L’ opera del “regime” che comanda da 67 anni a
Riolo è stata giustificata per la: “ ristrutturazione del Parco Pertini fa parte dell’intervento del progetto per la riqualificazione e la
valorizzazione del Parco regionale della Vena del Gesso”, finanziata dal Programma Por Fesr Regione Emilia Romagna per 460mila euro, 140mila euro dalla Provincia
di Ravenna e 140mila euro dal comune di Riolo Terme che l’ha
realizzato, per 330mila euro per una spesa complessiva di 930mila euro. Un
opera che serve per fare solo ristorazione concesso alla Pro Loco di Riolo
Terme in comodato d’uso per dieci anni senza alcuna gara e discussione in consiglio comunale e le parti
sociali il tutto a titolo gratuito. Una spesa che poteva essere utilizzata per
la riqualificazione una vera del centro storico o non certo per il Parco della Vena del Gesso!
Un opera che non ha trovat o il consenso, nel consiglio comunale scaduto con il
Sindaco Ponzi, di Vincenzo Valenti, gruppo
RIOLO 2007 ma il voto favorevole della maggioranza,
compreso il gruppo di Bertozzi LIBERTA.
Un opera ciclopica, devastante e che non favorisce
la qualificazione della ristorazione locale ma da festa continua dell’Unità.
Siamo alle solite: opere inutili o, se va bene, di dubbia utilità pagate coi soldi pubblici, cioé di tutti i contribuenti. Quello che fa veramente rabbia di questi "monumenti all'inutilità" è che tutti li dobbiamo sostenere con le nostre tasse. Se questo in tempi di vacche grasse viene tollerato dai contribuenti, in tempi di vacche magre diventa un inaccettabile schiaffo al cittadino. Aggiungo che c'è da chiedersi per quale motivo e con quale scopo una amministrazione comunale spenda denaro pubblico per trasformare la Pro Loco in (pseudo) imprenditore e concorrente delle imprese che forniscono analoghi e migliori servizi e che si troveranno, quindi, a perdere fatturato. Forse che a quelle imprese verrà fatto uno sconto sulle tasse? No, ci penseranno i perversi "studi di settore" (secondo i quali nessuno, anche in tempo di crisi, può perdere fatturato) a far accusare di evasione le imprese che invece il fatturato lo avranno perso per davvero. E a favore di chi lo avranno perso? Di un'attività non professionale costata quasi un milione di euro ai contribuenti, attività promossa da un'amministrazione fra le tante che in 67 anni di dominio incontrastato non sono riuscite a far decollare Riolo Terme che, anzi, hanno lasciato si riducesse a dormitorio e non certo per colpa dei cittadini ma semmai delle sue discutibilissime scelte! Quando mai s'è visto un'autorità pubblica mettersi in concorrenza con i propri contribuenti, per giunta utilizzando i soldi pubblici? Robe che anche nella vecchia URSS si sarebbero vergognati a fare!
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