politica e "giustizia".
  • Invece per come si sono messe le cose darei semplicemente il mio avallo a una situazione di democrazia dimezzata, dove non il popolo ma i magistrati politicizzati decidono chi deve governare, dove i governi sono fatti dai giornali-partito e dalle gazzette delle procure e le leggi riscritte a colpi di sentenze.Non sono sceso in campo per questo; non ho messo a repentaglio una vita di lavoro, di successi e di sacrifici per lasciare in queste condizioni il mio Paese.
  • Per questo ritengo mio dovere continuare a restare in campo, per offrire una alternativa ai poteri non democratici - perchè non eletti dal popolo - che loro sì irresponsabilmente vogliono mettere in ginocchio il nostro Paese.




domenica 29 settembre 2013

È INACCETTABILE L'ULTIMATUM DI LETTA E DEL PD. HO CHIESTO AI NOSTRI MINISTRI DI DIMETTERSI




La decisione assunta ieri dal Presidente del Consiglio dei Ministri Enrico Letta, di congelare l'attività di governo, determinando in questo modo l'aumento dell'Iva è una grave violazione dei patti su cui si fonda questo governo, contraddice il programma presentato alle Camere dallo stesso Premier e ci costringerebbe a violare gli impegni presi con i nostri elettori durante la campagna elettorale e al momento in cui votammo la fiducia a questo esecutivo da noi fortemente voluto.
Per queste ragioni, l'ultimatum lanciato dal Premier e dal Partito Democratico agli alleati di governo sulla pelle degli italiani, appare irricevibile e inaccettabile. Pertanto ho invitato la delegazione del Popolo della Libertà al governo a valutare l'opportunità di presentare immediatamente le proprie dimissioni per non rendersi complici, e per non rendere complice il Popolo della Libertà, di una ulteriore odiosa vessazione imposta dalla sinistra agli italiani.

venerdì 27 settembre 2013

DA NAPOLITANO GIUDIZI POLITICI


Sandro Bondi ha respinto le critiche del Presidente della Repubblica alle annunciate dimissioni dei parlamentari del Pdl. "Prima di prendere carta e penna per definire un 'fatto politico istituzionalmente inquietante' la decisione assunta nel corso della riunione dei gruppi parlamentari del Pdl, il Presidente della Repubblica avrebbe dovuto a mio parere ascoltare personalmente i presidenti dei nostri gruppi parlamentari per avere piena contezza delle nostre decisioni", ha dichiarato. "Se lo avesse fatto, prima di rendere pubbliche dichiarazioni, che suonano inevitabilmente come giudizi di carattere politico, avrebbe potuto comprendere e riconoscere l'alto valore istituzionale, politico e etico del nostro gesto", ha aggiunto il coordinatore del Pdl

giovedì 26 settembre 2013

MIRACOLO A BRISIGHELLA: DOPO TRE ANNI LA PIAZZA TORNA AD ILLUMINARSI!



Miracolo a Brisighella dopo tre anni che la Piazza Carducci, era rimasta al buio, per i lampioni spenti, non si sa se rotti o per risparmiare le spese delle illuminazioni come avviene in altre strade del comune di Brisighella (vedi Via Matteotti, Fognano) da questa sera la Piazza miracolosamente è tornata a essere illuminati dopo i tanti cupi anni. Non se sono contate, le lamentale anche per il Montico di un ex brisighellese e altri.
Siamo Felici, speriamo che anche le altre strade al buoi TORNINO AD ILLUMINARSI




mercoledì 25 settembre 2013

GOVERNO: NAPOLITANO NON IGNORI CHE PRESTO SI ARRIVA ALLA PARALISI


 "Questo Governo è ormai simile a una nave su cui nessuno voleva salire, sulla quale tutti litigano dentro e fra i partiti, e da cui tutti vogliono scendere al più presto". E' la considerazione affidata dal coordinatore del Pdl Sandro Bondi a una dichiarazione alle agenzie: "Solo l'ipocrisia e la furbizia della politica italiana, che consiste nel gioco del cerino acceso, impedisce di riconoscere questa realtà. Nei panni del presidente della Repubblica - rincara il senatore azzurro, riferendosi a Giorgio Napolitano - non ignorerei questa situazione di fatto, che è destinata a peggiorare di giorno in giorno e a condurre in breve alla paralisi dell'azione del governo, già oggi debolissima e contraddittoria e senza slancio e coesione politica"

lunedì 23 settembre 2013

PROVINCIA RAVENNA, CORAGGIO DELLA VERITA’: TANTE SCUOLE DI TUTTI I COMUNI E DELLA PROVINCIA NON SONO IN SICUREZZA!



Martedì il consiglio provinciale approverà una serie d’interenti, tutti utili, per interventi in tutte le scuole comunali e provinciali della Provincia di Ravenna in base ad un contributo nazionale Legge n. 89 del 9 agosto 2013  ”Piano d’interventi di messa in sicurezza degli edifici scolastici.- interventi immediatamente cantierabili di messa in sicurezza, ristrutturazione e manutenzione straordinaria degli edifici scolastici in ordine di priorità per un importo di €. 551.600 per tutta la provincia”, come già avvenuto con il Ministro Gelmini nel 2010 ( 2010 Stanziati 2.028.000 euro per 11 interventi, di cui 4 per la Provincia di Ravenna per € 806.000 - 2 per il Comune di Ravenna per € 247.000 - 3 per San Pietro in Campiano per € 689.000 - 1 per Ponte Nuovo € 195.000 - 1 per il Comune di Conselice per € 91.000).  A questo punto la responsabilità passa agli amministratori provinciali e comunali che dovranno utilizzare i soldi e fare i lavori.
Necessaria una riflessione e avere il “Coraggio della verità”, perché emerge nuovamente, come nel 2010 che i Sindaci e assessori di sinistra degli enti locali non rispettano la legge che li obbliga a dare gli indirizzi politici di cosa intende fare lì amministrazione comunale nel loro mandato e verificare se i dirigenti li attuano. Nella realtà ravennate gli amministratori, sorpassano i dirigenti, che purtroppo nella maggiore parte dei casi si adeguano alle scelte politiche e non alle necessità del loro Comune nel decidere le priorità urgenti come nel caso  della scuola!    Sono sotto gli occhi di tutti, come la sinistra, spende i nostri “euro” in interventi non prioritari e urgenti, come la manutenzione delle scuole con la spesa corrente e investimenti, ma per altri interventi non prioritari come: consulenti e collaboratori esterni, addetti alle pubbliche relazioni; società per azioni; partecipate ricordo, il caso STEPRA buttati via 30 milioni!!!, debiti fuori bilancio; piste ciclabili, feste; sagre, ecc. ecc.
Dalla Provincia abbiamo avuto le priorità delle richieste ma sarebbe interessante conoscere l’elenco intero delle necessità reali e forse l’elenco sarà ancora più catastrofico.
Spieghino come mai in tre anni i Comuni, dopo l’intervento della Gelmini, non hanno trovato per:  Ravenna per la Scuola Pascoli  95.000 euro per i lavori di sicurezza e bonifica manti copertura, per la scuola Garibaldi 35.000 per la prevenzione incendi, Alfonsine 25.000 euro per la manutenzione straordinaria, Fusignano per la scuola Battaglia 6.900- euro per adeguamento alle norme antincendio come pure Massa Lombarda scuola Quadri e Torchi 20.000 euro, Lugo “Baracca” 39.254, Faenza per la scuola Carhidio-Strocchi 150.000 euro per  la manutenzione straordinaria, come Cervia per la scuola Marchi €. 25.000, Russi per la “Fantozzi” €. 10.143 oppure come Castelbolognese €. 17.130 per la scuola Pascoli bonifica dei manti copertura; o Brisighella per la scuola dell’infanzia di S. Martino in Gattara 6.394 € per l’adeguamento sismico; Riolo Terme per la scuola Giovanni da Riolo 5.000 € per la manutenzione straordinaria e Casola Valsenio per la scuola infanzia Lo scoiattolo 25.000.
Infine la vergogna della Provincia di Ravenna che non ha trovato 68.000 € per la manutenzione straordinaria e bonifica del coperto in eternit per il liceo Artistico Nervi e idem 190.000 €. per l’Istituto Perdisa, Curbastro e Compagnoni.
Qualcosa non funziona, i politici, superano i tecnici che non si fanno rispettare. FORZA ITALIA denuncia:
  • Ai cittadini, i Comuni e la Provincia di Ravenna, che non si sono interessati dallo stato di sicurezza delle scuole dalla manutenzione ordinaria, straordinaria, sismica, antincendio, sicurezza la prima necessità per i nostri figli, mentre continuano a investire in spese superflue.
  • Non ci sono soldi quelli che ci sono, e, ci sono ancora nei bilanci, nei mutui dei vari Comuni e della Provincia vanno trasformati in primis per la sistemazione delle scuole.
  • Eliminiamo una vergogna, stiamo con i “i piedi per terra” e investiamo per la sicurezza dei nostri figli.
  • I sindaci lascino il ruolo delle scelte ai Tecnici e ognuno riprenda il suo ruolo e certamente faremo il bene dell’Italia, della Provincia di Ravenna, dei comuni, nella sicurezza dei nostri figli.
FORZA ITALIA Gruppo Misto  Il capo gruppo consiliare Vincenzo Galassini


sabato 21 settembre 2013

NON TROVANO 1 MILIARDO PER NON AUMENTARE L’IVA, L’IMU, MA…………………PD E PDL DANNO 7 MILIARDI DI EURO AGLI IMMIGRATI POVERI


Il governo Kyenge ne studia una al giorno. Così ha concepito l’ennesima rapina ai danni dei pensionati italiani, si chiama S.I.A., l’acronimo di Sostegno per l’Inclusione Attiva. Con il quale il Pd-Pdl-Sel vogliono regalare oltre 7 miliardi di euro agli immigrati sottraendoli dai fondi INPS per le pensioni. L’hanno presentato ieri a Roma il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Enrico Giovannini e la viceministro Cecilia Guerra, che solo ieri era a distribuire altre risorse a Rom e Sinti insieme alla congolese. Il SIA è un contributo economico che verrà elargito – immaginatevi le file di africani appena sbarcati quando avranno nozione della cosa – solo ai poveri e dovrebbe ammontare alla differenza tra le loro risorse (attestate dall’ISEE) e il livello sotto il quale, secondo la legge, si è in una situazione povertà. Quindi, riepilogando, dovremo pagare il clandestino o il regolare per la differenza che c’è tra il suo stipendio – spesso assente almeno ufficialmente – e quello che il governo ritiene sia quello adeguato. L’idea è ridicola. Perché la vulgata mediatica dice che l’immigrato è una ‘risorsa’ e serve all’economia. Ma se così fosse, l’immigrato che vive in Italia dovrebbe avere un permesso basato sulla capacità di sostenersi, invece qui, prima si fanno venire, poi li dobbiamo mantenere noi. Perché in realtà non servono a nulla, tanto meno alla nostra economia. Il Sia, che a regime dovrebbe costare allo Stato 7 miliardi l’anno, verrebbe pagato dall’Inps – sottraendo quindi risorse alle pensioni – sotto forma di una carta di debito. Toccherebbe invece ai Comuni gestire tutta la macchina, prendendo in carico i poveri e avviando i percorsi di “attivazione sociale” in collaborazione con centri per l’impiego, scuole, Asl, altre amministrazioni e associazioni di volontariato e patronati sindacali che già si leccano i baffi per le marchette da rapinare. Tra i beneficiari ci sarebbero anche gli immigrati, colpiti dalla crisi economica allo stesso modo, se non in maniera più grave, degli italiani. “L’accesso alla prestazione a regime – spiega la relazione – andrebbe condizionato a un periodo minimo di residenza in Italia, non superiore a due anni. In una fase transitoria si potrebbe limitare l’accesso a quanto previsto come standard minimo dalle norme e dalla giurisprudenza comunitaria”, quindi sarebbe necessaria la cosiddetta carta di soggiorno. Giovannini è un incapace figlio di Kyenge, ministro di un governo di delinquenti. Mentre diminuiscono le risorse disponibili, loro ampliano la platea dei beneficiari: folli.

venerdì 20 settembre 2013

FORZA ITALIA NON E’ UN PARTITO MA IL MOVIMENTO POLITICO DI TUTTI I MODERATI CHE SONO LA MAGGIORANZA DEGLI ITALIANI


 Rodolfo Ridolfi Forza Italia sarà, sempre e comunque guidata da Berlusconi. Da lui riparte il riscatto di questo Paese Ha ragione il presidente dei deputati Renato Brunetta che ha detto, dell’ intervento potente e generoso del presidente Silvio Berlusconi: “Aveva detto che dal male può nascere un bene maggiore. È così. Il sacrificio che Silvio Berlusconi, innocente, ha patito e patisce nella sua carne viva fonda una Forza Italia più nuova e più matura di quella iniziata nel 1994" Berlusconi scalda il cuore agli italiani liberi. "Questa Forza Italia sarà, sempre e comunque, decaduto da senatore o no, guidata da Berlusconi. Possono fargli di tutto, ma è impossibile schiacciare quest'uomo. Da lui riparte il riscatto di questo Paese'' Per espressa indicazione di Silvio Berlusconi Forza Italia tornerà ad essere un movimento, non un partito. Con una struttura agile, piu' flessibile e radicata sul territorio. Capace di autofinanziarsi attraverso il modello del crowd-funding. Formata per lo più nelle sue strutture portanti da fedelissimi, uomini del '94, e tanti giovani. Per ora, vige lo statuto originario e vale l'atto costitutivo firmato 19 anni fa. La sede è stata inaugurata in piazza San Lorenzo in Lucina, destinata a diventare presto il quartier generale azzurro. Primo passo verso il nuovo partito sarà la creazione dei gruppi degli eletti. Forza Italia ha già un suo nuovo sito Internet (dove campeggia la scritta blu su sfondo bianco 'In campo con Forza Italia!' e chi vuole può dare la disponibilita' ad aprire dei club e un account su twitter.

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giovedì 19 settembre 2013

LE PALE EOLICHE A MONTE ROMANO VANNO CONTRO LE LA DELIBERA PROVINCIALE



"In questi giorni il comune di Brisighella con i Coltivatori Diretti ha preso posizione contro il vincolo proposto dalla Soprintendenza di Ravenna per tutelare, fortunatamente, la parte più alta di Brisighella, di una bellezza incomparabile difesa negli ultimi cinquant'anni, prima che arrivasse la tentata devastazione, come è avvenuto anche nelle provincie vicine (Bologna) per mere speculazione finanziarie, non certo per l'agricoltura" scrive Vincenzo Galassini, consigliere provinciale di Forza Italia in una premessa che anticipa la presentazione di un'interpellanza sulla costruzione di pale eoliche a Monte Romano. Galassini contesta infatti l'intervento che prevede l'inserimento d una serie di pale eoliche vicino all'osservatorio astronomico di Monte Romano, realizzato a proprie spese dai privati del gruppo Antares "ai quali dovrebbe invece andare la gratitudine del Comune  come contributo al rilancio turistico di Brisighella". "Brisighella  - accusa il consigliere - tenta un nuovo "golp" contro le norme di leggi esistenti dimenticando  che la Provincia di Ravenna con delibera del consiglio provinciale  n. 21 del  22 marzo 20 " APPROVAZIONE DEL PIANO DI AZIONE PER L'ENERGIA E LO SVILUPPO SOSTENIBILE DELLA PROVINCIA DI RAVENNA AI SENSI DELL'ART. 27 DELLA L.R. N.20/2000 E SUCCESSIVE MODIFICAZIONI" prevede esplicitamente il divieto di realizzare impianti eolici nella parte alta di Brisighella e di inserirli solo al mare. Una delibera approvata dalla Regione e che ora si vuole tentare di ribaltare o sabotare. Il comune di Brisighella, come si suole dire 'perde il pelo ma non il vizio': il sindaco Missiroli esegue la linea politica  del suo predecessore  (costruire centro storico contro le norme di legge nei centro storico, Parco diletti, Palazzo Metelli, Ex Poste e Ghiarona)".
"In merito - conclude Galassini - ho presentato un'interrogazione alla Provincia di Ravenna per fare rispettare le delibere provinciale e regionale".
copia interrogazione

martedì 17 settembre 2013

UN RECORD, I BUCHI FINANZIARI DEGLI AMMINISTRATORI RAVENNATI CHI PAGHERA’ PER:


STEPRA    (Lottizzazioni industriali)                                             €.     30.000.000 PORTO TURISTICO MARINARA (2/3 Seaser  pubblica)                        €.     40.000.000
CONSORZIO SERVIZI SOCIALI                                                €.       9.000.000
CENTRO SERVIZI MERCI (CMS) FAENZA (solo progetto)                      €.      3.000.000
COMUNE DI CERVIA (Ravenna Holding)                                         €.        789.000
PORTO RENO PORTO TURISTICA                                              €.            ??   
FARMACIE COMUNALI  RAVENNA                                             €.            ??   
   Dopo i buchi clamorosi del Consorzio per i Servizi Sociali del porto turistico Marinara a Marina di Ravenna e del suo gemello Porto Reno a Casalborsetti, Stepra, il regime che governa le istituzioni e l’economia ravennati ne rivela ora un altro non meno strepitoso. Il Comune stesso di Ravenna si fa carico di coprire anche buchi di importazione, prodotti dai "compagni che sbagliano" nei comuni satelliti, recentemente chiamati a condividere con Ravenna la "cassaforte" di famiglia il Centro Servizi Merci (CMS) Comune di Faenza,  Ravenna Holding non si è tirata indietro, inserendo nel proprio budget per il 2013 la previsione di spendere, nell'operazione, "circa 3 milioni di euro" oltre al Comune di Cervia, (Ravenna Holding) che gliene ne ha regalati 789. Nel caso STEPRA la proprietà è della Camera di Commercio di Ravenna, Provincia di Ravenna e 14 Comuni della Provincia di Ravenna.
I CITTADINI RAVENNATI COME SEMPRE PAGANO………….AL LAVORO PER FARLI PAGARE AI RESPONSABILI!!!!

lunedì 16 settembre 2013

VAI SILVIO. FAI SUBITO PIAZZA PULITA LETTERA APERTA DI FARRELL A BERLUSCONI. “QUELLO DELLO SPAZZINO E’ IL LAVORO PERFETTO PER UN POLITICO COME TE


Sono d’accordo Silvio il Martire non deve mai chiedere la grazia.. Fare così vorrebbe dire: “ Si, sono colpevole, e chiedo scusa”.. Vorrebbe dire non sol confessare la sua colpa ma, peggio ancora, dare retta alla magistratura Italiana – cosa inconcepibile. Le alternative quindi sono due: arresti domiciliari, o servizi sociali. Silvio, io e te abbiamo tanto in comune. In anzitutto siamo tutti e due, secondo quella magistratura, delinquenti: io perché beccato “in stato di ebbrezza” (bastano due calici di sangiovese per essere così definito) al volante della mia Land Rover Defender, a passo lungo, cioè, versione anticomunista; tu invece, per qualche frodo fiscale che nessuno capisce. Naturalmente, le nostre affinità non finiscono qui. Siamo i o e te in sintonia su quasi tutto, e perciò ti dico questo: fai come ho fatto io, amico mio, fai lo spazzino. Fare lo spazzino è il lavoro per un politico come te, e non solo perché ti insegna come fare piazza pulita sul serio. I lati positivi di stare li in piazza, in una divisa arancione, con quella scopa in mano e una pattumiera, sono tanti. Essere costretto a spazzare le strade davanti a tutti (comunisti compresi certamente), che ti ridono in faccia, potrebbe sembrare la versione moderna della gogna medioevale. come sempre però la però nella vita dipende da come vedi la cosa. Ad esempio, io trattato le mie 169 ore di “spazzamento” per una coop romagnola di Forlì come un incrocio tra un corso di terapia psicofisica in un centro  di benessere, e un master nella psicologia delle folle. fidati di, tuo amico inglese. La detenzione ai domiciliari invece trasformerà l’Arcore in una gabbia dorata e fare il leader del più grande partito italiano (secondo gli ultimi sondaggi) da un bel tal posto sarebbe impossibile.

giovedì 12 settembre 2013

ITALIA SUL BARATRO:.PROCESSO FARSA, ECONOMICA PEGGIORA.


ASCA) - Roma, 11 set -’La prima condizione per salvare l'Italia è dire la verità. L'Italia sta precipitando verso il baratro, verso la catastrofe economica, politica e morale. Non è vero che l'economia sta migliorando e che si profilano i primi segni di una ripresa. E' vero il contrario: la ripresa è lontana e incerta, mentre nel frattempo tutti i dati dell'economia volgono al peggio con conseguenze sociali sempre più drammatiche. La politica è un deserto di leader, di idee, di onestà intellettuale e di lungimiranza''. così il coordinatore del Pdl, Sandro Bondi. ''In questo deserto prosegue - l'unico potere che sopravvive è quello della magistratura, un potere senza controllo che è una delle cause principali dell'ingovernabilità' e del degrado italiano. In questo contesto assistiamo alla farsa ridicola, grottesca e delirante di una condanna inflitta per un supposto illecito amministrativo all'unico imprenditore italiano che non ha fatto fortuna alle spalle dello Stato e della collettività, e dell'unico leader politico italiano che ha cercato di restituire dignità all'Italia''.


mercoledì 11 settembre 2013

PILLOLE di Vincenzo Galassini

BERLUSCONI: IL NOSTRO EROE!
Sabato 7 settembre nella mini-crociera “Salpiamo verso Forza Italia” ho fatto queste riflessioni: Dopo la condanna beffa, voluta dalla magistratura di sinistra, sulla presunta evasione fiscale (tempi, condanna proprietario non l’amministratore, caso Svizzera) sappiamo tutti una sentenza è politica e il popolo comprende l’ingiustizia nei suoi confronti, anche perché, tutti gli italiani sono stati o sono “elusori fiscali” dal dipendente privato, al pubblico, all’artigiano, al commerciante, al medico, ai professionisti fino ai notai, causa il grave carico fiscale che colpisce tutti, ma nel passato ha portato benefici all’Italia.
            Vedremo cosà accadrà, ma noi dieci milioni di cittadini crediamo nel cavalier Berlusconi perché è il nostro: EROE perché per vent’anni ha difeso la nostra libertà nonostante i cattivi alleati intanto raccogliamo le firme per il Referendum per la “Giustizia Giusta” e in primavera vedremo il grande risultato! . Attendiamo le sue decisioni, che come sempre non sbaglierà e siamo pronti a tutto……anzi più arrabiati, infuriati e incazzati più di prima.
Viva Berlusconi, viva Forza Italia.
PS. La Spagna in questi giorni sta migliorando la situazione migliore dell’Italia per merito di Rajoy, mentre un modesto e inutile governo Letta (doveva nelle intenzioni di Berlusconi portare la conciliazione) vivacchia, rotola senza scelte coraggiose, a parte l’eliminazione dell’IMU con decreto legge già in vigore, se andasse a casa, credo non casca il mondo e se Napolitano, ci facesse votare, dovremmo correre, da soli, per la vittoria.  Vincenzo Galassini Forza Italia Ravenna

sabato 7 settembre 2013

PONTELUNGO BRISIGHELLA: UNA VERGOGNA CHE CONTINUA DA OLTRE CINQUE ANNI! SE ESISTONO LE CONDIZIONI PER COMMISSARIE E CACCIARE TUTTI GLI EVENTUALI INCAPACI. CHI PAGA I DANNI ALL’ ECONOMIA DELLA VALLATA DEL LAMONE?

Apprendo dal comunicato stampa dell’assessore provinciale ai lavori pubblici della Provincia di Ravenna Valgimigli che il Pontelungo sarà riaperto con “una sola corsia”  solo nel mese di dicembre, come avevo anticipato, visto l’evolversi dei lavori fino ad oggi (vedi foto di ieri dello stato del ponte, una gruviera). Doveva essere aperto intermante entro il 15 settembre!!! Una vergogna, l’ennesima dimostrazione della’incapacità della Provincia di Ravenna, di risolvere i problemi della viabilità provinciale del PONTELUNO noto da oltre 16 anni!
Una serie di errori madornali. Come si giustificano dopo cinque anni errori cosi gravi?
Riconfermo se si toglieva l’intero come ponte, come si fa nell’allargamento delle autostrade e metterne uno nuovo già prefabbricato, in due notti si risolveva il problema, rinforzando prima solo le basi di appoggio e forse con spese certamente minori e tempi certamente brevissimio!.
Nel comunicato non si parla nemmeno delle maggiori spese, che certamente ci sono e ci saranno, inutile menare come si suo dire “il can per l’aria”.
Che senso ha avuto riparare un ponte rinforzando tutte le strutture un po’ alla volta, caso per caso in oltre tre anni, senza una visione globale?. Un errore grave non avere previsto lo stato del piano della viabilità orizzontale, quanti incidenti potevano capitare?
Che senso ha allargare un ponte, con due piste ciclabili,  larghe oltre due metri,  per la richiesta del Comune di Brisighella, quando ai lati della strada esistente ci sono solo fossi e senza marciapiedi  nella viabilità ordinaria?. Progetti faraonici senza senso a spese dei cittadini?
Dimettetevi tutti dai politici ai responsabili tecnici, una vergogna istituzionale per l’intera vallata del Lamone con i danni incalcolabili!
 Qualcuno abbia il coraggio di ammettere gli errori e vada a casa sua! VERGOGNA! VERGOGNA!!
                                                  Vincenzo Galassini consigliere Provincia Ravenna Forza Italia

venerdì 6 settembre 2013

NON C’E’ PIU’ UNA SINISTRA DEMOCRATICA IN ITALIA


''Non c'e' piu' una sinistra democratica in Italia. Al suo posto e' nato in questi decenni un fronte magmatico formato da una mentalita' - non una cultura - nutrita dall'odio e dall'estremismo totalmente avulso dalla realta'; da gruppi imprenditoriali che, nella migliore tradizione italiana, si propongono di dettare la legge dei propri interessi particolari al di sopra della democrazia, della volonta' popolare e degli interessi nazionali; infine da una parte della magistratura sciolta da ogni fedelta' al diritto e divenuta un terribile potere irresponsabile''. Lo afferma il coordinatore nazionale del Pdl, Sandro Bondi. com-njb

lunedì 2 settembre 2013

REFERENDUM GIUSTIZIA A ROMA: FIRMA BERLUSCONI, A FAENZA E PROVINCIA DI RAVENNA I CONSIGLIERI E TANTI CITTADINI

Il Tavolo di Faenza con il mitico Cenni, i consigliere provinciale Galassini, i collaboratori, Casanova, Govoni, Fantinelli

Stamattina a Roma il presidente Berlusconi a Roma ha firmato per i referendum proposti da Pannella, per la riforma “per la  giustizia giusta”, non limitandosi a un appoggio politico, tra i quesiti anche quello della separazione delle carriere di pm e giudici. Analoga l’iniziativa in Provincia di Ravenna a cominciare da Faenza, i forzisti, hanno firmato e raccolto le firme cominciando dal  consigliere regionale Emilia-romagna Gianguido Bazzoni, il consigliere Provinciale di Forza Italia Vincenzo Galassini, comunale di Faenza Ridolfi Raffaella, i dirigenti Ridolfi Rodolfo e tanti e tanti cittadini e militanti.
La raccolta delle firme ai mercati continuerà mercoledi a Lugo e Ravenna, giovedì di nuovo a Faenza  e venerdi a Massa Lombarda. e Ravenna il popolo di Berlusconi è impegnato in tutta la Provincia per i diritti della giustizia.
 . Un invito ai cittadini a firmare, chi non può andare ai tavoli si rechi agli uffici comunali dell’anagrafe dell’intera provincia di Ravenna dove si trovano i moduli e può liberamente firmare.                                                    Vincenzo Galassini consigliere Provincia Ravenna Forza Italia