ROMA – In Italia
nel 2016 sono state 1087 le incriminazioni per “omicidio colposo da
incidente stradale”, con le province di Ravenna, Brescia, Aosta e Trieste che
indossano la maglia nera nel rapporto tra denunciati e popolazione residente.
L’analisi è stata condotta da Das, compagnia di
Generali Italia
specializzata nella tutela legale dopo l’introduzione dei reati di omicidio
stradale e lesioni personali stradali. Al primo posto c’è Ravenna:
qui le denunce hanno una media di 1 ogni 18.700 abitanti circa. Seconda è la
provincia di Brescia con una denuncia ogni 19.168 residenti e qui dal 2010 a
oggi sono quasi raddoppiate (66 nel 2014). Al terzo posto sono quasi appaiate
Aosta e Trieste con un’ incriminazione ogni 21.400 abitanti circa.
Catanzaro e Taranto
invece vincono la classifica delle provincie “buone”: qui le denunce per
omicidio stradale si sono quasi azzerate rispetto al 2010. Calabria, Sicilia e
Puglia, sono state le regioni dove il maggiore numero di denunce per omicidio
colposo da incidente stradale non hanno trovato un colpevole
(rispettivamente il 38,5%, 32,7% e 27,8% dei casi). Quarta è la Lombardia con
quasi il 23% di incidenti stradali colposi nei quali non è stato possibile
individuare il colpevole entro l’ anno in cui è avvenuto.
In Italia ogni anno oltre 4 mila persone perdono la vita in seguito a
scontri stradali e almeno un
terzo di questi è riconducibile alla fattispecie “omicidio stradale” (fonte
Istituto Superiore della Sanità).
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