sabato 31 agosto 2013

E IO PAGO, DOVREMMO RISPARMIARE INVECE NAPOLITANO NOMINA 4 SENATORI A VITA 25.000 € AL MESE E TUTTO IL RESTO!

IL COLLE RIBALTA LA CONSUETUDINE E “REGALA” 4 SCRANNI A VITA. LA CARTA NE IMPONE 5 IN TOTALE ORA SIAMO A QUOTA 6 CON CIAMPI E MONTI

Ribaltata la consuetudine costituzionale -  Il Colle però con questa scelta ha un pò ribaltato la consuetudine costituzionale. La Carta infatti prevede la nomina di 5 senatori a vita in totale. La legge e la Costituzione in merito sono chiare. Il Senato a vita è un'onorificenza interconnessa con la più alta carica dello Stato. Vi si accede di diritto dopo essere presedenti della Repubblica, appena finito il mandato. Oppure si è nominati per iniziativa del Capo dello Stato e anche qui si può rifiutare come fecero Indro Montanelli e Francesco Cossiga. Il presidente può scegliere 5 senatori a vita tra gli italiani con meriti scientifici, sociali, artistici e culturali. E' incerto se 5 in totale, oppure 5 per ogni presidente, ma negli ultimi tempi l'interpretazione è di cinque senatori complessivi che siedono contemporaneamente a palazzo Madama. In questo momento in carica sono due, Carlo Azeglio Ciampi e Mario Monti. Ecco cosa dice l'articolo 59 della Costituzione: "È senatore di diritto e a vita, salvo rinunzia, chi è stato Presidente della Repubblica. Il Presidente della Repubblica può nominare senatori a vita cinque cittadini che hanno illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario". Figure, quelle scelte dal Colle, indubbiamente di altissimo profilo umano e professionale. Altrettanto indubbiamente, nelle loro dichiarazioni pubbliche hanno, chi più chi meno, espresso negli anni posizioni più vicine alla sinistra che alla destra. "Basta senatori a vita" - Ma la nomina dei senatori scatena anche polemiche feroci contro il "sistema della casta". Da tempo gli italiani chiedo l'abolizione della carica. Di fatto i senatori a vita hanno diritto per nomina ad uno stipendio da parlamentare e a un vitalizio. In un momento come questo cresce la rabbia per "i privilegiati". Così su facebook il parere è unanime: "i senatori a vita non servono a nulla, aboliamoli". Dello stesso parere è Enrico Mentana che sempre sul social network attacca il Quirinale: "Giorgio Napolitano (88 anni) nomina senatori a vita Abbado (80), Rubbia (79) e Piano (76), ma anche Cattaneo (51) e spiega che quest'ultima scelta è un tributo ai giovani (!). È lo stesso giorno in cui la disoccupazione giovanile arriva al 39.5% e tra gli occupati under 30 oltre metà sono precari. Non c'è niente da fare: sono due mondi diversi, incomunicabili, tendenzialmente antagonisti. La maggioranza assoluta dei giovani laureati in architettura non solo non sarà mai un Renzo Piano, ma neanche un architetto. Altro che Imu...". Insomma per "mitarglietta" regalare uno scranno a 4 "nominati" di cui 3 over 75 è uno sgarbo al mondo giovanile che arranca per trovare spazio. (I.S.)

venerdì 30 agosto 2013

“L’IVA NON SI TOCCA” E ALLE TOGHE: “LE MOTIVAZIONI SONO ALLUCINANTI”


BERLUSCONI RIVENDICA L’ABOLIZIONE DELL’IMU: “E’ MERITO MIO, HO MANTENUTO LE PROMESSE”. POI AVVISA IL PD:”NON MI FARETE FUORI CON UN VOTO
Silvio Berlusconi torna parlare. Lo fa nel giorno del suo successo personale dopo l'abolizione dell'Imu, ma anche nel giorno il cui la Cassazione lo indica nelle motivazioni del processo Mediaset come "l'ideatore della frode". Il Cav interviene a Studio Aperto e afferma: "Vi ricordate le promesse fatte in campagna elettorale? L’Imu è un primo passo importante, ma ora bisogna fare molto di più e nelle prossime settimane il governo deve dare una scossa per l’economia oppure saremo inchiodati ad una tendenza recessiva. O riprendiamo a correre o rischiamo di pagare un prezzo altissimo alla crisi. Ho ancora nelle orecchie gli sberleffi e gli attacchi che dovetti subire in campagna elettorale e ora é persino divertente constatare che i nostri avversari sono felici. A questi convertiti dell’ultima ora dico ’siete i benvenuti’ e agli italiani dico ’abbiate buona memoria e ricordate di chi é il merito".  Poi sul possibile aumento dell'Iva rassicura: "Non ci sarà". Il Cavaliere ha poi assicurato che il Pdl manterrà "una grande vigilanza sulla service tax" del 2014.
Non mi fate fuori con un voto - Poi Berlusconi definisce "allucinante" la sentenza Mediaset che lo ha condannato per frode fiscale e poi aggiunge: "Se pensano di eliminarmi con un voto parlamentare sarebbe una ferita profonda e allucinante per la democrazia". Insomma Berlusconi non molla e rilancia. L'avvertimento è chiaro: il governo Letta non deve aumentare l'Iva ad ottobre, come invece vorrebbe il viceministro dell'Economia Stefano Fassina. Ma Berlusconi mette in guardia tutto il Pd sul voto sulla decadenza da senatore: "C’è un caso della democrazia in Italia: se qualcuno pensasse di eliminare il leader del primo partito italiano, ovvero il sottoscritto, e questo venisse fatto sulla base di una sentenza allucinante e fondata sul nulla ci ritroveremmo in presenza di una ferita profonda e inaccettabile per la democrazia".


giovedì 29 agosto 2013

TOLTA L’IMU! GRAZIE GRANDE PRESIDENTE BERLUSCONI


"Bene il passo di oggi sull’abolizione del’Imu su prima casa e agricoltura, secondo un impegno richiesto dal Presidente Berlusconi. Ora vigilare sulla futura service tax, per evitare che ciò che è uscito dalla porta possa rientrare dalla finestra."


mercoledì 28 agosto 2013

DATI TURISTICI RIOLO TERME


ARRIVI  - Gennaio - Luglio 2013
Comune                      Arrivi               Differenze              %
                          2012      2013          Numero  %                sul totale
RIOLO TERME  4.479     4.909          +430   9,60%             0,63%
ARRIVI MESE LUGLIO 2013
                          Arrivi                       Differenze            %
                          2012      2013           Numero  %             sul totale
RIOLO TERME   794        773            -21 -2,64%            0,28

PRESENZE  - Gennaio - Luglio 2013
Comune                      Arrivi               Differenze         %
                          2012      2013     Numero  %              sul totale
039015                            4.479     4.909        +430   +9,60%       0,63
PRESENZE  - LUGLIO 2013
                                Arrivi                  Differenze            %
                          2012      2013     Numero  %              sul totale
RIOLO TERME  7.326    6.023    -1.303 -17,79%   0,34%

venerdì 23 agosto 2013

ANALOGIE STEPRA (Ra) SAPRO (Fo) MA NESSUNO A RAVENNA E’ RESPONSABILE (PER ORA?). ENNESSIMO APPELLO!


Come può ridursi la provincia di Ravenna che per quattordici anni getta i soldi. di tutti- in un pozzo senza fondo? Il capitale iniziale di STEPRA versato di 2.260.000 (99,95%) di proprietà interamente pubblica (Camera di Commercio, Provincia di Ravenna, quindici Comuni) ha portato a una “voragine” di quasi 30.000.000 di euro, da pagare!  A mio parere si annida un “mostro finanziario”, così lo definirebbero gli investigatori nel caso fossero incaricati di controllare ma che si guardano bene gli amministratori di portare i “libri contabili” in Tribunale come richiesto da Forza Italia in consiglio provinciale a Ravenna. La stessa cosa è capitata nella vicina Forli con Sapro, (stesso tipo di società, stessi investimenti) il debito è il triplo e l’indagine giudiziaria per ora sfiora soltanto la politica (tre assessori nei guai) ma sono altre le responsabilità. Il sistema Sapro a Forlì (forse un metodo della sinistra) viene ancora oggi difeso  a spada tratta dagli amministratori dell’epoca e oggi, Forlì come  a Ravenna. Faceva forse comodo, persino alle banche, che speravano di riscuotere a tasso maggiorato e oggi si trovano a vantare un credito sproporzionato e forse ora non ha per finanziare le aziende. Certo, i terreni sono in vendita: ma i loro prezzi erano gonfiati prima della crisi, figuratevi oggi. Quello che entreranno in cassa non serve a lenire una beffa terribile. Soldi bruciati (Camera Commercio, enti locali, Regione, Europa) purtroppo i nostri, probabilmente per sempre, da una Provincia, dalla Camera di Commercio dai comuni che li hanno sprecati quando ancora l’economia girava. E’ questa la responsabilità di ex DS ed ex DC che ancora oggi riempiono le caselle del potere provinciali con lacci e laccioli così evidenti. Come farebbe comodo adesso, in tempi così gravi,  non c’è un soldo, quel tesoro di trenta milioni (40 miliardi delle vecchie lire) persi per un pazzo monopolio. Ne basterebbero cinque di quei milioni per accomodare le scuole (le più necessarie) o qualcuna delle tante strada dissestate. Intanto le imprese chiudono, emigrano, non riescono a ottenere credito, e tanti giovani si devono scordare di accendere un mutuo.
La sinistra ravennate, è sempre stata chiusa nel suo essere di superiorità non mai accolto, dico una volta, le nostre proposte di nessun genere anzi hanno sembra preferito una politica di massima spesa, intervenendo in tutti settori anche di non sua competenza (come la lottizzazione di terreni industriali e altro), ma rilevatasi di corto respiro e in crisi maggiore rispetto ad altre zone, non hanno accolto la politica infrastrutturale (vedi E55) e la politica urbanistica da noi proposta.
 Rivolgo nuovamente ancora un appello, oltre all’ interpellanze e ordine del giorno presentato ma intorno  vedo  un grande silenzio, mettiamoci attorno ad un tavolo, lasciamo a parte i grandi progetti (infiniti piani di studio voluti dagli enti locali, associazioni, categorie, imprenditori, che ci sono costati anche questi un pozzo di euro) per una visione “celestiale” che non esisterà più per i prossimi trent’anni e rivediamo, insieme, visto che si tenta di governare a livello nazionale, con quel poco che possono ancora indicare  le Province. Stiamo con  i piedi per terra” proviamo ad indicare le poche opere necessarie per il rilancio della Provincia di Ravenna, abbandonando i tanti  “mega progetti“ del passato per volere il bene “comune” e prospettive per tutti e quando ci saranno le risorse ripartire immediatamente, bloccando le nuovo lottizzazioni, le mega strutture, ancora proposte dagli enti locali.
Auspico che ha forza di insistere l’appello possa essere accolto!
Ravenna ha già pagato abbastanza, ora tocca ai veri responsabili e, su questa battaglia continuerò ad ogni livello possibile, statene certi!. Forza Italia Consiglio Provinciale Ravenna Vincenzo Galassini




giovedì 22 agosto 2013

CON.AMI FELICI, CONTENTI, SORRIDENTI, SINDACI E AMMINISTRATORI: MENTRE . I SOLDI DELLE NOSTRE ACQUE CONTINUANO A FINIRE NELL’AUTODRAMO DI IMOLA!


L'Assemblea dei sindaci dei 23 Comuni che costituiscono il CON.AMI (Consorzio Azienda Multiservizi Intercomunale) nella seduta odierna ha provveduto, alla nomina di Stefano Manara quale presidente del CON.AMI ed alla surroga del posto lasciato libero dallo stesso Manara, con la nomina a consigliere di Stefano Cassani (39 anni). Stefano Manara (45 anni), già componente del cda di CON.AMI dal 2009, sostituisce alla presidenza Daniele Montroni, che ha lasciato la carica di presidente del Con.Ami una volta eletto al Parlamento nelle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio scorso nelle file PD.
La proposta di nomina è stata fatta da Daniele Manca, (PD) presidente dell'Assemblea dei sindaci e sindaco del Comune di Imola, ente che detiene oltre il 66% del CON.AMI base agli indirizzi definiti nella delibera approvata dal Consiglio comunale di Imola il 26 giugno scorso (n.78) avente per oggetto: "Approvazione degli indirizzi per la nomina e la designazione dei rappresentati del Comune presso Enti, Aziende ed Istituzioni". L'attuale Consiglio di amministrazione del CON.AMI risulta pertanto così composto: Stefano Manara, presidente; Mauro Casadio Farolfi, vice presidente; consiglieri: Daniele Bassi, Stefano Cassani, Giuseppe Cenni, Erik Lanzoni, Augusto Machirelli, Giorgio Sagrini, Paolo Sartiani. Questo cda rimarrà in carica fino alla naturale scadenza nella primavera del 2014 la nomina attuale era avvenuta nel 2009. L'Assemblea ha inoltre designato il presidente CON.AMI Stefano Manara componente il Consiglio di amministrazione di Hera spa, a seguito delle dimissioni del consigliere Daniele Montroni. Ricordiamo che il CON.AMI è il terzo azionista di Hera Spa, con il 7,37% del pacchetto azionario. I 23 Comuni che compongono il CON.AMI - fra cui i maggiori sono Imola, dove ha sede e Faenza - sono posti nelle Province di Bologna, Ravenna , Casola Velsenio, Brisighella, Riolo Terme "Le nomine effettuate tengono conto dei requisiti di competenza ed esperienza in campo industriale e manageriale” afferma il sindaco di Imola.  Alla selezione pubblica per Con.Ami, sono arrivate 14 disponibilità: Bassi Giampiero, Becca Mauro, Castronuovo Antonio, Donati Mauro, Gaiani Massimo, Manara Stefano, Marchesi Maurizio, Miranda Brigida, Picaro Raffaele, Ricci Francesco, Rinaldi Ceroni Pier Giacomo, Cardelli Nanni Francesca, Cassani Stefano, Ponzi Stefano. Altro che passo importante, altro che professionalità, a Imola continuano come sempre le nomine politiche, afferma il consigliere Carapia  PDL di Imola contro le scelte del sindaco Manca , e come tutti noi conosciamo bene. “Non c’è nessuna volontà politica di cambiamento, sta andando in scena il solito teatrino di cui conoscevamo già il canovaccio con le stesse facce e gli stessi modi”. .Un sistema consolidato che avviene a Imola come in Provincia di Ravenna. Ricordiamo una delle tante nostre lotte, sperperare l’acqua delle nostre sorgenti, i relativi  “nostri soldi” sono finita nella “benzina dell’ autodramo di Imola” con i nostri sindaci ravennati, di  sinistra, sempre zitti!



mercoledì 14 agosto 2013

PRESIDENTE BERLUSCONI SIAMO CON TE ANCHE DOPO LA PRONUNCIA DEL QUIRINALE

Il Pdl ha incassato la nota del Colle e prepara le prossime mosse. Fabrizio Cicchitto pensa che la partita sia ancora aperta: ''Quella del Presidente Napolitano e' una prima riflessione sul tema drammatico costituito dalla condanna di Silvio Berlusconi e tenendo conto di cio' essa lascia aperti spazi significativi per quello che riguarda il futuro''. E' il commento del deputato del Pdl Fabrizio Cicchitto alla nota del capo dello Stato, Giorgio Napolitano, sulla opportunita' della concessione della grazia a Silvio Berlusconi. ''C'e' un esplicito riconoscimento del ruolo politico di Berlusconi evidentemente dipendente dalle scelte della sua forza politica - aggiunge Cicchitto - scelte che peraltro sono gia' a me ben chiare. Di conseguenza reputo che bisogna misurarsi con questa prima presa di posizione del Presidente della Repubblica con senso di responsabilita' e spirito costruttivo''. 

"Napolitano ha capito" - Sulla stessa linea di Cicchitto si schiera Maria Stella Gelmini: "Ci riconosciamo nella nota del Presidente della Repubblica che dimostra come il problema da noi posto dell'agibilita' politica di Berlusconi non sia un fatto personale di Silvio Berlusconi ma una questione schiettamente politica. E ci conforta che il presidente Napolitano l'abbia ben presente in tutti i suoi aspetti e nelle sue possibili conseguenze. E che sia alla sua attenzione con serieta' e impegno. Valuteranno poi il presidente Berlusconi e il Pdl le iniziative da intraprendere in sede politica". Anche Paolo Romani sottoscrive le parole di Napolitano: "Il messaggio del presidente Napolitano e' chiarissimo, pur nella sua cautela, e scandito in tre passaggi fondamentali: la necessita' di una riforma elettorale di salvaguardia, la legittimita' delle critiche degli esponenti di centrodestra alla discutibile sentenza di condanna, la riserva di una successiva decisione proprio da parte del Capo dello Stato ovviamente non prima di un esame rigoroso. Una nota equilibrata che sembra non lasciare dubbi sulla eccezionalita' del caso giudiziario che ha coinvolto il presidente Berlusconi".
Decide il Cav - Michaela Binacofiore invece aspetta che il Cav decida se chiedere o meno la grazia: "Sulla eventuale richiesta di grazia riflettera' il presidente Berlusconi visto che ne va' della sua vita e della sua dignita', ma sembra di cogliere con evidenza che vi sia da parte del Quirinale una disponibilita' di massima. Quel che e' certo, dopo la nota del Quirinale - aggiunge - e' che il Presidente della Repubblica non si e' fatto strumentalizzare dai sogni onirici del Pd di vedere la scomparsa politica per via giudiziaria del leader di centro destra, Silvio Berlusconi". Deborah Bergamini vede nelle parole di Napolitano la legittimazione della leadership del Cav nel Pdl: "Dal Presidente Napolitano arriva chiarezza per chi da sempre sostiene la necessita' di riconoscere una volta per tutte la piena rappresentativita' politica del Presidente Berlusconi, la cui leadership non e' mai stata messa in discussione dal PdL mentre e' stata troppo spesso disconosciuta, e con ogni mezzo, per timore oltre che per invidia, dagli avversari politici". 

IL POPOLO DELLA SINISTRA IN GRAN FERMENTO PER IL TRENO DI DANTE MA NELLA REALTA’………..


Ma com'è giusto che sia oggi, è sceso in campo la società civile, il "popolo".Stanno  lavorando alla festa del compleanno del treno di Dante. Il primo del Comitato, il 120esimo della linea, una linea vecchissima ma giovanissima nelle sue potenzialità: sicurezza nella movimentazione, bassissimo inquinamento rispetto alla strada, sostegno alla permanenza del vivere in collina per la movimentazione pendolare per studio e lavoro, sviluppo del turismo fiorentino, ravennate, faentino, della Bassa Romagna; sviluppo culturale della conoscenza di Dante che sta avendo in tutto il mondo un'autentica esplosione. Sabato 14 settembre, un viaggio a Firenze, per la visita ai luoghi della vita del Sommo Poeta con una serie di letture dantesche. Il treno, appositamente "affittato" dal Comitato, nelle stazioni dove i passeggeri saranno ospiti di eventi esclusivi, in cui saranno presenti anche i gonfaloni dei Comuni attraversati dalla linea. Ci saranno anche le spoglie di Dante in questo viaggio a ritroso della sua fuga? Matteo Renzi ci spera.” Tratto da Lugo notizie del 12 agosto 2013
Questo il gran fermento, del “popolo della sinistra” ma per chi utilizza il treno tutti i giorni, da parecchie settimane alla Stazione di Brisighella vede l’ immagine riportata nelle foto. Auspico che il Sindaco di Brisighella Davide Missiroli presidente del comitato “Amici della Faentina” treno di Dante, entro il 14 settembre, abbia il tempo di fare ripulire la Stazione di Brisighella e tutto quello che si trova attorno. Cose piccole ma importanti Vincenzo Galassini Forza Italia Provincia di Ravenna

martedì 13 agosto 2013

Io sono qui, io resto qui, non mollo. Continueremo tutti insieme a combattere questa battaglia di democrazia, per cambiare questo Paese, per farlo diventare un Paese dove i cittadini non rischiano di vedere calpestata la propria esistenza e libertà. La presenza di Berlusconi e Forza Italia infatti è l’unico baluardo contro un regime illiberale e giustizialista. Perché l’Italia deve diventare un Paese dove i cittadini non rischiano di vedere calpestata la propria esistenza e la propria libertà.".
Queste le parole pronunciate da Silvio Berlusconi domenica scorsa, durante la manifestazione di solidarietà a Roma, trovano oggi una ulteriore conferma con l'avvio della campagna di comunicazione "Ancora in campo per l'Italia". Dopo la forte presa di posizione sull'abolizione dell'Imu - battaglia di libertà e di rilancio dello sviluppo - ora Berlusconi ribadisce con questa campagna di manifesti nelle principali città, nelle aree di servizio e online la sua determinazione a rimanere in campo,consapevole di quel "dovere di impegnarmi ancora con ancora più entusiasmo e passione" cui ha fatto riferimento domenica scorsa. Puoi essere protagonista della campagna: condividila in facebook, in twitter, attraverso la posta elettronica usando gli elementi che trovi qui:è un gesto semplice ma di grande impatto per mobilitare anche i tuoi amici  al fianco di Silvio Berlusconi. Grazie! Antonio Palmieri responsabile internet PDL

giovedì 8 agosto 2013

OGGI 7 AGOSTO 2013 RAGGIUNTI I 40,4° MA SEI MESI FA…….


Oggi mercoledì 7 agosto alle ore 13,53 raggiunta la punta  di 40,4°C all'osservatorio "Torricelli" di Faenza. E' la punta più alta in assoluto della storia meteorologica faentina degli ultimi 67 anni eguagliando solo il picco di 40,4°C del 20 luglio 2007.Per quanto concerne il mese di agosto,mai era accaduto che dal dopoguerra ad oggi si superasse la soglia dei 40°C,cosa fino adesso accaduta solo nel mese di luglio. E' la terza volta in assoluto che a Faenza superiamo i 40°C. I precedenti superamenti,tutti avvenuti negli ultimi 6 anni risalgono al 20 luglio 2007 con 40,4°C,al 2 luglio 2012 con +40°C e infine ad oggi.



mercoledì 7 agosto 2013

IL PRANZO IN CUI LE TOGHE DECIDONO LA CONDANNA A BERLUSCONI


IL COLLEGIO DELLA SEZIONE FERIALE D ICASSAZIONE RADUNATO ATTORNO AD UN TAVOLO IL 31 LUGLIO, ALLA VBIGILIA DELLA STANGATA A BERLUSCONI
La "grande abbuffata" prima della stangata. Queste immagini sono state "rubate" lo scorso 31 luglio, nel giorno delle arringhe difensive di Franco Coppi e Niccolò Ghedini, alla vigilia della sentenza della Cassazione nel processo Mediaset con cui Silvio Berlusconi è stato fatto fuori per via giudiziaria: condanna a quattro anni di reclusione (di cui uno da scontare) e interdizione dai pubblici uffici da ridefinire, ma che oscillerà tra uno e tre anni. Al tavolo di un ristorante a pochi passi dal "Palazzaccio", ecco, tra gli altri, anche Antonio Esposito, il presidente della sezione feriale di Cassazione, la toga che ha letto la sentenza e che nelle ultime ore, dopo un'intervista goffamente smentita, è finito al centro delle polemiche del Pdl. I giudici chiacchierano e si riempiono la pancia. Si tratta di una sorta di Camera di consiglio anticipata, le toghe decidono il futuro del Cavaliere: da lì a poche ore avrebbero pronunciato la sentenza che sta terremotando le istituzioni e che, in qualche modo, può cambiare la storia politica di questo Paese. 


martedì 6 agosto 2013

E IO PAGO: STEPRA FINISCE IN LIQUIDAZIONE PER TROPPI DEBITI. CONTRATTO DI SOLIDARIETA’ PER I DIPENDENTI

Una delle aree produttive da valorizzare di Stepra, a Bagnacavallo, come illustrato sul sito internet della società pubblica
LA SOCIETA’ DI PROPRIETA’ PUBBLICA, NON UN COMPITO ISTITUZIONALE, DOVEVA PROMUOVERE INSEDIAMENTI PRODUTTIVI SUL TERRITORIO PROVINCIALE, DOVEVA PIUTTOSTO PORTARE I LIBRI IN TRIBUNALE E ACCERTARE LE RESPONSABILITA’!
di Federica Angelini. La società nata per sostenere e promuovere gli insediamenti produttivi nel territorio provinciale, Stepra, viene messa in liquidazione. Troppi debiti a fronte di un patrimonio di fatto non vendibile. Troppi i costi fissi che è impossibile abbattere, si parla di circa 1milione 600mila euro l'anno tra personale e (soprattutto) oneri passivi. La società posseduta da Provincia e Camera di Commercio per oltre il 96 percento e per il resto dai Comuni del territorio potrebbe arrivare a chiusura anche se per ora si parla di una scelta reversibile nel caso cambiassero le condizioni di mercato. Per ora, appunto, si parla di messa in liquidazione, ossia la sua unica attività sarà quella di tentare di vendere il proprio patrimonio per far fronte ai debiti, dopo che sono fallite le recenti trattative con imprenditori per i lotti di Bagnacavallo, Bassette e Solarolo e dopo che, soprattutto, le banche hanno sollecitato misure straordinarie per favorire le vendite. Del resto sono fondamentalmente loro, le banche, le principali creditrici di quei circa 25,5 milioni di euro di debiti della società. Ma i soci parlano di una società comunque sana sulla base di una stima del valore dei terreni di proprietà di Stepra pari a quasi 26,7 milioni.  Peccato che al momento il patrimonio sia, appunto, invendibile. Da qui, la messa in liquidazione. La decisione è stata formalmente presa il 26 luglio dall’assemblea dei soci. Intanto, la società era guidata da un cda dimissionario. Quest’ultimo era stato nominato il 7 marzo ma, per nuove normative entrate in vigore, a maggio era stato poi costretto a dimettersi. A farne parte erano Alberto Rebucci, Paola Morigi e Carlo Boattini, tutti dirigenti di enti pubblici che ora non possono più avere il doppio incarico e che non percepivano alcun stipendio per il ruolo in Stepra. Tra le motivazioni che

venerdì 2 agosto 2013

IL MESSAGGIO DI SILVIO BERLUSCONI CONTINUIAMO LA NOSTRA BATTAGLIA IN FORZA ITALIA.


FORZA ITALIA DI RAVENNA E’ CON TE DA SEMPRE!
Caro Vincenzo, ringrazio innanzitutto i miei figli che in questa occasione come sempre mi hanno circondato di cure e di amore. Ringrazio i miei difensori che hanno illustrato le mie ragioni. Ringrazio tutti gli amici del Popolo della Libertà e della Lega che mi sono sempre stati vicini manifestandomi stima e affetto. Ringrazio di cuore tutti di italiani che mi hanno sostenuto e che mi hanno addirittura sommerso con migliaia di messaggi di apprezzamento e di auguri.  La sentenza di oggi mi conferma nell’opinione che una parte della magistratura, nel nostro Paese sia diventata un soggetto irresponsabile, una variabile incontrollabile ed incontrollata, che è assurta da “ordine dello Stato” (con magistrati non eletti dal popolo ma selezionati attraverso un concorso come tutti i funzionari pubblici) a un vero e proprio “potere dello Stato”. Questo nuovo ed illimitato potere dello Stato ha condizionato permanentemente la vita politica italiana, dalle inchieste di Tangentopoli fino ad oggi.  Dal ‘92 al ‘93 il corso della vita politica è stato letteralmente condizionato dall’azione fuorviante di una parte della magistratura che ha preteso di assurgere ad un ruolo di rinnovamento morale in nome di  una presunta rivoluzione etica, mettendo fuori gioco, con i loro leaders, i 5 partiti democratici che avevano governato l’Italia per oltre mezzo secolo e che, nonostante alcune ombre, avevano comunque assicurato il benessere e difeso la libertà e la democrazia dalla minaccia del comunismo.  Si credeva così di aver assicurato alla sinistra la presa e il mantenimento  definitivo del potere.  Ma uno sconosciuto signore, certo Silvio Berlusconi, scese in campo per contrastare il passo al partito comunista e in due mesi vinse le elezioni  ottenendo il governo del Paese. Da quel momento si scatenò contro di lui una azione ininterrotta della magistratura che nel ’94 fece cadere il governo, tramite un’accusa di corruzione cui seguì una assoluzione con formula piena, una azione che si sviluppò poi con oltre 50 processi di cui 41 conclusi senza essere riusciti a raggiungere una condanna.  Ma questo ormai lo sanno tutti.  Invece per quanto riguarda ciò che è accaduto alla mia persona, e solo dopo la mia decisione di occuparmi della cosa pubblica, nessuno può comprenderlo. Nessuno può comprendere la carica di vera e propria violenza che mi è stata riservata in seguito a una serie incredibile di accuse e di processi che non hanno alcun fondamento nella realtà: un vero e proprio accanimento giudiziario che non ha eguali nel mondo civile.  E anche negli ultimi giorni sono rimasto allibito nel leggere assolute falsità sui giornali che sostengono la sinistra.  Io non sono mai stato socio occulto di alcuno, non ho ideato mai alcun sistema di frode fiscale, nella storia Mediaset non esiste alcuna falsa fattura, così come non esiste alcun fondo occulto all’estero che riguardi me e la mia famiglia.
                              

SENTENZA VILE E CAZZONA


Berlusconi condannato ma non (ancora) interdetto. La Cassazione rinvia alla corte d'appello di Milano il ricalcolo della pena accessoria
A Silvio la nostra solidarietà per noi continui ad essere il nostro leader e disposti ad ogni iniziativa. FORZA ITALIA Ravenna

COMUNQUE VADA IL LEADER E’ SEMPRE BERLUSCONI


Sia chiaro: Berlusconi, anche nell'ipotesi di una condanna in terzo grado, resta il leader indiscusso del movimento che ha fondato. L'unico con il carisma e la visione politica in grado di guidare in Italia il grande popolo dei moderati e dei liberali, un popolo che anche alle ultime elezioni - nonostante vent'anni di processi e di persecuzioni giudiziarie - gli ha consegnato dieci milioni di consensi. Un terzo dell'Italia. Una forza decisiva per il presente e per il futuro. Non sarà dunque il verdetto della Cassazione a far cambiare idea sul proprio leader ai moderati, che da sempre sono la maggioranza in Italia. Anzi, come stanno rivelando i sondaggi, una condanna farebbe addirittura crescere i consensi verso Berlusconi, che dopo le elezioni del febbraio scorso non ha sbagliato una mossa, e con grande senso di responsabilità ha indicato per primo le soluzioni politiche poi adottate per la riconferma di Giorgio Napolitano al Quirinale e per la costituzione del governo Letta-Alfano, l'unico possibile per evitare all'Italia gli assalti della speculazione finanziaria e mettere in campo le misure idonee per la ripresa, e per una presenza meno genuflessa in Europa. Per questo, comunque vada, saranno i fatti recenti e le indicazioni sagge per il futuro a confermare la leadership di Berlusconi davanti al popolo dei suoi sostenitori. Un ruolo che il leader potrà svolgere in modo efficace anche senza sedere su uno scranno parlamentare: per dare indicazioni di buon senso agli italiani che amano la libertà basteranno la rete internet e i media.