Se questa consultazione ha
un senso è quello di aver fatto da starter alla campagna elettorale che
accompagnerà gli italiani da qui alle Amministrative e dalle Amministrative al
voto sulle riforme, quello che Renzi ha trasformato in ultimo livello del
videogame e dove non potrà contare sull'astensione
Dentro quel 68 per cento
di astensionismo in realtà c’è di tutto: quelli che hanno dato retta a Renzi,
un po’ di berlusconiani, forse una quota di grillini, i bagnanti, i non
residenti sfiduciati dalle previsioni (segreto di Pulcinella). Ma soprattutto
c’è l’area del non voto,
che tutti i sondaggi danno da mesi intorno al 40 per cento. L’effetto involontario di quella
dichiarazione flash alla Obama è stato quello di un capo del governo che voleva
abbandonare il ruolo di segretario del Pd per puntare alla poltrona di capo del
primo partito, quello degli astensionisti. Sarà stato anche un “referendum pretestuoso”, “inutile”,
ma intanto è stato organizzato a un mese e mezzo dalle amministrative.
Ma se il referendum appena
fallito ha un senso è quello di aver fatto da starter alla campagna elettorale che accompagnerà gli italiani da qui alle
Amministrative e dalle Amministrative al referendum costituzionale, quello che
Renzi ha trasformato in ultimo livello del videogame, quello della battaglia
finale col mostro. Né alle Comunali
né alla consultazione sulle riforme
istituzionali c’è il quorum:
per la Santa Alleanza cadrà un alibi, ma il presidente-segretario non potrà
contare sul non voto grazie al quale gli è piaciuto vincere facile.
L’elettorato si rimescolerà: le riforme, nel Pd e anche a destra, piacciono a
qualcuno in più, ma anche a qualcuno in meno. I sondaggi danno i sì alla legge
Renzi-Boschi in ampio vantaggio, ma mancano 6 mesi al terzo round del Renzi
contro tutti e le amministrative hanno fatto imparare al Pd – a suon di
disfatte – qual è il funzionamento dell’effetto Parma, anche detto effetto
Livorno. Così, in attesa della Festa dell’Unità, arriva la Festa dell’Imu, il 16
giugno, a tre giorni dai ballottaggi. Berlusconi sorpassato e stracciato.
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