lunedì 27 febbraio 2017

ROMAGNA, NON SIAMO CAPACI DI TENERE I COMUNI CONQUISTATI PER LITI INTERNE A FORZA ITALIA: QUESTIONI CHE SFUGGONO ALLA COMPRENSIONE


VINCENZO GALASSINI ESPRIME LA SOLIDARIETA’ AI DUE SINDACI, MANCA UN COORDINAMENTO……..

I casi di Cesenatico (Roberto Buda)  e ora a Riccione (Renata Tosi). E’ quella di Patrizia Fabbri di Forza Italia la firma decisiva per arrivare alle 13 necessarie alla sfiducia nei confronti dell’amministrazione Tosi e far decadere il consiglio comunale con le firme di PD, Oltre e Unione Civica, è appunto la scelta della Fabbri ad essere decisiva per il futuro amministrativo di Riccione. Un’operazione che avrebbe nel vicesindaco Tirincanti il deus ex machina. E su Facebook i sostenitori della Tosi si fanno subito sentire: il termine “traditori” è il più ricorrente. Il capogruppo di Forza Italia a Riccione Andrea Dionigi Palazzi si dissocia dalla sfiducia alla Tosi firmata anche dal consigliere del suo gruppo Patrizia Fabbri. E definisce “squallida” la scelta da parte dei 13 consiglieri dissidenti di esprimere la sfiducia nello studio di un notaio invece che confrontarsi in aula. Poi definisce “aberrante” il mettere le proprie ambizioni davanti ai progetti di sviluppo della collettività riccionese. La Fabbri, specifica, si è espressa a titolo personale.


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