martedì 23 agosto 2016

OH MARIA, SALVACI TU


Bei tempi quelli in cui la Madonna e i Papi non erano neutrali ma guerrieri
Alessandro Sallusti - Ne è passato del tempo e forse non è il caso di scomodare la storia, quella con la s maiuscola. Ma sta di fatto che l'ultimo, in ordine di tempo, atto di sottomissione della cristianità ha dell'incredibile. Al Meeting di Rimini, tempio laico del cattolicesimo targato Comunione e liberazione, in uno stand di una casa editrice molto vicina ai padroni di casa, hanno coperto con un telo la statua della Madonna per non offendere, irritare o provocare visitatori di religioni e sensibilità diverse. Dopo aver rinunciato in molti casi a celebrare il Natale, dopo aver coperto statue per non irritare capi di Stato musulmani, ora siamo a mettere il burka alla Madonna. Dico la Madonna - e qui viene automatico il parallelo storico - alla quale Papa Pio V intestò e dedicò la vittoria decisiva della flotta cristiana contro quella musulmana dell'impero ottomano. Era l'8 ottobre del 1571, la famosa battaglia di Lepanto, il giorno in cui l'Europa avrebbe potuto finire, se le cose fossero andate diversamente, sotto le leggi di Allah. Da quell'anno, l'8 ottobre il calendario cristiano ricorda la «Madonna del Rosario», grazie alla cui protezione i musulmani furono rispediti a casa loro. Se oggi siamo quello che siamo, se la successiva Rivoluzione francese ci ha poi reso definitivamente e irreversibilmente uomini liberi lo dobbiamo a quella battaglia e, per chi ci crede, a quelle preghiere.
Bei tempi quelli in cui la Madonna e i Papi non erano neutrali ma guerrieri. Tristi i tempi in cui i cattolici censurano la propria iconografia. Dicono per rispetto, in realtà è solo per paura, quella che santi e martiri non hanno avuto, altrimenti Comunione e liberazione sarebbe al massimo il nome di una bocciofila di un quartiere islamico. Non mi permetto di interpretare il pensiero del fondatore, don Luigi Giussani, ma per quel poco che l'ho conosciuto sarebbe andato personalmente a strappare quel velo e a redarguire, probabilmente in dialetto brianzolo, gli autori della censura blasfema.
Invece che aiutare le donne islamiche a liberarsi dalla costrizione dei veli copriamo la nostra donna per antonomasia. In linea con quanto predica il nostro capo dello Stato Sergio Mattarella, che proprio dal pulpito del Meeting di Rimini, ci ha invitato a non fare battaglie ma ad accogliere senza se e senza ma. Verrebbe laicamente da dire, oh Madonna, salvaci tu



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