domenica 30 dicembre 2012
venerdì 28 dicembre 2012
giovedì 27 dicembre 2012
domenica 23 dicembre 2012
AUGURI DI BUON NATALE E NUOVO ANNO 2013: SPERANZA DI CAMBIARE, RINNOVARE, SENZA AMMUCCCHIATE, NO ALL’IMU SULLA PRIMA CASA!
NO
Questo l’auspicio per il Natale 2012 e il nuovo anno 2013, non credo che le ammucchiate costituzionali o no siano la risoluzione dei problemi dell’ Italia, della Provincia di Ravenna. Bisogna lavorare, credere nei nostri sogni che possono diventare realtà certamente per il bene di tutti. Vincenzo Galassini Consigliere Provinciale
VALENTI CHIEDE AL COMUNE DI RIOLO TERME AFFINCHE’ CON.AMI INTERVENGA FINANZIARMENTE IN FAVORE DELL’ADEGUAMENTO DELL’ ISTITUTO ALBERGHIERO ARTUSI.
Il Comune di Riolo Terme è socio del CON.AMI. Il CON.AMI ha ritenuto strategico investire 6,5 milioni di euro nell’autodromo di Imola. Gli utili del CON.AMI derivano dall’affitto degli impianti, reti e società speciali, acquedotti, reti fognarie, depuratori, acquedotto industriale e del ciclo dei rifiuti (discarica tre monti) ed è il terzo azionista di Hera per numero di azioni possedute. Proprio dall’affitto ad Hera delle reti e delle strutture e dai dividendi delle azioni di Hera il CON.AMI ricava i propri introiti che in parte ridistribuisce ai 23 comuni associati dei quali Imola è il maggior azionista con il 66%. Il CON.AMI nasce nel 2001 per volontà dei comuni soci di mantenere il controllo dello sviluppo del territorio e delle politiche sociali e ambientali in ambito locale nel momento in cui seguendo l’evoluzione delle leggi in materia di servizi pubblici si separavano la gestione e le vendite dei servizi pubblici stessi che venivano affidati alla società AMI poi confluita in Hera. Gli introiti vengono distribuiti ai 23 comuni attraverso il piano dei dividendi ed in parte reinvestiti attraverso il piano degli investimenti. Una ulteriore quota viene destinata al patrimonio che ad oggi ammonta a circa 307 milioni di euro. Nel bilancio 2012 sono previsti utili per 8,334 milioni,nel 2013 7,960 e 7,936 nel 2014 , soldi che saranno spartiti tra i comuni consorziati. Alla luce di tutto questo: chiediamo al Sindaco di relazionarci in merito:
1) vorremmo conoscere nei dettagli la compartecipazione percentuale azionaria dei vari comuni nell’ambito CON.AMI e quindi anche di Riolo Terme
2) come e da chi vengono prese le decisioni per gli interventi relativi agli investimenti
3) quanto negli ultimi cinque anni è stato devoluto al nostro Comune in termini finanziari e cosa è stato fatto come investimenti dai quali il paese ne abbia tratto evidenti vantaggi.
Facciamo inoltre presente che lo scopo statutario del consorzio è di contribuire allo sviluppo del territorio e dei
PALAZZO DEL TURISMO SEDE DI ALCUNE AULE DELL’ARTUSI: CONVENZIONE PROVINCIA-COMUNE RIOLO TERME. GLI ERRORI DELLA PROVINCIA LA DENUNCIA DEL PDL
Il consiglio provinciale ha
approvato a maggioranza la convenzione
che regola i rapporti tra la Provincia e il Comune di Riolo Terme
per l'uso di spazi all'interno del "Palazzo del Turismo" a uso aule
dell'I.P.S.S.A.R. "P. Artusi". Si
sono astenuti i gruppi di minoranza: Lega Nord, Pdl e Udc. "La
Provincia - ha precisato l'assessore al bilancio Luciano Ronchini -
corrisponderà al Comune di Riolo Terme 2.500 euro annui a decorrere da gennaio,
a titolo di canone d'uso, e il rimborso a consuntivo del 53% delle spese di
gestione (acqua, energia elettrica e gas) fino al 2016". "A seguito
di un forte aumento delle iscrizioni di studenti all'I.P.S.S.A.R. di Riolo
Terme, la Provincia, verificato che negli spazi a disposizione dell'Istituto
non è risultato possibile trovare posto per quattro classi, si è attivato nella
ricerca di una soluzione razionale e funzionale in collaborazione col Comune di
Riolo Terme" ha spiegato Ronchini. "Il Comune aveva confermato la
disponibilità temporanea a far utilizzare gratuitamente alcuni locali ubicati
nell'edificio denominato Palazzo del Turismo e pertanto già per l'anno
scolastico 2011/12 i locali sono stati utilizzati in maniera gratuita dietro
semplice autorizzazione scritta del Comune. Vista l'esigenza di continuare a
utilizzare quei locali anche per i prossimi anni scolastici il Comune di Riolo
Terme ha confermato la disponibilità all'utilizzo richiedendo la corresponsione
di un canone agevolato da gennaio 2013".
Vincenzo Galassini (Pdl) ha richiamato
l'attenzione su "cinquant'anni di errori nella programmazione e nella
gestione del patrimonio scolastico da parte della Provincia" mentre il
capogruppo Gianfranco Spadoni (Udc) ha rilevato: "la mancanza di
lungimiranza della Provincia e la sua disattenzione per i due poli
professionali alberghieri, Riolo e Cervia, che invece rappresentano due
eccellenze". Il consigliere Sante Seganti (Pd) e il capogruppo Nicola
Staloni (Sel) hanno preannunciato il voto favorevole dei rispettivi gruppi.
venerdì 21 dicembre 2012
BERLUSCONI, ECCO IL PATTO PARLAMENTARE:”SOLO DUE MANDATI, STIPENDI E PARLAMENTARI DIMEZZATI” E CHIEDE LA “RIFORMA DELLA COSTITUZIONE”
COMINCIAMO BENE, DOPO L’ABOLIZIONE DELL’IMU, LA MODIFICA DELLA COSTITUZIONE. CURIOSA ESALTAZIONE E SPERPERO DI DENARO SU RAI UNO
Dopo le polemiche sull'intervista
da Barbara D'Urso, Silvio Berlusconi
è tornato in tv a spiegare il suo
programma elettorale. "Dobbiamo far ripartire l'economia", afferma
spiegando che è necessario ridare fiato alle imprese e ai cittadini. Ecco
perché il primo punto del suo programma è proprio l'abolizione dell'Imu: "Abbiamo già
pronto un progetto di legge che prevede quattro misure che compensano i soldi
che i Comuni non prenderanno. Sarà lo Stato a risparmiare eliminando gli
sprechi e introducendo piccolissime maggiorazioni su prodotti non necessari
come le birre e gli alcolici e versando poi ai Comuni gli stessi fondi che
avrebbero percepito con l'imposta". Via libera, poi, a un rinnovamento del
partito: una parte dei candidati sarò composta da facce nuove, un 25-30% da
personaggi della cultura o dello sport, mentre il resto sarà formato da
"parlamentari giovani che hanno dimostrato di essere capaci". E non
solo. Il Cavaliere a Quinta
Colonna annuncia anche un "patto
del parlamentare": un accordo che i candidati firmeranno e
attraverso il quale si impegnano a non restare in carica per più di due
legislature e a votare per il dimezzamento degli emolumenti e del numero di
parlamentari. Sulla crisi Berlusconi dà la colpa a Berlino: "La situazione molto grave a cui si è
arrivati dipende dalle regole di austerity imposte ai Paesi mediterranei
dall’Europa, dove la Germania ha avuto un ruolo egemone, non solidale ma
egoista", spiega l'ex premier, secondo cui lo spread è stato usato "come un
imbroglio politico-mediatico: si tratta di una congiura politico-finanziaria
che prima o poi dovrà essere spiegata e chiarita. Deriva tutto da li". Altro
punto fondamentale del programma politico del Pdl è la riforma della Costituzione, senza la
quale l'Italia resterà indietro rispetto ai Paesi moderni. "Quando
incontro i miei elettori chiedo scusa perché pensavo di potere cambiare il
Paese e renderlo più moderno, ma mi sbagliavo: senza una riforma della
Costituzione il Paese non si cambia", afferma Berlusconi, "Bisogna
che un partito da solo abbia la maggioranza in Parlamento e per fare questo
bisogna che gli italiani non votino con voto frazionato ma devono concentrarsi
su due partiti maggiori".
lunedì 17 dicembre 2012
SI E’ SVOLTA LA PRIMA CONVENTION REGIONALE DI AZZURRI ’94. SILVIO BERLUSCONI HA INVIATO UN MESSAGGIO
Faenza ha ospitato la prima riuscita e
affollata Convention Regionale di AZZURRI ’94 (oltre cento i partecipanti) in
occasione della Cena Azzurra di Natale che si è tenuta all’Hotel Il Cavallino. Il
Movimento, nato il 9 novembre scorso per chiedere il ritorno in campo di Silvio
Berlusconi, la fine della disastrosa esperienza del Governo Monti ed il ritorno
ai valori ed ai programmi di Forza Italia, dopo aver costituito il suo
Coordinamento Regionale, presentato alla stampa il 27 novembre, si è ritrovato
a Faenza in occasione della Cena Azzurra di Natale per fare il punto della
situazione politica ed organizzativa. Nell’iniziativa di Faenza, dopo il saluto
del coordinatore comunale del PDL Luciano Spada sono intervenuti Rodolfo Ridolfi Coordinatore Regionale
dell’Emilia Romagna di Azzurri ’94, Massimo Palmizio Senatore della Repubblica, Gianguido Bazzoni Consigliere Regionale, Luca Finotti Capogruppo Provincia di Bologna, Liborio Cataliotti Capogruppo Comune di Reggio Emilia, Adolfo Morandi Capogruppo Comune di
Modena, Marco Mattarelli Consigliere
Comunale di Cento (Ferrara), Luigi Lega
Baldini (Rimini), Fausto Fontanesi Consigliere comunale
di Gualtieri (Reggio Emilia), Adamo
Longo Consigliere Comunale Imola, e moltissimi dirigenti e consiglieri dei
Comuni della Provincia di Ravenna fra i quali: Cesare Bedeschi di Lugo, Vincenzo
Valenti di Riolo, Stefano Foschini
di Cotignola, Mauro Gagliardi di Fusignano, Mario Leotti Presidente del Club
Argentario di Ravenna, Tiziano Cericola
Presidente della Fondazione Free di Faenza, Bruno Benati, Andrea Tarabusi e Cristina Govoni di Faenza e Vincenzo Galassini Consigliere
Provinciale Ravenna.
Tutti gli intervenuti unanimi nel sottolineare
come gli effetti del ritorno sulla scena politica di Silvio Berlusconi abbiano
determinato una immediata inversione di tendenza delle intenzioni di voto degli
italiani nei confronti del PDL dopo mesi di declino di circa 3 punti.
Importante e soddisfacente anche l’iniziativa interna ed internazionale che il
Presidente Berlusconi ha voluto riprendere, a nome della maggioranza degli
italiani moderati che non accettano le politiche pauperistiche dettate dalla
Germania e dalle banche che regalerà agli italiani un Natale di inutili
sacrifici.
Silvio Berlusconi ha indirizzato per l’occasione
un messaggio di apprezzamento augurando ai partecipanti buon lavoro.
domenica 16 dicembre 2012
DEBITO BOOM, PESA PER BEN OLTRE 33MILA URO SU OGNI CITTADINO, BEBE’ COMPRESI”
Al livello raggiunto a ottobre il debito pubblico italiano pesa per circa 33.081 mila euro a testa, bebé compresi. E’ quanto è possibile calcolare incrociando i dati diffusi oggi dalla Banca d’Italia con le ultime stime dell’Istat che calcola 60,9 milioni di residenti in Italia a gennaio. Il debito è aumentato da inizio anno (a gennaio 2012 era pari a 1.943,455 miliardi) di 71,238 miliardi. Il 3,7% in più dall’inizio dell’anno. Le entrate tributarie dei primi 10 mesi dell’anno segnano un incremento del 2,9% rispetto allo stesso periodo del 2011. E’ quanto emerge dai dati del gettito fiscale, al netto dei fondi speciali della riscossione, riportati dal supplemento “Finanza Pubblica” al bollettino Statistico della Banca d’Italia.
venerdì 14 dicembre 2012
giovedì 13 dicembre 2012
LA SINISTRA, DEVE RIDURRE LA SPESA DEI PARCHI, LA LASCIA INALTERATA. UN PARCO CHE COSTAVA 45.000 EURO NE COSTA 317.504

All’interno del Parco Romagna, il Parco della
Vena del Gesso bilancio 2012, ha una spesa corrente di 317mila euro (superiore di 32.000 euro, 10% in più del 2011). Le entrate provengono da finanziamento dai contributi degli Enti soci Comuni e Province, dall’equivalente contributo regionale
che non può eccedere l’ammontare totale del contributo ordinario degli Enti
soci, dai contributi degli Enti per la
gestione dei centri visita del Parco (5.000 euro!), da altre entrate
correnti per €. 317.504.
Le spese correnti sono per
gli organi di gestione dell’Ente di
gestione, compenso per il Direttore,
dal rimborso all’Unione dei Comuni per il personale tecnico ed amministrativo,
dal compenso al Revisore, dall’ammortamento
del mutuo da assumere, dai presunti interessi passivi su eventuali ricorsi
all’anticipazione di cassa, per le altre attività del Parco (contributi
obbligatori, IRAP, spese generali di funzionamento, acquisto materiali,
gestione dei 2 Centri visita, convenzioni per la tutela ambientale per
complessive €. 317.504,
compreso 40.000 euro per la promozione!
Solo mantenimento dell’esistente il tutto a scapito dei residenti. In quest’ambito la Provincia di Ravenna
ha deliberato di dare in comodato “gratuito” per ben 15 anni (2027) la Gestione
del Parco Naturale Carne’ di proprietà del comune di Brisighella, Faenza e
Provincia di Ravenna al Parco Romagna!
L’attuale gestione una serie di “scatole cinesi” incomprensibili che da un
utile di cinquemila euro l’anno, fra l’altro è in corso una vertenza
giudiziaria fra gli appaltatori. La delibera ha trovato solo il mio voto
contrario, a favore la maggioranza, astenuti il PDL, la Lega, l’UDC.
Una riflessione: l’area “Vena del Gesso –Parco Carnè” è sempre stato tenuta viva,
attiva, nel massimo rispetto dell’ambiente per la volontà del Comune di
Brisighella (prg 1962 per quaranta anni negando permessi di escavazione) il
costo annuale di gestione divisa fra i tre enti proprietari (Comune
Brisighella, Faenza e Provincia di Ravenna) è di 46.000 euro! Si deve risparmiare, perché non si smantella
il carrozzone pubblico creato con il Parco Regionale dei Gessi sopra la
testa dei proprietari che l’hanno sempre rispettato, costo 317.000 e mantenere vivo da soli come è avvenuto da quaranta anni
con il Parco Carnè. che costa solo 46.000?
Continua lo sperpero
del denaro pubblico, non si vuole risparmiare, inoltre manca la trasparenza. Perché non si fanno gare di assegnazioni
libere e aperte? con 46.000 euro il Parco Carne era vivo ma continuano a
spenderne 317.000! Povera Italia! Il consigliere
provinciale (Pdl) Vincenzo Galassini
mercoledì 12 dicembre 2012
BOCCIATO L’ ORDINE DEL GIORNO: “LA PROVINCIA DI RAVENNA CHIEDA AI COMUNI MEMBRI DELL’ASSEMBLEA DI HERA SPA UNA MODIFICA DELLO STATUTO CHE VIETI ALL’AZIENDA OGNI FORMA PUBBLICITARIA FINE A SE’ STESSA”.
Il consiglio della Provincia di
Ravenna ha bocciato un ordine del giorno che chiedeva ai Comuni tramite la
Provincia di Ravenna di vietare ad Hera di fare pubblicità della propria
attività, che lavora in “Monopolio” unica azienda che fornisce i servizi, che ogni anno spende 7,927 milioni di euro, ricavato dai canoni che noi tutti paghiamo,
per la promozione della’attività. Una cifra enorme, aumentata di 689.000 euro ,rispetto all’anno
precedente. La presenza dei Comuni nell’Assemblea dei soci di Hera SpA dovrebbe
avere il senso di vigilare su una gestione che possa coniugare l’aspetto
economico con quello etico e contenendo quei costi “non prettamente legati alla
produzione” affinché i cittadini ricevano un servizio efficiente ad una tariffa
calmierante. Interessante sarebbe
conoscere a chi erogsata tale pubblicità. L’ordine del giorno presentato
dalla Lega Nord ha ottenuto il loro voto
e quello di Galassini (PDL), mentre Farolfi
Marta vice capo gruppo PDL si è astenuta,
voto contrario del PD, Italia dei Valori, Federazione della Sinistra e SEL.
martedì 11 dicembre 2012
CON MONTI IL DEBITO PUBBLICO +82,7 MILIARDI E +4,4%
LA NOTA DEL COORDINATORE DEI DIPARTIMENTI PDL BRUNETTA
Il coordinatore dei dipartimenti
del Pdl Renato Brunetta ha diffuso questa mattina due dossier (che si possono
leggere e scaricare dal sito www.freenewsonline.it), da cui emerge che:
nell’anno del governo Monti il debito pubblico in Italia e’ aumentato di 82,7 miliardi in valore assoluto (dati
Banca d’Italia) e del 4,4% rispetto al
Pil (dati Eurostat), e che nei dodici mesi di governo Monti la media
ponderata dei titoli di stato decennali e’ più alta dello 0,31% rispetto ai cinque mesi più "caldi" del governo
Berlusconi (elaborazione su dati Ministero delle Finanze, Dipartimento del
Tesoro).
sabato 8 dicembre 2012
venerdì 7 dicembre 2012
HO FIRMATO LA “CLASS ACTION” CONTRO LA RAI: PER MANCANZA DI SERVIZIO!
INVITO AI CITTADINI “BISTRATTATI” DALLA RAI A FIRMARE.
“Nel
giugno 2012 avevo presentato un’interrogazione alla Provincia di Ravenna che in
tante zone Brisighellesi, Casolane e del lughese le reti delle televisioni
locali non si vedono più: in alcune zone per un breve periodo sono comparse e
poi nuovamente svanite". A scriverlo in un comunicato stampa è il
consigliere provinciale del Pdl Vincenzo Galassini che definisce “un
disastro" il passaggio ravennate al digitale terrestre, avvenuto il 2
dicembre del 2011. Ad un anno e mezzo di distanza la situazione è ancora
complicata, definita “un calvario" per i residenti della zona collinare e
del Lughese. “Dal completo spegnimento dei tradizionali trasmettitori analogici
e l'accensione dei moderni trasmettitori digitali, i televisori non hanno
ricevuto alcun segnale dalle tante reti locali, che a loro spese avevano
installato i ripetitori, ledendo un servizio reso da anni. Il ministro Passera
vuole vendere all’asta delle frequenze senza garantire prima la visione dei
canali Rai terrestri in collina e nella pianura di Ravenna". E' quindi
necessario evitare di “aggravare, una situazione che dopo il passaggio al
digitale terrestre continua a registrare problemi di ricezione in quattro
province su nove: Piacenza, Parma, Ferrara e Ravenna”. Galassini ha presentato un'interrogazione sul tema in Provincia. La Provincia di Ravenna,
venuta a conoscenza, del mancato servizio di televisione digitale terrestre
negli ex comuni della Comunità Montana, del Lughese intende intervenire presso
la Rai e il consiglio Regionale e Governo affinché il servizio sia garantito a
tutti i cittadini della Provincia di Ravenna, prima di vendere le reti RAI.
Alla risposta interlocutoria della Provincia e al mancato rispetto degli
impegni della Rai in data odierna ho sottoscritto o il ricorso al Tar contro la RAI organizzato dall'avvocato Andrea Maestr in
via Meucci 7 a Ravenna, portando la fotocopia della carta di identità, codice
fiscale e canone RAI pagato e versato la modesta somma di 10 euro per le spese
della procedura contenziosa e per il mandato collettivo. Più siamo meglio è. Un
invito ai tanti cittadini “bistrattati” dalla Rai a firmare. Inutile aver
speso inutilmente fior di quattrini in risintonizzazioni e antennisti e molti
sono utenti "deboli", anziani o persone che non possono permettersi
la parabola. Quindi andiamo avanti con la class
action e prima di Natale l’avvocato Maestri notificherà il ricorso al TAR
Lazio. Per
sottoscrivere occorre recarsi nello studio dell'Avv. Maestri a Ravenna in Via
Meucci n. 7 oppure chiamarmi o posta elettronica. Vincenzo Galassini consigliere
provinciale
Leggi
l’interrogazione e la risposta della Provincia :
giovedì 6 dicembre 2012
FORZA ITALIA C’E’
IN TREMILA FIRMANO CONTRO ANTONIO INGROIA CHE DIFFAMA IL
MOVIMENTO AZZURRO. SUCCESSO OLTRE OGNI ASPETTATIVA. LO SPIRITO DEL 1992 NON
MUORE MAI.
È più che una adesione. La
quantità di firme che riceviamo per aderire alla causa civile contro il pm
Ingroia che ha sostenuto il parallelo mafia-Forza Italia senza portare uno
straccio di prova, dimostra che il partito delle libertà è tutt'altro che
morto. Ringrazio i lettori che stanno
aderendo all'iniziativa e sono certo che non siamo davanti a una operazione
nostalgia. È la prova che l'orgoglio di appartenere a un progetto politico a
suo modo rivoluzionario è ancora vivo, al di là delle delusioni contingenti. Il
fiume di firme dimostra che gli elettori sono meno depressi e rassegnati della
classe politica che li rappresenta. Forza Italia, e tutto ciò che rappresenta,
è ancora viva. Peccato che nessuno, nel partito, se ne renda conto. L'elenco
dei sottoscrittori, che non riusciamo a smaltire in diretta quotidiana,
meriterebbe una riflessione in queste ore convulse sul futuro del centrodestra.
Non servono operazioni ardite, inutile perdersi in alchimie politiche per lo
più incomprensibili e che, sono convinto, lasceranno il tempo che trovano in
quanto a risultati. La soluzione sarebbe più semplice di quanto si pensi se
solo qualcuno avesse il coraggio della semplicità: Forza Italia, meno Stato e
più libertà. Dietro ognuna di quelle firme c'è gente ancora disposta,
nonostante i fallimenti patiti, a scommettere che è possibile. E dopo la
sconfitta di Renzi (ti prego sindaco, non mollare e vai avanti che il futuro ti
appartiene) le alternative si sono ristrette, direi annullate. Per questo mi
piacerebbe che Silvio Berlusconi desse un occhio agli elenchi che ogni giorno
pubblichiamo. Dietro ogni nome ci sono italiani per bene che chiedono aiuto.
Che facciamo, presidente, li lasciamo soli? Alessandro Sallusti
martedì 4 dicembre 2012
lunedì 3 dicembre 2012
INTERPELLANZA PRESENTATA DAL CAPO GRUPPO INSIEME PER RIOLO IN MERITO ALLA FESTA DEL PARTITO DEMOCRATICO NEL PARCO PERTINI
Il Consigliere
Valenti, Capo gruppo “Insieme per Riolo” legge l’interpellanza sotto riportata,
presentata in data 30 agosto 2012 protocollo n. 4735; All’attenzione del
Sign.Sindaco del Comune di Riolo Terme Interpellanza
Il
centro servizi avanzato e nuova sede della Pro loco ha compiuto il proprio
dovere! Ha permesso al Partito così detto Democratico, cioè al Partito che
cambiando pelle e adeguando il colore alle situazioni come i camaleonti, nel
tempo ha fatto da padrone in questo Paese sfruttando l’omertà, il servilismo e
il clientelismo del caso. Come si sa pur di rimanere al potere ci si giocano
tutte le carte, ci può stare, anche se a volte l’evidenza dei fatti fa capire
anche ai più ostinati che sarebbe ora di fare un esame di coscienza!
I
fatti dicono che una tettoia con alcuni locali adibiti a cucina e magazzino dal
costo ipotetico di 1 milione di euro a seguito di varianti e di costi non
prevedibili(dati che stiamo verificando con la documentazione che ci è stata
fornita) viene affittata dalla Pro loco per la festa del PD dal 10 al 19 Agosto
u.s. Niente di strano si potrebbe dire, purchè paghino le tariffe concordate.
Invece di strano c’è molto, infatti non si riesce a capire come mai sia stato
utilizzato quella struttura per un avvenimento di quel genere: ai primi di
Agosto viene montato un tendone proprio sul prato che mesi fa era stato
seminato e da quel momento complice la siccità e l’incauta scelta di non fare
un impianto d’irrigazione preventivo, qualcuno irrigava giornalmente.
Risultato, il prato si è seccato! A questo punto traggo alcune analisi: 1)Quella
struttura è inadeguata per certe manifestazioni e quindi si è voluto fare una
prova di forza per dimostrare che chi comanda può permettersi di occupare per
20 giorni una struttura pubblica, distruggendo un prato dissennatamente
progettato senza i più elementari crismi logici. Ora, la festa è durata 10
giorni, l’occupazione del suolo pubblico 20 giorni, il prato pubblico
distrutto, l’acqua ed il lavoro dei mesi precedenti è andato a puttane. Visto e
considerato che l’Amministrazione è democratica come la festa e che sempre
democraticamente assieme alla Pro loco hanno stabilito modalità e tariffe e si
spartiranno democraticamente gli ipotetici introiti come si pensa di regolare la
situazione? 2)Il PD risparmierà senz’altro rispetto a prima e la festa in
termini economici sarà stata positiva: bene ora chi paga i danni? Chi ammetterà
che quella tettoia è costata troppo e non è per niente funzionale ed è orrenda
nel contesto in cui è stata progettata.
Creeremo
un precedente, oppure si rivedranno le modalità per le feste idonee a quella
struttura, o si continuerà a montare tendoni su un prato pubblico a discrezione
o no? 29/8/2012 Il Capogruppo Insieme
per Riolo Vincenzo Valenti
Si apre il
dibattito: Sindaco: “Il documento è anche politico, ma presenta alcune
imprecisioni (tendone montato sopra al prato, in realtà erano due stand minori,
pesca e libreria). Il prato nella settimana successiva alla festa era
sofferente, ma si è rifatto nel tempo. Pagamento tariffe, sono state deliberate
dalla Giunta Comunale e il Partito Democratico ha regolarmente pagato per tutto
il periodo di collocazione degli stand. A detta di cittadini e commercianti,
dieci giorni di festa in centro sono stati visti di buon auspicio. Non
dimentichiamo che la struttura del Parco viene utilizzata per varie iniziative
(Teatro durante il periodo del terremoto). Nessun danno è stato registrato alla
struttura e al Parco. Mi auguro che il Partito Democratico riorganizzi la
festa”.
Consigliere Valenti: “Questo è un precedente che avete
creato. Mi auguro che venga applicato anche per iniziative similari”.
BAZZONI: “L’ARRESTO ED IL PROCESSO PER DIRETTISSIMA A SALLUSTI SONO LA RAPPRESENTAZIONE DELLA VERGOGNA DI UNO STATO CIVILE”
Voglio esprimere grande
solidarietà al direttore Sallusti per la brutta pagina che si sta compiendo
oggi con il processo per direttissima con l’imputazione di evasione dagli
arresti domiciliari. Il caso Sallusti, al di là delle responsabilità che
nessuno vuole negare e che erano già state sanzionate in primo grado, è la
dimostrazione palese che, quando la giustizia assume questi connotati, si
trasforma in vendetta e diventa grottesca. Così come è grottesca tutta la
vicenda di un condannato che si vede trasformare ed aggravare pesantemente la
pena in appello su richiesta di un PM che non si riteneva soddisfatto; di un
tentativo in extremis di non creare un caso, che avrebbe messo in una luce
sinistra la magistratura, decretando la pena agli arresti domiciliari pur in
assenza di una richiesta del reo; di una situazione infine che ha messo in luce
tutta la protervia e l’ipocrisia del nostro sistema, quando, la sinistra del PD
non ha permesso che si facesse una legge depenalizzante, il Procuratore ha
tentato una forzatura non approvata dai suoi sostituti e Sallusti ha commesso
un’evasione di un minuto.
Questo si traduce in un
vergognoso secondo processo che, di fatto, getta nel baratro il nostro sistema
giudiziario, il sistema politico e l’intera nostra civiltà.
Tutto questo fa piazza
pulita di tutte le ipocrite affermazioni e manifestazioni sulla libertà di
stampa e sul diritto d’opinione che sono il fondamento di ogni democrazia e che
ci avvicinano alle repubbliche islamiche. Gianguido Bazzoni consigliere regionale PDL
sabato 1 dicembre 2012
NAPOLITANO SI ALZA LO STIPENDIO. AI 239.192 EURO CHE GIA’ PRENDE, NE AGGIUNGERA’ ALTRI 8.835.
“Il bel gesto evidentemente non è arrivato.
Dopo anni di tagli ai costi della politica, la rabbia popolare e la scure
calata anche dal governo di Mario Monti, l’unico a non avere tirato la cinghia
nelle istituzioni italiane è Giorgio Napolitano. Certo, nessuno ha osato
toccare lo stipendio personale del presidente della Repubblica, aspettando quel
bel gesto che non è arrivato. Ma fa
impressione scoprire che lo stipendio di Napolitano sarà l’unico in tutto il
comparto pubblico ad aumentare nel 2013. La notizia è nascosta fra i
trasferimenti del ministero dell’Economia sui costi della politica raccontati
dalla tabella 2 allegata alla legge di stabilità”, spiga il vicedirettore di
Libero, Franco Bechis, sul quotidiano di venerdì 30 novembre. Dal Quirinale
arriva uno schiaffo agli italiani: Napolitano si alza lo stipendio. Nel
comparto pubblico, Re Giorgio è l’unico
ad aver salvato la paga dalla spending review: nel 2013 ai 239.192 euro che già
prende, ne aggiungerà altri 8.835. L’inquilino del Colle ignora la rabbia
dei cittadini tartassati e non si cura nemmeno della spending review che
investe gli organi dello Stato. E anche le toghe sfuggono ai tagli: Csm,
ermellini, Tar e Corte dei Conti potranno spendere di più. Libero
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