lunedì 25 gennaio 2016

DISCARICA DI RIOLO TERME: l CONSULENTI DI TERRA' RICORRERANNO IN CASO DI OK DELLA REGIONE


«Impugneremo la valutazione d'impatto ambientale»!  «SE LA REGIONE, al termine del procedimento di valutazione di impatto ambientale, dovesse esprimere parere positivo, noi impugneremo in qualsiasi sede questa decisione», anticipa Marco Stevanin, amministratore unico di Terra, società veneta di consulenza ambientale coinvolta da ambientalisti imolesi. Per l'architetto veneto, viale Aldo Moro la sua risposta l'avrebbe già dato: «Ben 141 punti in cui non si avanzano semplici integrazioni al progetto,  ma richieste sostanziose. È come se chiedessero un nuovo studio ambientale. E m 90 giorni...». Terra e ambientalisti  imolesi restano quindi alla finestra, sull'ampliamento della discarica che interesserà anche il territorio di Riolo Terme. Nel caso di impugnazione scenderà in campo anche  l'avvocato Matteo Ceniti.  Che idea si è fatto del caso Tre Monti?  «Il progetto presentato contiene due significative carenze.  La prima: manca la valutazione in merito alle soluzioni alternative  all'ampliamento e questo potrebbe portare a una  bocciatura. È già successo in passato che il giudice amministrativo annullasse tutto proprio per questo motivo».  Seconda carenza? ^ . ...... «A mio avviso c'è una sit sanitaria che dovrebbe portare a scelte diverse rispetto  all'ampliamento. Di certo nell'ambito della Via ci deve essere anche una valutazione d'impatto sanitario, è un contenuto fondamentale».  Come dovrebbe comportarsi l'amministrazione imolese?  «La discarica di Imola è, per sua natura, un impianto industriale insalubre di prima classe. In presenza di questi impianti il sindaco ha compiti di prevenzione dei rischi sanitari e, secondo il Regio decreto 1265 del 1934 ancora vigente, il primo cittadino deve indicare le prescrizioni da adottare rispetto alle quali l'attività dell'impianto è subordinata. Nel procedimento di Via il sindaco ha l'ultima parola».

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